Wild Target

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Wild Target
Victor (Bill Nighy), Tony (Rupert Grint) e Rose (Emily Blunt) in una scena del film
Paese di produzioneRegno Unito, Francia
Anno2010
Durata98 min
Rapporto1,85:1
Generecommedia
RegiaJonathan Lynn
SoggettoPierre Salvadori (Cible Émouvante)
SceneggiaturaLucinda Coxon
ProduttoreMartin Pope, Michael Rose
Casa di produzioneMagic Light Pictures, CinemaNX, Isle of Man Film, Entertainment Film Distributors, Matador Pictures, Cinema Four, Regent Capital
FotografiaDavid Johnson
MontaggioMichael Parker
Effetti specialiAgog Special Effects, Baseblack London
MusicheMichael Price
Interpreti e personaggi
Doppiatori italiani

Wild Target è un film del 2010 diretto da Jonathan Lynn.

La pellicola è il remake del film francese Cible Émouvante del 1993, diretto in prima persona dall'autore del soggetto, Pierre Salvadori.[1][2]

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Londra. Victor Maynard è un abile sicario di mezz'età. È stato iniziato alla professione dal padre, ormai scomparso, e la madre Louisa lo incoraggia ancora oggi a proseguire con dedizione e passione la "tradizione" di famiglia. La sua routine, relativamente tranquilla e abitudinaria, subisce un drastico cambio di rotta quando gli viene commissionata l'uccisione di Rose, un'affascinante ladra cleptomane che ha compiuto il colpo della vita beffando il ricco malavitoso Ferguson. Per la prima volta in carriera, inaspettatamente Victor non riesce a uccidere la sua vittima, innamorandosi anzi di lei e salvandola a sua volta da una prima vendetta di Ferguson.

Sconcertata dall'accaduto, Rose assume Victor per proteggerla, cercando insieme di scappare alle mire del malavitoso; alla loro fuga si unisce involontariamente Tony, un imbranato e spiantato ragazzo incontrato per caso, e che in un primo momento scambia il vecchio sicario per un investigatore privato, volendone così diventare l'apprendista.

Il trio si allontana dalla città rifugiandosi in campagna, nella vecchia casa di famiglia di Victor. Alla luce della sua infallibilità scalfita, dentro l'uomo comincia a maturare l'idea di potersi rifare una vita con Rose, la quale nel frattempo inizia a provare anche lei dei sentimenti verso colui che, paradossalmente, doveva essere il suo assassino. La tranquillità di questi giorni viene interrotta dall'arrivo di Dixon, un giovane sicario rampante, sguinzagliato da Ferguson per completare il lavoro mai portato a termine da Victor; quando le vite del trio sembrano arrivate al capolinea, è però l'anziana Louisa a risolvere inaspettatamente la situazione.

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

  1. Opening Titles - The London Metropolitan Orchestra
  2. Mehum Mato - Fishtank Ensemble
  3. Hotel Song - Regina Spektor
  4. Johnny Got A Boom Boom - Imelda May
  5. The Waves (feat. Joe Echo) - Liam Shachar
  6. All Over Me - Pete Simpson
  7. "Spring" from the Four Seasons (Violin Concerto in E Major, Op.8, No.1) - The Capella Istropolitana
  8. In a Mellow Mood - The Freddie Carleone Quartet
  9. Sinfonia Concertante - E-Flat Major, K. 364, 2nd movement Andante Ma non Troppo - The Capella Istropolitana Orchestra
  10. Piano Sonata No. 8 in C Minor - Rupert Everett
  11. Face The Dragon - Fishtank Ensemble
  12. New Soul - Yael Naim
  13. Plug in the Machine - Dorp
  14. Wedding Bell - Beach House
  15. Foot Massage - The London Metropolitan Orchestra
  16. Going Up Country - Imelda May
  17. Mayhem - Imelda May

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film è stato proiettato per la prima volta in Italia il 17 giugno 2010 al Teatro antico di Taormina, nel corso del Taormina Film Fest.[3] Non ha avuto una distribuzione nelle sale cinematografiche italiane, venendo trasmesso in prima visione dalla pay TV Sky il 18 novembre 2010 su Sky Cinema 1, col titolo originale, per poi uscire in home video il 7 dicembre successivo,[4] col titolo Wild Target - Una valigia per 3.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Stephen Saito, "Wild Target," Reviewed, in ifc.com, 29 ottobre 2010. URL consultato il 2 luglio 2014.
  2. ^ (EN) Andre Dellamorte, Wild Target Blu-ray Review, in collider.com, 10 febbraio 2011. URL consultato il 2 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2011).
  3. ^ Sezioni del Festival - Wild Target, su taorminafilmfest.it. URL consultato il 2 luglio 2014.
  4. ^ Wild Target—Shop, su mymovies.it, MYmovies.it. URL consultato il 13 agosto 2014.
  5. ^ Wild Target, su amazon.it, Amazon.com. URL consultato il 13 agosto 2014.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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