Lu Yen-hsun

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Yen-hsun Lu
Lu nel 2016 con il trofeo del torneo di Surbiton
Nazionalità Bandiera di Taiwan Taiwan
Altezza 180 cm
Peso 74 kg
Tennis
Termine carriera 2021
Carriera
Singolare1
Vittorie/sconfitte 162–231 (41.22%)
Titoli vinti 0
Miglior ranking 33º (1º novembre 2010)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 3T (2009, 2012)
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (2013, 2015)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon QF (2010)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 2T (2008, 2013, 2017)
Altri tornei
 Giochi olimpici 3T (2008)
Doppio1
Vittorie/sconfitte 63–94 (40.13%)
Titoli vinti 3
Miglior ranking 86º (31 gennaio 2005)
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 3T (2005)
Bandiera della Francia Roland Garros 2T (2012, 2021)
Bandiera del Regno Unito Wimbledon 3T (2010)
Bandiera degli Stati Uniti US Open 3T (2009, 2013)
Doppio misto1
Vittorie/sconfitte 1–0 (100%)
Titoli vinti 0
Risultati nei tornei del Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open 2T (2005)
Bandiera della Francia Roland Garros -
Bandiera del Regno Unito Wimbledon -
Bandiera degli Stati Uniti US Open -
Palmarès
 Giochi Asiatici
Oro Pusan 2002 Doppio misto
Bronzo Doha 2006 Doppio misto
Bronzo Doha 2006 Squadre
Oro Guangzhou 2010 Squadre
Argento Incheon 2014 Singolare
 Universiadi
Bronzo Pechino 2001 Singolare
Oro Taegu 2003 Singolare
1 Dati relativi al circuito maggiore professionistico.
 

Lu Yen-hsun[1] (Taoyuan, 14 agosto 1983) è un ex tennista taiwanese. Detiene il record del maggior numero di tornei vinti in singolare nell'ATP Challenger Tour, con i 29 titoli che si è aggiudicato in carriera.[2] Vanta inoltre in doppio tre titoli nel circuito maggiore e 13 nei Challenger.

Le sue migliori posizioni nel ranking ATP sono state la 33ª in singolare nel novembre 2010 e la 86ª in doppio nel gennaio 2005. Il suo miglior risultato nelle prove del Grande Slam è stato il quarto di finale raggiunto in singolare al torneo di Wimbledon 2010.[2] Nel 2014 perde l'unica finale giocata nel circuito maggiore in singolare.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Juniores[modifica | modifica wikitesto]

Gioca nei tornei dell'ITF Junior Circuit dal settembre 1997 al gennaio 2001 e i suoi migliori ranking mondiali tra gli juniores sono stati il 3º in singolare e il 9º in doppio. Vince sei tornei di categoria in singolare e tre in doppio, tutti di Grade 2 o Grade 3. Non ottiene risultati di rilievo nelle prove del Grande Slam e tra gli altri tornei di Grade A spiccano la finale raggiunta ai World Super Junior Tennis Championships di Osaka nell'ottobre del 2000 e i quarti di finale al Trofeo Bonfiglio nel maggio dello stesso anno.[3]

2000-2002, inizi, primi titoli ITF, primo titolo Challenger in doppio[modifica | modifica wikitesto]

Fa il suo esordio tra i professionisti nel torneo ITF Futures Indonesia F6 nell'ottobre del 2000. Nel febbraio 2001 debutta in Coppa Davis nella sfida vinta 3-2 contro il Pakistan, perde sia il primo singolare che in doppio e conquista il punto decisivo per la qualificazione vincendo l'ultimo singolare. In ottobre alza il primo trofeo da professionista vincendo l'ITF Futures Hong Kong F1. Sconfitto nella finale di doppio al Thailand F2 in novembre, la settimana dopo conquista il primo titolo in doppio vincendo il torneo Thailand F3 in coppia con Frank Moser. Nei due anni successivi continua a vincere tornei ITF e dal 2002 comincia a giocare nel circuito Challenger, raggiungendo la prima finale di categoria nel luglio di quello stesso anno a Campos do Jordão. Il 30 novembre 2002 si aggiudica il primo titolo Challenger in doppio a Yokohama, dove in coppia con Danai Udomchoke batte in finale Ivo Karlović / Mark Nielsen per 7–6, 6–3. Sale velocemente nel ranking ATP, entra nella top 200 ad agosto in singolare e a novembre in doppio.

2003-2004, primo titolo Challenger in singolare, esordi nel circuito maggiore, top 100 nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Continua a giocare e vincere nel circuito ITF Futures fino alla fine del 2003 e lo abbandona a partire dalla stagione successiva, dopo aver vinto otto tornei in singolare e sei in doppio. Nel 2003 vince altri due Challenger in doppio. Si aggiudica il primo titolo Challenger in singolare il 15 febbraio 2004 a Joplin, sconfiggendo in finale Glenn Weiner con il punteggio di 6–4, 6–2; a Joplin vince inoltre il torneo di doppio e chiuderà la stagione con un totale di tre titoli in singolare e quattro in doppio. Ad aprile perde la finale a Città del Messico da Jeff Morrison, in maggio entra nella top 100 del ranking in singolare e in novembre sale all'82ª posizione. Sempre nel 2004 debutta nel circuito ATP in luglio al torneo sull'erba del Queen's e si spinge fino al terzo turno dopo aver sconfitto il nº 3 del mondo Guillermo Coria. Disputa quindi per la prima volta un torneo del Grande Slam a Wimbledon, supera al primo turno Jan Vacek prima di cedere a Jonas Björkman. In agosto fa il suo esordio olimpico ai Giochi di Atene, prende parte solo al torneo di singolare e viene sconfitto al primo turno da Jarkko Nieminen. Esce al primo turno dagli US Open per mano di Joachim Johansson.

2005-2007, primo titolo ATP in doppio, prima volta nei quarti di un torneo ATP in singolare[modifica | modifica wikitesto]

Apre il 2005 conquistando in gennaio il primo titolo ATP nel torneo di doppio a Chennai, in coppia con Rainer Schüttler batte 7–5, 4–6, 7–6 in finale Jonas Björkman / Mahesh Bhupathi, mentre in singolare non va oltre il secondo turno. Il successo in doppio lo porta all'85º posto nel ranking di specialità, che sarà il migliore della sua carriera. Nel torneo di doppio degli Australian Open raggiunge il terzo turno. Nel periodo successivo subisce molte sconfitte nei tornei ATP, in aprile scende al 180º posto del ranking in singolare e torna a concentrarsi sui Challenger, ma nel corso del 2005 ne vince solo uno in singolare e uno in doppio. Supera le qualificazioni a Wimbledon, al primo turno del tabellone principale sconfigge Arnaud Clément e al secondo viene eliminato da Janko Tipsarević, incontri risoltisi entrambi al quinto set. Nel 2006 dirada ulteriormente le sue presenze nel circuito maggiore; nei Challenger disputa in stagione sei finali in singolare e tre in doppio, vincendone una per ciascuna specialità. Verso fine anno torna a competere in alcuni tornei ATP ma senza successo. Eliminato al secondo turno dell'Australian Open 2007, in febbraio raggiunge per la prima volta i quarti di finale in singolare in un torneo ATP a Memphis e viene sconfitto da Andy Roddick dopo aver eliminato Jürgen Melzer. In settembre perde la finale di doppio all'ATP di Pechino in coppia con Chris Haggard. A ottobre vince un Challenger in doppio e a novembre ne vince uno in singolare, grazie al quale torna nella top 100.

2008, vittoria su Murray alle Olimpiadi e 61º nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Lu agli US Open 2008

Vince il Challenger di Waikoloa a gennaio e raggiunge i quarti di finale nell'ATP di San José in febbraio. Torna a salire velocemente in classifica con le quattro finali Challenger disputate tra aprile e maggio, vince solo quella di Nuova Delhi e il 26 maggio si trova in 72ª posizione, suo nuovo best ranking. In luglio raggiunge i quarti all'ATP di Indianapolis e il mese dopo ottiene la più significativa vittoria in carriera sconfiggendo il nº 6 del mondo Andy Murray al primo turno del torneo olimpico di Pechino. Sarà l'unico giocatore a battere in singolare alle Olimpiadi Murray,[2] che vincerà le successive due edizioni e non giocherà in singolare a Tokyo 2020. Supera anche il secondo turno e al terzo viene eliminato da Jürgen Melzer. In ottobre vince il Challenger di Tashkent e con altri buoni risultati nei Challenger sale in novembre alla 61ª posizione.

2009, tre titoli Challenger, 55º nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

A inizio stagione raggiunge per la prima volta il terzo turno in una prova dello Slam all'Australian Open e viene eliminato da Tommy Robredo dopo aver sconfitto in 5 set il nº 11 del mondo David Nalbandian. Accede per la prima volta al secondo turno in un Masters 1000 a Indian Wells e si ripete due settimane più tardi in quello di Miami, risultati con cui sale al 55º posto mondiale. Il mese dopo vince il singolare al Challenger di Ramat HaSharon. Ha poi inizio un lungo periodo negativo, in novembre scende alla 126ª posizione e subito si riscatta vincendo il Challenger di Chuncheon, successo con cui rientra nella top 100. Nei tornei di doppio raggiunge il terzo turno agli US Open e vince in novembre il Challenger di Seul.

2010, quarti di finale a Wimbledon e 33º nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Il primo buon risultato del 2010 è la finale raggiunta con Janko Tipsarević nel torneo di doppio a Chennai e in febbraio si spinge fino ai quarti di finale in singolare all'ATP di Johannesburg. Conferma il secondo turno dell'anno precedente a Indian Wells e Miami, in aprile si impone in singolare nel Challenger di Atene e il mese dopo perde la finale in quello di Busan. A Wimbledon ottiene la sua migliore prestazione in carriera raggiungendo i quarti di finale, a cui accede battendo al quinto set il nº 7 del mondo Andy Roddick negli ottavi, viene eliminato in tre set dal nº 3 Novak Đoković; a fine torneo fa un balzo di 40 posizioni nel ranking e sale alla 42ª. Al torneo di Toronto si spinge per la prima volta al terzo turno in un Masters 1000, l'ottimo momento di forma continua in ottobre con il Challenger vinto a Seul e il 1º novembre approda alla 33ª posizione, che rimarrà il suo best ranking in carriera. Anche in doppio ottiene altri buoni risultati, con il successo nel Challenger di Atene e le semifinali negli ATP 500 di Pechino e Basilea.

2011, due titoli Challenger[modifica | modifica wikitesto]

Subisce sei sconfitte consecutive al primo turno nei primi tornei stagionali e torna al successo nei primi turni di Indian Wells e Miami. Anche al Madrid Masters supera il primo turno ai danni del nº 17 ATP Fernando Verdasco e vince per la prima volta in stagione due incontri di fila al Challenger di Busan. Non raggiunge come l'anno prima il quarto turno a Wimbledon, sconfitto al terzo da Michael Llodra dopo aver eliminato Tommy Robredo e il nº 12 ATP Viktor Troicki. Accede per due volte consecutive ai quarti di finale nei successivi tornei di Atlanta e di Los Angeles, nel quale raggiunge la semifinale in doppio. Il bilancio stagionale resta comunque negativo e si risolleva in classifica con i successi nei Challenger di Ningbo in settembre e di Seul in ottobre.

2012, un titolo ATP in doppio e tre Challenger in singolare[modifica | modifica wikitesto]

A Eastbourne 2012

Per la prima volta in carriera all'Australian Open raggiunge il terzo turno, dove raccoglie solo 5 giochi contro Juan Martín del Potro, mentre negli altri Slam in stagione viene eliminato al primo turno. A marzo sconfigge Gō Soeda nella finale del Singapore ATP Challenger e supera il primo turno al Masters di Miami, dove è costretto al ritiro nel secondo match. Torna a mettersi in evidenza in giugno al Queen's con la vittoria al terzo turno sul nº 8 ATP Janko Tipsarević ed è nuovamente costretto al ritiro nell'incontro dei quarti contro Marin Čilić, che vincerà il torneo. Viene eliminato al primo turno anche ai Giochi di Londra e il suo miglior risultato nella successiva trasferta americana è il secondo turno raggiunto al Cincinnati Masters. A settembre vince il torneo allo Shanghai Challenger in singolare e a fine mese conquista il suo secondo titolo ATP in doppio a Bangkok, in coppia con l'idolo locale Danai Udomchoke. A ottobre raggiunge il secondo turno nell'ATP 500 di Pechino – approfittando del ritiro di David Ferrer – e allo Shanghai Masters. A fine mese si conferma campione al Challenger di Seul, che aveva vinto nelle due ultime edizioni, e chiude la stagione al 59º posto del ranking.

2013, due titoli Challenger[modifica | modifica wikitesto]

All'Australian Open viene eliminato al secondo turno da Gaël Monfils, che si impone per 8-6 al quinto set, e anche nei successivi tornei stagionali dello Slam sarà eliminato al secondo turno. Accede per la prima volta al terzo turno del Masters di Indian Wells e viene eliminato da Murray che lo batterà anche a Wimbledon. A Nizza Lu supera il nº 22 ATP Andreas Seppi e al secondo turno viene eliminato da Pablo Andujar. In luglio sconfigge Gō Soeda nella finale del Challenger di Pechino e il mese dopo esce nei quarti di finale a Winston-Salem per mano di Aleksandr Dolhopolov. Al torneo di Kaohsiung vince il ventesimo titolo Challenger in carriera in singolare superando in finale Yuki Bhambri. A Bangkok viene eliminato nei quarti dal nº 6 del mondo Tomáš Berdych e per il sesto anno consecutivo termina la stagione nella top 100.

2014, una finale e due semifinali ATP, 34º nel ranking[modifica | modifica wikitesto]

Dopo dieci sconfitte in singolare nei quarti di finale di tornei ATP,[2] nel gennaio 2014 accede per la prima volta a una semifinale a Auckland grazie ai successi su Igor Sijsling, Bradley Klahn e nei quarti su Steve Johnson. In semifinale batte a sorpresa in due set il nº 3 del mondo David Ferrer e, nell'unica finale disputata in singolare in carriera, cede dopo due tie break a John Isner. Nei tornei del Grande Slam del 2014 non va oltre il secondo turno raggiunto all'Australian Open e a Wimbledon. Torna a giocare una semifinale ATP a Memphis e si ritira alla fine del primo set, risultato che lo riporta nella top 50 da cui era uscito nell'aprile 2011. Sconfitto nuovamente da Isner al terzo turno di Indian Wells, raggiunge i quarti ad Halle e si ritira dal torneo prima dell'incontro con Roger Federer. Al secondo turno di Wimbledon cede in 4 set al nº 3 del mondo Stan Wawrinka. Gioca solo due Challenger in stagione e in luglio si conferma campione a Kaohsiung. Si ferma al secondo turno nei primi tre tornei disputati nella trasferta americana e lo supera a Cincinnati sconfiggendo il nº 5 del mondo Berdych, prima di essere eliminato al terzo turno da Fognini. Arriva in semifinale anche al successivo torneo di Winston-Salem, viene sconfitto in tre set da Lukas Rosol e sale al 34º posto del ranking.

2015, ultimo titolo ATP in doppio e due titoli Challenger[modifica | modifica wikitesto]

Al Queen's nel 2015

Inaugura la stagione vincendo il suo terzo e ultimo titolo ATP in carriera nel torneo di doppio di Chennai, dove in coppia con Jonathan Marray supera in finale gli specialisti Raven Klaasen / Leander Paes; in singolare viene eliminato nei quarti da Roberto Bautista Agut. Sconfitto da Federer al primo turno dell'Australian Open, raggiunge i quarti di finale anche a Delray Beach, e viene battuto da Adrian Mannarino dopo aver eliminato il nº 15 ATP Kevin Anderson. In maggio disputa la sua ultima finale nel circuito maggiore al torneo di doppio di Ginevra in coppia con Raven Klaasen e vengono sconfitti al terzo set da Juan Sebastián Cabal / Robert Farah. L'unico torneo dello Slam in cui supera il primo turno nel 2015 è il Roland Garros e al secondo turno perde al quarto set contro Anderson. Viene sconfitto nel tiebreak decisivo nei quarti di finale all'ATP di Nottingham da Aleksandr Dolhopolov, dopo che aveva eliminato Andreas Seppi e Feliciano Lopez. Ad agosto esce dalla top 100 e vi fa subito ritorno raggiungendo i quarti anche a Winston-Salem, ma un infortunio alla schiena lo costringe al ritiro prima dell'incontro con Steve Johnson. Si ritira per il mal di schiena anche durante il match del primo turno agli US Open.[2] All'ATP 500 di Pechino supera Adrian Mannarino e Viktor Troicki, e nei quarti cede a David Ferrer. A ottobre si aggiudica il Ningbo Challenger con la vittoria in finale su Jürgen Zopp e in novembre vince a Hua Hin il suo ultimo Challenger in doppio in carriera.

2016, 4 titoli Challenger[modifica | modifica wikitesto]

Alla fine del 2015 avverte un persistente dolore al gomito destro e in gennaio si sottopone a un intervento chirurgico.[2][4] Al rientro in maggio raggiunge la finale al Challenger di Seul e viene sconfitto al tiebreak decisivo da Serhij Stachovs'kyj. Eliminato da Djokovic al primo turno del Roland Garros, arriva in finale nei successivi tre Challenger disputati sull'erba, perde la prima contro Dustin Brown a Manchester e si impone in quelle di Surbiton e Ilkley, rispettivamente contro Marius Copil e Vincent Millot. Al secondo turno di Wimbledon viene eliminato da Murray. Esce al secondo turno anche a Washington e al Masters di Montreal, nel quale sconfigge Alexander Zverev. Al torneo di singolare dei Giochi di Rio viene sconfitto all'esordio da Paolo Lorenzi. Si spinge fino ai quarti di finale a Winston-Salem e viene eliminato da Bautista Agut. Torna a giocare nei Challenger a fine stagione, conferma il titolo vinto l'anno prima a Ningbo e si aggiudica per la prima volta quello a Suzhou.

2017, ultimi tre titoli Challenger[modifica | modifica wikitesto]

Lu al torneo di Wimbledon 2017

Nella prima parte del 2017 non va mai oltre il secondo turno in singolare nei tornei ATP e viene sconfitto al primo turno negli Slam all'Australian Open, al Roland Garros e a Wimbledon; l'unica vittoria di rilievo è quella su Karen Chačanov in gennaio a Auckland. In doppio raggiunge la semifinale in febbraio a Delray Beach e ad aprile batte Tatsuma Itō nella finale del Challenger di Taipei. Nel periodo successivo deve rinunciare ad alcuni tornei per il riacutizzarsi del dolore al gomito.[2] In agosto si aggiudica gli ultimi titoli della carriera, prima il Chengdu Challenger battendo in finale Evgenij Donskoj e per ultimo il Jinan International Open, nel quale supera Ričardas Berankis con il punteggio di 6–3, 6–1. A fine mese viene eliminato al secondo turno degli US Open dopo aver sconfitto Karen Chačanov. In settembre è costretto al ritiro durante la finale dello Shanghai Challenger, che sarà l'ultima finale in carriera. A fine mese concede tre soli giochi al nº 37 ATP Andrej Rublëv al secondo turno dell'ATP di Chengdu e viene eliminato nei quarti da Marcos Baghdatis; nel torneo di doppio raggiunge con Divij Sharan la semifinale. Nella seconda parte della stagione avverte dolori alla spalla destra che lo costringono a ritirarsi in ottobre durante la semifinale del Ningbo Challenger,[2][5] il suo ultimo torneo del 2017, disputato quando era 60º nel ranking.

2018-2021, infortunio alla spalla e ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Il dolore alla spalla persiste e Lu intraprende un percorso di riabilitazione, nel tentativo di evitare di operarsi. Rientra nel circuito nel maggio del 2018, disputa solo tre incontri e in giugno si sottopone all'intervento chirurgico.[5][6] Rientra nel gennaio 2020, e nel giro di un mese disputa i suoi due soli incontri della stagione. Torna a giocare direttamente nel circuito maggiore nel febbraio 2021 partendo dalla posizione nº 1008 del ranking. Nell'arco di sei mesi disputa otto incontri in singolare e ne vince solo uno al Miami Open contro il nº 63 ATP Sam Querrey, mentre in doppio ne gioca quattro e ne vince uno al Roland Garros. A fine luglio disputa il suo ultimo incontro in carriera nel torneo olimpico di singolare ai Giochi di Tokyo, perde in due set contro Alexander Zverev – che si aggiudicherà il titolo – e a fine incontro annuncia il suo ritiro dall'agonismo.[7]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Finali perse (1)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP World Tour Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP World Tour 500 (0)
ATP World Tour 250 (1)
Numero Data Torneo Superficie Avversario in finale Punteggio
1. 11 gennaio 2014 Bandiera della Nuova Zelanda Heineken Open, Auckland Cemento Bandiera degli Stati Uniti John Isner 6(4)–7, 6(7)–7

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (3)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP World Tour Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP World Tour 500 (0)
ATP World Tour 250 (3)
Numero Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 9 gennaio 2005 Bandiera dell'India Chennai Open, Chennai (1) Cemento Bandiera della Germania Rainer Schüttler Bandiera della Svezia Jonas Björkman
Bandiera dell'India Mahesh Bhupathi
7–5, 4–6, 7–6(4)
2. 30 settembre 2012 Bandiera della Thailandia Thailand Open, Bangkok Cemento Bandiera della Thailandia Danai Udomchoke Bandiera degli Stati Uniti Eric Butorac
Bandiera dell'Australia Paul Hanley
6–3, 6–4
3. 11 gennaio 2015 Bandiera dell'India Chennai Open, Chennai (2) Cemento Bandiera del Regno Unito Jonathan Marray Bandiera del Sudafrica Raven Klaasen
Bandiera dell'India Leander Paes
6–3, 7–6(4)

Finali perse (3)[modifica | modifica wikitesto]

Legenda
Grande Slam (0)
ATP World Tour Finals (0)
ATP Masters 1000 (0)
ATP World Tour 500 (0)
ATP World Tour 250 (3)
Numero Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 15 settembre 2007 Bandiera della Cina China Open, Pechino Cemento Bandiera del Sudafrica Chris Haggard Bandiera del Sudafrica Rik De Voest
Bandiera dell'Australia Ashley Fisher
7–6(3), 0–6, [6–10]
2. 9 gennaio 2010 Bandiera dell'India Chennai Open, Chennai Cemento Bandiera della Serbia Janko Tipsarević Bandiera della Spagna Marcel Granollers
Bandiera della Spagna Santiago Ventura
5–7, 2–6
3. 23 maggio 2015 Bandiera della Svizzera Geneva Open, Ginevra Terra rossa Bandiera del Sudafrica Raven Klaasen Bandiera della Colombia Juan Sebastián Cabal
Bandiera della Colombia Robert Farah
5–7, 6–4, [7–10]

Tornei minori[modifica | modifica wikitesto]

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (37)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda
Challenger (29)
Futures (8)
N. Data Torneo Superficie Avversari in finale Punteggio
1. 15 febbraio 2004 Bandiera degli Stati Uniti Joplin Challenger, Joplin Cemento (i) Bandiera degli Stati Uniti Glenn Weiner 6–4, 6–2
2. 4 aprile 2004 Bandiera dell'Australia Burnie International, Burnie Cemento Bandiera della Svezia Robert Lindstedt 6–3, 6–0
3. 7 novembre 2004 Bandiera dell'Australia Caloundra International, Caloundra Cemento Bandiera del Giappone Takahiro Terachi 6–0, 7–5
4. 22 maggio 2005 Bandiera dell'Uzbekistan Fergana Challenger, Fergana Cemento Bandiera della Thailandia Danai Udomchoke 6–1, 7–6(2)
5. 19 novembre 2006 Bandiera dell'Australia Caloundra International, Caloundra Cemento Bandiera dell'Australia Peter Luczak 6–3, 6–1
6. 18 novembre 2007 Bandiera di Taipei Cinese OEC Kaohsiung, Kaohsiung Cemento Bandiera d'Israele Dudi Sela 6–3, 6–3
7. 27 gennaio 2008 Bandiera degli Stati Uniti Hilton Waikoloa Village USTA Challenger, Kohala Cemento Bandiera degli Stati Uniti Vince Spadea 6–2, 6–0
8. 18 maggio 2008 Bandiera dell'India Sail Open, Nuova Delhi Cemento Bandiera degli Stati Uniti Brendan Evans 5–7, 7–6(5), 6–3
9. 19 ottobre 2008 Bandiera dell'Uzbekistan Tashkent Challenger, Tashkent Cemento Bandiera della Francia Mathieu Montcourt 6–3, 6–2
10. 10 maggio 2009 Bandiera d'Israele Israel Open, Ramat HaSharon Cemento Bandiera della Germania Benjamin Becker 6–3, 3–1 rit.
11. 8 novembre 2009 Bandiera della Corea del Sud Busan Challenger, Chuncheon Cemento Bandiera dei Paesi Bassi Igor Sijsling 6–2, 6–3
12. 25 aprile 2010 Bandiera della Grecia Status Athens Open, Atene Cemento Bandiera della Germania Rainer Schüttler 3–6, 7–6(3), 6–4
13. 24 ottobre 2010 Bandiera della Corea del Sud Samsung Securities Cup, Seul Cemento Bandiera del Sudafrica Kevin Anderson 6–3, 6–4
14. 18 settembre 2011 Bandiera della Cina Ningbo Challenger, Ningbo Cemento Bandiera dell'Estonia Jürgen Zopp 6–2, 3–6, 6–1
15. 23 ottobre 2011 Bandiera della Corea del Sud Samsung Securities Cup, Seul Cemento Bandiera di Taipei Cinese Jimmy Wang 7–5, 6–3
16. 4 marzo 2012 Bandiera di Singapore Singapore ATP Challenger, Singapore Cemento Bandiera del Giappone Go Soeda 6–3, 6–4
17. 9 settembre 2012 Bandiera della Cina Shanghai Challenger, Shanghai Cemento Bandiera della Germania Peter Gojowczyk 7–5, 6–0
18. 28 ottobre 2012 Bandiera della Corea del Sud Samsung Securities Cup, Seul Cemento Bandiera del Giappone Yuichi Sugita 6–3, 7–6(4)
19. 14 luglio 2013 Bandiera della Cina Beijing International Challenger, Pechino Cemento Bandiera del Giappone Go Soeda 6–2, 6–4
20. 22 settembre 2013 Bandiera di Taipei Cinese OEC Kaohsiung, Kaohsiung Cemento Bandiera dell'India Yuki Bhambri 6–4, 6–3
21. 20 luglio 2014 Bandiera di Taipei Cinese OEC Kaohsiung, Kaohsiung Cemento Bandiera dell'Italia Luca Vanni 6(7)–7, 6–4, 6–4
22. 25 ottobre 2015 Bandiera della Cina Ningbo Challenger, Ningbo Cemento Bandiera dell'Estonia Jürgen Zopp 7–6(3), 6–1
23. 12 giugno 2016 Bandiera del Regno Unito Surbiton Trophy, Surbiton Erba Bandiera della Romania Marius Copil 7–5, 7–6(11)
24. 19 giugno 2016 Bandiera del Regno Unito Ilkley Trophy, Ilkley Erba Bandiera della Francia Vincent Millot 7–6(4), 6–2
25. 23 ottobre 2016 Bandiera della Cina Ningbo Challenger, Ningbo Cemento Bandiera del Giappone Hiroki Moriya 6–3, 6–1
26. 30 ottobre 2016 Bandiera della Cina China International Suzhou, Suzhou Cemento Bandiera degli Stati Uniti Stefan Kozlov 6–0, 6–1
27. 23 aprile 2017 Bandiera di Taipei Cinese Santaizi ATP Challenger, Taipei Sintetico (i) Bandiera del Giappone Tatsuma Itō 6–1, 7–6(4)
28. 6 agosto 2017 Bandiera della Cina Chengdu Challenger, Chengdu Cemento Bandiera della Russia Evgenij Donskoj 6–3, 6–4
29. 12 agosto 2017 Bandiera della Cina Jinan International Open, Jinan Cemento Bandiera della Lituania Ričardas Berankis 6–3, 6–1

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Vittorie (19)[modifica | modifica wikitesto]
Legenda
Challenger (13)
Futures (6)
N. Data Torneo Superficie Compagno Avversari in finale Punteggio
1. 30 novembre 2002 Bandiera del Giappone Keio Challenger, Yokohama Sintetico (i) Bandiera della Thailandia Danai Udomchoke Bandiera della Croazia Ivo Karlovic
Bandiera dell'Australia Mark Nielsen
7–6(5), 6–3
2. 12 luglio 2003 Bandiera del Canada Challenger de Granby, Granby Cemento Bandiera della Thailandia Danai Udomchoke Bandiera del Brasile Josh Goffi
Bandiera degli Stati Uniti Ryan Sachire
6(4)–7, 6–4, 7–6(0)
3. 15 novembre 2003 Bandiera degli Stati Uniti Austin Challenger, Austin Cemento Bandiera degli Stati Uniti Jason Marshall Bandiera del Brasile Josh Goffi
Bandiera degli Stati Uniti Tripp Phillips
6–2, 2–6, 6–3
4. 14 febbraio 2004 Bandiera degli Stati Uniti Joplin Challenger, Joplin Cemento (i) Bandiera del Brasile Bruno Soares Bandiera degli Stati Uniti Rajeev Ram
Bandiera degli Stati Uniti Brian Baker
3–6, 6–1, 6–1
5. 27 marzo 2004 Bandiera dell'Australia Burnie International, Burnie Cemento Bandiera del Sudafrica Rik De Voest Bandiera dell'Italia Leonardo Azzaro
Bandiera dell'Austria Oliver Marach
6–3, 1–6, 7–5
6. 6 novembre 2004 Bandiera dell'Australia Caloundra International, Caloundra Cemento Bandiera dell'Australia Luke Bourgeois Bandiera dell'Australia Mark Hlawaty
Bandiera dell'Australia Shannon Nettle
7–6(2), 7–5
7. 20 novembre 2004 Bandiera della Finlandia IPP Open, Helsinki Cemento (i) Bandiera della Svezia Robert Lindstedt Bandiera dell'Italia Gianluca Bazzica
Bandiera dell'Italia Massimo Dell'Acqua
6–2, 6–2
8. 30 luglio 2005 Bandiera del Canada Challenger de Granby, Granby Cemento Bandiera della Svezia Johan Landsberg Bandiera del Canada Philip Bester
Bandiera del Canada Frank Dancevic
4–6, 7–6(5), 7–5
9. 11 febbraio 2006 Bandiera dell'Australia Burnie International, Burnie Cemento Bandiera dell'Australia Luke Bourgeois Bandiera dell'Australia Raphael Durek
Bandiera dell'Australia Alun Jones
6–3, 6–2
10. 27 ottobre 2007 Bandiera della Corea del Sud Samsung Securities Cup, Seul Cemento Bandiera del Sudafrica Rik De Voest Bandiera della Thailandia Sonchat Ratiwatana
Bandiera della Thailandia Sanchai Ratiwatana
6–3, 7–5
11. 30 ottobre 2009 Bandiera della Corea del Sud Samsung Securities Cup, Seul Cemento Bandiera del Sudafrica Rik De Voest Bandiera della Thailandia Sonchat Ratiwatana
Bandiera della Thailandia Sanchai Ratiwatana
7–6(5), 3–6, [10–6]
12. 24 aprile 2010 Bandiera della Grecia Status Athens Open, Atene Cemento Bandiera del Sudafrica Rik De Voest Bandiera dei Paesi Bassi Robin Haase
Bandiera dei Paesi Bassi Igor Sijsling
6–3, 6–4
13. 7 novembre 2015 Bandiera della Thailandia Hua Hin Challenger, Hua Hin Cemento Bandiera di Taipei Cinese Lee Hsin-han Bandiera della Germania Andre Begemann
Bandiera dell'India Purav Raja
walkover

Risultati in progressione[modifica | modifica wikitesto]

Sigla Risultato
V Vincitore
F Finalista
SF Semifinalista
O Oro olimpico
A Argento olimpico
SF Bronzo olimpico
QF Quarti di Finale
4T Quarto turno
3T Terzo turno
2T Secondo turno
1T Primo turno
RR Round Robin
LQ Turno di qualificazione
A Assente
ND Non disputato
Legenda superfici
Cemento
Terra battuta
Erba
Superficie variabile

Singolare[modifica | modifica wikitesto]

Torneo 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Carriera V-P
Tornei Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne A 1T 1T 2T 1T 3T 1T 1T 3T 2T 2T 1T A 1T A A 1T 1T 7–13
Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi A A A 1T A 1T 1T 1T 1T 2T 1T 2T 1T 1T A A A 1T 2–10
Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra 2T 2T 1T 1T 1T 1T QF 3T 1T 2T 2T 1T 2T 1T A A ND 1T 11–15
Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York 1T Q1 A A 2T 1T 1T 1T 1T 2T 1T 1T 1T 2T A A A A 3–12
Vittorie–Sconfitte 1–2 1–2 0–2 1–3 1–3 2–4 4–4 2–4 2–4 4–3 2–4 1–4 1–3 1–4 0–0 0–0 0–1 0–3 23–50
Giochi Olimpici
Giochi Olimpici 1T Non disputati 3T Non disputati 1T Non disputati 1T Non disputati 1T 2–5
Vittorie–Sconfitte 0–1 Non disputati 2–1 Non disputati 0–1 Non disputati 0–1 Non disputati 0–1 2–5

Doppio[modifica | modifica wikitesto]

Torneo 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Carriera V-P
Tornei Grande Slam
Bandiera dell'Australia Australian Open, Melbourne A 3T A 1T A 1T 1T 2T A 2T 1T 1T A 1T A A 1T 1T 4–11
Bandiera della Francia Roland Garros, Parigi A A A A A 1T A 1T 2T 1T 1T 1T A 1T A A A 2T 2–8
Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra A A A A A 1T 3T A 2T 1T 1T 2T 1T A A A ND 1T 4–8
Bandiera degli Stati Uniti US Open, New York A A A A 1T 3T 1T A 1T 3T 2T A 2T 2T A A A A 6–7
Vittorie–Sconfitte 0–0 2–1 0–0 0–1 0–1 2–4 2–3 1–2 2–3 3–4 1–4 1–3 1–2 1–3 0–0 0–0 0–1 1–3 16–34
Giochi Olimpici
Giochi Olimpici A Non disputati A Non disputati A Non disputati A Non disputati A 0–0
Vittorie–Sconfitte 0–0 Non disputati 0–0 Non disputati 0–0 Non disputati 0–0 Non disputati 0–0 0–0

Vittorie contro giocatori top 10[modifica | modifica wikitesto]

Stagione 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008 2009 2010 2011 2012 2013 2014 2015 2016 2017 2018 2019 2020 2021 Totale
Vittorie 0 0 0 1 0 0 0 1 0 1 0 2 0 2 0 0 0 0 0 0 0 7[8]
# Giocatore Ranking Evento Superficie Turno Punteggio
2004
1. Bandiera dell'Argentina Guillermo Coria 3 Bandiera del Regno Unito Queen's, Londra Erba 2T 6–2, 6–4
2008
2. Bandiera del Regno Unito Andy Murray 6 Bandiera della Cina Giochi olimpici, Pechino Cemento 1T 7–6(5), 6–4
2010
3. Bandiera degli Stati Uniti Andy Roddick 7 Bandiera del Regno Unito Wimbledon, Londra Erba 4T 4–6, 7–6(3), 7–6(4), 6(5)–7, 9–7
2012
4. Bandiera della Serbia Janko Tipsarević 8 Bandiera del Regno Unito Queen's, Londra Erba 3T 6–3, 2–6, 7–6(5)
5. Bandiera della Spagna David Ferrer 5 Bandiera della Spagna China Open, Pechino Cemento 1T 5–4 rit.
2014
6. Bandiera della Spagna David Ferrer 3 Bandiera dell'Australia Auckland Open, Auckland Cemento SF 6–4, 7–6(4)
7. Bandiera della Rep. Ceca Tomáš Berdych 5 Bandiera degli Stati Uniti Cincinnati Masters, Cincinnati Cemento 2T 3–6, 6–3, 6–4

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nell'onomastica cinese il cognome precede il nome. "Lu" è il cognome.
  2. ^ a b c d e f g h (EN) Yen-Hsun Lu - Player Bio, su atptour.com. URL consultato il 24 febbraio 2021.
  3. ^ (EN) Yen-Hsun Lu Juniors Singles Overview, su itftennis.com.
  4. ^ (EN) Lu Makes Winning Return in Seoul, su atptour.com.
  5. ^ a b (EN) Challenger GOAT Yen-Hsun Lu undergoes a shoulder surgery, su tennisworldusa.org, 12 giugno 2018. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  6. ^ (EN) Taiwanese tennis player drops out of French Open over shoulder injury, su taiwannews.com.tw. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  7. ^ (EN) Taiwan’s Lu retires after two decades on the court, su taipeitimes.com, 26 luglio 2021. URL consultato il 7 ottobre 2021.
  8. ^ (EN) Yen-hsun – ATP Win/Loss, su atptour.com.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]