Valerianella locusta

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Valerianella locusta
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Ordine Dipsacales
Famiglia Caprifoliaceae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Divisione Magnoliophyta
Classe Magnoliopsida
Ordine Dipsacales
Famiglia Valerianaceae
Genere Valerianella
Specie V. locusta
Nomenclatura binomiale
Valerianella locusta
(L.) Laterrade

Valerianella locusta (L.) Laterrade è una pianta edibile, da insalata, appartenente alla famiglia delle Valerianacee (o Caprifoliaceae secondo la classificazione APG IV[1]).

Etimologia e altri nomi[modifica | modifica wikitesto]

Il suo nome botanico si deduce dal latino valere, ovvero pianta rigorosa, sana, mentre locusta poiché di forma allungata. Altri suoi nomi possono essere:

  • Valeriana insalata od olitoria (lat. olus = orto, ortaggio, per il botanico Linneo), per distinguerla, appunto, dalla sua parente fitoterapica (la "officinalis")
  • Soncino o songino, dal greco sonchus, ovvero morbido, delicato
  • Valerianella, dolcinella, gallinella, grassagallina, pasqualina, soprattutto verso il Centro Italia.
  • Formentino nel Comasco e nel Canton Ticino, Nüsslisalat nella Svizzera tedesca.
  • Pucciddana in siciliano, dal termine dialettale ('porcellana')
  • Sarsèt in piemontese, dal termine dialettale salssèt, in contrasto col francese doucette che, secondo Dal Pozzo[2], indicherebbe quindi il significato di leggermente salato.
  • Serzetto, in genovese.
  • Lacèt in alto Piemonte.
  • Matavìlz in dialetto triestino (dallo sloveno motovilec).
  • Ardielut o ardelut in friulano.
  • Molesini in veronese
  • Nosioi, in dialetto trentino

Caratteristiche[modifica | modifica wikitesto]

Fiorisce in primavera con fiori bianchi o azzurri. Raggiunge 30-40 cm di altezza. Non richiede grosse cure, predilige terreni soleggiati con un buon drenaggio. Si pianta in inverno. Ne esistono due varietà (cultivar) ben distinguibili. La prima, che produce semi grossi e delle foglie allungate, è chiamata "d'Olanda a Seme Grosso" (idonea alla coltivazione in serra); l'altra, invece, fruttifica dei semi più piccoli e viene detta "Verde Cuore Pieno" (idonea alla coltivazione all'aperto).

Cresce in tutto il territorio Mediterraneo, ed è presente in tutte le relative zone a clima temperato. Secondo certi studi botanici francesi i territori d'origine della valerianella sono le isole italiane maggiori, Sicilia e Sardegna. Secondo studi francesi del secolo scorso, la valerianella, parente della valeriana, sarebbe originaria della Sicilia e della Sardegna e si sarebbe diffusa, poi, dalle coltivazioni, in tutta Europa.[senza fonte] Oltre a essere un ortaggio comune, si può trovare allo stato spontaneo, in primavera, nei campi, nei giardini e sui vecchi muri.

Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]

Coltivazione di valerianella.

È da consumarsi liberamente in insalate, in maniera analoga alla lattuga e alle cicorie (radicchi). Viene spesso indicata per chi è debole di stomaco, poiché molto digeribile. Le caratteristiche organolettiche ricercate sono offerte dalla piantina giovane e dalle sue morbide foglie; quando viene lasciata maturare, la pianta si allunga per la fioritura e la produzione di semi fino a 30-40 cm di altezza, riduce quindi la propria massa fogliare e sviluppando porzioni meno gradevoli al palato (stelo e fiori); nella sua ultima fase di sviluppo infatti, la valerianella è più appetibile in forma cotta. Per il discreto contenuto di vitamine A, B e C, potassio, calcio, fosforo, ferro[3] diventa un alimento molto importante di equilibrio nella crescita.

Note[modifica | modifica wikitesto]

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