Urraca Garcés di Navarra (X secolo)

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Urraca Garcés
Contessa consorte di Castiglia
In carica955 –
970
PredecessoreSancha Sánchez
SuccessoreAva di Ribagorza
Duchessa consorte di Guascogna
In carica972 –
996
PredecessoreAmuna di Bordeaux
SuccessoreErmengarda
Nome completoUrraca Garcés
Nascita945 circa
Mortedopo il 1009
Luogo di sepolturaMonastero di San Severo
Casa realeJiménez
PadreGarcía I Sánchez
MadreTeresa di León
Consorte diFerdinando Gonzales
Guglielmo I di Guascogna
FigliToda e
Pedro, di primo letto
Bernardo
Gersenda
Sancho e
Brisca (o Sancha), di secondo letto
ReligioneCristianesimo

Urraca Garcés di Navarra (945 circa – dopo il 1009) fu una principessa di Navarra, contessa consorte di Castiglia dal 955 al 970 e poi duchessa consorte di Guascogna dal 972 al 996.

Origine[modifica | modifica wikitesto]

Secondo le Europäische Stammtafeln[1], vol.III, pag. 563 (non consultate) era figlia del re di Navarra García I e della seconda moglie Teresa di León, figlia del re di León, Ramiro II e della sua prima moglie Adosinda Gutiérrez[2].
García I Sánchez era figlio del re di Pamplona, Sancho I Garcés e di Toda di Navarra, figlia di Aznar Sánchez, signore di Larraun, e di Onneca Fortúnez, figlia del re di Navarra Fortunato Garcés, della famiglia Arista[3] (In lui venivano riunite le due dinastie di Navarra: la Jimena, da parte di padre e la Arista, da parte di madre).

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Urraca venne data in sposa, nel corso del 955, divenendone la seconda moglie, al conte di Castiglia Ferdinando Gonzales, figlio del conte di Castiglia, Gonzalo Fernández e di Muniadomna di Lara (ego Munia dona eí filius meus Ferrandus, proles Qundesalvi), come riporta il documento n° X del cartulario de san pedro de arlanza[4]; infatti il documento nº 67 del Cartulario de san Millan de la Cogolla, vol. I, datato novembre 955, cita Urraca, contessa di Castiglia (Comite Fredinando Gondessalvez et cometessa domna Urraca)[5].
Un'altra versione del matrimonio di Urraca con Ferdinando dice che fu celebrato, nel 960, per iniziativa di Urraca, che convinse il padre, Garcia I, a fare liberare Ferdinando che era stato fatto prigioniero[6], seguendolo quindi a Burgos[7].
Nella Colección diplomática de los Condes de Castilla lo storico Manuel Zabalza Duque sostiene che Urraca non compare citata in nessun documento relativo alla contea di Castiglia[7].

Dopo essere rimasta vedova, nel 970, Urraca tornò nel regno di Navarra, la presenza di Urraca in Navarra è confermata dal documento nº 88 del Cartulario de san Millan de la Cogolla, vol. I, datato 971, inerente a una donazione al monastero stesso, dove Urraca è citata come sorella del re, Sancho Garcés Abarca e di Ramiro e controfirma come (Dompna Urraca, eiusdem regis germana, Garsea ipsius regis filius)[8].

Regno di Navarra
Jiménez

Sancho I
Figli
Jimeno II
Figli
  • García
  • Sancho
  • Dadildis
  • Munia
  • García, figlio naturale
García I
Sancho II
Figli
García II
Figli
Sancho III
Figli
García III
Figli
Sancho IV
Figli
  • García
  • Ramón, figlio naturale
  • Urraca, figlia naturale

Sancho V

Pietro I

Figli
  • Pietro
  • Isabella

Alfonso I

García IV

Figli

Sancho VI

Figli

Sancho VII

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Sempre secondo le Europäische Stammtafeln[1], vol III, pag. 563 (non consultate), nel 972, Urraca sposò il duca di Guascogna Guglielmo I, figlio terzogenito del duca di Guascogna Sancho IV e della moglie[9] di cui non si conoscono né il nome né gli ascendenti[10][11].
Questo matrimonio ci è confermato sia dalla Historia monasterii S. Severi, tome II, in cui nella prologo al cap. VII si menziona Urraca moglie di Guglielmo I e madre di Bernardo e Sancho[12] che dal Cartulaire de l'abbaye de Saint Jean de Sorde, dove nel documento n° II, viene ricordata come madre di Sancho[13], che dal documento nº 108 del Cartulario de san Millan de la Cogolla, vol. I, datato 992, inerente a una donazione al monastero stesso del fratello, Sancho Garcés Abarca, dove Urraca viene indirettamente citata come madre del duca di Guascogna, Sancho VI (Sancio filius Gogelmi comitis)[14].

La data della morte di Urraca è controversa; dovrebbe essere tra il 1009 ed il 1011: secondo la Histoire de Béarn era ancora in vita nel 1009, quando suo figlio, il duca di Guascogna, Bernardo I, redasse l'atto di donazione della chiesa di San Severo, che lei controfirmò[15], mentre viene citata in un documento della Ex Historia Abbatiæ Condomensis, del 1012, in cui si prega suffragi della anime dei defunti della famiglia comitale di Guascogna[16].
Mentre, secondo la Historia monasterii S. Severi, tome II, la contessa Urraca morì l'11 luglio 1041 (quasi centenaria) e fu sepolta nel monastero di San Severo accanto al marito[17], col quale l'aveva fatta costruire.

Figli[modifica | modifica wikitesto]

Al conte di Castiglia Ferdinando Gonzales, diede, probabilmente (non confermati da fonti primarie), due figli[7]:

  • Toda Fernández
  • Pedro Fernández.

Al duca di Guascogna Guglielmo I, diede sei figli[18][19]:

Ascendenza[modifica | modifica wikitesto]

Genitori Nonni Bisnonni Trisnonni
García II Jiménez Jimeno I Garcés  
 
 
Sancho I Garcés di Navarra  
Dadildis di Pallars  
 
 
García I Sánchez di Navarra  
Aznar Sánchez Sancho Garcés  
 
 
Toda di Navarra  
Onneca Fortúnez Fortunato Garcés  
 
 
Urraca Garcés di Navarra  
Ordoño II di León Alfonso III delle Asturie  
 
Jimena di Pamplona  
Ramiro II di León  
Elvira Menéndez Ermenegildo Gutierrez  
 
Ermessinda Gatonez  
Teresa di León di Navarra  
Gutier Osóriz  
 
 
Adosinda Gutiérrez  
Ildoncia Menéndez  
 
 
 

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Le Europäische Stammtafeln sono una raccolta di tavole genealogiche delle (più influenti) famiglie europee.
  2. ^ (EN) genealogy - King Ramiro II
  3. ^ (EN) Dinastie reali di Navarra
  4. ^ (LA) #ES cartulario de san pedro de arlanza, doc X, pagg. 31- 34
  5. ^ (LA) #ES Cartulario de San Millán de la Cogolla, documento n° 49, pag. 79 Archiviato il 27 febbraio 2023 in Internet Archive.
  6. ^ [Rafael Altamira, Il califfato occidentale, pag. 492]
  7. ^ a b c (LA) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Conti di Castiglia - URRACA (FERNANDO González)
  8. ^ (LA) #ES Cartulario de San Millán de la Cogolla, documento n° 88, pagg. 102 e 103 Archiviato il 27 febbraio 2023 in Internet Archive.
  9. ^ (LA) Textos navarros del códice de Roda, pagg. 56 e 57, par. 29
  10. ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Duchi di Guascogna - SANCHO Garcia)
  11. ^ (LA) Gascogne Origine - Sancho IV Garcia ou Garcez
  12. ^ (LA) Historia monasterii S. Severi, tome II, lib. VII, pag. 123
  13. ^ (LA) Cartulaire de l'abbaye de Saint Jean de Sorde, doc. II, pag. 2
  14. ^ (LA) #ES Cartulario de San Millán de la Cogolla, documento n° 108, pagg. 117 e 118 Archiviato il 27 febbraio 2023 in Internet Archive.
  15. ^ (LA) Histoire de Béarn, Cap. XI, par. V, pag. 232
  16. ^ a b c d e (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptires, tomus XI, Ex Historia Abbatiæ Condomensis, pag. 396 A
  17. ^ (LA) Historia monasterii S. Severi, tome II, caput I, lib. VII, pag. 133
  18. ^ (LA) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Duchi di Guascogna - URRACA (GUILLAUME Sancho)
  19. ^ a b (LA) Gascogne Origine - Urraca Garcez (de Pamplona, de Navarra) (Guillaume 1er Sanchez)
  20. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptires, tomus XI, Ex Historia Abbatiæ Condomensis, pag. 396 E
  21. ^ a b (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IV, Ademari Historiarum III. par. 39, pag. 134 Archiviato il 14 maggio 2014 in Internet Archive.
  22. ^ (LA) Chronicon Santi Maxentii Pictavinis, Chroniques des Eglises d´Anjou', pag 380
  23. ^ (LA) Monumenta Germaniae Historica, Scriptores, tomus IV, Ademari Historiarum III. par.30, p. 128. Archiviato il 12 maggio 2014 in Internet Archive.
  24. ^ (LA) Rerum Gallicarum et Francicarum Scriptires, tomus X, Chronico Sancti Maxentii, pag. 232
  25. ^ (LA) #ES Foundation for Medieval Genealogy: Nobiltà Aquitana - GUILLAUME d'Aquitaine
  26. ^ (LA) Cartoulaire de L'abbaye de San Cyprien de Poitiers, par. 49, pag. LIX
  27. ^ (LA) Chronicon Santi Maxentii Pictavinis, Chroniques des Eglises d´Anjou', anno 1010, pagg 387 e 388
  28. ^ (LA) #ES Chartes et documents pour servir à l'histoire de l'abbaye de Saint-Maixent, Archives historiques du Poitou, vol. I, doc. LXXXI, pagg 99 e 100

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie[modifica | modifica wikitesto]

Letteratura storiografica[modifica | modifica wikitesto]

  • Rafael Altamira, Il califfato occidentale, in Storia del mondo medievale, vol. II, 1999, pp. 477–515.
  • René Poupardin, "Ludovico il Pio", cap. XVIII, vol. II (L'espansione islamica e la nascita dell'Europa feudale) della Storia del Mondo Medievale, pp. 558–582.
  • (ESLA) José María Lacarra, Textos navarros del códice de Roda (PDF), su unizar.es. URL consultato il 28 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2021).
  • (LA) Historia monasterii S. Severi, tome II.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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