Virtus Imola

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Virtus Imola
Pallacanestro
Segni distintivi
Uniformi di gara
Casa
Trasferta
Colori sociali Giallo e nero
Dati societari
Città Imola
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione FIBA Europe
Federazione FIP
Campionato Serie B
Fondazione 1936
Scioglimento 2005
Rifondazione 2005
Denominazione V.I.S. Pallacanestro (1936-1948)
Virtus pallacanestro Imola (1948-2005)
Virtus Pallacanestro Imola 1936 (2005-2007)
Nuova Virtus Basket Giallonero (2007-2009)
Virtus Spes Vis Imola (2009-2022)
Virtus Imola (dal 2022)
Presidente Davide Fiumi[1]
General manager Gabriele Torreggiani
Allenatore Mauro Zappi
Impianto PalaRuggi
(2 000 posti)
Sito web www.virtusimola.it

La Virtus Imola è la più antica squadra di pallacanestro della città di Imola. Nata nel 1936[2], la società si è sciolta nel 2005 per problemi economici ed è stata rifondata nell'estate dello stesso anno.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Dalla fondazione al 1963[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1936 alcuni studenti delle scuole superiori imolesi decidono di fondare una società di pallacanestro nella loro città. Scelgono il nome «Virtus Imola Sportiva Pallacanestro» (V.I.S.). La prima squadra è formata da: Pifferi, Baravelli, Castaldi, Gagliardi, Liverani, Maffei, Placci, Sangiorgi e Vianello. Guido Pifferi (futura Stella di bronzo CONI) è l'organizzatore e il trascinatore della squadra. I ragazzi si allenano sotto la guida di un professore di educazione fisica (l'educazione motoria dell'epoca), il signor Caleffi, coadiuvato dai due fratelli Renzi, anch'essi insegnanti di ginnastica. Le partite vengono disputate la domenica mattina alle 11 nella palestra Savonarola (immagine)[3].
Nel 1940 si forma ad Imola il Nucleo universitario fascista (NUF), sodalizio riconosciuto dal regime. L'iscrizione dà la possibilità di disputare partite ufficiali del campionato italiano. Giocano all'epoca in squadra: Pifferi, Marzocchi, Pasotti, Placci, Sangiorgi, Tassinari ed altri. Poi Pifferi lascia Imola per andare a giocare nella squadra del GUF di Bologna.
Con l'entrata dell'Italia in guerra decade l'attività del NUF di Imola. Verso la fine del 1941 si dà vita a una squadra sotto l'egida di una ditta di produzione meccanica, la Cogne (sede locale del colosso siderurgico di proprietà dell'Ansaldo)[4] che nel 1940 conta 1.900 addetti («Società Cogne, Sezione sport»)

Nel 1942 la Virtus è promossa per la prima volta in Serie C.

Dal 1943 al 1945 l'attività agonistica viene sospesa per eventi bellici.

Nel 1946 si riprende l'attività, sempre sotto il marchio V.I.S («Virtus Imola Sportiva»). Le partite vengono disputate nella corte interna di Palazzo Monsignani, nel centro storico. I giocatori sono praticamente gli stessi dell'anteguerra, con il ritorno di Pifferi ed un innesto di rilievo, Fulvio Ragnini (il popolare "papà"), il primo atleta di spicco che il basket imolese abbia avuto. Si gioca con una maglia verde. I giocatori della Virtus, impegnata nel campionato di Promozione (all'epoca non esisteva la Serie D), sono: Baravelli, Dal Monte (futuro Primario dell'Ospedale Rizzoli di Bologna), Manaresi, Marzocchi, Nicoli, Pifferi, Ragnini, Rafuzzi, Serrazanetti e Tassinari.
Nel 1946/47 la Virtus partecipa ai vari concentramenti interregionali fallendo di poco l'accesso alla fase finale. Nel 1947 il terreno di gioco torna ad essere la palestra Savonarola (lo rimarrà per i successivi ventidue anni). Un campo all'aperto, su terra e asfalto, con i tabelloni dei canestri in legno. L'annata 1947-48 è coronata da successo. Al termine della vittoriosa stagione la squadra conquista l'accesso alla neonata Serie C. Per l'occasione la società cambia nome diventando «Virtus Pallacanestro Imola».

La stagione 1951/52 è trionfale con ben 13 vittorie su 14 partite. Gli imolesi sono promossi per la prima volta in Serie B (per la formazione, vedi infra). Il 1952 è anche l'anno del ritiro di Guido Pifferi. Il pioniere della pallacanestro imolese, l'ultimo della vecchia guardia, appende le scarpe al chiodo dopo 16 anni di carriera e passa a ruoli dirigenziali. Il suo primo incarico è quello di selezionare i migliori cestisti da inserire nella formazione maggiore.
Nel 1953-54 la Virtus si classifica al terzo posto, una posizione brillante per una realtà provinciale. I migliori giocatori: Castaldi, Preti, Geminiani e Borghi[5] vengono notati dalle società più blasonate, che se li accaparrarono. La rosa della Virtus rimane svuotata. Si rende necessaria la autoretrocessione in Serie C[6]. Due società locali danno vita alla «Virtus Mancini»: nel 1955 gli imolesi riconquistarono la Serie B. Per sopperire alle difficoltà di finanziamento la società si unisce alla Motomorini di Bologna. Nelle file della squadra imolese giocano alcuni atleti prestati dalla società felsinea. Ma le difficoltà finanziarie diventano l’anno seguente insormontabili. Al termine della stagione 1956-57 si rende inevitabile per la Virtus Mancini un’altra autoretrocessione, questa volta di due categorie.

La squadra imolese riparte dalla Promozione. Nella stagione 1957-58 partecipa al campionato con la denominazione «Virtus Libertas Imola», avendo assorbito la Libertas, una piccola realtà cittadina. Inizia un ciclo straordinario, caratterizzato da tre promozioni in tre anni. Nel campionato 1959-60 la Virtus, con una squadra composta da tutti imolesi, vince il concentramento di Asti ottenendo la promozione in Serie A (il secondo livello del campionato italiano di allora)[7]. A portare la Virtus dalla B alla A è l'allenatore Giuseppe Gollini, che rimane uno dei più vincenti della storia giallo-nera.
Dal 1961 al 1963 Guido Pifferi regge la presidenza della società. In questo periodo matura l'idea di cercare il sostegno finanziario di uno sponsor. Il primo nome ad apparire sulle maglie virtussine è quello della Pelgom (industria tessile) nel 1962.

Dal 1964 al 2005[modifica | modifica wikitesto]

Tutti i derby Virtus-Andrea Costa
Stagione 1986-87 - Serie B2
ANDATA: 16 novembre 1986
VIRTUS IMOLA - ANDREA COSTA 68-75 (30-38)
VIRTUS IMOLA: Santucci 6, Piattesi 15, Negri 8,
E. Vigori 1, Regazzi 2, Pastorelli 13, Carapacchi 4,
Gianni 13,Martini 6, Franceschelli.
Allenatore: McMillen.
ANDREA COSTA: Paccagnella 21, Matassini 13,
Ravaglia 9, Cavicchioli 18, Fusaro 8, Giacometti 6,
Domenicali, Creti, Sonego, Bertini.
Allenatore: Bruni.
RITORNO: 8 marzo 1987
ANDREA COSTA - VIRTUS IMOLA 74-69 (35-43)
ANDREA COSTA: Paccagnella 5, Matassini 14,
Ravaglia 5, Cavicchioli 26, Fusaro 19, Giacometti 5,
Domenicali, Creti, Carletti, Sonego.
Allenatore: Bruni.
VIRTUS IMOLA: Santucci 2, Piattesi 23, Negri 12,
E. Vigori 4, Regazzi 8, Pastorelli 10, Carapacchi 2,
Gianni 8, Zarifi, Franceschelli.
Allenatore: McMillen.
Stagione 2022-23 - Serie B
ANDATA: 4 dicembre 2022
VIRTUS IMOLA - ANDREA COSTA 87-68 (40-36)
VIRTUS IMOLA: Dalpozzo, Carta 3, Galassi 8,
Tommasini 10, Aglio 17, Morara 20, Magagnoli 10,
Pellegrini 2, Sollani 8, Milovanovic 6, Neri.
Allenatore: Regazzi[8].
ANDREA COSTA: Restelli 7, Fazzi 2, Agostini 8,
Ranuzzi 13, Corcelli 10, Marangoni, Tognacci 14,
Trentin 14. Allenatore: Grandi.
RITORNO: 2 aprile 2023
ANDREA COSTA - VIRTUS IMOLA 84-68 (47-35)
ANDREA COSTA: Restelli 13, Roli, Fazzi 11,
Barbieri, Ranuzzi 21, Corcelli, Marangoni 8,
Spagnoli, Cusenza 12, Tognacci, Montanari 10,
Trentin 9. Allenatore: Grandi.
VIRTUS IMOLA: Mladenov 24, Galassi 19, Carta 3,
Dalpozzo, Aglio 8, Morara 4, Magagnoli 8,
A. Vigori[9] 2, Sollani, Covatta. Allenatore: Regazzi.

Dal 1964 al 1985 la Virtus è presieduta da Augusto Brusa, che imprime il suo marchio su ben 22 stagioni agonistiche. La durata di Brusa è paragonabile a quella di Carlo Pifferi, protagonista dei primi vent'anni della società imolese. Le prime tre stagioni di Brusa sono molto positive: la Virtus si classifica tra il quinto ed il settimo posto. Nel 1967 scende al nono e la stagione successiva retrocede in Serie C. La permanenza nel secondo livello del campionato italiano è durata nove anni. Durante questo periodo la società romagnola ha avuto l'occasione di confrontarsi con realtà cestistiche che negli anni seguenti avrebbero vinto il titolo nazionale: Treviso (1960-61), Pesaro (1963-64) e Fortitudo Bologna (1964-65)[10]. I giocatori più rappresentativi di questo ciclo sono stati: Guadagnini (capitano), Bernardi, Boschi, Degli Esposti e Flutti.

Dopo la retrocessione, la Virtus rimane in Serie C per sei stagioni, dal 1969 al 1974. Nell'estate 1970 terminano i lavori di costruzione del palazzo dello sport d'Imola; dal successivo autunno la Virtus gioca i suoi incontri casalinghi nella nuova struttura. La capienza media passa da circa 300 a 2000 persone. Gli abbonati raggiungono la cifra di mille unità. In quell'anno la società non trova uno sponsor. Il presidente Brusa ha allora l'idea di abbinare le maglie della squadra a tutte le imprese imolesi che vogliano aiutarla. La risposta è soddisfacente: oltre dieci aziende si fanno avanti.

Nel campionato 1973-74 la Virtus (allenata da Andrea Costa) rincorre per tutto il girone di ritorno la Zuccheri Bologna, capolista del girone, agganciandola all'ultima giornata. Si rende inevitabile lo spareggio, che si gioca in campo neutro, a Reggio Emilia, il 5 maggio 1974. La partita, che si disputa davanti ad oltre mille tifosi imolesi, viene vinta da Bologna 72-69 d.t.s. Il primo luglio giunge però la notizia del ripescaggio: la Virtus Imola ritorna in Serie B, la terza serie del campionato italiano, dopo sei anni. L'anno seguente fa però ritorno nella categoria inferiore. Nonostante questo la Virtus raggiunge il suo massimo seguito nel triennio 1975/76 – 1977/78. In quegli anni è chiamato alla guida tecnica della squadra Gianni Zappi (1946-2022). Nel primo anno, con i nuovi acquisti Tesoro, Trevisan e Castellucci a rinforzare i titolari Ravaglia, Dardi, Novi e Perini (e con l'innesto del giovane Piattesi), Zappi toglie dalle secche della Serie C la Virtus e la riporta in Serie B. L'anno dopo è terza nella stagione regolare e terza ai play-off promozione. L'anno successivo la Virtus si rinforza con gli arrivi di Albonico, Sacco, Castagnetti e Manneschi e raggiunge di nuovo la terza posizione ai play-off. Poi le strade di Zappi e della Virtus si separano e saranno destinate ad incrociarsi vent'anni dopo. La Virtus centrerà l'accesso ai play-off anche nel 1978-79 e nel 1980-81. Gli abbonati della Virtus sono costantemente maggiori rispetto ai seguaci della locale squadra di calcio. È stato l'ultimo periodo in cui la Virtus è stata la squadra più popolare d'Imola.

Negli anni 1980 arrivano ad Imola diversi giocatori di pregio da squadre delle serie superiori: Porto, Canciani, Soldini, Janni, Brighi, Di Nallo, Florio, Momenté, Ghiacci, Masolo e Matassini. Ciò non evita alla Virtus la retrocessione in C al termine della stagione 1984-85. Ed è proprio in Serie C che due stagioni dopo (1986/87) si tiene il primo derby ufficiale con l'Andrea Costa, società nata nel 1967. Rimarrà l'unico di tutto il XX secolo per entrambe le formazioni. Dopo un periodo di appannamento (contrassegnato da due retrocessioni sfiorate in serie D), alla metà degli anni novanta la Virtus Imola ritorna a giocare da protagonista nella terza serie della pallacanestro italiana: la serie B1. Per cinque anni consecutivi (dal 1996 al 2001) raggiunge i play-off promozione, sfiorando in un paio di occasioni il salto in Legadue.

Il 5 settembre 2002 la Virtus disputa un'amichevole[11] con l'Andrea Costa. Vincono i biancorossi 93-88[12]. Sarà l'ultimo incontro tra le due squadre.

Nel 2005 i problemi economici costringono a chiudere questa storica realtà di provincia.

La Nuova Virtus[modifica | modifica wikitesto]

Nell'estate dello stesso anno, per iniziativa di un gruppo di tifosi ed ex consiglieri della vecchia società, viene fondata la Virtus Imola 1936, che nella stagione 2005-06 riparte dalla Prima Divisione regionale, centrando immediatamente la promozione alla categoria superiore.

Nella stagione 2006-07 si classifica ad un onorevole 5º posto nel campionato di Promozione regionale (girone di Ravenna). La società rileva il titolo di serie D dello Sporting Club Cattolica e fa un salto di categoria.

Nel 2007-08, al suo esordio in Serie D, diventa Nuova Virtus Basket Giallonero Imola e si classifica al 15º posto (penultimo) nel suo girone e si salva dopo la disputa dei play-out[13].

Il presidente è stato Gilberto Cavini.

Virtus Spes Vis[modifica | modifica wikitesto]

Dalla stagione 2009-10, in seguito alla fusione tra la Nuova Virtus e la Spes Vis Imola, società cestistica imolese che militava nel campionato di Serie C regionale, nasce la Virtus Spes Vis. Il presidente della Spes Vis, Luigi Dall'Alpi, assume la guida della nuova società[14]. I gialloneri partecipano al campionato di Serie C regionale e concludono la stagione regolare al primo posto. Il loro percorso è positivo anche alle fasi regionali finali, che si concludono con la promozione in Serie C Dilettanti[15].

Nel 2012 scompare a soli 22 anni Simone Marrobio, allenatore delle giovanili. In sua memoria la Virtus organizza dal 2013 un torneo per squadre under 13 intitolato «Simone nel cuore».

Dal campionato 2014-15 la squadra è affidata ad Alfieri. Finisce la fase regolare al terzo posto e si qualifica per i play-off. Servono sei partite per la promozione in Serie B, quelle della seconda fase (otto gironi da quattro squadre su base interregionale). All'ultima giornata Imola e San Miniato sono prime a pari merito. Il calendario prevede proprio Virtus-San Miniato, con gli imolesi che hanno il vantaggio di giocare in casa. Invece vincono i toscani, che si aggiudicano il primo posto definitivo e vengono promossi. Per le otto seconde sono disponibili solo quattro posti. Si giocano gli spareggi in gara secca.
Il 6 giugno 2015 nel campo neutro di San Vincenzo (Livorno) la Virtus è sconfitta 56-66 dal Cesarano Scafati e deve dire addio al sogno promozione.

Nel campionato 2015-16 la squadra, guidata da Alfieri per il secondo anno consecutivo, infila una serie di 14 vittorie di fila ed è prima alla fine della fase regolare. Nei play-off batte 4Torri Ferrara in semifinale (2-1), ma in finale perde le due partite contro Scandiano (67-68 in casa[16] e 68-85 a Reggio Emilia[17]).

Nel campionato 2017-18 giunge terza nella fase regolare. Vince i quarti dei play-off ma in semifinale è eliminata dai New Flying Balls di Ozzano Emilia (0-2).
Anche nel 2018-19 la Virtus accede ai play-off come terza classificata della fase regolare. Prevale nei quarti contro Ferrara (2-0) ma è sconfitta in semifinale dal Bologna Basket 2016 (1-2). La Virtus vince la prima partita, disputata fuori casa (11ª vittoria consecutiva nella stagione), ma perde le due rimanenti.

Nel luglio 2019 si verifica un cambio al vertice della società, con la creazione di un nuovo Consiglio d'amministrazione guidato da Stefano Loreti[18]. L'avvento della nuova società coincide con il ritorno di Marco Regazzi (imolese e storico capitano giallonero) alla guida tecnica della squadra. Dopo aver sfiorato il salto di categoria già il primo anno (sconfitta in finale playoff di C Gold contro Jesolo sul neutro di Rovigo)[19], il 12 giugno 2022 la Virtus centra la promozione in Serie B nella stagione 2021-22, battendo il Ferrara Basket 2018 nella finale playoff.

Virtus Imola[modifica | modifica wikitesto]

Con il ritorno nel terzo campionato nazionale dopo 17 anni, approfittando del cambio di tipologia societaria, come previsto dai regolamenti federali (passaggio da A.s.d a S.s.d. a r.l.), la società decreta il ritorno alla storica denominazione di «Virtus Imola».
Lo staff tecnico costruisce la squadra per la Serie B 2022-23 su tre giocatori-cardine: Jacopo Aglio (capitano), Luca Galassi (playmaker) e Francesco Magagnoli (ala). La Virtus disputa un'ottima prima parte di stagione, permanendo per alcune giornate al quarto posto. Il girone di ritorno è meno brillante e gli imolesi concludono la stagione regolare al settimo posto. Quell'anno il piazzamento conduce ai play-out a causa della riforma dei campionati. Sulla sirena di gara 4 di finale ad Ancona, con i gialloneri in quel momento sotto 76-74 nella partita e sotto 2-1 nella serie, Galassi segna il tiro della disperazione da oltre metà campo che ribalta il punteggio e porta le due squadre sul 2-2[20], preludio alla salvezza imolese conquistata in gara 5 al PalaRuggi[21].

La squadra per la stagione 2023-24 viene costruita attorno a tre pilastri: il capitano Jacopo Aglio, Lorenzo Dalpozzo e Francesco Magagnoli. Confermati anche Marco Morara ed Alessandro Alberti. Oltre ai cinque confermati, il nuovo roster comprende sei nuovi arrivi: Marco Barattini, Gioacchino Chiappielli (proveniente da Ozzano), Daniel Ohenhen (centro, classe 2001), Richard Morina (playmaker), Dario Masciarelli (guardia/ala, 1998) e Juozas Balciunas (guardia, 1994).
La società si deve privare di Luca Galassi, protagonista della promozione, accasatosi a Faenza, e di un altro trascinatore della stagione appena conclusa, "Bobby" Mladenov.

Il 15 gennaio 2024 Corrado Passera, ex ministro del governo Monti (2011-2013) e oggi banchiere di illimity Bank, acquisisce a titolo personale il 14,92% delle quote societarie[22].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria della Virtus Imola
  • 1936 · Fondazione della Virtus Imola. Negli anni 1930 partecipa ai Campionati di Promozione.

  • 1941-1942 · in Serie D, promossa in Serie C.
  • 1942-1943 · in Serie C.
  • 1943-45: Campionato sospeso per eventi bellici.
  • 1946-1947 · in I Divisione (quarto livello del campionato italiano)
  • 1947-1948 · in I Divisione, promossa in Serie C.
  • 1948-1949 · in Serie C.
  • 1949-1950 · in Serie C.

  • 1950-1951 · in Serie C.
  • 1951-1952 · in Serie C, promossa in Serie B. Spareggi per lo scudetto di Serie C: eliminata in semifinale.
  • 1952-1953 · 2ª nel girone B di Serie B.
  • 1953-1954 · 3ª nel girone B di Serie B, autoretrocessa in Serie C.
  • 1954-1955 · 1ª nel girone G di Serie C, 4ª nel girone C di poule promozione, ammessa in Serie B.
  • 1955-1956 · 4ª nel girone B di Serie B.
  • 1956-1957 · 7ª nel girone B di Serie B, autoretrocessa in Promozione.
  • 1957-1958 · in Promozione, promossa in Serie C.
  • 1958-1959 · in Serie C, promossa in Serie B.
  • 1959-1960 · 1ª nel girone C di Serie B, vince lo spareggio per il primo posto, 1ª nel girone A dei concentramenti finali promozione, promossa in Serie A (secondo livello del campionato italiano).

Secondo turno di Coppa Italia.

  • 1970-1971 · 9ª nel girone B di Serie C.
Secondo turno di Coppa Italia.
  • 1971-1972 · 9ª nel girone B di Serie C.
  • 1972-1973 · in Serie C.
  • 1973-1974 · in Serie C. Perde lo spareggio-promozione. Ammessa in Serie B[24].
  • 1974-1975 · 6ª nel girone C di Serie B, retrocessa in Serie C.
  • 1975-1976 · in Serie C, vince i ripescaggi, 3ª nel girone B di poule A2, promossa in Serie B.
  • 1976-1977 · 3ª nel girone B di Serie B, 3ª nel gruppo B di poule promozione A2.
  • 1977-1978 · 4ª nel girone B di Serie B, 3ª nel girone A di poule promozione A2.
  • 1978-1979 · 5ª nel girone B di Serie B, 4ª nel girone A di poule promozione A2.
  • 1979-1980 · 7ª nel girone B di Serie B.

  • 1980-1981 · 5ª nel girone B di Serie B, 5ª nel girone A di poule promozione A2.
  • 1981-1982 · 9ª nel girone A di Serie B.
  • 1982-1983 · 7ª nel girone A di Serie B.
  • 1983-1984 · 8ª nel girone A di Serie B.
  • 1984-1985 · 14ª nel girone A di Serie B, retrocessa in Serie C.
  • 1985-1986 · in Serie C.
  • 1986-1987 · 4ª in Serie C, ammessa in serie B2[25]
  • 1987-1988 · in Serie B2 (quarto livello).
  • 1988-1989 · in Serie B2.
  • 1989-1990 · in Serie B2.

  • 1990-1991 · in Serie B2, retrocessa in Serie C.
  • 1991-1992 · in Serie C, retrocessa in Serie D poi ripescata.
  • 1992-1993 · 14ª nel girone E di Serie C, retrocessa in Serie D poi ripescata.
  • 1993-1994 · 1ª nel girone A di Serie C, promossa in Serie B2.
  • 1994-1995 · in Serie B2, promossa in Serie B d'Eccellenza.
  • 1995-1996 · 6ª nel girone A di Serie B d'Eccellenza (terzo livello), 6ª nel gruppo 1 dei play-off promozione.
  • 1996-1997 · 3ª nel girone A di Serie B d'Eccellenza, 4ª nel gruppo 2 dei play-off promozione.
  • 1997-1998 · 6ª nel girone B di Serie B d'Eccellenza, 6ª nel gruppo 1 dei play-off promozione.
  • 1998-1999 · 8ª nel girone B di Serie B d'Eccellenza, quarti di finale dei play-off promozione.
  • 1999-2000 · 3ª nel girone B di Serie B d'Eccellenza, quarti di finale dei play-off promozione.

Challange round di Coppa Italia LNP.
Trentaduesimi di finale di Coppa Italia LNP.
  • 2002-2003 · 5ª nel girone B di Serie B d'Eccellenza, quarti di finale dei play-off promozione.
  • 2003-2004 · 9ª nel girone A di Serie B d'Eccellenza.
  • 2004-2005 · 6ª nel girone B di Serie B d'Eccellenza, quarti di finale dei play-off promozione, non ammessa alla stagione successiva per fallimento societario.
  • 2005 · Rifondazione con il nome Virtus Imola Pallacanestro 1936.
  • 2005-2006 · in Prima Divisione, promossa in Promozione.
  • 2006-2007 · in Promozione.
  • 2007 · Compra i diritti sportivi dello Sporting Club Cattolica, diventa Nuova Virtus Basket Giallonero.
  • 2007-2008 · in Serie D.
  • 2008-2009 · in Serie D, promossa in Serie C regionale.
  • 2009 · Fusione con la Spes Vis Imola, nasce la Virtus Spes Vis Imola.
  • 2009-2010 · in Serie C regionale, promossa in Serie C Dilettanti.

  • 2010-2011 · in Serie C Dilettanti. Ammessa alla nuova Divisione Nazionale C (quinto livello)
  • 2011-2012 · in Divisione Nazionale C.
  • 2012-2013 · in Divisione Nazionale C.
  • 2013-2014 · 2ª nel girone B di Divisione Nazionale C, semifinali dei play-off promozione[26].
Quarti di finale di Coppa Italia LNP di Divisione Nazionale C.
  • 2014-2015 · 3ª nel girone D di Serie C (quarto livello), 2ª nel girone E di seconda fase, perde lo spareggio promozione.
  • 2015-2016 · 1ª in Serie C, finale dei play-off promozione.
  • 2016-2017 · 7ª in Serie C Gold (quarto livello), quarti di finale dei play-off promozione.
  • 2017-2018 · 3ª in Serie C Gold, semifinale dei play-off promozione.
  • 2018-2019 · 3ª in Serie C Gold, semifinale dei play-off promozione.
  • 2019-2020 · 8ª in Serie C Gold, campionato interrotto per pandemia di Covid-19.

  • 2020-2021 · Serie C Gold Veneto ed Emilia-Romagna, 1ª nel proprio girone, 2ª nel girone Oro di qualificazione, perde la finale dei playoff promozione[27].
  • 2021-2022 · 1ª in Serie C Gold, vince la finale dei playoff promozione, promossa in Serie B.
  • 2022-2023 · 7ª nel girone C di Serie B, conquista l'accesso alla nuova Serie B nazionale vincendo lo spareggio con Ancona.

Onorificenze del CONI[modifica | modifica wikitesto]

Quote sociali[modifica | modifica wikitesto]

Il 16 febbraio 2024 il capitale sociale è stato aumentato da 35 mila a 150 mila euro. Le quote sociali sono così suddivise[28]:

  • Davide Fiumi (presidente): 43,67%
  • Luca Sassi: 39,67% (i primi due soci controllano l'83,34% del capitale)
  • Corrado Passera: 5%
  • Alessandro Fiumi: 5%
  • Renzo Balbo: 3,33%
  • Stefano Loreti: 3,33%

I Presidenti[modifica | modifica wikitesto]

Virtus pallacanestro Imola
  • 1946-49: Mario Gardi (Direttore del Consorzio Agrario d'Imola)
  • 1950-52: Ugo Raimondi
  • 1953-56: Nicola Fanti
  • 1957-59: Romeo Galli (Primario dell'Ospedale d'Imola)[29]
  • 1960: Carlo Palmonari (Stella d'argento al merito sportivo CONI)
  • 1961-63: Guido Pifferi (Stella di bronzo al merito sportivo CONI)
  • 1964-85: Augusto Brusa (Stella d'argento al merito sportivo CONI)
  • 1986-90: Dante Bandini
  • 1990-91: Renzo Mainetti
  • 1992: Franco Balboni
  • 1993-2005: Littorio Galassi
Virtus Pallacanestro Imola 1936
  • Agosto 2005 - ottobre 2006: Barbara Ricci Petitoni
  • Ottobre 2006 - ?: Gilberto Cavini
Nuova Virtus Basket Giallonero
  • ...
Virtus Spes Vis Imola
  • Dal 2009 al 24 agosto 2019: Luigi Dall'Alpi[30]
  • Dal 23 settembre 2019 al 9 ottobre 2023: Stefano Loreti[31]
  • Dal 10 ottobre 2023: Davide Fiumi

Fonte: per il periodo 1936-1990, "Speciale sulla storia Virtus", in «Nuovo Diario-Messaggero», 18 gennaio 1992.

Elenco allenatori[modifica | modifica wikitesto]

GLI ALLENATORI DELLA VIRTUS
Dal 1951 al 1974
Anno Serie Allenatore
1951-52 Serie C Martini
1952-53 Serie B Martini
1953-54 Serie B Mario Lelli[32]
1954-55 Serie C Piero Levi
1955-56 Serie B Piero Levi
1956-57 Serie B Costa
1957-58 Promozione Lelli
1958-59 Serie C
1959-60 Serie B Giuseppe Gollini
1960-61 Serie A Giuseppe Gollini
1961-62 Serie A Giuseppe Gollini
1962-63 Serie A Castaldi
1963-64 Serie A Flutti
1964-65 Serie A Raffaele Suzzi
1965-66 Serie B[23] Ragnini
1966-67 Serie B Flutti
1967-68 Serie B Giuseppe Gollini, 2ª volta
1968-69 Serie C Lolli
1969-70 Serie C Mario Alesini
1970-71 Serie C Mario Alesini
1971-72 Serie C Mario Alesini
1972-73 Serie C Andrea Costa
1973-74 Serie C Andrea Costa
1974-75 Serie B Andrea Costa[33], poi Costantino Michelini[34]
Dal 1975 al 2005
Anno Serie Allenatore
1975-76 Serie C Gianni Zappi
1976-77 Serie B Gianni Zappi
1977-78 Serie B Gianni Zappi
1978-79 Serie B Roberto Martini
1979-80 Serie B Roberto Martini[35], poi Lino Bruni
1980-81 Serie B Lino Bruni
1981-82 Serie B Tino Dovesi
1982-83 Serie B Tino Dovesi
1983-84 Serie B Tino Dovesi[36], poi Ranuzzi
1984-85 Serie B Jader Salieri
1985-86 Serie C Jader Salieri
1986-87 Serie C John McMillen[37], poi Stefano Balbi
1987-88 Serie B2 Luca Dal Monte
1988-89 Serie B2 Luca Dal Monte
1989-90 Serie B2 Ugo Di Nallo
1990-91 Serie B2 Nino Florio
1991-92 Serie C Ugo Di Nallo
1992-93 Serie C Stefano Deanesi
1993-94 Serie C Bertacchi
1994-95 Serie B2 Giorgio Tampieri
1995-96 Serie B1 Giorgio Tampieri
1996-97 Serie B1 Lino Bruni
1997-98 Serie B1 Claudio Agresti
1998-99 Serie B1 Gianni Zappi, 2ª volta
1999-2000 Serie B1 Gianni Zappi
2000-01 Serie B1 Renato Sabatino
2001-02 Serie B1 Renato Sabatino[38], poi Massimo Lasi
2002-03 Serie B1 Stefano Salieri
2003-04 Serie B1 Stefano Salieri
2004-05 Serie B1 Stefano Salieri
Dal 2009 al 2023
Anno Serie Allenatore
2009-10 Serie C regionale Carlo Marchi
2010-11 Serie C Dilettanti Carlo Marchi
2011-12 Divisione Nazionale C Zafiri Elefterios
2012-13 Divisione Nazionale C Zafiri Elefterios
2013-14 Divisione Nazionale C Massimo Solaroli
2014-15 Serie C Massimo Solaroli, poi Alberto Alfieri (da gennaio 2015)[39]
2015-16 Serie C Francesco Bettazzi, poi Alberto Alfieri[40]
2016-17 Serie C Gold Giovanni Lunghini, poi Carlo Marchi (da febbraio 2017)
2017-18 Serie C Gold Davide Tassinari
2018-19 Serie C Gold Davide Tassinari
2019-20 Serie C Gold Marco Regazzi
2020-21 Serie C Gold Marco Regazzi
2021-22 Serie C Gold Marco Regazzi
2022-23 Serie B Marco Regazzi

Le formazioni[modifica | modifica wikitesto]

  • Virtus 1942.. Promozione in Serie C. Da sinistra in piedi: Baravelli, Dal Monte, Pifferi, Nicoli, Tassinari, Manaresi. In ginocchio: Marzocchi e Rafuzzi.
  • Virtus 1951-52.. Promozione in Serie B. Castaldi, Gasparri, Borghi, Pratella, Pifferi, Geminiani, Baravelli, Fanti, Gollini e Micoli[41].
  • Virtus 1959-60.. Promozione in Serie A. In piedi: Guadagnini, Ricci, dottor Palmonari (presidente), Boschi, Degli Esposti, Bernardi. In ginocchio: Manuelli, Santi, Montuschi, Galli e Suzzi.
  • Virtus 1970-71.. In piedi: Mezzadri, Naccarella, Alesini (allenatore), Brusa (presidente), Piattesi (massaggiatore), Tubertini (direttore tecnico), Accorsi e Boschi. In ginocchio: Simonini, Novi, Nannetti, M. Flutti, L. Degli Esposti, Guadagnini e Fabbri.
  • Virtus 1975-76.. La prima formazione allenata da Zappi (il primo a sinistra). Seguono: Novi, Tesoro, Alberici, Castellucci, Trevisan, Maestri, Dardi, Ravaglia, Piattesi, Querzè, Chiocciola (vice allenatore) e Piattesi (massaggiatore).

Giocatori della Virtus in nazionale[modifica | modifica wikitesto]

  • Nazionale A: Ragnini e Albonico;
  • Nazionale B: Tesoro e Borghi;
  • Nazionale Juniores: Ravaglia.

Gli sponsor[modifica | modifica wikitesto]

  • 1962-1964: Pelgom
  • 1965-1967: Benati
  • 1984-1985: Mapier
  • 1986-1989: Moto Malaguti

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Davide Fiumi nuovo presidente del consiglio d'amministrazione della Virtus Neupharma Imola, su virtusimola.it. URL consultato il 2 novembre 2023.
  2. ^ Giacomo Casadio, Il basket a Imola, una storia lunga quasi 80 anni, in Il nuovo Diario-Messaggero, 23 novembre 2013.
  3. ^ La struttura è tuttora esistente.
  4. ^ La Cogne di Aosta: «un diamante caduto dentro la miseria di un mendicante», su rivista.clionet.it. URL consultato il 23 novembre 2022.
  5. ^ Quest'ultimo sarà più volte campione d'Italia con la Virtus Bologna e l'Ignis Varese.
  6. ^ Parliamo un po’ di basket, in «Nuovo Diario», 15 febbraio 1958.
  7. ^ La massima serie era denominata «Elette».
  8. ^ È lo stesso che nella stagione 1986-87 disputò i derby come giocatore.
  9. ^ Alessandro Vigori è figlio di Emilio, che giocò i due derby della stagione 1986/87. È l'unica coppia padre-figlio ad aver disputato il derby imolese.
  10. ^ Nel campionato 1961-62 la Virtus fu la prima squadra imolese ad incontrare la Reyer Venezia, campione d'Italia nel 1942 e nel 1943.
  11. ^ La prima amichevole in assoluto tra Virtus ed Andrea Costa fu disputata al PalaRuggi il 22 dicembre 1981. La Virtus, che giocava in Serie B, batté l'Andrea Costa, che militava in Serie D, 105-68. Il miglior realizzatore fu Di Nallo con 26 punti.
  12. ^ Amichevole ufficiale, su virtusimola.com. URL consultato il 10 gennaio 2018.
  13. ^ VIRTUS IMOLA, su virtusimola.blogspot.com. URL consultato il 9 ottobre 2022.
  14. ^ sportdata.it steht zum Verkauf[collegamento interrotto].
  15. ^ Bigpoker.it promossa in C Dilettanti (archiviato dall'url originale il 5 luglio 2010).
  16. ^ Virtus Imola beffata da Scandiano in Gara1 di finale, su bolognabasket.it. URL consultato il 3 dicembre 2017 (archiviato dall'url originale il 4 dicembre 2017).
  17. ^ Serie C - Virtus Imola fallisce il salto di categoria: passa Reggio Emilia, su pianetabasket.com. URL consultato il 3 dicembre 2017.
  18. ^ Il nuovo Consiglio di Amministrazione, su virtusspesvis.it. URL consultato il 27 settembre 2019 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2019).
  19. ^ 27 giugno 2021 a Rovigo, Jesolo-Virtus Imola 66-51.
  20. ^ BASKET: Galassi firma il miracolo da centrocampo, la Virtus Imola pareggia con Ancona - VIDEO, su teleromagna.it, 30 maggio 2023.
  21. ^ Basket B play-out, Virtus, è qui la salvezza VIDEO, su corriereromagna.it, 1º giugno 2023.
  22. ^ Passera, da Illimity Bank al basket: è nuovo socio della Virtus Imola (14,92%), su affaritaliani.it. URL consultato il 20 gennaio 2023.
  23. ^ a b Cambio denominazione dei campionati. Primo livello: Serie A; secondo livello: Serie B.
  24. ^ Riforma dei campionati: Primo livello: Serie A1; secondo livello: Serie A2. Terzo livello: Serie B.
  25. ^ Riforma dei campionati: la Serie B raddoppia in B1 e B2. La Serie C rimane a carattere regionale.
  26. ^ Riforma dei campionati. Primo livello: Serie A; secondo livello: Serie A2. Terzo livello: Serie B. Quarto livello: Serie C.
  27. ^ La squadra imolese può ottenere la promozione in Serie B con gli spareggi interregionali, che mettono in palio altri due posti. Ma perde al primo turno con lo Spezia Basket Club.
  28. ^ «Il Nuovo Diario-Messaggero» del 29 febbraio 2024.
  29. ^ Omonimo del bibliotecario e cooperatore Romeo Galli (1872-1945).
  30. ^ Rimase presidente fino alla morte.
  31. ^ Dal 10 ottobre 2023 Amministratore unico della società.
  32. ^ All'anagrafe Carlo Alberto, Lelli aveva allenato la Robur Ravenna in Serie A nella stagione 1951-52.
  33. ^ Viene esonerato in novembre dopo quattro sconfitte consecutive.
  34. ^ (Castrocaro, 1925) Ha allenato per due anni la nazionale femminile.
  35. ^ In dicembre Martini viene esonerato. Viene sostituito dal vice allenatore.
  36. ^ L'annata comincia con una serie di sei sconfitte consecutive. Tito Dovesi viene sostituito con Ranuzzi.
  37. ^ Dopo la quinta sconfitta consecutiva MacMillen viene esonerato. Viene sostituito da Balbi, l'allenatore in seconda, che rimane fino alla fine del campionato.
  38. ^ Nei primi mesi del 2002 la Virtus incappa in una serie di otto sconfitte consecutive. Sabatino viene esonerato.
  39. ^ Virtus Imola, Alberto Alfieri è il nuovo allenatore, su pianetabasket.com. URL consultato il 2 dicembre 2022.
  40. ^ Virtus Imola, si è dimesso Bettazzi, su bolognabasket.org. URL consultato il 5 dicembre 2022.
  41. ^ Altri componenti della formazione non presenti nella foto: Bernardi, Bertelli, Gollini, Levi, Preti, Rizzi e i giovani Bacchilega, Spagnoli e Suzzi.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • "Speciale sulla storia Virtus", in «Nuovo Diario-Messaggero», 18 gennaio 1992.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • Sito ufficiale, su virtusimola.it.
  • Sito ufficioso, su virtusimola.blogspot.com. URL consultato il 5 maggio 2019 (archiviato dall'url originale l'8 maggio 2019).
  • Vecchio sito della Virtus Imola. (aggiornato fino al 2005)
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