Tragedy (Bee Gees)

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Tragedy
singolo discografico
ArtistaBee Gees
Pubblicazione9 febbraio 1979
Durata5:03
Album di provenienzaSpirits Having Flown
Dischi1
Tracce2
GenereDance rock
Disco[1]
EtichettaRSO Records
ProduttoreBarry Gibb, Robin Gibb, Maurice Gibb, Albhy Galuten e Karl Richardson
Registrazione1978
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera della Francia Francia[2]
(vendite: 500 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[3]
(vendite: 400 000+)
Dischi di platinoBandiera del Canada Canada[4]
(vendite: 150 000+)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[5]
(vendite: 2 000 000+)
Bee Gees - cronologia
Singolo precedente
(1978)
Singolo successivo
(1979)

Tragedy è una canzone dei Bee Gees, inclusa nell'album del 1979 Spirits Having Flown e da esso estratta come secondo singolo.

Descrizione[modifica | modifica wikitesto]

Il singolo raggiunse la posizione numero uno nella classifica inglese e quella della classifica statunitense per due settimane ed in Canada per quattro settimane, ottenendo anche un notevole successo nel resto del mondo dove arriva primo in Francia, Italia, Nuova Zelanda e Spagna, secondo in Austria, Svizzera, Australia, Germania e Sudafrica, quarto in Norvegia, quinto nei Paesi Bassi e sesto in Svezia.

Benché non presente nella colonna sonora del film La febbre del sabato sera, Tragedy fu in seguito inserita nell'accompagnamento musicale del musical ispirato al film.

Il singolo ebbe il merito di scalzare dalla vetta della Billboard Hot 100 I Will Survive di Gloria Gaynor per due settimane, per poi lasciare nuovamente il posto al singolo della Gaynor, che mantenne la vetta per un'ulteriore settimana.

Nel 1979 la NBC mandò in onda uno speciale sui Bee Gees, in cui fu mostrato come il suono dell'esplosione presente nel brano era stato realizzato. Barry Gibb riproduceva un suono sordo con le proprie mani, ed in fase di mixaggio tale effetto veniva amplificato e moltiplicato per avere l'effetto di una forte esplosione.

Nel 1998 una cover di Tragedy registrata dalla band Steps arrivò anch'essa alla prima posizione della classifica inglese. Nel 2006 anche i Celldweller hanno realizzato una cover del brano per il download su iTunes.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

  1. Tragedy – 5:00
  2. Until – 2:25

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

Classifiche di fine anno[modifica | modifica wikitesto]

Classifica (1979) Posizione
Australia[6] 37
Austria[18] 18
Belgio (Fiandre)[19] 33
Canada[20] 12
Francia[21] 9
Germania[22] 30
Italia[13] 6
Nuova Zelanda[23] 15
Stati Uniti[24] 16
Sudafrica[25] 14

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Disco music anni 70: Ecco i titoli delle canzoni discoteca che hanno segnato un epoca, su retronline.it. URL consultato il 25 marzo 2022.
  2. ^ (FR) Les Certifications depuis 1973, su InfoDisc. URL consultato il 16 ottobre 2015. Selezionare "BEE GEES" e premere "OK".
  3. ^ (EN) Tragedy, su British Phonographic Industry. URL consultato il 16 ottobre 2015.
  4. ^ (EN) Tragedy – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 16 ottobre 2015.
  5. ^ (EN) Bee Gees - Tragedy – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 16 ottobre 2015.
  6. ^ a b (EN) David Kent, Australian Chart Book 1970–1992, St Ives, N.S.W., Australian Chart Book, 1993, ISBN 0-646-11917-6.
  7. ^ a b c d e f g h (NL) Bee Gees - Tragedy, su Ultratop. URL consultato il 27 agosto 2019.
  8. ^ (EN) Top Singles - March 24, 1979, su Library and Archives Canada. URL consultato il 27 agosto 2019.
  9. ^ (EN) Song title - Tragedy, su tsort.info. URL consultato il 27 agosto 2019.
  10. ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
  11. ^ (FR) Accès direct à ces Artistes, su InfoDisc. URL consultato il 27 agosto 2019. Selezionare "BEE GEES" e premere "OK".
  12. ^ (EN) Database, su The Irish Charts. URL consultato il 27 agosto 2019.
  13. ^ a b I singoli più venduti del 1979, su Hit Parade Italia. URL consultato il 27 agosto 2019.
  14. ^ (EN) Official Singles Chart: 25 February 1979 - 3 March 1979, su Official Charts Company. URL consultato il 27 agosto 2019.
  15. ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Spagna, Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
  16. ^ a b c (EN) Bee Gees – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 27 agosto 2019. Cliccare sulla freccia all'interno della casella nera per visualizzare la classifica desiderata.
  17. ^ (EN) South African Rock Lists Website SA Charts 1969 - 1989 Acts (B), su rock.co.za. URL consultato il 27 agosto 2019.
  18. ^ (DE) Jahreshitparade 1979, su austriancharts.at. URL consultato il 27 agosto 2019.
  19. ^ (NL) Jaaroverzichten 1979, su Ultratop. URL consultato il 27 agosto 2019.
  20. ^ (EN) Top 100 Singles of 1979, su Library and Archives Canada. URL consultato il 27 agosto 2019.
  21. ^ (FR) Top - 1979, su top-france.fr. URL consultato il 27 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016).
  22. ^ (DE) Single – Jahrescharts 1979, su Offizielle Deutsche Charts. URL consultato il 27 agosto 2019.
  23. ^ (EN) Top Selling Singles of 1979, su The Official NZ Music Charts. URL consultato il 27 agosto 2019 (archiviato dall'url originale il 25 marzo 2016).
  24. ^ (EN) Billboard Top 100 - 1979, su longboredsurfer.com. URL consultato il 27 agosto 2019.
  25. ^ (EN) Top 20 Hit Singles of 1979, su rock.co.za. URL consultato il 27 agosto 2019.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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