The Very Best of Enya

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The Very Best of Enya
raccolta discografica
ArtistaEnya
Pubblicazionenovembre 2009
Durata63:17
(Edizione standard)

79:38
(Edizione deluxe)

Dischi1 (Edizione standard)

2 (Edizione deluxe)

Tracce18 (Edizione Standard)

22 (Edizione deluxe)

GenereNew age
EtichettaWarner Music
ProduttoreNicky Ryan
Certificazioni
Dischi d'oroBandiera dell'Australia Australia[1]
(vendite: 35 000+)
Bandiera del Belgio Belgio[2]
(vendite: 15 000+)
Bandiera della Germania Germania[3]
(vendite: 100 000+)
Bandiera dell'Irlanda Irlanda[4]
(vendite: 7 500+)
Bandiera della Polonia Polonia[5]
(vendite: 10 000+)
Bandiera dell'Italia Italia[6]
(vendite: 30 000+)
Bandiera della Spagna Spagna[7]
(vendite: 30 000+)
Dischi di platinoBandiera della Danimarca Danimarca[8]
(vendite: 20 000+)
Bandiera della Nuova Zelanda Nuova Zelanda[9]
(vendite: 15 000+)
Bandiera del Regno Unito Regno Unito[10]
(vendite: 300 000+)
Enya - cronologia
Album precedente
(2008)
Album successivo
(2015)

The Very Best of Enya è la seconda raccolta della cantante irlandese Enya, pubblicata nel novembre 2009 dalla Warner Music.

Il disco[modifica | modifica wikitesto]

Questa è la seconda raccolta della cantante che, a 12 anni dalla precedente Paint the Sky with Stars, contiene i brani di maggior successo e più importanti per l'artista. Questo Greatest Hits va a sostituire il precedente, che a partire dal 2010 non viene più stampato.
Le canzoni, selezionate personalmente da Enya e dai suoi collaboratori Nicky e Roma Ryan, ripercorrono i primi 20 anni di carriera della cantante in due versioni sostanzialmente diverse: una standard costituita da un CD con 18 tracce e una deluxe composta da CD con 22 tracce e un DVD.[11]
In Italia vengono pubblicate il 20 novembre 2009 sia l'edizione standard che quella deluxe CD + DVD.
Nonostante sia stata penalizzata dalla mancanza di brani inediti e di un'adeguata promozione, la raccolta ottiene un buon successo vendendo più di un milione di copie nel mondo.

Tracce[modifica | modifica wikitesto]

Edizione standard[modifica | modifica wikitesto]

Quest'edizione consiste in un CD singolo, con una Tracklist di 18 tracce.

Testi di Roma Ryan, musiche di Enya.

  1. Orinoco Flow (da Watermark)
  2. Aníron (I Desire) (da Soundtrack Il Signore degli Anelli)
  3. Storms in Africa (da Watermark)
  4. Caribbean Blue (da Shepherd Moons)
  5. Book of Days (da Shepherd Moons)
  6. The Celts (da The Celts)
  7. Only Time (da A Day Without Rain)
  8. Wild Child (da A Day Without Rain)
  9. Water Shows the Hidden Heart (da Amarantine)
  10. Anywhere Is (da The Memory of Trees)
  11. Cursum Perficio (da Watermark)
  12. Amarantine (da Amarantine)
  13. Aldebaran (da The Celts)
  14. Trains and Winter Rains (da And Winter Came...)
  15. Watermark (da Watermark)
  16. Boadicea (da The Celts)
  17. A Day Without Rain (da A Day Without Rain)
  18. May It Be (da Soundtrack Il Signore degli Anelli)

Bonus tracks edizione giapponese[modifica | modifica wikitesto]

L'edizione giapponese della raccolta contiene 3 bonus tracks

  1. To Go Beyond (Part II) (da The Celts)
  2. Only If... (da Paint the Sky with Stars)
  3. Dreams Are More Precious (da And Winter Came...)

Edizione deluxe[modifica | modifica wikitesto]

Quest'edizione consiste in un CD con una tracklist di 22 tracce e un DVD con tutti i video musicali della cantante, esclusi quelli di I Want Tomorrow, perché fa parte del documentario The Celts della BBC, Book of Days, Exile e May It Be, che comprendono immagini dei film di cui sono colonne sonore. Sono inseriti anche due documentari sulla realizzazione dei video di Caribbean Blue e Only Time e un'intervista realizzata nel 2001.

Classifiche[modifica | modifica wikitesto]

La raccolta ha debuttato alla trentaduesima posizione della classifica del Regno Unito vendendo 17,882 copie.[12]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ (EN) ARIA Charts - Accreditations - 2010 Albums, su aria.com.au, Aria. URL consultato il 3 dicembre 2012.
  2. ^ (NL) GOUD EN PLATINA - albums 2009, su Ultratop. URL consultato il 24 novembre 2022.
  3. ^ (DE) Enya – The Very Best Of Enya – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 16 dicembre 2022.
  4. ^ (EN) 2009 Certification Awards - Gold, su irishcharts.ie, IRMA. URL consultato il 3 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2013).
  5. ^ (PL) Listy bestselleròw, wyròznienia, su zpav.pl, ZPAV. URL consultato il 3 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 21 luglio 2011).
  6. ^ GfK Retail and Technology - CERTIFICAZIONE ALBUM fisici e digitali dalla settimana 1 del 2009 alla settimana 52 del 2013 (PDF), su fimi.it, FIMI. URL consultato il 9 agosto 2014 (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2014).
  7. ^ (EN) Enya – The very best of Enya, su El Portal de Música. URL consultato l'11 dicembre 2022.
  8. ^ (DA) Certificeringer, su ifpi.dk, International Federation of the Phonographic Industry. URL consultato l'11 dicembre 2019.
  9. ^ (EN) The Official NZ Music Charts - Chart Archive, 4 January 2010, su nztop40.co.nz. URL consultato il 19 dicembre 2015.
  10. ^ (EN) The Very Best of Enya, su British Phonographic Industry. URL consultato il 23 aprile 2023.
  11. ^ News Sito Ufficiale Enya, su enya.com (archiviato dall'url originale il 10 maggio 2015).
  12. ^ Prima settimana in Regno Unito, su musicweek.com (archiviato dall'url originale il 4 marzo 2016). Stilata da Mediatraffic
  13. ^ Posizione raggiunta nella classifica mondiale, su mediatraffic.de. Stilata da Mediatraffic
  14. ^ a b c Andamento nella classifica Billboard, su billboard.com.
  15. ^ Andamento nella classifica australiana, su australian-charts.com.
  16. ^ Andamento nella classifica austriaca, su austriancharts.at.
  17. ^ Andamento nella classifica belga (Vallonia), su ultratop.be.
  18. ^ Andamento nella classifica belga (Fiandre), su ultratop.be.
  19. ^ Andamento nella classifica canadese, su billboard.com.
  20. ^ Andamento nella classifica danese, su danishcharts.com. URL consultato il 4 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 4 novembre 2012).
  21. ^ Andamento nella classifica tedesca, su musicline.de. URL consultato l'8 gennaio 2010 (archiviato dall'url originale il 5 marzo 2016).
  22. ^ The Very Best of Enya Sesto nella classifica giapponese, su translate.google.com.
  23. ^ Andamento nella classifica greca, su greekcharts.com (archiviato dall'url originale il 14 ottobre 2012).
  24. ^ Posizione raggiunta nella classifica irlandese, su irish-charts.com.
  25. ^ Classifica settimanale dal 28/12/2009 al 03/01/2010, su fimi.it, FIMI. URL consultato il 1º maggio 2013 (archiviato dall'url originale il 25 maggio 2012).
  26. ^ Andamento nella classifica Messicana, su mexicancharts.com (archiviato dall'url originale il 26 novembre 2010).
  27. ^ Andamento nella classifica olandese, su dutchcharts.nl.
  28. ^ Andamento nella classifica neozelandese, su charts.org.nz. URL consultato il 4 maggio 2010 (archiviato dall'url originale l'11 novembre 2012).
  29. ^ Andamento nella classifica norvegese, su norwegiancharts.com.
  30. ^ Massima posizione raggiunta nella classifica polacca, su olis.onyx.pl.
  31. ^ Andamento nella classifica portoghese, su portuguesecharts.com.
  32. ^ Ricerca classifica Repubblica Ceca, su ifpicr.cz.
  33. ^ Andamento nella classifica spagnola, su spanishcharts.com.
  34. ^ Andamento nella classifica svedese, su swedishcharts.com.
  35. ^ Andamento nella classifica svizzera, su hitparade.ch.
  36. ^ Massima posizione raggiunta nella classifica ungherese [collegamento interrotto], su mahasz.hu.
  37. ^ Andamento nella classifica inglese, su chartstats.com.
  38. ^ Classifica belga (Vallonia) di fine 2009, su ultratop.be.
  39. ^ Classifica inglese di fine 2009 (PDF), su ukchartsplus.co.uk.
  40. ^ Classifica belga (Vallonia) di fine 2010, su ultratop.be.
  41. ^ Classifica belga (Fiandre) di fine 2010, su ultratop.be.
  42. ^ Classifica europea di fine 2010, su billboard.biz.
  43. ^ Classifica olandese di fine 2010, su dutchcharts.nl.
  44. ^ Classifica svizzera di fine 2010, su hitparade.ch.
  45. ^ a b Billboard "New Age Albums" di fine 2010 [collegamento interrotto], su billboard.biz.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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