Riotorto (Piombino)

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Riotorto
frazione
Riotorto – Veduta
Riotorto – Veduta
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Toscana
Provincia Livorno
Comune Piombino
Territorio
Coordinate42°58′27.04″N 10°40′51.55″E / 42.974178°N 10.680987°E42.974178; 10.680987 (Riotorto)
Altitudine52 m s.l.m.
Abitanti1 445 (2011)
Altre informazioni
Cod. postale57025
Prefisso0565
Fuso orarioUTC+1
Nome abitantiriotortese, riotortesi[1]
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Riotorto
Riotorto

Riotorto è una frazione del comune italiano di Piombino, nella provincia di Livorno, in Toscana.

Geografia fisica[modifica | modifica wikitesto]

La frazione è situata nella Maremma a sud di Venturina Terme e a nord di Follonica lungo la via Aurelia: Riotorto è l'ultimo centro abitato della provincia di Livorno prima del confine con la provincia di Grosseto. Il paese si trova a 52 m d'altitudine tra i boschi di Montioni ed il mar Tirreno, da cui dista 4 km.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il toponimo Riotorto, un tempo Ritorto,[2] allude ai numerosi meandri del corso d'acqua anticamente chiamato Fosso di Ritorto di Montioni.[2]

Il primo insediamento a Riotorto è stato il castello medievale, distrutto nel 1360 dai piombinesi, i cui resti sono ricoperti dalla vegetazione. Si possono comunque individuare la cinta muraria, il tracciato del fossato difensivo e i resti della chiesa di San Giovanni.

In passato area paludosa e scarsamente abitata, fu bonificata nel XIX secolo così da permettere la realizzazione di tenute agricole, dove si producono vite e olivo.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Nel centro di Riotorto si trova la chiesa di Sant'Antonio Abate, che ha ereditato le funzioni della precedente chiesa situata a Riotorto Vecchio e intitolata a Santa Maria, la cui parrocchia è stata istituita nel 1829.[3] Vi è inoltre uno scavo archeologico, dove riaffiorano mura di villa romana.[4]

Lungo il tratto costiero è presente la Torre Mozza, costruita nel XVI secolo dai signori di Piombino, gli Appiani, come torre difensiva per sorvegliare l'arrivo dei minerali dall'isola d'Elba. Successivamente sarà realizzato anche un attracco per sbarcare la lignite. È oggi una località turistica, dove sono presenti diverse spiagge sabbiose.

Geografia antropica[modifica | modifica wikitesto]

La frazione comprende, oltre al centro abitato di Riotorto, Riotorto Vecchio e Vignale. Questo ultimo centro fu particolarmente rilevante in passato, borgo sede di una tenuta con castellare e comune medievale.[5]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

Riotorto è nota soprattutto per il fatto che ospita la sede di Unicoop Tirreno, una delle più antiche cooperative di consumatori in Italia che oggi è una delle maggiori.

Un'altra risorsa importante è il turismo, praticato sul tratto costiero.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

Riotorto è servita dalla strada statale 1 via Aurelia (al chilometro 237) e anche dalla ferrovia Tirrenica, con una propria stazione ferroviaria (stazione di Vignale Riotorto), in località Vignale.

Galleria d'immagini[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani, Bologna, Pàtron Editore, 1981, p. 454.
  2. ^ a b Archivio di Stato di Firenze, Pianta geometrica del territorio adiacente alla dogana di Torre Mozza, 1830-1835.
  3. ^ La parrocchia di Riotorto compie 190 anni, su quinewsvaldicornia.it, 15 gennaio 2019. URL consultato il 20 luglio 2019.
  4. ^ https://www.iltirreno.it/piombino/tempo-libero/2018/09/14/news/al-via-da-lunedi-la-nuova-campagna-scavi-a-vignale-riotorto-1.17249097. URL consultato il 22 Settembre 2023.
  5. ^ Emanuele Repetti, «Vignale» in Dizionario geografico fisico storico della Toscana, vol. 5, Firenze, p. 768-769.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Angelo Biondi, Nuovi villaggi e nuove parrocchie nella Maremma toscana in età lorenese, in Danilo Barsanti (a cura di), Studi in memoria di Ildebrando Imberciadori, Pisa, Edizioni ETS, 1996, pp. 139–162.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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