Venere e Adone (Tiziano Oxford)

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Venere e Adone
AutoreTiziano Vecellio
Data1560 ca
TecnicaOlio su tela
UbicazioneAshmolean Museum, Coll. priv., temp. Oxford

Venere e Adone è un dipinto a olio su tela realizzato nel 1560 circa dal pittore italiano Tiziano Vecellio.

Storia e descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Appartiene ad una collezione privata ed è temporaneamente conservato presso Ashmolean Museum di Oxford.

Il mito di Venere e Adone, raccontato da Ovidio[1], viene rappresentato da Tiziano in questo quadro che ha avuto ben sette versioni. In effetti la visione del mito di Tiziano è molto personale: è Adone che lascia Venere per partire per la caccia dove troverà la morte ad opera del cinghiale. Non conviene, infatti, agli uomini, invischiarsi in storie con gli dei[2]: solo sciagura e morte ne potranno ricavare.

La caccia, metafora della vita, è «ciò che si deve fare»[3], anche se l'amata si torce nel desiderio di fermare l'uomo: mentre Amore dorme, egli andrà incontro al proprio destino. Dopo Danae[4], la seconda «poesia» per Filippo II prosegue la meditazione di Tiziano sul mito e sul destino umano[2].

Scomparsa per quasi due secoli, questa tela è recentemente ricomparsa e taluni critici[5] hanno ipotizzato addirittura che questa sarebbe la prima versione inviata a Filippo. Secondo questa ipotesi – che ha suscitato però molte obiezioni – il dipinto sarebbe tornato a Venezia tra il 1555 e il 1559 perché rovinato nella piegatura centrale durante il trasporto e sostituito dalla tela[6] che si trova attualmente a Madrid.

Sicuramente il dipinto si situa nel gruppo «Prado», cioè vicina alla versione del Prado piuttosto che alla versione di tipo «Farnese».

Altre versioni[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Publio Ovidio Nasone, Metamorfosi, X, 298-559, 708-739
  2. ^ a b Gibellini C. (a cura di), Tiziano, RCS Skira, Milano, 2003
  3. ^ Gentili A., Tiziano, Firenze, 1990
  4. ^ Tiziano Vecellio, Danae (1553) - Madrid, Museo del Prado
  5. ^ William R. Rearick, Titian's Later Mythologies, Artibus et Historiae, n. 33, 1996
  6. ^ Tiziano Vecellio, Venere e Adone, 1553 ca, Madrid, Museo del Prado

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Erwin Panofsky, Tiziano. Problemi di iconologia, Marsilio, Venezia, 1969
  • Rosand D., Tiziano. «L'arte più potente della natura», Milano, 1975
  • Raccolta di lettere sulla pittura, scultura ed architettura scritte da' più celebri personaggi dei secoli XV, XVI e XVII pubblicata da M. Gio. Bottari e continuata fino ai nostri giorni da Stefano Ticozzi, Volume secondo, New York, 1976
  • Gentili A., Tiziano, Firenze, 1990
  • Brock M., Titian et Veronese: Adonis à l'epreuve de Venus, in Andromede ou le heros a l'epreuve de la beautè, Parigi, 1996
  • Rearick, W. R., Titian's Later Mythologies, Artibus et Historiae, n. 33, 1996
  • Gentili A., Tiziano, Giunti, Firenze, 1998
  • Gentili A., Corpo femminile e sguardo maschile, in Il nudo nell'arte, Roma, 2002
  • Gibellini C. (a cura di), Tiziano, RCS Skira, Milano, 2003
  • Fazzini A., Venere che trattiene Adone, in Grandi Musei del mondo, 10, 2004