Carcharias taurus

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Squalo toro
Stato di conservazione
Critico[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Classe Chondrichthyes
Sottoclasse Elasmobranchii
Superordine Selachimorpha
Ordine Lamniformes
Famiglia Odontaspididae
Genere Carcharias
Specie C. taurus
Nomenclatura binomiale
Carcharias taurus
Rafinesque, 1810
Areale

Lo squalo toro (Carcharias taurus (Rafinesque, 1810)) è uno squalo appartenente alla famiglia degli odontaspididi e all'ordine dei lamniformi. Si tratta di un grosso predatore abitante delle acque costiere di tutto il mondo con nomi diversi a seconda del luogo in cui abita. Nonostante il suo aspetto, è relativamente placido e si muove lentamente, benché sia un ottimo nuotatore. È a rischio d'estinzione.

Lo squalo toro in italiano può venire confuso con il Carcharhinus leucas a causa del nome inglese di quest'ultimo: bull shark (ovvero lo squalo toro propriamente detto).

Distribuzione[modifica | modifica wikitesto]

Lo squalo si raduna tipicamente nelle acque costiere, alla profondità di 10-60 metri, anche se è stato visto in profondità maggiori. Spesso si nasconde in buche e grotte durante il giorno ed esce la notte per mangiare. Ricerche indicano che generalmente lo squalo rimane entro un chilometro dal luogo di aggregazione e vicino al fondo dell'oceano. Al contrario di altri squali non ha bisogno di muoversi per respirare, vantaggio per essere furtivo nelle sue battute di caccia. È presente in tutto il mondo, nell'Atlantico, nel Pacifico e nell'Oceano Indiano. Tra il 1950 e il 1960 era vicino all'estinzione nelle acque australiane dove ancora oggi è classificato come vulnerabile.

Anatomia[modifica | modifica wikitesto]

Il corpo è massiccio, con due larghe pinne dorsali, la coda è allungata con un lungo lobo superiore. Cresce fino alla lunghezza di 320 cm. Il maschio raggiunge la maturità quando è grande 220 cm e la femmina a 210 cm.

Riproduzione[modifica | modifica wikitesto]

La riproduzione è ovovivipara. La femmina ha due uteri. Dentro ogni utero, l'embrione che si sviluppa per primo inizia a cibarsi dei fratelli non ancora sviluppati per sopravvivere. La madre inizia poi a produrre uova non fecondate, in modo che il piccolo possa nutrirsene. La gestazione dura dai 6 ai 9 mesi. Normalmente, la madre mette al mondo due cuccioli (un superstite per utero).

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) Pollard, D. & Smith, A., Carcharias taurus, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 15 marzo 2020.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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