Titone

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Titone
Eos insegue Titone, oinochoe dell'Attica a
figure rosse da Vulci, 470460 a.C., Louvre
Nome orig.Τιθωνός
Caratteristiche immaginarie
Sessomaschio
Luogo di nascitaTroia
Professioneprincipe di Troia

Titone (in greco antico: Τιθωνός?, Tithōnós) o Titono è un personaggio della mitologia greca. Fu un principe di Troia ed il suo nome è presente anche nella cultura degli Etruschi.

Genealogia[modifica | modifica wikitesto]

Figlio di Laomedonte[1][2] e di Strimo[1] o Placia (figlia di Otreo)[1] o Leucippe[1], sposò la dèa Eos[3][4] che gli diede i figli Emazione[4] e Memnone[4].

Mitologia[modifica | modifica wikitesto]

Uomo di mirabile bellezza, fu rapito da Eos[3] e portato in Aethiopia[4][5] dove ebbero i due figli[4] e dove la dèa chiese a Zeus di donargli l'immortalità, dimenticando però di richiedere anche l'eterna giovinezza, così lui visse per sempre ma lo fece invecchiando e così, sempre più vecchio e privo di forze [3] e con solo la possibilità di parlare con una voce acuta, Eos chiese ed ottenne che fosse mutato in una cicala[6].

Titone (Tinthu o Tinthun) ed Eos (Thesan) erano spesso raffigurati sul posteriore degli specchi a mano ed in bronzo degli Etruschi. Uno di questi è conservato nei Musei Vaticani[7].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c d (EN) Apollodoro, Biblioteca III, 12.3, su theoi.com. URL consultato l'8 giugno 2019.
  2. ^ (EN) Omero, Iliade XX, 237, su theoi.com. URL consultato l'8 giugno 2019.
  3. ^ a b c (EN) Inni Omerici, Ad Afrodite, V, 218 e seguenti, su theoi.com. URL consultato il 13 giugno 2019.
  4. ^ a b c d e (EN) Apollodoro, Biblioteca III, 12.3 [collegamento interrotto], su theoi.com. URL consultato il 13 giugno 2019.
  5. ^ (EN) Diodoro Siculo, Biblioteca Historica IV, 75.4, su theoi.com. URL consultato il 13 giugno 2019.
  6. ^ Servio Mario Onorato Commentarii in Vergilii Georgica III, 328
  7. ^ Musei Vaticani, Museo Gregoriano Etrusco, acc. nr. 12241

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

Fonti primarie

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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