Violet Gibson

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Violet Albina Gibson (1876 - 2 maggio 1956), figlia di Edward Gibson, primo Barone di Ashbourne, lord cancelliere d'Irlanda, il 7 aprile 1926 attentò alla vita di Benito Mussolini a Roma mentre parlava in Campidoglio.

Mussolini fu sfiorato dal colpo di pistola, che lo colpì di striscio al naso, e venne poco dopo curato.

La Gibson, faticosamente sottratta al linciaggio, fu condotta in questura; interrogata, non rivelò la ragione dell'attentato. Si è supposto che l'attentatrice, allora cinquantenne, fosse pazza all'epoca dei fatti ed anche che potesse essere stata indotta al gesto da qualche istigatore sconosciuto. La Gibson comunque fu espulsa dall'Italia e rimandata in Irlanda, non scontando pene detentive per espresso volere di Mussolini.

Il giorno dopo l'attentato, Mussolini intraprese un viaggio in Libia, e si mostrò a Tripoli con un vistoso cerotto sul naso.