Walter Samuel

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Walter Samuel
Samuel nel 2022
Nazionalità Bandiera dell'Argentina Argentina
Altezza 183 cm
Peso 81 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Squadra Bandiera dell'Argentina Argentina (Coll. tecnico)
Termine carriera 1º luglio 2016 - giocatore
Carriera
Squadre di club1
1996-1997Newell's Old Boys42 (1)
1997-2000Boca Juniors77 (4)
2000-2004Roma122 (9)
2004-2005Real Madrid30 (2)
2005-2014Inter169 (14)
2014-2016Basilea29 (2)
Nazionale
1997-1998Bandiera dell'Argentina Argentina U-206 (0)
1999-2010Bandiera dell'Argentina Argentina57 (5)
Carriera da allenatore
2016-2017InterColl. tecnico
2017-2018LuganoVice
2018-Bandiera dell'Argentina ArgentinaColl. tecnico
Palmarès
 Confederations Cup
Argento Germania 2005
 Campionato mondiale di calcio Under-20
Oro Malesia 1997
 Campionato sudamericano Under-20
Oro Cile 1997
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
Statistiche aggiornate al 24 agosto 2018

Walter Adrián Samuel (Firmat, 23 marzo 1978) è un allenatore di calcio ed ex calciatore argentino, di ruolo difensore, collaboratore tecnico della nazionale argentina.

Considerato tra i migliori difensori della sua generazione[1], nel corso della sua carriera con i club ha vinto a livello nazionale due campionati argentini (Apertura 1998, Clausura 1999), sei campionati italiani (2000-2001, 2005-2006, 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010), cinque Supercoppe italiane (2001, 2005, 2006, 2008, 2010), tre Coppe Italia (2005-2006, 2009-2010, 2010-2011) e due campionati svizzeri (2014-2015, 2015-2016) e a livello internazionale una Coppa Libertadores (2000) e una UEFA Champions League (2009-2010).

Con la maglia della nazionale argentina ha disputato una Copa América (1999), due Mondiali (2002 e 2010) e una Confederations Cup (2005). In nazionale Under-20 ha vinto un campionato mondiale (1997) e un campionato sudamericano (1997).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato Walter Luján, cambiò il suo cognome originario (ereditato dal padre biologico che lo aveva abbandonato) in Samuel, quello del suo padre adottivo.[2]

Caratteristiche tecniche[modifica | modifica wikitesto]

Difensore centrale, era soprannominato The Wall ("il muro"). Considerato da molti uno dei difensori più forti dei primi anni duemila, aveva nelle sue caratteristiche predilette l'aggressività con la quale attaccava gli avversari sin dall'inizio della partita, ma sempre con disciplina sportiva. Fisicamente possente, per questo non velocissimo, ma discreto nello stacco da terra e nel gioco aereo. Di piede sinistro, effettuava precisi cross che tagliavano il centrocampo. Non disdegnava il gol, avendo un trascorso nelle giovanili come attaccante.

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Giocatore[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

L'affermazione in Argentina, Roma e Real Madrid[modifica | modifica wikitesto]
Samuel alla Roma, pressato da un avversario barese, nel 2001

Inizia la carriera nel Newell's Old Boys dove gioca per due stagioni per poi passare al Boca Juniors, nel quale rimane per tre stagioni fino al 2000, anno in cui vince la Coppa Libertadores. Nella stagione 2000-2001 viene ingaggiato dalla Roma, che compra il suo cartellino per 34 miliardi di lire.[3]

Nella squadra giallorossa resta quattro anni vincendo, già al primo anno, uno scudetto e una Supercoppa italiana, guadagnandosi al contempo il posto fisso in nazionale. Diviene un pilastro fondamentale per la difesa romanista, esprimendosi già come uno dei migliori difensori d'Europa.[4]

Nella stagione 2004-2005 viene ceduto al Real Madrid per 25 milioni di euro.[5][6] Nella Liga gioca 30 partite mettendo a segno 2 gol, ma non riesce ad esprimersi sui suoi consueti livelli.[7]

Inter[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate 2005 si trasferisce all'Inter per 16 milioni di euro.[6][8] Il 20 agosto scende in campo a Torino nella Supercoppa italiana vinta contro la Juventus[9], ricevendo poi una squalifica tramite la prova televisiva per un presunto sputo a Nedvěd[10]: pur rimarcando l'involontarietà del gesto[11], complice una moviola che evidenziò come il ceco non fosse in realtà stato colpito[12], i ricorsi presentati dalla società milanese furono respinti.[13] Scontato lo stop di 3 turni[14], riprese a giocare il 21 settembre realizzando un gol decisivo contro il Chievo.[15]

Durante il primo biennio a Milano si aggiudica due campionati — il primo dei quali a tavolino per le sentenze relative a Calciopoli[16], una Coppa Italia e un'altra Supercoppa italiana (entrambe nel 2006).

Il 23 dicembre 2007, nella partita contro il Milan valevole per la 17ª giornata della Serie A 2007-2008, subisce un grave infortunio al ginocchio sinistro[17] che lo tiene lontano dai campi di gioco per il resto della stagione. Con l'Inter vince comunque anche questo scudetto. Rientra il 9 novembre 2008, giocando da titolare la partita Inter-Udinese (1-0)[18] e festeggiando a fine stagione il quarto scudetto consecutivo con la maglia nerazzurra.

Nella stagione 2009-2010 tocca quota 100 presenze con l'Inter in Serie A (il 24 aprile 2010 contro l'Atalanta) e contribuisce alla conquista dello storico triplete, vincendo il 5 maggio la sua seconda Coppa Italia nella sfida contro la Roma, il 16 maggio il suo sesto campionato italiano (il quinto consecutivo con la maglia dell'Inter) e il 22 maggio la sua prima Champions League, nella finale disputata allo stadio Santiago Bernabéu contro il Bayern Monaco. Il 21 agosto vince la sua quinta Supercoppa italiana contro la Roma.

Samuel all'Inter nel 2011

Il 6 novembre 2010, nella partita di campionato contro il Brescia, si infortuna gravemente procurandosi una lesione del legamento crociato anteriore e del collaterale esterno del ginocchio destro.[19] L'infortunio, oltre a tenerlo fuori per larga parte della stagione, gli impedisce di essere convocato per la Coppa del mondo per club.[20] Torna in campo il 15 maggio 2011, a 190 giorni dall'infortunio, nella partita contro il Napoli, subentrando al minuto 77 ad Andrea Ranocchia.[21] Il 29 maggio 2011 conquista la sua terza Coppa Italia, non prendendo tuttavia parte alla finale.

Il 5 febbraio 2012, in occasione di Roma-Inter 4-0, gioca la sua partita numero 500 da professionista con i club. Il 7 ottobre 2012, nella stracittadina di andata vinta dall'Inter per 1-0 con un suo gol di testa al 3' del primo tempo, Samuel conquista il record di 10 vittorie su 10 presenze nel derby di Milano in Serie A.[22] Fino a quel momento, senza di lui l'Inter ne aveva persi 5 e pareggiato uno.[23]

Il 15 febbraio 2014 indossa per la prima volta la fascia di capitano in Fiorentina-Inter 1-2 dato che Javier Zanetti ed Esteban Cambiasso sono in panchina.[24] Lascia l'Inter al termine del campionato 2013-14 in cui ha segnato due reti. In tutto con i nerazzurri ha disputato 236 partite e segnato 17 gol e vinto 13 trofei in 9 anni.

Basilea[modifica | modifica wikitesto]

Il 23 luglio 2014 si accorda con il Basilea.[25] Fa il suo debutto con il club svizzero alla settima giornata di campionato giocando titolare nella vittoria interna avvenuta per 3-1 contro lo Young Boys, e segna il suo primo gol con la maglia del Basilea il 29 maggio 2015 nell'ultima giornata di campionato contribuendo alla vittoria finale giunta per 4-3 contro il San Gallo terminando la sua prima stagione svizzera con un totale di 18 presenze e una rete.

Il 16 ottobre del 2015 annuncia il suo ritiro dal calcio giocato al termine della stagione, a causa di numerosi problemi fisici legati ai tanti anni di attività.[26] Si ritira ufficialmente al termine della stagione 2015-2016, giocando la sua ultima partita il 25 maggio 2016 nella sconfitta per 0-1 contro il Grasshopper.[27] In tutto con il Basilea mette insieme 44 partite e 3 gol.

Complessivamente, in vent'anni di carriera tra club e nazionale ha giocato 700 partite segnando 44 gol.

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Per la nazionale argentina di categoria Under-20 ha vinto, nel 1997 in Malaysia, la Coppa del mondo di categoria.

Dal 1999 al 2010 ha fatto parte della nazionale maggiore argentina, segnando un gol contro il Venezuela in amichevole, al suo esordio. È stato convocato per due edizioni del campionato del mondo (2002 e 2010), per la Confederations Cup nel 2005 (secondo posto) e per la Copa América 1999. Ha totalizzato 56 presenze e ha realizzato 5 gol in albiceleste.

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Una volta appesi gli scarpini al chiodo, nell'estate del 2016 diventa osservatore per l'Inter.[28] Dal 15 novembre al 9 maggio 2017 collabora con lo staff dell'allenatore Stefano Pioli, quindi dal 14 maggio ritorna nel ruolo di osservatore.[29]

Il 21 giugno seguente viene ingaggiato come vice di Pierluigi Tami sulla panchina del Lugano.[30] Lascia l'incarico l'8 aprile 2018, a seguito dell'esonero del tecnico ticinese.

Il 24 agosto 2018 Samuel entra a far parte dello staff di Lionel Scaloni come collaboratore tecnico della nazionale argentina.[31] Nella stagione 2019-2020 partecipa al corso per allenatori di Prima Categoria - UEFA Pro.[32]

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

Presenze e reti nei club[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Campionato Coppe nazionali Coppe continentali Altre coppe Totale
Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Comp Pres Reti Pres Reti
1996 Bandiera dell'Argentina Newell's Old Boys PD 5 0 - - - - - - - - - 5 0
1996-1997 PD 35 1 - - - - - - - - - 35 1
giu.-set. 1997 PD 2 0 - - - - - - - - - 2 0
Totale Newell's Old Boys 42 0 - - - - - - 42 1
1997-1998 Bandiera dell'Argentina Boca Juniors PD 12 0 - - - - - - - - - 12 0
1998-1999 PD 34 2 - - - CM 7 0 - - - 41 2
1999-2000 PD 31 2 - - - CM+CL 5+14 0+1 - - - 50 3
Totale Boca Juniors 77 4 - - 26 1 - - 103 5
2000-2001 Bandiera dell'Italia Roma A 31 1 CI 2 0 CU 8 3 - - - 41 4
2001-2002 A 30 5 CI 2 0 UCL 12 0 SI 1 0 45 5
2002-2003 A 31 2 CI 6 0 UCL 10 0 - - - 47 2
2003-2004 A 30 1 CI 2 0 CU 8 0 - - - 40 1
Totale Roma 122 9 12 0 38 3 1 0 173 12
2004-2005 Bandiera della Spagna Real Madrid PD 30 2 CR 2 0 UCL 8[33] 0 - - - 40 2
2005-2006 Bandiera dell'Italia Inter A 27 2 CI 5 0 UCL 9 0 SI 1 0 42 2
2006-2007 A 18 3 CI 5 0 UCL 3 0 SI 1 0 27 3
2007-2008 A 12 0 CI 1 0 UCL 5 1 SI 0 0 18 1
2008-2009 A 17 1 CI 2 0 UCL 1 0 SI 0 0 20 1
2009-2010 A 28 3 CI 1 0 UCL 13 1 SI 0 0 42 4
2010-2011 A 10 0 CI 0 0 UCL 3 0 SI+SU+Cmc 1+1+0 0 15 0
2011-2012 A 27 2 CI 1 0 UCL 6 1 SI 1 0 35 3
2012-2013 A 16 1 CI 1 0 UEL 5[33] 0 - - - 22 1
2013-2014 A 14 2 CI 1 0 - - - - - - 15 2
Totale Inter 169 14 17 0 45 3 5 0 236 17
2014-2015 Bandiera della Svizzera Basilea SL 12 1 CS 2 0 UCL 4 0 - - - 18 1
2015-2016 SL 17 1 CS 2 0 UCL+UEL 1[34]+6 1 - - - 26 2
Totale Basilea 29 2 4 0 11 1 - - 44 3
Totale carriera 469 31 35 0 128 8 6 0 638 40

Cronologia presenze e reti in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

Cronologia completa delle presenze e delle reti in nazionale ― Argentina
Data Città In casa Risultato Ospiti Competizione Reti Note
3-2-1999 Maracaibo Venezuela Bandiera del Venezuela 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole 1
10-2-1999 Los Angeles Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera del Messico Messico Amichevole -
26-6-1999 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 0 Bandiera della Lituania Lituania Amichevole -
1-7-1999 Luque Ecuador Bandiera dell'Ecuador 1 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Coppa America 1999 - 1º turno - Ammonizione
4-7-1999 Luque Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 3 Bandiera della Colombia Colombia Coppa America 1999 - 1º turno -
7-7-1999 Luque Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Coppa America 1999 - 1º turno -
11-7-1999 Ciudad del Este Brasile Bandiera del Brasile 2 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Coppa America 1999 - Quarti di finale -
4-9-1999 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera del Brasile Brasile Amichevole -
7-9-1999 Porto Alegre Brasile Bandiera del Brasile 4 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
13-10-1999 Córdoba Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera della Colombia Colombia Amichevole -
29-3-2000 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 1 Bandiera del Cile Cile Qual. Mondiali 2002 -
26-4-2000 Maracaibo Venezuela Bandiera del Venezuela 0 – 4 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 -
4-6-2000 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Bolivia Bolivia Qual. Mondiali 2002 -
29-6-2000 Bogotà Colombia Bandiera della Colombia 1 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 -
19-7-2000 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera dell'Ecuador Ecuador Qual. Mondiali 2002 -
26-7-2000 San Paolo Brasile Bandiera del Brasile 3 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 -
16-8-2000 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 1 Bandiera del Paraguay Paraguay Qual. Mondiali 2002 -
3-9-2000 Lima Perù Bandiera del Perù 1 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 -
8-10-2000 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Qual. Mondiali 2002 -
15-11-2000 Santiago del Cile Cile Bandiera del Cile 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 -
28-2-2001 Roma Italia Bandiera dell'Italia 1 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
28-3-2001 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 5 – 0 Bandiera del Venezuela Venezuela Qual. Mondiali 2002 1
25-4-2001 La Paz Bolivia Bandiera della Bolivia 3 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 - Ammonizione al 75’ 75’
15-8-2001 Quito Ecuador Bandiera dell'Ecuador 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 -
5-9-2001 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 1 Bandiera del Brasile Brasile Qual. Mondiali 2002 -
7-10-2001 Asunción Paraguay Bandiera del Paraguay 2 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 -
8-11-2001 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 0 Bandiera del Perù Perù Qual. Mondiali 2002 1
14-11-2001 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2002 -
27-3-2002 Ginevra Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera del Camerun Camerun Amichevole -
17-4-2002 Stoccarda Germania Bandiera della Germania 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ammonizione al 23’ 23’
2-6-2002 Kashima Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Nigeria Nigeria Mondiali 2002 - 1º turno - Ammonizione al 51’ 51’
7-6-2002 Sapporo Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 1 Bandiera dell'Inghilterra Inghilterra Mondiali 2002 - 1º turno -
12-6-2002 Sendai Svezia Bandiera della Svezia 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Mondiali 2002 - 1º turno -
20-11-2002 Saitama Giappone Bandiera del Giappone 0 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ammonizione al 21’ 21’
12-2-2003 Amsterdam Paesi Bassi Bandiera dei Paesi Bassi 1 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
20-8-2003 Firenze Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 2 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Amichevole 1
6-9-2003 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera del Cile Cile Qual. Mondiali 2006 -  87’
15-11-2003 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 3 – 0 Bandiera della Bolivia Bolivia Qual. Mondiali 2006 -
19-11-2003 Barranquilla Colombia Bandiera della Colombia 1 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione al 56’ 56’
28-4-2004 Casablanca Marocco Bandiera del Marocco 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
3-6-2004 Belo Horizonte Brasile Bandiera del Brasile 3 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 -
6-6-2004 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 0 – 0 Bandiera del Paraguay Paraguay Qual. Mondiali 2006 -
18-8-2004 Shizuoka Giappone Bandiera del Giappone 1 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - cap.
9-10-2004 Buenos Aires Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 2 Bandiera dell'Uruguay Uruguay Qual. Mondiali 2006 -
13-10-2004 Santiago del Cile Cile Bandiera del Cile 0 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 - Ammonizione
4-6-2005 Quito Ecuador Bandiera dell'Ecuador 2 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 -
18-6-2005 Norimberga Australia Bandiera dell'Australia 2 – 4 Bandiera dell'Argentina Argentina Conf. Cup 2005 - 1º turno - Ammonizione al 10’ 10’
21-6-2005 Norimberga Argentina Bandiera dell'Argentina 2 – 2 Bandiera della Germania Germania Conf. Cup 2005 - 1º turno - Ammonizione al 28’ 28’ Uscita al 62’ 62’
12-10-2005 Montevideo Uruguay Bandiera dell'Uruguay 1 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Qual. Mondiali 2006 -
11-11-2005 Londra Inghilterra Bandiera dell'Inghilterra 3 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole 1 Ammonizione al 32’ 32’
16-11-2005 Doha Qatar Bandiera del Qatar 0 – 3 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
1-3-2006 Basilea Croazia Bandiera della Croazia 3 – 2 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole -
2-9-2006 Londra Brasile Bandiera del Brasile 3 – 0 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ingresso al 46’ 46’
3-3-2010 Monaco di Baviera Germania Bandiera della Germania 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Ammonizione al 34’ 34’
12-6-2010 Orlando East Argentina Bandiera dell'Argentina 1 – 0 Bandiera della Nigeria Nigeria Mondiali 2010 - 1º turno -
17-6-2010 Johannesburg Argentina Bandiera dell'Argentina 4 – 1 Bandiera della Corea del Sud Corea del Sud Mondiali 2010 - 1º turno - Uscita al 23’ 23’
11-8-2010 Dublino Irlanda Bandiera dell'Irlanda 0 – 1 Bandiera dell'Argentina Argentina Amichevole - Uscita al 83’ 83’
Totale Presenze 57 Reti 5

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Club[modifica | modifica wikitesto]

Competizioni nazionali[modifica | modifica wikitesto]

Boca Juniors: Apertura 1998, Clausura 1999
Roma: 2000-2001
Inter: 2005-2006, 2006-2007, 2007-2008, 2008-2009, 2009-2010
Roma: 2001
Inter: 2005, 2006, 2008, 2010
Inter: 2005-2006, 2009-2010, 2010-2011
Basilea: 2014-2015, 2015-2016

Competizioni internazionali[modifica | modifica wikitesto]

Boca Juniors: 2000
Inter: 2009-2010

Nazionale[modifica | modifica wikitesto]

1997
1997

Individuale[modifica | modifica wikitesto]

  • Squadra sudamericana dell'anno: 1
1999
2001-2002, 2003-2004
Migliore difensore: 2010

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Matteo Politanò, Walter Samuel dà l'addio al calcio: la storia di "The Wall", il muro del Triplete, su panorama.it, 26 maggio 2016. URL consultato il 3 agosto 2016.
  2. ^ I giocatori che hanno cambiato cognome, alcuni casi clamorosi: da Samuel fino a Tevez, su fcinter1908.it. URL consultato il 30 ottobre 2016.
  3. ^ Samuel alla Roma, su www2.raisport.rai.it, 25 maggio 1999. URL consultato il 25 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2007).
  4. ^ Stefano Petrucci, Samuel è il vero muro della Roma leader: «Farò meglio di Trotta», in Corriere della Sera, 9 gennaio 2001 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2015).
  5. ^ Matteo Garioni, L'Europa fa follie per vincere la Champions, in Corriere della Sera, 2 settembre 2004 (archiviato dall'url originale il 29 novembre 2014).
  6. ^ a b Perfezionato il contratto di trasferimento del calciatore Samuel (PDF) [collegamento interrotto], su asroma.it, 1º luglio 2004. URL consultato il 30 aprile 2010.
  7. ^ Riccardo Pratesi, Samuel sedotto dall'Inter, su gazzetta.it, 2 agosto 2005. URL consultato il 30 aprile 2010.
  8. ^ Filippo Di Chiara e Carlo Laudisa, Inter-Samuel: è fatta, su gazzetta.it, 30 luglio 2005.
  9. ^ Riccardo Pratesi, Supercoppa, trionfo Inter, su gazzetta.it, 20 agosto 2005.
  10. ^ Samuel squalificato per 3 giornate, su repubblica.it, 22 agosto 2005.
  11. ^ Andrea Sorrentino, Paga lo sputo a Nedved, in la Repubblica, 23 agosto 2005, p. 48.
  12. ^ Samuel sputò a Nedved, squalifica confermata, su ilgiornale.it, 27 agosto 2005.
  13. ^ Samuel, ricorso respinto, su gazzetta.it, 26 agosto 2005.
  14. ^ Caf: respinto ricorso dell'Inter per Samuel, su gazzetta.it, 8 settembre 2005.
  15. ^ Livia Taglioli, Samuel regala tre punti all'Inter, su gazzetta.it, 21 settembre 2005.
  16. ^ Andrea Sorrentino, La Federcalcio dice sì all'Inter, in la Repubblica, 27 luglio 2006, p. 16.
  17. ^ Infortunio Samuel: l'esito degli esami, su inter.it, 23 dicembre 2007. URL consultato il 30 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2008).
  18. ^ Cruz riporta l'Inter in vetta L'Udinese cede al novantesimo, su repubblica.it, 9 novembre 2008. URL consultato il 30 aprile 2010.
  19. ^ Samuel, ginocchio k.o. La stagione è già finita, su gazzetta.it, 7 novembre 2010. URL consultato il 7 novembre 2010.
  20. ^ Mondiale per Club: Coutinho fuori dai 23, c'è Julio Cesar, in La Gazzetta dello Sport, 30 novembre 2010.
  21. ^ Napoli e Inter giocano un'ora Poi al San Paolo è solo festa, su gazzetta.it, 15 febbraio 2011. URL consultato il 15 febbraio 2011.
  22. ^ Derby Milan Inter 2012: decide The Wall Samuel, vero uomo derby, su sportemotori.blogosfere.it, 8 ottobre 2012. URL consultato il 9 novembre 2012 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2012).
  23. ^ Luca Taidelli, Il ruggito del Muro, in La Gazzetta dello Sport, 3 giugno 2012, p. 11.
  24. ^ Tutto Samuel: "Inter, la tappa più importante! Gli attaccanti più forti...", su fcinternews.it.
  25. ^ (DE) Walter Samuel zum FC Basel, su fcb.ch.
  26. ^ Samuel annuncia il ritiro: "Il mio fisico non ce la fa più", su gazzetta.it, 16 ottobre 2015. URL consultato il 29 gennaio 2016.
  27. ^ Walter Samuel "the wall" si ritira a 38 anni, su sport.ilmessaggero.it, 25 maggio 2016.
  28. ^ Inter, torna Samuel: farà l'osservatore, su calciomercato.it.
  29. ^ Mirko Graziano, Inter, Pepe dice sì. Colpo a costo 0, è il duro che serve. E Samuel torna osservatore, su gazzetta.it, 14 maggio 2017.
  30. ^ Tami: Lugano da sempre nel mio cuore, su fclugano.com, 21 giugno 2017.
  31. ^ Samuel si unisce all'Argentina: sarà collaboratore tecnico, su goal.com, 24 agosto 2018.
  32. ^ Pirlo, Toni e tanti altri: ecco chi seguirà il corso da allenatore a Coverciano, su gianlucadimarzio.com, 23 settembre 2019. URL consultato il 5 novembre 2022.
  33. ^ a b 2 presenze nel terzo turno preliminare.
  34. ^ Nei play-off.

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