Zabriskie Point (album)

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Zabriskie Point
colonna sonora
ArtistaAA.VV.
Pubblicazione9 febbraio 1970
Durata36:00 (versione originale)

91:08 (ristampa)

Dischi1
Tracce11
GenereRock psichedelico
Country rock
EtichettaMCA Records

Zabriskie Point è un album che raccoglie alcune delle canzoni incluse nella colonna sonora dell'omonimo film di Michelangelo Antonioni.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

Tre brani sono scritti dai Pink Floyd, ai quali in origine era stata commissionata l'intera colonna sonora; gli interpreti degli altri brani sono: Jerry Garcia dei Grateful Dead, i Kaleidoscope, The Youngbloods, Patti Page, Roscoe Holcomb e John Fahey. Nel film compaiono altre due canzoni che però non furono mai incluse in quest'album: You Got the Silver dei Rolling Stones (da Let It Bleed) e So Young di Roy Orbison, che accompagna la sequenza conclusiva. Entrambe furono escluse per ragioni di diritti di copyright.

L'album è stato ristampato nel 1997 con l'aggiunta di quattro tracce inedite dei Pink Floyd e di quattro di Garcia, tutti brani scartati a suo tempo da Antonioni.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Versione originale[modifica | modifica wikitesto]

  1. Pink FloydHeart Beat, Pig Meat (David Gilmour/Roger Waters/Rick Wright/Nick Mason) – 3:11
  2. KaleidoscopeBrother Mary (David Lindley) – 2:39
  3. Grateful DeadDark Star (estratto) (Jerry Garcia/Mickey Hart/Robert Hunter/Bill Kreutzmann/Phil Lesh/Ron "Pigpen" McKernan/Bob Weir) – 2:30
  4. Pink Floyd – Crumbling Land (David Gilmour/Roger Waters/Rick Wright/Nick Mason) – 4:13
  5. Patti PageTennessee Waltz (Pee Wee King/Redd Stewart) – 3:01
  6. The YoungbloodsSugar Babe (Jesse Colin Young) – 2:12
  7. Jerry GarciaLove Scene (Jerry Garcia) – 7:02
  8. Roscoe HolcombI Wish I Was a Single Girl Again (Roscoe Holcomb/Traditional) – 1:54
  9. Kaleidoscope – Mickey's Tune (David Lindley) – 1:40
  10. John FaheyDance of Death (John Fahey) – 2:42
  11. Pink Floyd – Come in Number 51, Your Time Is Up (David Gilmour/Roger Waters/Rick Wright/Nick Mason) – 5:01

Tracce aggiuntive ristampa del 1997[modifica | modifica wikitesto]

  1. Jerry Garcia – Love Scene Improvisations (Version 1) (Jerry Garcia) – 6:18
  2. Jerry Garcia – Love Scene Improvisations (Version 2) (Jerry Garcia) – 8:00
  3. Jerry Garcia – Love Scene Improvisations (Version 3) (Jerry Garcia) – 7:52
  4. Jerry Garcia – Love Scene Improvisations (Version 4) (Jerry Garcia) – 8:04
  5. Pink Floyd – Country Song (David Gilmour/Roger Waters/Rick Wright/Nick Mason) – 4:37
  6. Pink Floyd – Unknown Song (David Gilmour/Roger Waters/Rick Wright/Nick Mason) – 6:01
  7. Pink Floyd – Love Scene (Version 6) (David Gilmour/Roger Waters/Rick Wright/Nick Mason) – 7:26
  8. Pink Floyd – Love Scene (Version 4) (David Gilmour/Roger Waters/Rick Wright/Nick Mason) – 6:45

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

  • Il brano dei Pink Floyd intitolato Come in #51, Your Time is Up è una nuova versione di Careful with That Axe, Eugene.
  • A commento della scena degli scontri fra manifestanti e polizia, I Pink Floyd proposero il brano The Violent Sequence, scritto dal tastierista Richard Wright, che però venne rifiutato da Antonioni. I Pink Floyd lo pubblicarono nel 1973, arrangiato e completo di testo, con il titolo Us and Them sull'album The Dark Side of the Moon.
  • Su consiglio di Mick Jagger, Antonioni si recò a sentire i Doors in studio mentre registravano nel 1968 per proporre loro di contribuire con un pezzo alla colonna sonora del suo prossimo film. Jim Morrison sottopose all'attenzione del regista il brano L'America (che sarebbe poi apparso sull'album L.A. Woman nel 1971). Antonioni non ne rimase impressionato e i rapporti tra il gruppo rock californiano e il regista terminarono all'istante.[1][2][3]
  • Il regista Antonioni ed il musicista John Fahey, del quale nella colonna sonora è presente il brano Dance of death, furono protagonisti di una rissa per motivi politici all'interno di un ristorante a Roma[4]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Rapizza, Fabio. The Doors 1967-2007: Le porte sono ancora aperte, Editori Riuniti, pag. 104, ISBN 88-359-5876-8
  2. ^ Nannini, Giulio. Le canzoni dei Doors - Commento e traduzione dei testi, Editori Riuniti, pag. 111, ISBN 88-359-5433-9
  3. ^ Copia archiviata, su panorama.it. URL consultato il 20 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2021).
  4. ^ Copia archiviata, su labottegadihamlin.it. URL consultato il 20 ottobre 2021 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2020).

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]