Tylopsis lilifolia

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Tylopsis lilifolia
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Protostomia
Phylum Arthropoda
Subphylum Tracheata
Superclasse Hexapoda
Classe Insecta
Sottoclasse Pterygota
Coorte Exopterygota
Subcoorte Neoptera
Superordine Polyneoptera
Sezione Orthopteroidea
Ordine Orthoptera
Sottordine Ensifera
Superfamiglia Tettigonioidea
Famiglia Tettigoniidae
Sottofamiglia Phaneropterinae
Tribù Tylopsidini
Genere Tylopsis
Specie T. lilifolia
Nomenclatura binomiale
Tylopsis lilifolia
(Fabricius, 1793)
Sinonimi

Centrophorus spinosus
Fischer von Waldheim, 1846
Locusta gracilis
Germar, 1817
Locusta lilifolia
Fabricius, 1793
Locusta thymifolia
Petagna, 1792
Phaneroptera margineguttata
Serville, 1838
Phaneroptera praeusta
Fischer von Waldheim, 1846
Tylopsis thymifolia
(Petagna, 1792)[2]

Nomi comuni

grillo dei gigli

Tylopsis lilifolia (Fabricius, 1793) è una specie di cavalletta appartenente alla famiglia Tettigoniidae (sottofamiglia Phaneropterinae).[3][4]

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

I maschi adulti crescono fino a 13–22 millimetri (0,51–0,87 in) di lunghezza, mentre le femmine arrivano a 16–23 millimetri (0,63–0,91 in).[5].

Questa specie presenta due fenotipi per la colorazione del corpo. Quella di base varia da un verde oliva o pallido fino a un marroncino con bande giallastre longitudinali lungo la schiena. La testa, le zampe e le ali sono verdi. Le zampe sono lunghe e sottili, con piccoli aculei. Le antenne sono molto lunghe e possono essere fino a cinque volte più lunghe del corpo. L'ovopositore è lungo 4–5 millimetri (0,16–0,20 in)[5] e curvato all'insù. Nelle pianure asciutte è più comune il fenotipo marrone.

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

Questa specie è presente nella maggior parte dell'Europa[6], dove è diffusa soprattutto nella regione mediterranea. Può essere osservata anche in Nord Africa, nel Vicino Oriente, in Iran e nel Caucaso. Vive principalmente nei prati soleggiati, tra gli arbusti e nelle radure dei boschi.[4][1]

Gli adulti possono essere osservati generalmente da agosto a ottobre.[5]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Hochkirch A. et al. 2016, Tylopsis lilifolia, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 31 maggio 2018.
  2. ^ BioLib
  3. ^ Johan Christian Fabricius, Supplementum Entomologiae Systematicae, vol. 2, 1793, p. 36.
  4. ^ a b (EN) D.C. Eades, D. Otte, M.M. Cigliano e H. Braun, Tylopsis lilifolia, in Ortoptera Species File Online. Version 5.0/5.0. URL consultato il 31 maggio 2018.
  5. ^ a b c Tylopsis liliifolia, su Linnea.t. URL consultato il 31 maggio 2018.
  6. ^ (EN) Taxon details: Tylopsis lilifolia, in Fauna Europaea version 2.6.2, Fauna Europaea Web Service, 2013. URL consultato il 31 maggio 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Ragge (1964) A revision of the genus Tylopsis Fieber (Orthoptera: Tettigoniidae), Bulletin of the British Museum (Natural History) Entomology (Bull. Br. Mus. (Nat. Hist.) Ent.) 15:297-322
  • Heiko Bellmann: Der Kosmos Heuschreckenführer. Die Arten Mitteleuropas sicher bestimmen. Franckh-Kosmos Verlags GmbH & Co. KG, Stuttgart 2006, ISBN 3440104478
  • Mace, E. 2011. Présence de Tylopsis lilifolia (Fabricius, 1793) en Haute-Normandie (Ensifera, Tettigoniidae). L’Entomologiste Haut-Normand 1: 27-28.

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