Verzino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Verzino
comune
Verzino – Veduta
Verzino – Veduta
Panorama di Verzino, con a destra il centro storico
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regione Calabria
Provincia Crotone
Amministrazione
SindacoGiuseppe Antonio Cozza[1] (lista civica La svolta) dal 26-5-2019
Territorio
Coordinate39°19′N 16°52′E / 39.316667°N 16.866667°E39.316667; 16.866667 (Verzino)
Altitudine549 m s.l.m.
Superficie57,34 km²
Abitanti1 573[2] (31-7-2023)
Densità27,43 ab./km²
FrazioniVigne
Comuni confinantiCampana (CS), Casabona, Castelsilano, Pallagorio, Savelli
Altre informazioni
Cod. postale88819
Prefisso0962
Fuso orarioUTC+1
Codice ISTAT101027
Cod. catastaleL802
TargaKR
Cl. sismicazona 2 (sismicità media)[3]
Nome abitantiverzinesi
Patronosan Biagio
san Francesco
san Vito
Cartografia
Mappa di localizzazione: Italia
Verzino
Verzino
Verzino – Mappa
Verzino – Mappa
Posizione del comune di Verzino nella provincia di Crotone
Sito istituzionale

Verzino (IPA: /verˈʣino/[4], Virzìnu in calabrese[5]) è un comune italiano di 1 573 abitanti[2] della provincia di Crotone in Calabria. Posto a 549 metri s.l.m., Verzino presenta le caratteristiche tipiche della collina dell'alto crotonese: a campi coltivati, vigneti, oliveti e frutteti si alternano zone boschive o zone argillose a tratti brulle.

Origini del nome[modifica | modifica wikitesto]

Sulle origini del toponimo sono state formulate numerose teorie.

Secondo alcuni, la scelta del toponimo Verzino sarebbe attribuire agli arabi, che vi avrebbero identificato un luogo dove cresceva spontaneamente una cospicua quantità di verzino, ampiamente usato per fini tintori.[6]

Secondo altri, un'origine vegetale sarebbe da legare al cavolo bruzio (ancor'oggi localmente chiamato virdia) menzionato da Plinio il Vecchio.[7]

Una terza ipotesi identificherebbe Verzino nel centro di Vertinae, citato da Strabone.[7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini di Verzino sono piuttosto incerte: se la fondazione ad opera di Filottete riportata da Strabone appartiene con altissima probabilità al campo della mitologia, è invece più verosimile che i primi insediamenti sorsero con il definitivo stanziamento da parte di piccole tribù enotriche che, prima dell'arrivo dei Greci, vivevano di caccia e pastorizia.[7]

Nonostante nel territorio si siano ritrovati attestati numerosi insediamenti brettii (IV-III secolo a.C.), l'insediamento rupestre su cui insiste il vecchio borgo è probabilmente di epoca alto-medioevale: ricavato sulle quinte di arenaria della collina, presenta una struttura a terrazze che fa presumere sia stato abitato sin dall'età bizantina.

Monumenti e luoghi d'interesse[modifica | modifica wikitesto]

Architetture civili[modifica | modifica wikitesto]

  • Palazzo Ducale (XVII secolo), oggi sede comunale, un tempo presidiato da armigeri che si esercitavano nella vicina piazza Campo, allora detta "Campo di Marte".[7] L'edificazione è attribuita al duca Nicolò Cortese.[8]

Architetture religiose[modifica | modifica wikitesto]

Chiesa di Santa Maria Assunta[modifica | modifica wikitesto]

Una lapide all’interno chiesa rivela che l'edificio fu costruito nel 1686 in una zona pianeggiante, su volontà dell'allora vescovo di Cerenzia e Cariati, Mons. Gerolamo Barzellino. I lavori previdero il riutilizzo di inerti provenienti della demolizione della vecchia chiesa, che a differenza dell'erigenda si trovava su un «alto e precipitoso clivo».[8] Ristrutturata alla fine dell' '800, la matice si presenta ancora oggi con una facciata che riprende gli stilemi dell'architettura romanica.[7]

Chiesa di San Biagio[modifica | modifica wikitesto]

Quella che oggi si presenta come chiesetta ad aula profondamente ristrutturata in tempi moderni, un tempo costituiva una chiesa che, dotata di cappelle laterali[9], apparteneva a un convento domenicano.[8] Alla vecchia chiesa risale uno stemma presente sulla facciata: un leone di fronte ad un albero che sembra una quercia.[8] Di questo convento, a più riprese attivo dalla prima metà del Cinquecento ai primi dell'Ottocento, non rimane più alcuna traccia.[8][9]

All'interno, parti di muratura a vista lasciano vedere tecniche una struttura con pietrame equilibrato, regolarmente intervallato da strati di cotto e fori per le impalcature.[8] Le pareti riportano moderne icone d'ispirazione bizantina.[8]

Festival Amore & Rabbia[modifica | modifica wikitesto]

Nel mese di Agosto si svolge il Festival Amore & Rabbia giunto alla sua XI edizione. Il Festival viene organizzato dall'Associazione Culturale "La Ginestra" e propone un ricco cartellone di musica dal vivo, convegni, mostre e tanto altro. Il piccolo centro dell'Alto Crotonese in Agosto per 4 giorni ospita uno tra i più importanti appuntamento culturali del territorio che attira ogni anno appassionati e turisti da tutta Italia.

Altro[modifica | modifica wikitesto]

Di recente sono state oggetto di studio scientifico le grotte di Loc. Sperone. Ubicato lungo le pendici occidentali del rilievo collinare su cui insiste il centro storico della cittadina, si affaccia sul solco vallivo del cosiddetto “Canal Grande”, ad un’altitudine media di 537 metri s.l.m. Il terreno geologico della zona, costituito da una tenera arenaria, ha fatto sì che gran parte della collina venisse utilizzata nel corso del tempo per la realizzazione di architetture di tipo “sottrattivo”, dai moduli planimetrici ricorrenti e dall’articolazione interna piuttosto semplificata. Nel suo complesso l’insediamento si compone di un centinaio di “grotticelle”, di cui quarantatré regolarmente censite e documentate nelle loro caratteristiche interne. Le cavità si aprono su quattro distinti livelli altitudinali raccordati tra loro da sentieri e gradoni tagliati nella roccia. Le origini del luogo sembrano collocarsi, allo stato attuale delle conoscenze, in epoca tardo medievale[10] Parte delle grotte sono attualmente utilizzate per il ricovero del bestiame o per il deposito di materiali o derrate alimentari.[7]

Tra le grotte si ricorda quella dei Furfari, databile al Neolitico, situata in località Cona.[8]

Società[modifica | modifica wikitesto]

Evoluzione demografica[modifica | modifica wikitesto]

Abitanti censiti[11]

Economia[modifica | modifica wikitesto]

In passato sul territorio di Verzino si esercitava una significativa attività di estrazione di argento. Nella frazione Vigne, ampiamente coltivata a vigneti, si estraevano anche gesso e alabastro.[6] Queste attività vennero tuttavia interrotte per scarsità di filoni.[6].

La popolazione, in costante diminuzione, vive per lo più di terziario, ma anche di agricoltura e pastorizia, seguendo le antiche tradizioni di allevamento e coltivazione. Gli allevamenti di bestiame sono costituiti principalmente da vacche e capre, ma non mancano gli allevamenti di suini e di animali da cortile. Le produzioni agricole sono indirizzate verso i cereali, i prodotti dell'orto e la frutta. Discrete sono le produzioni di formaggi tipici e dei salumi. In entrambi i casi la lavorazione avviene secondo le antiche tradizioni e la produzione è sempre familiare; non ci sono industrie alimentari e il consumo è prettamente locale.

Infrastrutture e trasporti[modifica | modifica wikitesto]

I collegamenti con i paesi limitrofi e la città di Crotone sono scarsi e insufficienti.

Amministrazione[modifica | modifica wikitesto]

Periodo Primo cittadino Partito Carica Note
23 aprile 1995 13 giugno 1999 Pietro Urso lista civica di centro-sinistra sindaco
13 giugno 1999 13 giugno 2004 Italo Russo Udeur sindaco
13 giugno 2004 7 giugno 2009 Italo Russo lista civica sindaco
7 giugno 2009 25 maggio 2014 Franco Parise lista civica sindaco
25 maggio 2014 26 maggio 2019 Franco Parise Partito Democratico sindaco
26 maggio 2019 in carica Giuseppe Antonio Cozza lista civica La svolta sindaco

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Amministrative 2014 a Verzino, i voti dei candidati lista per lista, su ilcirotano.it. URL consultato il 27 maggio 2014 (archiviato dall'url originale il 28 maggio 2014).
  2. ^ a b Bilancio demografico mensile anno 2023 (dati provvisori), su demo.istat.it, ISTAT.
  3. ^ Classificazione sismica (XLS), su rischi.protezionecivile.gov.it.
  4. ^ DiPI Online - Dizionario di Pronuncia Italiana, su dipionline.it. URL consultato il 23 marzo 2014 (archiviato dall'url originale il 9 ottobre 2018).
  5. ^ AA. VV., Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani, Torino, UTET, 1990, p. 697.
  6. ^ a b c Salvatore Anastasio, Azienda Promozione Turistica Crotone e Regione Calabria - Assessorato al Turismo, Crotone - Una provincia nuova tra miti e realtà, Crotone, Grafiche Cusato, p. 35.
  7. ^ a b c d e f Mario Candido et al., Prime luci sullo Jonio - Guida turistica, a cura di Comunità montana "Alto Crotonese", Catanzaro, Sinefine edizioni, 1988, p. 22.
  8. ^ a b c d e f g h Gite turistiche - Comune di Verzino, su comune.verzino.kr.it. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  9. ^ a b Il convento dei domenicani di Verzino, su Archivio Storico Crotone, 20 febbraio 2015. URL consultato il 4 dicembre 2020.
  10. ^ Felice Larocca, Francesco Breglia e Katia Rizzo, L’insediamento rupestre di Località Sperone a Verzino, in Opera Ipogea, 2021. URL consultato il 1º gennaio 2022.
  11. ^ Statistiche I.Stat - ISTAT;  URL consultato in data 28-12-2012.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Calabria: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Calabria