Diocesi di Nancy

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Diocesi di Nancy
Dioecesis Nanceiensis
Chiesa latina
Suffraganea dell'arcidiocesi di Besançon
 
Mappa della diocesi
Provincia ecclesiastica
Provincia ecclesiastica della diocesi
Collocazione geografica
Collocazione geografica della diocesi
 
Vescovo e primatePierre-Yves Michel
Vescovi emeritiJean-Louis Henri Maurice Papin
Presbiteri139, di cui 124 secolari e 15 regolari
4.804 battezzati per presbitero
Religiosi16 uomini, 246 donne
Diaconi28 permanenti
 
Abitanti734.400
Battezzati667.800 (90,9% del totale)
StatoFrancia
Superficie5.275 km²
Parrocchie55 (10 vicariati)
 
Erezione19 novembre 1777
Ritoromano
CattedraleAnnunciazione
Indirizzo6 rue Girardet, B.P. 40260, 54005 Nancy CEDEX, France
Sito webwww.catholique-nancy.fr
Dati dall'Annuario pontificio 2022 (ch · gc)
Chiesa cattolica in Francia
La basilica di Sant'Apro (Basilique Saint-Epvre) a Nancy.

La diocesi di Nancy (in latino: Dioecesis Nanceiensis) è una sede della Chiesa cattolica in Francia suffraganea dell'arcidiocesi di Besançon. Nel 2021 contava 667.800 battezzati su 734.400 abitanti. È retta dal vescovo Pierre-Yves Michel.

Territorio[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi comprende il dipartimento francese della Meurthe e Mosella.

Sede vescovile è la città di Nancy, dove si trova la cattedrale dell'Annunciazione. A Toul si trova l'ex cattedrale di Santo Stefano. Sorgono in diocesi anche cinque basiliche minori: Nostra Signora di Lourdes, Sacro Cuore e Sant'Apro a Nancy, Nostra Signora di Sion a Saxon-Sion, e San Nicola a Saint-Nicolas-de-Port.

Il territorio è suddiviso in 55 parrocchie, raggruppate in 10 settori pastorali (secteurs pastoraux).

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi di Nancy fu eretta il 19 novembre 1777 con la bolla Ad universam agri di papa Pio VI, ricavandone il territorio dall'antica diocesi di Toul. Originariamente era suffraganea dell'arcidiocesi di Treviri.

Già nel 1597 Carlo duca di Lorena chiese a papa Clemente VIII di risolvere la situazione per cui il Ducato di Lorena era soggetto alla giurisdizione ecclesiastica di un vescovo francese mediante l'erezione di una nuova diocesi a Nancy. Tuttavia, il Papa concesse a Nancy la dignità primaziale con bolla del 15 marzo 1602, garantendo al nuovo primate di Lorena il diritto di portare le insegne vescovili, ma senza una giurisdizione episcopale. Il primate era la carica del massimo prelato, non sempre un vescovo, del Ducato di Lorena, dotato di una propria "chiesa primaziale" (l'odierna cattedrale di Nancy). Il primo primate fu il cardinale Carlo di Lorena (1567-1607), vescovo di Metz e poi di Strasburgo; cinque dei primi sei primati (tra 1602 e 1722) appartennero al Casato di Lorena. Nel 1777 il titolo venne unito a quello del vescovo della nuova diocesi di Nancy.

In seguito al concordato con la bolla Qui Christi Domini di papa Pio VII del 29 novembre 1801 Nancy divenne suffraganea dell'arcidiocesi di Besançon e incorporò il territorio delle soppresse diocesi di Saint-Dié e di Verdun, che furono ristabilite il 6 ottobre 1822, e di Toul, che venne definitivamente soppressa.

Il 20 febbraio 1824 i vescovi di Nancy ottennero di aggiungere al proprio titolo quello di vescovi di Toul.

Con un breve del 16 marzo 1865 papa Pio IX concesse ai vescovi di Nancy di continuare ad usare il razionale. Si tratta di una rara insegna episcopale consistente in un rettangolo di stoffa ornato di pietre preziose che si porta sul petto, usata dai vescovi di Toul fin dal 1165.

In seguito alla guerra franco-prussiana, il 10 luglio 1874 la diocesi perse i distretti di Sarrebourg e Château-Salins che divennero tedeschi e furono incorporati nella diocesi di Metz; la diocesi ne fu compensata con l'annessione del distretto di Briey che era rimasto francese e che le fu ceduto dalla stessa diocesi di Metz.

I vescovi di Nancy portano il titolo di "primati di Lorena".

Cronotassi dei vescovi[modifica | modifica wikitesto]

Si omettono i periodi di sede vacante non superiori ai 2 anni o non storicamente accertati.

Statistiche[modifica | modifica wikitesto]

La diocesi nel 2021 su una popolazione di 734.400 persone contava 667.800 battezzati, corrispondenti al 90,9% del totale.

anno popolazione presbiteri diaconi religiosi parrocchie
battezzati totale % numero secolari regolari battezzati per presbitero uomini donne
1970 650.000 705.413 92,1 699 624 75 929 107 1.279 660
1980 669.000 731.000 91,5 600 540 60 1.115 109 961 644
1990 662.000 726.000 91,2 487 452 35 1.359 2 61 795 646
1999 673.000 736.000 91,4 369 338 31 1.823 12 36 605 356
2000 662.130 712.742 92,9 374 334 40 1.770 12 42 580 358
2001 652.130 712.742 91,5 360 321 39 1.811 11 40 543 241
2002 652.130 713.779 91,4 332 304 28 1.964 13 30 535 211
2003 653.000 713.555 91,5 334 305 29 1.955 18 31 502 211
2004 655.000 713.779 91,8 316 278 38 2.072 18 40 500 211
2013 672.000 755.200 89,0 186 168 18 3.612 22 19 359 55
2016 675.086 745.398 90,6 174 157 17 3.879 22 23 348 55
2019 666.655 733.060 90,9 157 138 19 4.246 28 20 270 55
2021 667.800 734.400 90,9 139 124 15 4.804 28 16 246 55

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Il 18 luglio 1783 fu nominato arcivescovo di Auch.
  2. ^ Il 17 dicembre 1787 fu nominato arcivescovo di Bourges.
  3. ^ Contravvenendo alle disposizioni contenute nella bolla Qui Christi Domini, monsignor de La Fare non diede le dimissioni dalla sede di Nancy, malgrado la nomina, nell'aprile del 1802, del suo successore, monsignor d'Osmond. Ancora nel 1815, in occasione della riesumazione dei resti di Luigi XVI e di Maria Antonietta, si firmerà come vescovo di Nancy. Dopo aver dato le dimissioni, il 1º ottobre 1817 fu nominato arcivescovo di Sens.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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