Vincenzo Cicerone

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Vincenzo Cicerone

Deputato dell'Assemblea Costituente
Gruppo
parlamentare
Blocco Nazionale della Libertà, Fronte Liberale Democratico dell'Uomo Qualunque, Unione Nazionale
CollegioLecce
Incarichi parlamentari
  • Componente della Seconda Commissione per l'esame dei disegni di legge
Sito istituzionale

Deputato della Repubblica Italiana
LegislaturaI
Gruppo
parlamentare
Partito Nazionale Monarchico, Misto
CollegioLecce
Incarichi parlamentari
  • Componente della Giunta delle elezioni
  • Componente della I Commissione (Affari interni)
  • Componente della III Commissione (Giustizia)
  • Componente della IV Commissione (Finanze e Tesoro)
  • Componente della Commissione speciale per l'esame del disegno di legge n. 20: "Ratifica degli accordi internazionali firmati a Parigi il 16 aprile 1948"
Sito istituzionale

Dati generali
Partito politicoBlocco Nazionale della Libertà
Titolo di studiolaurea in scienze politiche e giurisprudenza

Vincenzo Cicerone (Lecce, 14 novembre 19195 gennaio 1989) è stato un politico italiano.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Laureato in scienze politiche e in giurisprudenza. Nel 1945 fu nominato alla Consulta Nazionale del Regno.[1].

Nel giugno 1946 fu eletto deputato all'Assemblea Costituente nel collegio di Lecce, nella lista del Blocco nazionale della libertà; fu proclamato il 9 giugno 1946. Tra il 15 luglio 1946 e il 17 gennaio 1947 fu iscritto al gruppo parlamentare del Blocco nazionale della libertà; in séguito, fino al 15 novembre 1947, al Fronte liberale democratico dell'uomo qualunque; infine all'Unione nazionale, dal 15 novembre 1947 al 31 gennaio 1948, termine del suo mandato.

Fu poi eletto nell'aprile 1948 deputato alla Camera nella I legislatura nella circoscrizione di Lecce per il Partito Nazionale Monarchico [2]. Nel 1951 fu coinvolto in uno scandalo omosessuale che causò la fine della sua carriera politica [3]. Restò deputato fino al 1953.

Nel 1963 fu arrestato a Roma con un mandato di cattura del Tribunale di Brescia per sfruttamento della prostituzione minorile, nell'ambito del cosiddetto "scandalo dei balletti verdi"[4]. Fu tuttavia scarcerato nel novembre dello stesso anno, essendosi rivelate false le accuse, in un'inchiesta che era nata sull'onda di notizie sensazionalistiche e di esagerazioni omofobe.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia Camera
  2. ^ Storia Camera
  3. ^ Giò Stajano, Meglio l’uovo oggi, Quattrucci, Roma, 1959
  4. ^ In arresto l'ex deputato coinvolto nei "balletti verdi", "La Stampa", 06/07/1963, numero 159, pagina 9; Scarcerato l'ex deputato Cicerone coinvolto nei «balletti verdi» di Brescia, "La Stampa", 27/11/1963, numero 281 pagina 11.

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