Tom Kristensen

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Disambiguazione – Se stai cercando lo scrittore, vedi Tom Kristensen (scrittore).
Tom Kristensen
Nazionalità Bandiera della Danimarca Danimarca
Automobilismo
Categoria 24 Ore di Le Mans, Campionato del Mondo Endurance FIA, DTM
Carriera
Carriera nella 24 Ore di Le Mans
Esordio 14 giugno 1997
Stagioni 1997-2014
Scuderie Audi Sport Team Joest, BMW Motorsport, Team Bentley
GP disputati 17
Podi 14
Vittorie 9 (1997, 2000, 2001, 2002, 2003, 2004, 2005, 2008 e 2013)
 

Tom Kristensen (Hobro, 7 luglio 1967) è un ex pilota automobilistico danese[1], detiene il primato di 9 vittorie alla 24 Ore di Le Mans, di cui 6 consecutive; per tale motivo è stato soprannominato Mr. Le Mans[2].

Negli Stati Uniti d'America ha vinto sei volte la 12 Ore di Sebring (record), una volta la Petit Le Mans e due volte il campionato American Le Mans Series.

Nell'agosto 2014, Kristensen viene nominato dalla Regina di Danimarca, Cavaliere dell'Ordine del Dannebrog[3]. Nel gennaio 2018 è stato inserito nella Danish Sports Hall of Fame[4].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Gli esordi[modifica | modifica wikitesto]

Kristensen è nato a Hobro, piccolo comune danese, nel 1984 inizia a competere nel karting dove fin da subito vince vari titoli dimostrando un'ottima velocità. Nel 1991 esordisce in monoposto correndo nella Formula 3 tedesca dove già al suo primo anno ottiene la vittoria del campionato (succedendo a Michael Schumacher nell'albo d'oro). L'anno seguente si sposta in Giappone dove partecipa contemporaneamente alla Formula 3 giapponese, al Campionato giapponese turismo e nella Formula 3000 giapponese. In Formula 3 vince il titolo nel 1993, stesso anno che ottiene il secondo posto nel Gran Premio di Macao, mentre nel campionato turismo e nella Formula 3000 diventa vice campione rispettivamente nel 1995 e 1994. Per due anni, tra il 1996 e il 1997 partecipa alla Formula 3000 internazionale dove ottiene due sesti posti in classifica. Dopo questa esperienza torna a guidare nei campionati turismo, arrivando 3º in Germania nel 1999 e 7º nel BTCC nel 2000.

Nel frattempo ha svolto anche il ruolo di tester dal 1997 al 2000, per scuderie di Formula 1 quali Minardi, Tyrrell, Williams F1 e Jaguar, soprattutto come responsabile per lo sviluppo di nuovi pneumatici Michelin[5].

24 Ore di Le Mans[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1997 ha vinto a Le Mans per la prima volta con la TWR-Porsche del Team Joest. Nel biennio 1998-1999 ha corso invece per la BMW guidando la V12 LMR ma subendo ritiri; tuttavia, con essa ha vinto 12 Ore di Sebring nel 1999.
Nel 2000, 2001 e 2002, coglie 3 vittorie consecutive guidando l'Audi R8 assieme ai compagni Frank Biela ed Emanuele Pirro. Diventano quindi i primi 3 piloti dai tempi di Jacky Ickx a vincere 3 volte di seguito. È stato Campione ALMS nel 2002 sempre su Audi R8. Nel 2003, il gruppo Volkswagen decide di concentrarsi sulla Bentley, prestigioso marchio di sua proprietà, Tom viene incaricato di guidare la Bentley Speed 8, portandola al successo della 24 Ore di Le Mans 2003. Nel 2004 e 2005, Audi non svolge un programma sportivo ufficiale, si limita ad assistere i team clienti e Tom guida per queste squadre, continuando a vincere a Le Mans. Nel 2006, Tom Kristensen interrompe la serie di vittorie consecutive arrivando 3º a Le Mans sulla nuova Audi R10, rallentato per problemi al motore diesel del prototipo. Nel 2007 non porta a termine le corsa in quanto il compagno di equipaggio Rinaldo Capello mentre è alla guida finisce fuori pista per il distacco di una ruota e si ritira. Torna a vincere nel 2008, conducendo un ritmo di gara molto intenso, riuscendo così a battere le veloci Peugeot 908. Nel 2009 giunge al 3º posto con la nuova Audi R15, rallentata da problemi al motore. Anche nel 2010 arriva 3º, dietro altre due Audi R15 Plus, dopo essere uscito di pista durante il doppiaggio di una BMW M3 GT2. Nel 2011 Kristensen non ha il tempo di guidare la nuova R18 TDI in gara, a causa di un incidente che coinvolge il suo compagno di equipaggio, Allan McNish, nelle prime fasi di gara e che costa loro il ritiro. Nel 2012 al volante della Audi R18 e-tron quattro chiude la gara in seconda posizione. Nel 2013 alla classica francese, al volante della Audi R18 e-tron quattro centra il suo nono successo.

Campionato DTM[modifica | modifica wikitesto]

Tom Kristensen alla guida di una Audi A4 sul circuito del Norisring, prova del campionato DTM 2009

Nel 2004, Kristensen esordisce nel Campionato Deutsche Tourenwagen Masters (DTM), ovviamente sempre guidando per il marchio Audi. Al pilota danese gli viene affidata l'Audi A4 DTM del team Abt Sportsline[6]. Nel suo primo anno nella serie ottiene la vittoria a Oschersleben[7] ed chiude quarto in classifica piloti e secondo tra i piloti Audi dietro al campione Mattias Ekström[8]. Confermato per le stagioni successive[9], Kristensen ottiene due terzi posti in classifica consecutivi nel 2005 e 2006.

Nel 2007 è coinvolto in un brutto incidente a Hockenheimring, per questo Kristensen è costretto a prendere un lungo periodo di pausa saltano tre corse della serie[10][11]. Questo incidente mise in pericolo anche alla partecipazione alla 24 Ore di Le Mans 2007, ma grazie al ok dei medici alla fine riesce a partecipare alla corsa. Partecipa a tempo pieno nella serie per altri due anni[12], fino al 2009 ottenendo un'altra vittoria, la quarta in totale nel DTM[13]. Nel 2011 torna nella serie per prendere parte solo al round di Lausitz, sostituendo l'infortunato Mike Rockenfeller[14].

Campionato del Mondo Endurance FIA[modifica | modifica wikitesto]

Dal 2012 prende parte al Campionato del Mondo Endurance FIA, sempre insieme ad Allan McNish e Loïc Duval al volante della Audi R18 e-tron quattro. I tre hanno vinto il campionato nel 2013, con una gara di anticipo, centrando tre successi e altri quattro podi.[15]. Nelle altre stagioni hanno ottenuto un 2º e un 4º posto in classifica generale, rispettivamente nel 2012 e 2014

Dopo il ritiro[modifica | modifica wikitesto]

Annuncia il suo ritiro dalle competizioni alla fine della stagione 2014[16], dopodiché ha iniziato ad occuparsi di supervisionare la condizione fisica dei piloti del team Audi[17] e a ricoprire il ruolo di ambasciatore Audi per le competizioni motoristiche.[2]

Risultati[modifica | modifica wikitesto]

Risultati alla 24 Ore di Le Mans[modifica | modifica wikitesto]

Tom Kristensen, durante la parata dei piloti della 24 Ore di Le Mans 2014
Anno Squadra Co-piloti Auto Classe Giri Pos. Class
Pos.
1997 Bandiera della Germania Joest Racing Bandiera dell'Italia Michele Alboreto
Bandiera della Svezia Stefan Johansson
TWR-Porsche WSC-95 LMP 361
1998 Bandiera della Germania Team BMW Motorsport Bandiera della Germania Hans-Joachim Stuck
Bandiera del Regno Unito Steve Soper
BMW V12 LM LMP1 60 Rit Rit
1999 Bandiera della Germania Team BMW Motorsport Bandiera della Finlandia JJ Lehto
Bandiera della Germania Jörg Müller
BMW V12 LMR LMP 304 Rit Rit
2000 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera della Germania Frank Biela
Bandiera dell'Italia Emanuele Pirro
Audi R8 LMP900 368
2001 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera della Germania Frank Biela
Bandiera dell'Italia Emanuele Pirro
Audi R8 LMP900 321
2002 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera della Germania Frank Biela
Bandiera dell'Italia Emanuele Pirro
Audi R8 LMP900 375
2003 Bandiera del Regno Unito Team Bentley Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Guy Smith
Bentley Speed 8 LMGTP 377
2004 Bandiera del Giappone Audi Sport Japan Team Goh Bandiera del Giappone Seiji Ara
Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Audi R8 LMP1 379
2005 Bandiera della Germania ADT Champion Racing Bandiera della Finlandia JJ Lehto
Bandiera della Germania Marco Werner
Audi R8 LMP1 370
2006 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R10 LMP1 367
2007 Bandiera degli Stati Uniti Audi Sport North America Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R10 LMP1 262 Rit Rit
2008 Bandiera degli Stati Uniti Audi Sport North America Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R10 LMP1 381
2009 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R15 LMP1 376
2010 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R15 TDI plus LMP1 394
2011 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R18 TDI LMP1 14 Rit Rit
2012 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Audi R18 e-tron quattro LMP1 377
2013 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Bandiera della Francia Loïc Duval
Audi R18 e-tron quattro LMP1 348
2014 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera della Spagna Marc Gené
Bandiera del Brasile Lucas Di Grassi
Audi R18 e-tron quattro LMP1 367

Risultati alla 12 Ore di Sebring[modifica | modifica wikitesto]

Anno Squadra Co-piloti Auto Classe Giri Pos. Class
Pos.
1999 Bandiera della Germania BMW Motorsport
Bandiera della Germania Schnitzer Motorsport
Bandiera della Germania Jörg Müller
Bandiera della Finlandia JJ Lehto
BMW V12 LMR LMP 313
2000 Bandiera della Germania Audi Sport North America Bandiera della Germania Frank Biela
Bandiera dell'Italia Emanuele Pirro
Audi R8 LMP 360
2001 Bandiera della Germania Audi Sport North America Bandiera della Germania Frank Biela
Bandiera dell'Italia Emanuele Pirro
Audi R8 LMP900 370
2002 Bandiera della Germania Audi Sport North America Bandiera della Germania Frank Biela
Bandiera dell'Italia Emanuele Pirro
Audi R8 LMP900 327
2003 Bandiera del Regno Unito Team Bentley Bandiera del Regno Unito Guy Smith
Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bentley Speed 8 LMGTP 362
2005 Bandiera degli Stati Uniti ADT Champion Racing Bandiera della Finlandia JJ Lehto
Bandiera della Germania Marco Werner
Audi R8 LMP1 361
2006 Bandiera degli Stati Uniti Audi Sport North America Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R10 TDI LMP1 349
2007 Bandiera degli Stati Uniti Audi Sport North America Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R10 TDI LMP1 353
2008 Bandiera degli Stati Uniti Audi Sport North America Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R10 TDI LMP1 351
2009 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R15 TDI LMP1 383
2011 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R15 TDI plus LMP1 327
2012 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera dell'Italia Rinaldo Capello
Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Audi R18 TDI LMP1 325
2013 Bandiera della Germania Audi Sport Team Joest Bandiera del Regno Unito Allan McNish
Bandiera del Brasile Lucas di Grassi
Audi R18 e-tron quattro P1 364

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

Endurance[modifica | modifica wikitesto]

Monoposto[modifica | modifica wikitesto]

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Cavaliere dell'Ordine del Dannebrog - nastrino per uniforme ordinaria
Cavaliere dell'Ordine del Dannebrog
— 4 agosto 2014[18].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Tom Kristensen - Biography, su motorsportmagazine.com. URL consultato il 14 gennaio 2020.
  2. ^ a b Si ritira Kristensen, mr Le Mans, su autosprint.corrieredellosport.it, 19 novembre 2014. URL consultato il 19 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2014).
  3. ^ Le Mans 24 Hours ace Tom Kristensen knighted in Denmark, su Autosport, 6 agosto 2014. URL consultato il 4 settembre 2016.
  4. ^ (DA) Racer-legende nyt medlem af Hall of Fame, su sportenshalloffame.dk, 7 gennaio 2018. URL consultato l'8 gennaio 2018 (archiviato dall'url originale il 9 gennaio 2018).
  5. ^ Samuele Prosino, https://www.formulapassion.it/motorsport/formula-1/tom-kristensen-sognavo-f1-le-mans-occasione-carriera-minardi-tyrrell, su formulapassion.it, 31 maggio 2021. URL consultato il 31 agosto 2023.
  6. ^ CLAMOROSO L'Audi schiererà tre super piloti il nostro Pirro, Biela e Kristensen, su italiaracing.net, 28 novembre 2003. URL consultato il 31 agosto 2023.
  7. ^ Oschersleben, gara: vince Kristensen, doppietta Audi, su italiaracing.net, 8 agosto 2004. URL consultato il 31 agosto 2023.
  8. ^ Hockenheim, gara: Schneider ruggisce, la corona a Ekstrom, su italiaracing.net, 3 ottobre 2004. URL consultato il 31 agosto 2023.
  9. ^ Il debutto della nuova Audi A4, su italiaracing.net, 21 febbraio 2005. URL consultato il 31 agosto 2023.
  10. ^ Kristensen a casa, Premat ancora in ospedale, su italiaracing.net, 25 aprile 2007. URL consultato il 31 agosto 2023.
  11. ^ Tom Kristensen assente anche a Brands Hatch, su italiaracing.net, 1º giugno 2007. URL consultato il 31 agosto 2023.
  12. ^ Confermati i piloti Audi, su italiaracing.net, 17 febbraio 2009. URL consultato il 31 agosto 2023.
  13. ^ Hockenheim, gara: Ekstrom fora, Kristensen vince, su italiaracing.net, 17 maggio 2009. URL consultato il 31 agosto 2023.
  14. ^ Rockenfeller non ce la fa, corre Kristensen, su italiaracing.net, 16 giugno 2011. URL consultato il 31 agosto 2023.
  15. ^ Kristensen, primo titolo mondiale per ‘Mr. Le Mans’, su stage.f1passion.it, 12 novembre 2013. URL consultato il 19 dicembre 2014 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2014).
  16. ^ (EN) Le Mans legend Tom Kristensen announces retirement from racing, su autosport.com, 19 novembre 2014. URL consultato il 19 dicembre 2014.
  17. ^ Nuovo ruolo per Tom Kristensen in Audi, su formulapassion.it, 19 dicembre 2014. URL consultato il 19 dicembre 2014.
  18. ^ (EN) Tom Kristensen, nine-time winner at the 24 Hours of Le Mans, knighted in Denmark!, su 24h-lemans.com, 5 agosto 2014. URL consultato il 19 dicembre 2014.

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