Un detective

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Un detective
Franco Nero e Delia Boccardo in una sequenza del film
Lingua originaleitaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1969
Durata103 min
Rapporto1,85:1
Generethriller
RegiaRomolo Guerrieri
SoggettoLudovico Dentice
SceneggiaturaMassimo D'Avak, Alberto Silvestri, Franco Verucci
ProduttoreMario Cecchi Gori
Casa di produzioneFair Film
Distribuzione in italianoI.N.D.I.E.F.
FotografiaRoberto Gerardi
MontaggioMarcello Malvestito
MusicheFred Bongusto
ScenografiaGiantito Burchiellaro
CostumiLuca Sabatelli
Interpreti e personaggi
Doppiatori originali

Un detective è un film italiano del 1969 diretto da Romolo Guerrieri.

È noto anche con il titolo alternativo Macchie di belletto.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Al rude commissario Belli (Franco Nero) viene affidata l'indagine sulla morte di un discografico, tale signor Romanis (Marino Masé). L'uomo, freddato a colpi di pistola nel proprio appartamento, poco distante dal centro di Roma, viene rinvenuto poche ore dopo la morte. I colpi di pistola hanno mandato in frantumi la finestra dell'appartamento ma nessuno sembra essersi accorto di nulla. In una girandola di eventi il commissario viene in contatto con una serie di personaggi: dalla modella Sandy (Delia Boccardo) alla cantante pop Emanuelle (Susanna Martinková), dall'avvocato Fontana (Adolfo Celi) alla di lui bellissima moglie, la signora Vera (Florinda Bolkan). Questi personaggi ruotano attorno alla storia, rivelando particolari scomodi della Roma bene. Dopo la morte di Mino (Maurizio Bonuglia) (figlio dell'avvocato Fontana) e di Sandy, il commissario Belli si troverà di fronte alla verità, smascherando l'insospettabile assassina.

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film venne distribuito nel circuito cinematografico italiano il 6 settembre del 1969.

Accoglienza[modifica | modifica wikitesto]

Il film introitò 616.630.000 lire dell'epoca, risultando il 70° incasso al botteghino italiano della stagione cinematografica 1969-70.

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Per Marco Giusti il film è «ben scritto, ben recitato, con donne bellissime (Boccardo, Dionisio e Antonelli)... Guerrieri si muove con maestria in una storia di poliziotti non così onesti, avvocati cattivi, femmes fatales, figli corrotti della borghesia.».[1]

Colonna sonora[modifica | modifica wikitesto]

La musica è di Fred Bongusto e gli arrangiamenti sono di Robby Poitevin. La canzone: The world of the Blues (Waine - Bongusto) è cantata da Shirley Harmer.

Curiosità[modifica | modifica wikitesto]

Franco Nero tornerà a vestire i panni di un commissario di polizia di nome Belli quattro anni dopo nella pellicola La polizia incrimina, la legge assolve di Enzo G. Castellari, ma tra le due pellicole non vi è alcuna relazione di trama, nonostante che anche in quel film Nero sia affiancato da Delia Boccardo.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Marco Giusti, Dizionario dei film italiani stracult, Sperling & Kupfer, 1999, p. 208, ISBN 9788820029197.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Cinema: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di cinema