Ultima giovinezza

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Ultima giovinezza
Raimu e Jacqueline Delubac in una scena del film
Lingua originaleitaliano, francese
Paese di produzioneItalia, Francia
Anno1939
Durata88 min
Dati tecniciB/N
rapporto: 1,37 : 1
Generedrammatico
RegiaJeff Musso
Soggettotratto dal romanzo Mister Gilhooley di Liam O'Flaherty
SceneggiaturaMaria Basaglia
Casa di produzioneScalera Film
Distribuzione in italianoScalera Film
FotografiaUbaldo Arata
MontaggioEraldo Da Roma
MusicheGiuseppe Mulè, diretta da Ezio Carabella
ScenografiaPierre Schild
Interpreti e personaggi

Ultima giovinezza è un film del 1939 diretto da Jeff Musso.

Trama[modifica | modifica wikitesto]

Di ritorno nella madre patria dopo molti anni di assenza, un anziano colonizzatore francese incontra casualmente una donna, vittima di un forte stato di depressione a causa dell'ex amante, e, colto da una tenerezza quasi paterna, decide di accoglierla a casa sua. Nell'uomo questo sentimento si trasforma, pian piano, in passione amorosa. Anche la donna sembra provare qualcosa per il suo benefattore, ma questi si rende presto conto che si tratta solo di riconoscenza. Rimane però accecato dalla gelosia quando la ragazza si innamora di un uomo più giovane di lui, arrivando persino a progettare di uccidere il rivale. Ma, durante un alterco con la sua giovane ospite, l'uomo capisce quanto ella sia volgare e insensibile e, in preda all'ira, strangola la ragazza. Successivamente, in preda all'angoscia e al pentimento, vaga per la città, arriva al porto e si getta in mare, suicidandosi.

Produzione[modifica | modifica wikitesto]

Il film, una coproduzione italo-francese, è girato negli studi Scalera di Roma in doppia versione. Nella versione italiana la direzione artistica è curata da Marcello Albani. La versione francese, con il titolo Dernière Jeunesse, è diretta dallo stesso regista con il medesimo cast ad eccezione di alcuni ruoli secondari impersonati da attori francesi in luogo di quelli italiani. In questa versione, inoltre, il protagonista è chiamato Georges, mentre in quella italiana si chiama Cesare. Il ruolo è interpretato da Raimu, al secolo Jules Auguste César Muraire (1883-1946), uno degli attori più importanti del cinema francese degli anni trenta e nella prima metà degli anni quaranta.
Per Dernière Jeunesse, presentato alla 7ª Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia, Ubaldo Arata riceve il Premio per la miglior fotografia[1].

Critica[modifica | modifica wikitesto]

Alberto Albani Barbieri su La Tribuna del 13 agosto 1939: «[...] Il film è soprattutto un lungo pezzo di bravura per Raimu, il grande eclettico attore marsigliese che dà, con essa, forse la più felice ed impegnativa delle sue incarnazioni drammatiche. [...] Jacqueline Delubac è stata pari al suo compito [...] con discrezione, con intelligenza, con garbo [...]».

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Premi al cinema italiano da Maria Coletti (a cura di), Documenti, in Orio Caldiron (a cura di), Storia del Cinema Italiano, vol.5 - 1934/1939, Venezia, Marsilio, Edizioni di Bianco & Nero, 2006.ISBN 88-317-8748-9

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Roberto Chiti; Enrico Lancia, Dizionario del Cinema Italiano, i film vol.1, Roma, Gremese, 2005.ISBN 88-8440-351-0

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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