W (rivista)

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W
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StatoBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
Linguainglese
PeriodicitàMensile
Formatomagazine
Fondazione1972
EditoreBDG Media Inc.
ISSN0162-9115 (WC · ACNP)
Sito webwww.wmagazine.com/
 

W è una rivista statunitense di moda pubblicata dal gruppo Condé Nast Publications.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Attuale direttore della rivista è il fiorentino Stefano Tonchi, che nel 2010 ha cambiato logo (il precedente era durato più di vent'anni) e gran parte dell'impostazione della rivista.[1] W ha una base di lettori di circa mezzo milione, di cui l'80% donne.[2]

Spesso oggetto di controversie e polemiche, W ha spesso trattato storie, o avuto copertine, che hanno provocato reazioni di genere diverso dal proprio pubblico. Nel luglio 2005, W ha prodotto un portfolio di Steven Klein di 60 pagine dedicato a Brad Pitt ed Angelina Jolie, intitolato "Domestic Bliss".[3] Gli scatti erano ispirati da un'ironia di Pitt relativamente all'idea della perfetta famiglia americana.[3]

Altri argomenti oggetti di discussioni sono stati gli scatti fotografici di Steven Meisel per il servizio "ASexual Revolution", nei quali alcuni modelli (fra cui Jessica Stam e Karen Elson) erano ritratti in pose allusive e abbigliamenti ambigui. Altre polemiche furono ugualmente sollevate dagli scatti ad alto contenuto erotico realizzati da Tom Ford per un servizio sulla sessualità nella moda.[4] Sempre Steven Klein fu il fotografo ad immortalare in pose sensuali i coniugi David e Victoria Beckham per il numero dell'agosto 2007.[5] Bruce Weber produsse uno speciale di 60 pagine, tributo alla città di New Orleans nell'edizione dell'aprile del 2008.[6]

W è anche conosciuto per essere considerato particolarmente rispettato nella società americana ed europea, al punto che molti dei personaggi di spicco del mondo della moda, hanno infatti concesso a W di fotografare le proprie abitazioni, o alcuni momenti della propria vita di tutti i giorni,[7]. Fra questi si ricordano Marc Jacobs, Sir Evelyn Rothschild e Imelda Marcos.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Copia archiviata, su video.wmagazine.com. URL consultato il 30 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 giugno 2013). Video: "The Remaking of W"
  2. ^ Echo Media - W Magazine
  3. ^ a b Christopher Bagley, Domestic Bliss, W magazine, luglio 2005. URL consultato il 12 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 29 aprile 2013).
  4. ^ Jane Larkworthy and Bridget Foley, Fordbitten, W magazine, novembre 2005. URL consultato il 12 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 1º marzo 2009).
  5. ^ American Idols, W magazine, agosto 2007. URL consultato il 12 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  6. ^ Come on Down to Nawlins, W magazine, aprile 2008. URL consultato il 12 febbraio 2009 (archiviato dall'url originale il 21 febbraio 2009).
  7. ^ W House Tours Archiviato il 20 febbraio 2009 in Internet Archive.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]