Veit Amerbach

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca

Veit Amerbach, noto anche come Amerpach, Trolman, Vitus Amerpachius (Wemding, 1503 circa – Ingolstadt, 13 settembre 1557), è stato un teologo tedesco.

Il suo nome fu una sua scelta erudita, Vitus, latinizzazione di Veit e Amerpachius da Amerbach, una frazione del comune di Wemding, luogo di origine del padre.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Veit Trollmann era figlio del contadino Hans Trollmann († 1520 circa). Fino al suo 14º anno di età frequentò la scuola latina nella città natale di Wemding, poi l'Università di Ingolstadt. Nel 1521 s'iscrisse all'Università di Friburgo in Brisgovia e successivamente passò a quella di Wittenberg, ove si accompagnò al riformatore Martin Lutero e all'umanista Filippo Melantone, che segnarono profondamente la sua vita.

Grazie a Lutero divenne, nel 1528, insegnante di latino a Eisleben, ove conobbe Johannes Agricola. Nel 1528 lasciò Wittenberg a causa di un'epidemia di peste e si trasferì a Jena. Qui proseguì i suoi studi filosofici, che si conclusero il 12 dicembre 1529 con la laurea di Maestro. Nello stesso anno sposò Elisabetta, dalla quale avrà undici figli.

Nel 1530 Amerbach entrò a far parte del Senato accademico della facoltà artistica dell'Università di Wittenberg.

Lutero e Gregor Brück lo inviarono nel 1541 al Concistoro sassone come partecipante del landesherrliches Kirchenregiment. Ma studiando i Padri della Chiesa egli giunse a risultati diversi, così che nacquero le diversità di pensiero sul patrimonio teologico della riforma protestante, specialmente riguardo alla dottrina della Giustificazione e a quella del primato del Papa. Di qui comparve nel 1542 la sua contestazione a Filippo Melantone, Commentarius de anima.

Nel 1543 Amerbach lasciò Wittenberg e con moglie e figli rientrò nella Chiesa cattolica. In conseguenza ottenne attraverso il principe-vescovo Moritz von Hutten (1539–52) un impiego presso la Scuola del duomo ad Eichstätt, la quale, a causa della vicinanza con l'Università di Ingolstadt, aveva perso molta importanza ed il principe-vescovo, utilizzando bravi insegnanti come Vitus Amerpachius, voleva rivalutarla e riformarla. Tuttavia, non appena ad Amerbach, nei successivi anni, venne offerta una posizione di Professore ad Ingolstadt, egli lasciò Eichstätt. Ad Ingoldtadt egli insegnò filosofia aristotelica e retorica. Presto fu chiamato anche a commentare Orazio e Cicerone e si cimentò anche come poeta in lingua latina. Durante i molti anni di insegnamento ad Ingolstadt si adoperò inoltre per l'equiparazione dell'insegnamento della filosofia a quelli delle altre facoltà.

Alla morte la sua salma fu inumata nella chiesa di Nostra Signora ad Ingolstadt.

Opere[modifica | modifica wikitesto]

  • Commentarius de anima
  • Commentaria su Cicerone e Orazio;
  • Antiparadoxa
  • Tres Epistolae

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

(in lingua tedesca salvo diverso avviso)

  • Winfried Trusen, Amerbach, Veit, Neue Deutsche Biographie (NDB), Band 1, Duncker & Humblot, Berlin 1953, ISBN 3-428-00182-6, S. 248 Versione digitalizzata
  • Deutsche Biographische Enzyklopädie (DBE). Band 1, 1995, Seite 114
  • Heinz Scheible: Melanchthons Briefwechsel Personen. Band 11
  • Heinz Kathe: Die Wittenberger Philosophische Fakultät 1501–1817. Böhlau, Köln 2002, ISBN 3412044024
  • Friedrich Wilhelm Bautz, Amerbach, Veit, vol. 1, Biographisch-Bibliographisches Kirchenlexikon (BBKL), pp. 144–145 (archiviato dall'url originale l'8 gennaio 2010).
  • Carl Ruland, Amerbach, Veit, Allgemeine Deutsche Biographie (ADB), Band 1, Duncker & Humblot, Leipzig 1875, S. 398.
  • Helmar Junghans: Verzeichniss der Rektoren, Prorektoren, Dekane, Professoren und Schloßkirchenprediger der Leucorea vom Sommersemester 1536 bis zum Wintersemester 1574/75. In: Irene Dingel und Günther Wartenberg: Georg Major (1502–1574). Ein Theologe der Wittenberger Reformation. Evangelische Verlagsanstalt, Leipzig 2005, ISBN 3374023320

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN7472915 · ISNI (EN0000 0001 1559 2027 · SBN RMLV022392 · BAV 495/195141 · CERL cnp01230487 · LCCN (ENn92072246 · GND (DE119059835 · BNE (ESXX4729272 (data) · BNF (FRcb12390228r (data) · NSK (HR000781839 · CONOR.SI (SL218878819 · WorldCat Identities (ENlccn-n92072246
  Portale Biografie: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di biografie