Volo Sabena 548

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Volo Sabena 548
Un Boeing 707 simile a quello coinvolto nell'incidente
Tipo di eventoIncidente
Data15 febbraio 1961
TipoSchianto durante l'avvicinamento; cause indeterminate; probabile malfunzionamento del meccanismo di regolazione dello stabilizzatore
LuogoBerg, 5 km nord-est da Bruxelles
StatoBandiera del Belgio Belgio
Coordinate50°56′01″N 4°32′09″E / 50.933611°N 4.535833°E50.933611; 4.535833
Numero di voloSN548
Tipo di aeromobileBoeing 707-329
OperatoreSabena
Numero di registrazioneOO-SJB
PartenzaAeroporto Internazionale John F. Kennedy, New York, Stati Uniti
DestinazioneAeroporto di Bruxelles-National, Bruxelles, Belgio
Occupanti72
Passeggeri61
Equipaggio11
Vittime72
Feriti0
Sopravvissuti0
Altri coinvolti
Vittime1
Mappa di localizzazione
Mappa di localizzazione: Belgio
Volo Sabena 548
Dati estratti da Aviation Safety Network[1]
voci di incidenti aerei presenti su Wikipedia

Il volo Sabena 548 si schiantò il 15 febbraio 1961 nei pressi del villaggio di Berg, vicino a Bruxelles in Belgio, causando la morte di tutte le 72 persone a bordo e di una persona a terra. Tra le vittime ci fu l'intera squadra statunitense di pattinaggio di figura. In segno di lutto i campionati mondiali di pattinaggio di figura, in programma la settimana seguente a Praga, vennero annullati.

Aereo, incidente e cause[modifica | modifica wikitesto]

Il velivolo, registrato come OO-SJB, era un Boeing 707-329 della compagnia belga Sabena partito la sera del 14 febbraio 1961 dall'aeroporto Idlewild di New York con destinazione Aeroporto Internazionale di Bruxelles. Non c'era stata nessuna indicazione di problemi a bordo fino a quando l'aereo non giunse nelle vicinanze dell'aeroporto di arrivo. Il pilota dovette rimanere in volo in attesa che un piccolo velivolo sgomberasse la pista, poi, secondo testimoni oculari, l'aereo cominciò a muoversi in maniera erratica e andò a schiantarsi in un campo nei pressi di Berg. L'esatta causa dell'incidente non fu mai identificata, ma secondo la Federal Aviation Administration (FAA) degli Stati Uniti la causa più probabile fu il malfunzionamento del meccanismo di regolazione dello stabilizzatore.[1][2]

Ripercussioni[modifica | modifica wikitesto]

Nell'incidente morirono gli 11 membri dell'equipaggio e i 61 passeggeri del Boeing, più un giovane contadino che stava lavorando nel campo dove avvenne lo schianto. Tra i passeggeri c'era anche la nazionale statunitense di pattinaggio di figura che si stava recando a Praga per gli imminenti campionati mondiali. Persero la vita 18 atleti e 16 tra allenatori, giudici di gara e accompagnatori. La notizia creò sgomento nel mondo del pattinaggio, e il comitato esecutivo dell'International Skating Union (ISU) decise di annullare la competizione iridata in segno di lutto per la morte dei colleghi statunitensi.

Il 23 febbraio 1961 la U.S. Figure Skating Association, la federazione statunitense del pattinaggio, decise di istituire un fondo alla memoria dei 18 pattinatori scomparsi. Molti di loro erano giovani promesse, convocati nella squadra nazionale per la prima volta quell'anno, in seguito al ritiro dalle competizioni dei principali campioni statunitensi dopo le Olimpiadi del 1960. In loro memoria, il U.S. Figure Skating Memorial Fund si propone di fornire un sostegno economico a giovani pattinatori statunitensi meritevoli che abbiano il potenziale per emergere nelle competizioni nazionali e internazionali.

Il disastro aereo costrinse il pattinaggio di figura statunitense a ripartire da zero. Gli atleti più forti, su cui si puntava per costruire la squadra olimpica per il 1964, e i migliori allenatori non c'erano più. Per avere un'idea della difficile situazione, basti pensare che ai campionati nazionali dell'anno dopo ci furono solo quattro concorrenti nel singolo uomini. Barbara Ann Roles, ritiratasi dopo il bronzo olimpico del 1960 e neomamma da pochi mesi, fu convinta dalla federazione statunitense a tornare alle gare affinché in squadra ci fosse almeno una pattinatrice d'esperienza.

In occasione del 40º anniversario della tragedia, il 13 febbraio 2001 a Berg venne inaugurata una stele commemorativa.

Vittime della squadra statunitense[modifica | modifica wikitesto]

Pattinatori:

Allenatori:

Giudici di gara:

Accompagnatori:

  • Ann Campbell, madre di Roger Campbell
  • Louise Hartshorne, moglie di Harold Hartshorne
  • Nathalie Kelley, sorella di Gregory Kelley
  • Richard LeMaire, figlio di Edward LeMaire
  • James Scholdan, figlio di Edi Scholdan
  • Sharon Westerfeld, sorella di Stephanie Westerfeld

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Harro Ranter, ASN Aircraft accident Boeing 707-329 OO-SJB Brussel-Zaventem Airport (BRU), su aviation-safety.net. URL consultato il 25 gennaio 2020.
  2. ^ Alessandro Bergamaschi, 15 febbraio, si ricordano le vittime del volo Sabena 548, su La Giornata Sportiva, 15 febbraio 2019. URL consultato il 25 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 25 gennaio 2020).

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