Tu sei Pietro

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Tu sei Pietro
AutoreAlda Merini
1ª ed. originale1962
GenerePoesia
Lingua originaleitaliano

«Ché cristiana son io ma non ricordo
dove e quando finì dentro il mio cuore
tutto quel paganesimo che vivo. - Alda Merini, Rinnovate ho per te. - [1]»

Tu sei Pietro è un'antologia di poesie della scrittrice italiana Alda Merini.

Storia editoriale[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1961 l'editore Scheiwiller pubblica questa nuova raccolta di poesie d'amore non corrisposto dedicate al medico Pietro Paschale che aveva in cura le sue due figlie. Come afferma Maria Corti[2] nella prefazione all'edizione del volume da lei curata, "Questa silloge poetica venne suggerita ad Alda Merini dall'astrologa e letterata di quegli anni, Violetta Besesti, destinataria della lirica 'Sogno'".

Scrive Maria Corti[3] "Questa raccolta del 1961, cui seguirà un ventennio di silenzio, è un anello di congiunzione fra il prima e il dopo: già il titolo "Tu sei Pietro" è segnale di una sovrapposizione della metafora biblicoevangelica a un evento terreno drammatico, il che si ripeterà nella raccolta La Terra Santa (1984), il capolavoro della Merini."

La raccolta è divisa in tre parti. Nella prima parte forti sono i richiami evangelici mentre nella seconda e nella terza domina il senso tragico del fato che investe ogni evento della vita.

Esempi di strofe[modifica | modifica wikitesto]

  • Se tu mi hai posto in grembo e nella mente/ questo seme dolcissimo di amore,/ versa sopr'esso un'aria che lo allevi/ e che gli dia più facile respiro! (da Inno)
  • Sempre, Violetta, il tempo ti oscurava/ dentro quella mordente nostalgia/ di cose pure, nate dal pensiero/ purificate al vivo nel dolore. (da Sogno)
  • Se affidassi al buon vento questo viso/ dove già s'accavallano le tracce/ di un'antica bellezza e mi affissassi/ alla mano pulita della luce,/ so che ne tornerei trasfigurata.(da L'aria infiammata che mi invoca a danze)
  • Dentro la Tua pietà rendimi una/ perché a te che io tendo dalla vita/ prima che conoscessi questi inferni. (da Come posso perciò trasfigurare)
  • Ho buttato il mio verbo come Iddio/ (l'amore fa di questi prepotenti/ e nuovissimi doni) ed ho creato/ proprio col soffio identico iniziale/ con cui Dio ha fatto l'uomo. (da Ho buttato il mio verbo)
  • O fermento/ bello di donna dalle dritte spalle/ cui le dita di angelo racchiuso/ hanno impresso una curva di mistero/ mentre che all'apparenza ne gioivi/ profondamente come in veste nuova. (da Donna al pianoforte)
  • Come quieta fontana o soleggiato/ pesce scherzoso avvolto ad una spina,/ come il prisma del grano che profonda/ la sua attesa nel sole/ prima di denudarla dentro il pane,/ così sei religioso per tua sorte/ dacché cali i tuoi spiriti pensosi/ sopra le immonde piazze dei poeti./ So per me stessa tutta la visione/ del tuo canto patito come neve/ che ti preme d'amore alle ginocchia. (da A Vanni Schweiller)

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Alda Merini, da Rinnovate ho per te in Tu sei Pietro, Alda Merini , Poesie. Fiore di Poesie. 1951-1997, Einaudi, Torino, 1998, pag. 55
  2. ^ Maria Corti, in Prefazione a Alda Merini. Poesie. 1951-1997, Einaudi, Torino, pag. X
  3. ^ op. cit., pag. X

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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