Tour della nazionale di rugby a 15 dell'Italia 2005

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Italia in tour 2005
30 maggio 2005 ‒ 28 giugno 2005
Allenatore Pierre Berbizier
Capitano Marco Bortolami
Destinazione Argentina
G V N P
Totali 3 2 0 1
Test match 2 1 0 1
Avversari nei test match
Nazionale G V N P
Bandiera dell'Argentina Argentina 2 1 0 1
Destinazione Australia
Avversari nei test match
Nazionale G V N P
Bandiera dell'Australia Australia 1 0 0 1

Nel giugno 2005 la nazionale italiana di rugby intraprese un tour recandosi in Argentina ed Australia.

Furono previsti tre test match tra la seconda e l'ultima settimana del mese di giugno: due contro la nazionale argentina a Salta e Córdoba ed uno contro la nazionale australiana a Melbourne. In preparazione ai primi due incontri ufficiali, il 4 giugno venne programmata una gara d'avvicinamento senza il riconoscimento del cap internazionale dalle due federazioni a San Salvador de Jujuy tra Argentina "XV" e Italia "XV".

L'Argentina usciva da un prestigioso pareggio a Cardiff per 25-25 contro i British & Irish Lions in procinto di affrontare la loro tournée in Nuova Zelanda[1], mentre l'Australia era la seconda forza del ranking IRB.

Commissario tecnico della nazionale italiana era il francese Pierre Berbizier, da un mese e mezzo nell'incarico[2] e al suo primo ciclo d'incontri con la squadra. Berbizier selezionò un primo gruppo di 56 giocatori[3], tra cui scelse 30 Azzurri per la tournée dal 30 maggio al 28 giugno; Alessandro Troncon tra gli assenti di rilievo[4].

La spedizione si aprì a San Salvador de Jujuy contro un XV dei Pumas cui Berbizier oppose una formazione per buona parte sperimentale, con diverse variazioni rispetto al XV base (Robertson, Mannato, Moretti ed anche esordienti quali Sole)[5]; il risultato finale fu positivo per l'Italia, sia nel punteggio (vittoria 32-14) sia nel gioco[5].

Le impressioni emerse nell'incontro non ufficiale tra le due formazioni trovarono conferma nel fine settimana seguente a Salta dove l'Italia, benché sconfitta nel test match contro i Pumas orfani di 5 giocatori impegnati in campionato in Francia, riuscì a reggere il confronto, arrivando addirittura a comandare il gioco intorno alla mezz'ora per 12-10 grazie a un drop di Griffen e a tre calci di Peens[6]; la mischia italiana riuscì a guadagnare diversi calci piazzati, sei dei quali alla fine trasformati dallo stesso Peens per un risultato finale di 35-21 a favore dei sudamericani[6][7].

Per il secondo test a Córdoba diversi elementi rientrarono in entrambe le squadre, e fu chiamato d'urgenza Ramiro Pez, argentino che giocava per l'Italia ma da due anni fuori dalle convocazioni internazionali, in quei giorni in vacanza nella sua città d'origine e quindi subito disponibile per sostituire gli infortunati Orquera e Scanavacca[8]. Proprio Pez aprì le marcature per gli Azzurri al 15’, con gli argentini avanti per 7-0; una volta pareggiato il conto, un break di Peens dalla piazzola e una meta di Parisse al 33’ portarono avanti gli Azzurri[9]; Gonzalo Canale allo scadere portò l'Italia avanti per 27-13 alla fine del primo tempo[9]. Nella ripresa la squadra di Berbizier resistette al ritorno degli avversari che andarono in meta con Felipe Contepomi e accorciarono con il gioco al piede di Federico Todeschini; gli unici punti italiani furono ancora di Peens dalla piazzola, e negli ultimi 10 minuti la squadra giocò in 14 per l'espulsione di Bortolami[9] ma uscì vittoriosa alfine per 30-29, prima volta contro l'Argentina in trasferta e[10], per quella stagione, unica vittoria europea contro le squadre di prima fascia dell'emisfero sud.

Una settimana più tardi l'Italia fu a Melbourne contro l'Australia finalista sconfitta della più recente Coppa del Mondo; di fronte a una compagine più tecnica gli Azzurri, appesantiti da un viaggio transcontinentale e dalle fatiche sudamericane[11], pur autori per la prima volta nella loro storia di tre mete contro gli Wallabies, vennero da costoro travolti con undici marcature per un passivo di 21-69[12][13] al termine di un tour che comunque Berbizier definì positivo[12].

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

I test match[modifica | modifica wikitesto]

Salta
11 giugno 2005, ore 18:10 UTC-3
Argentina Bandiera dell'Argentina35 – 21
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaStadio Martearena (20000 spett.)
Arbitro: Bandiera del Sudafrica Tappe Henning

Córdoba
18 giugno 2005, ore 20:10 UTC-3
Argentina Bandiera dell'Argentina29 – 30
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaStadio Belgrano
Arbitro: Bandiera del Sudafrica Mark Lawrence

Melbourne
25 giugno 2005, ore 15:00 UTC+10
Australia Bandiera dell'Australia69 – 21
referto
Bandiera dell'Italia ItaliaDocklands Stadium (26520 spett.)
Arbitro: Bandiera dell'Irlanda Alan Lewis

L'incontro non ufficiale[modifica | modifica wikitesto]

San Salvador de Jujuy
4 giugno 2005
Argentina XV14 – 32Italia XVStadio 23 Agosto
Arbitro: Bandiera dell'Argentina Daniel Jabase

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Lions 25-25 Argentina, in BBC, 23 maggio 2005. URL consultato il 15 maggio 2016.
  2. ^ Berbizier, un CT francese per rilanciare l'Italia, in la Repubblica, 20 aprile 2005. URL consultato il 15 maggio 2016.
  3. ^ Tutte notizie – Rugby. Berbizier sceglie una rosa di 56 Azzurri, in La Gazzetta dello Sport, 5 maggio 2005. URL consultato il 15 maggio 2021.
  4. ^ Tutte notizie – Rugby. I trenta di Berbizier: Troncon tra gli assenti, in La Gazzetta dello Sport, 24 maggio 2005. URL consultato il 15 maggio 2021.
  5. ^ a b L'Italia di Berbizier vola con Robertson. Battuta l'Argentina XV, in La Gazzetta dello Sport, 6 giugno 2006. URL consultato il 15 maggio 2016.
  6. ^ a b Berbizier debutta con un KO, ma è un'Italia che soddisfa, in La Gazzetta dello Sport, 13 giugno 2005. URL consultato il 15 maggio 2016.
  7. ^ L'Italia di Berbizier sconfitta con onore, in la Repubblica, 13 giugno 2005. URL consultato il 15 maggio 2021.
  8. ^ Stanotte l'Italia cerca la rivincita nel secondo test match con l'Argentina, in La Gazzetta dello Sport, 18 giugno 2006. URL consultato il 15 maggio 2015.
  9. ^ a b c Carlo Gobbi, Italia spettacolo: Argentina battuta con tre mete, in La Gazzetta dello Sport, 19 giugno 2006. URL consultato il 15 maggio 2016.
  10. ^ Rugby, storica vittoria in Argentina, in la Repubblica, 19 giugno 2005. URL consultato il 15 maggio 2021.
  11. ^ Rugby: Australia troppo forte, Italia sconfitta 69-21, in AGI, 25 giugno 2005. URL consultato il 15 maggio 2016 (archiviato dall'url originale il 10 giugno 2016).
  12. ^ a b Alessandro Bertellotti, L'Australia è di un altro pianeta: lezione all'Italia, in La Gazzetta dello Sport, 26 giugno 2006. URL consultato il 15 maggio 2016.
  13. ^ Rugby: Italia sconfitta in Australia ma riesce a segnare tre mete, in la Repubblica, 25 giugno 2005. URL consultato il 15 maggio 2021.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rugby: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rugby