Trattato di Corbeil (1258)

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Sigillo di Guillaume de Roquefeuil ambasciatore di Giacomo d'Aragona

Il trattato di Corbeil fu un accordo stipulato l'11 maggio 1258, a Corbeil (oggi Corbeil-Essonnes), nell'Île-de-France, tra il re di Francia, Luigi IX, ed il Re di Aragona, Giacomo I di Aragona.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Con il trattato il sovrano francese, quale erede di Carlomagno, rinunciava alla pretensione storica di sovranità feudale sulla Contea di Barcellona e sulle altre contee catalane, indipendenti dalla fine del X secolo. Giacomo I rinunciò a rivendicare i suoi diritti su Fenouillet-du-Razès e su Peyrepertuse, lasciando così le fortezze di Puilaurens, Fenouillet, Caudiès-de-Fenouillèdes, Peyrepertuse e di Quéribus a Luigi IX; inoltre rinunciò a Tolosa, Saint-Gilles, Quercy, Narbona, Albi, Carcassonne (parte della contea di Tolosa fino al 1213), Rasès, Béziers, Lauragais, Termes e Ménerbes, quest'ultimo dato in feudo a Roger III di Béziers; e ancora a Agde e Nîmes (dove i visconti di queste città erano vassalli dei conti di Barcellona dal 1112), Rouergue, Millau e Gévaudan, ereditate dalla contessa Dolce I di Provenza. Rimasero sotto il dominio di Giacomo I la viscontea di Carlat e la signoria di Montpeller con la baronia di Aumelas.[1]

Giacomo, all'atto della firma del trattato, rifiutò di rinunciare ai suoi diritti feudali sulla Contea di Foix, visto che questa non sarebbe stata posta sotto il controllo del Re di Francia. Nell'accordo venne anche sancito il matrimonio tra Isabella, figlia di Giacomo I, e Filippo, erede al trono di Francia. Il 17 luglio, il re aragonese rinunciò ai suoi diritti ereditari sulla Contea di Provenza (allora un feudo imperiale) a favore di Margherita, figlia di Raimondo Berengario IV, conte di Provenza, suo zio (morto nel 1245) e moglie del re di Francia. L'effetto di questo trattato fu l'estromissione del Re spagnolo dagli affari dell'odierno sud della Francia, ed inoltre questo favorì il passaggio della Provenza nelle mani dei Valois, che fece confluire questa regione nel regno di Francia.[1]

«Ludovicus, Dei gratia Francorum Rex…" "Jacobum eadem gratia illustrem Regem Aragone…" "...quod nos dicebamus comitatum Barchinone, Urgelli, Bisuldune, Rosilione, Empurdano, Ceritanie et Confluentis, Gironde et Eusone cum eorum pertinenciis de regno Francie et de feudis nostris esse" "Et idem Rex Aragone ex adverso dicebat se jus habere in Carcassona et Carcasses, in Rede et Redensi…" "pro ipso Rege Aragone et nomine et vice ipsius deffinimus, quittamus, cedimus et omnino remmittimus quicquid juris et possesionis vel quasi habebamus siquid habebamus vel habere poteramus… in predictis comitatibus Barchinone et Urgelli Bisuldune, Rossillone, Empurdane, Ceritanie, Confluente, Gerundense et Ausone…." "…in Carcasona, ...in Rede, …in Laurago, …in Termense, …in Menerba, …in Fonolleto, …in Petra pertusa, …in comitatu Amilliavi et Guialdane, et in Naumaso …et in comitau Tholose»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (FR) R. Plandé, La formation politique de la frontière des Pyrénées, in Revue géographique des Pyrénées et du Sud-Ouest, vol. 9, n. 3, 1938, pp. 221-242..

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]