Vozdušno-desantnye vojska

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Vozdušno-desantnye vojska
(RU) Воздушно-десантные войска
trad. Truppe aviotrasportate
Grande emblema della Воздушно-десантные войска
Descrizione generale
Attiva11 dicembre 1930-oggi
NazioneBandiera dell'Unione Sovietica URSS
Bandiera della Russia Russia
Servizioforza armata
Tipocorpo militare indipendente
Ruoloreparti d'assalto aviotrasportato
Dimensione72.000 effettivi[1]
Quartier generaleBandiera della Russia Rjazan'
Soprannomeberretti blu
MottoНикто, кроме нас! (Nessuno, tranne noi!)
Battaglie/guerreBattaglia del lago Chasan
Battaglia di Khalkhin Gol
Seconda Guerra Mondiale
Prima guerra del Nagorno Karabakh
Seconda guerra del Nagorno Karabakh
Guerra in Afghanistan
Prima guerra cecena
Seconda guerra cecena
Seconda guerra in Ossezia del Sud
Guerra civile siriana
Invasione russa dell'Ucraina del 2022
Anniversari2 agosto
Parte di
Bandiera della Russia Forze armate russe
Comandanti
Comandante in capoColonnello generale Anatolij Serdjukov
Simboli
Emblema intermedio
Bandiera
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Il Vozdušno-desantnye vojska, o VDV (in russo: Воздушно-десантные войска), è un corpo militare russo d'élite, parte integrante delle Forze armate della Federazione Russa, ma con comando indipendente da Marina, da Aeronautica ed Esercito.

Unico corpo in grado di effettuare una proiezione di forze meccanizzate e corazzate al di là delle linee nemiche, è l'unica forza aerotrasportata al mondo capace di paracadutare materiale cingolato, o dotato di ruote, pronto al combattimento sul campo di battaglia.[2] Hanno ricevuto il battesimo del fuoco alla vigilia della Seconda guerra mondiale e si presume abbiano partecipato a supporto dell'offensiva del governo siriano ai danni dell'ISIS nel deserto di Palmira nel 2017-19.[3]

Contraddistinti dalla caratteristica tel'njaška a righe orizzontali color blu fiordaliso, sono soprannominati berretti blu per via del basco indossato dagli effettivi. A partire dalla fine degli anni duemiladieci, sono interessati da un profondo aggiornamento di veicoli e materiali. Al 2021 sono in fase di consegna, tra i tanti, i cacciacarri Sprut-SD1, i veicoli corazzati BMD-3M, i veicoli da trasporto truppe BTR-MDM, il Taifun-VDV, ed il semovente d'artiglieria 2S42 Lotos.[4][5][6]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le truppe aviotrasportate della Federazione Russa traggono le loro origini dalla dissoluzione delle truppe aviotrasportate dell'Unione Sovietica.

Unione Sovietica[modifica | modifica wikitesto]

Il 26 luglio 1930, L. G. Minov eseguì, insieme ad altri piloti della Voenno-vozdušnye sily SSSR, i primi salti con il paracadute, all'aeroporto di Voronež nel distretto militare di Mosca. Dopo aver ascoltato il rapporto sull'andamento della dimostrazione, il comandante dell'aeronautica militare dell'Armata Rossa, Pyotr Baranov, ha proposto di dimostrare il lancio di un gruppo di paracadutisti armati per azioni di sabotaggio sul territorio del nemico.

Il 2 agosto, avvenne il lancio di due gruppi di paracadutisti, uno guidato da Minov e l'altro dal suo assistente, Yakov Moshkovski. Questo esperimento ha permesso ai teorici militari di vedere la prospettiva dei vantaggi dei paracadutisti, il loro enorme potenziale associato alla rapida copertura.

La prima unità delle forze aviotrasportate si formò nel 1931, nel Distretto Militare di Leningrado sulla base della 11ª Divisione di fanteria. Il distaccamento motorizzato da aviazione era composto da 164 persone. Il comandante del distaccamento fu E. D. Lukin.

Fino al 1946, le forze aviotrasportate facevano parte dell'aeronautica militare dell'Armata rossa ma dal 1946 divennero parte dell'Esercito, in diretta subordinazione al Ministro della Difesa.

Federazione Russa[modifica | modifica wikitesto]

Con il crollo dell'URSS iniziò il processo di separazione delle sue forze armate, quindi unità militari, formazioni e associazioni furono divise sotto la giurisdizione tra le ex repubbliche sovietiche. Lo stesso destino è accaduto alle forze aviotrasportate.

Il 12 maggio 1992, Tashkent ha ospitato una riunione tra i presidenti di Russia, Kazakistan, Kirghizistan e Uzbekistan, che ha portato alla separazione finale delle truppe aviotrasportate. Ufficialmente, le aviotruppe russe apparvero nel 1992.

In seguito al summit di Tashkent, tutte le forze aviotrasportate formate dalla Federazione Russa includevano tutte le divisioni e le brigate aerotrasportate, che al momento del crollo dell'URSS erano sul territorio dell'RSFSR.

Oltre a loro, le forze aviotrasportate russe includevano:

  • 247º Reggimento di assalto - ritirata dalla Georgia nel 1992;
  • 104ª Divisione Aviotrasportata - ritirato dall'Azerbaigian nel 1992;
  • 56ª Brigata di assalto aerea - ritirata dal Turkmenistan nel 1992;
  • 44ª divisione di formazione aerea - ritirata dalla Lituania nel 1993;
  • 7ª divisione d'assalto aereo - ritirata dalla Lituania ne 1993;
  • La 98ª divisione aviotrasportata, ritirata dall'Ucraina e dalla Moldavia nel 1993, ad eccezione di una piccola parte;
  • Parte del personale del 217º Reggimento paracadutisti, che giurò fedeltà all'Ucraina, servì successivamente come base per la formazione della 25ª Brigata aviotrasportata.

Riforme militare degli anni '90[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1996, il generale dell'esercito Igor Rodionov, nominato alla carica di ministro della Difesa della Federazione Russa, ha presentato una proposta per una riforma radicale delle forze armate.

Secondo il suo piano, tutti i tipi di truppe, comprese le aviotruppe, erano soggetti a riduzione. La riforma prevedeva la riduzione delle aviotrasportate da sei divisioni a tre e la riduzione a tre brigate.

Prima di ritirarsi nel 1997, Rodionov riuscì a ridurre il numero delle truppe aviotrasportate da 64.000 a 47.000 uomini.

Di seguito sono riportati le unità disciolte o riorganizzate:

  • 13ª Brigata d'assalto aereo - disciolta;
  • 36ª Brigata d'assalto aereo - disciolta;
  • 37ª Brigata d'assalto aereo - disciolta nel 1994;
  • 104ª Divisione aviotrasporta - riorganizzata nella 31ª Brigata d'assalto aereo;
  • 21ª Brigata d'assalto aereo - riorganizzata nel 247º Reggimento paracadutisti;
  • 56ª Brigata d'assalto aereo - riorganizzata nel 56º Reggimento d'assalto aereo;
  • 345º Reggimento paracadutisti - sciolto il 30 aprile 1998.

Anche Igor Sergeyev, che ha sostituito Rodionov come Ministro della difesa della Federazione Russa, ha contribuito a sminuire il ruolo e le capacità operative delle forze aviotrasportate trasferendo tutta l'aviazione militare disponibile delle Forze terrestri al comando dell'Aeronautica .

In totale, sono stati trasferiti più di 20 reggimenti di elicotteri, 10 basi di deposito per elicotteri e la scuola di elicotteri di Syzran, il che ha ridotto significativamente la mobilità delle forze aeree.

Struttura[modifica | modifica wikitesto]

Al 2023 il VDV è composto dalle seguenti unità da combattimento:

  • 7ª Divisione d'assalto aereo da montagna delle guardie
    • 56º Reggimento d'assalto aereo delle guardie "Cosacchi del Don"
    • 108º Reggimento d'assalto aereo delle guardie "Cosacchi del Kuban"
    • 247º Reggimento d'assalto aereo delle guardie "Cosacchi del Caucaso"
    • 1141º Reggimento artiglieria delle guardie
  • 76ª Divisione d'assalto aereo delle guardie "Černigov"
    • 104º Reggimento d'assalto aereo delle guardie
    • 234º Reggimento d'assalto aereo delle guardie "Mar Nero-Aleksandr Nevskij"
    • 237º Reggimento d'assalto aereo delle guardie "Torun"
    • 1140º Reggimento artiglieria delle guardie
  • 98ª Divisione aviotrasportata delle guardie "Svir-70º Anniversario della Rivoluzione d'Ottobre"
    • 217º Reggimento aviotrasportato delle guardie "Ivanovo"
    • 299º Reggimento aviotrasportato delle guardie
    • 331º Reggimento aviotrasportato delle guardie "Kostroma"
    • 1065º Reggimento artiglieria delle guardie
  • 106ª Divisione aviotrasportata delle guardie "Tula"
    • 51º Reggimento aviotrasportato delle guardie "Dmitrij Donskoj"
    • 119º Reggimento aviotrasportato delle guardie
    • 137º Reggimento aviotrasportato delle guardie "Rjazan-Cosacchi del Kuban"
    • 1182º Reggimento artiglieria delle guardie "Novgorod"
  • 11ª Brigata d'assalto aereo delle guardie
  • 31ª Brigata d'assalto aereo delle guardie
  • 83ª Brigata d'assalto aereo delle guardie
  • 38ª Brigata comando e controllo delle guardie
  • 45ª Brigata specnaz delle guardie

Nel corso del 2023, durante l'invasione russa dell'Ucraina, il VDV ha subito un'espansione. Sono stati costituiti due nuovi reggimenti aviotrasportati, il 299º e il 119º, assegnati rispettivamente alla 98ª e alla 106ª Divisione per portarle alla stessa struttura della 7ª e della 76ª con tre reggimenti di manovra. Inoltre la 31ª Brigata d'assalto aereo è stata espansa, venendo riorganizzata come 104ª Divisione. È stata infine prevista la costituzione da zero della 44ª Divisione d'assalto aereo, sulla base di due reggimenti fucilieri motorizzati (111º e del 387º) della Milizia popolare di Doneck, e della 52ª Brigata artiglieria.[7]

Organigramma del VDV prima del 2022

Comandanti[modifica | modifica wikitesto]

Grado Nome Anni in carica
Comandante in capo delle Forze aviotrasportate dell'URSS
- Vasili Glazunov 1941 - 1943
- Alexander Kapitokhin 1943 - 1944
- Ivan Zatevakhin 1944 - 1946
- Vasily Glagolev 1946 - 1947
- Alexander Kazankin 1947 - 1948
- Sergei Rudenko 1948 - 1949
- Alexander Gorbatov 1950 - 1954
- Vasily Margelov 1954 - 1959
- Ivan Tutarinov 1959 - 1961
- Vasily Margelov 1961 - 1979
Generale d'armata Dmitri Sukhorukov 1979 - 1987
Colonnello generale Nikolai Kalinin 1987 - 1989
Colonnello generale Vladislav Achalov 1989 - 1990
Colonnello generale Pavel Grachev 1990 - 30 agosto 1991
Comandante in capo delle Forze aviotrasportate della Federazione Russa
Colonnello generale Podkolzin, Evgeny Nikolaevich 31 agosto 1991 - dicembre 1996
Colonnello generale Shpak, Georgy Ivanovich 4 dicembre 1996 - settembre 2003
Colonnello generale Kolmakov, Alexander Petrovich 8 settembre 2003 - novembre 2007
Tenente generale Evtukhovich, Valery Evgenievich 19 novembre 2007 - 6 maggio 2009
Tenente generale Ignatov, Nikolai Ivanovich 6 maggio 2009 - 24 maggio 2009
Colonnello generale Shamanov, Vladimir Anatolyevich 24 maggio 2009 - 4 ottobre 2016
Colonnello generale Serdyukov, Andrey Nikolaevich 4 ottobre 2016 - oggi

Equipaggiamento[modifica | modifica wikitesto]

Veicolo Immagine Origine Tipo Versione In servizio al 2020
Carri da battaglia
T-72B3
Bandiera della Russia Russia carro armato T-72B3
T-72B3M
150
10
2S25 Sprut-SD
Bandiera dell'Unione Sovietica URSS cacciacarri Sprut-SD
Corazzati aerolanciabili
BMD-1
Bandiera dell'Unione Sovietica URSS IFV BMD-1M
BMD-2
Bandiera dell'Unione Sovietica URSS IFV BMD-2M
BMD-3
Bandiera dell'Unione Sovietica URSS IFV BMD-3M
BMD-4
Bandiera della Russia Russia IFV BMD-4M
BTR-MDM
Bandiera della Russia Russia APC BTR-MDM
BTR-D
Bandiera dell'Unione Sovietica URSS SPAAG BTR-D
BTR-DM
Artiglieria
2S9 Nona-S
Bandiera dell'Unione Sovietica URSS mortaio da 120 mm 2S9
2S9M
2S23M1
2S31 Vena
Bandiera della Russia Russia mortaio da 120 mm
D-30 Bandiera dell'Unione Sovietica URSS obice da 122mm
Veicoli da trasporto
GAZ Tigr
Bandiera della Russia Russia Jeep Tigr
Tigr-M
Iveco Rys
Bandiera dell'Italia Italia Jeep 80
SAM
Strela-10
Bandiera della Russia Russia SAM a corto raggio
Buk
Bandiera dell'Unione Sovietica URSS SAM a medio raggio Buk-M2
UAV
Orlan-10
Bandiera della Russia Russia UAV da ricognizione
Granat Bandiera della Russia Russia UAV da ricognizione
Takhion Bandiera della Russia Russia UAV da ricognizione

Gradi e distintivi[modifica | modifica wikitesto]

Veicoli futuri[modifica | modifica wikitesto]

Veicolo Ruolo Stato Introduzione Note
2S25 Sprut-SDM1 cacciacarri in fase di test dal 2021
2S42 Lotus semovente d'artiglieria in fase di test dal 2022
Taifun-VDV APC in fase di test dal 2022

Veicoli ritirati[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (RU) Sito ufficiale delle VDV, su desant.ru. URL consultato il 13 maggio 2019 (archiviato dall'url originale il 6 luglio 2007).