The Corrs

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
I Corrs
I Corrs in concerto a Vienna nel 2016
Paese d'origineBandiera dell'Irlanda Irlanda
GenerePop rock
Folk rock
Celtic rock
Periodo di attività musicale1990 – 2006
2015 – in attività
Etichetta143 Records fino al 2002
Lava Records fino al 2002
Atlantic Records
Warner Music Group
Album pubblicati12
Studio7
Live3
Raccolte2
Sito ufficiale

I Corrs (in inglese The Corrs) sono un gruppo pop/folk rock irlandese formatosi a Dundalk nel 1990, composto dai quattro fratelli Corr, Jim (tastiere e chitarre), Sharon (violino), Caroline (batteria e percussioni) e Andrea (voce e tin whistle). Il gruppo nacque per partecipare ai provini per il film The Commitments di Alan Parker[1].

Dal 1995, anno della prima uscita, il gruppo ha pubblicato 7 album in studio, 3 live e 2 raccolte e venduto oltre 30 milioni di LP[2].

Con la loro musica pop, folk rock che riprende i suoni della musica tradizionale irlandese i Corrs hanno contribuito a far conoscere e a diffondere nel mondo il folk irlandese.[3]

Storia del gruppo[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

I quattro fratelli Corr sono originari di Dundalk, città del Leinster al confine con l'Irlanda del Nord, capoluogo della contea di Louth. I genitori Gerry e Jean sono rispettivamente impiegato presso l'Irish Electricity Board e casalinga.[4] Oltre ad essere impegnati coi loro lavori, Gerry e Jean, grandi appassionati di musica, si esibiscono come duo, i Sound Affair,[5] suonando e cantando canzoni degli ABBA e degli Eagles nei pub della zona.[1] I figli, entrati in contatto con la musica fin da piccolissimi, ben presto dimostrano di aver ereditato il loro stesso amore per la musica. Prima Jim, poi Sharon, Caroline ed infine Andrea molto presto iniziano a seguire le lezioni di pianoforte del padre. Poco tempo dopo Sharon comincia anche a seguire lezioni di violino, mentre Andrea si esercita col tin whistle. Successivamente anche Jim e Caroline mettono da parte il piano per dedicarsi, rispettivamente, alla chitarra e al bodhrán.

Dopo essersi esibito per qualche tempo insieme ai genitori,[6] Jim inizia ad esibirsi con Sharon (che nel contempo è membro della Redeemer Youth Orchestra, orchestra molto rinomata nella Contea di Louth), suonando musica tradizionale irlandese nei locali di Dundalk,[7] e una volta terminati gli studi inizia a collaborare con alcune band, tra cui i Fountainheads.[8]
Nel frattempo anche Sharon porta a termine gli studi e, dopo aver abbandonato l'università dopo il primo anno, inizia a lavorare in un negozio di musica.[9]
Terminata l'avventura con i Fountainheads, Jim ritorna a Dundalk e prende in affitto una stanza che trasforma in una sorta di studio di registrazione. Qui i quattro fratelli, accomunati dalla medesima passione per la musica, iniziano ad esercitarsi: Jim e Caroline suonano le tastiere, Andrea canta e suona il tin whistle e Sharon suona il violino.[6][7]

Andrea Corr
Sharon Corr
Caroline Corr
Jim Corr

1990-1994: l'incontro con John Hughes e i primi concerti[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1990 i Corr vengono a conoscenza delle audizioni per band per il film di Alan Parker, The Commitments, e decidono di creare un gruppo e di presentarsi.[1] Le audizioni vengono superate da tutti e quattro, ma cosa più importante il loro potenziale talento viene notato da Ros Hubbard, responsabile del casting che, colpita dalla loro esibizione, consiglia a John Hughes, direttore musicale del film, di far loro da manager. Hughes, che al riguardo non aveva la minima esperienza, è inizialmente riluttante, ma alla fine accetta.[10]

Nel frattempo Caroline inizia a seguire alcune lezioni di batteria impartite dal suo ragazzo e Jim, vedendo i risultati, le propone di continuare, dato che era evidente la mancanza di un batterista nella band.[11] Su consiglio di Hughes, Caroline inizia a frequentare un corso di cui riesce a seguire appena una decina di lezioni prima di ritrovarsi in viaggio per i primi concerti.[12]

Nel 1993 i Corrs tengono il loro primo concerto al Waterfront, un locale di Dublino, davanti ad un pubblico composto prevalentemente da parenti e amici. A questo primo concerto ne seguono altri, ma il più importante sarà quello al Whelan's Music Bar a Dublino, dove tra il pubblico è presente Jean Ann Kennedy, ambasciatrice degli Stati Uniti d'America in Irlanda, che decide d'invitarli a Boston[13] a suonare alla cerimonia d'apertura del Campionato mondiale di calcio.[6]

1994: il primo contratto discografico[modifica | modifica wikitesto]

I Corrs e Hughes decidono di approfittare del viaggio in America per mettersi alla ricerca di una casa discografica. Le ricerche però si rivelano vane dato che nessuno sembra interessato al loro sound anche per il fatto che non è facilmente riconducibile ad un determinato genere musicale.[14] John Hughes riesce comunque a mettersi in contatto con Jason Flom che parla dei Corrs con il produttore musicale David Foster nel tentativo di fissare un incontro.[15] Dato che Foster non richiama, durante il loro ultimo giorno di soggiorno in America i Corrs e Hughes decidono di tentare d'incontrarlo. Si recano così all'Hit Factory a New York dove in quei giorni Foster stava registrando con Michael Jackson e attendono fuori dal suo studio con i loro strumenti in mano. Dopo una lunga attesa Foster esce trovandosi davanti i quattro fratelli: colpito dal loro aspetto e ricordandosi di quello che gli aveva detto Flom, concede loro un'audizione.[14] I Corrs suonano per lui alcuni dei loro pezzi in versione acustica, tra cui Runaway, Love to Love You e Closer, ma il brano che maggiormente colpisce il produttore è Forgiven, Not Forgotten.[6] Il giorno seguente mentre si preparano a ripartire alla volta dell'Irlanda, Hughes riceve una telefonata da Foster che gli dice di volerli mettere sotto contratto. Dopo alcuni mesi di trattative i Corrs firmano il loro primo contratto discografico con l'Atlantic Records con il marchio di registrazione 143 Records.[16]

1995-1999: Forgiven, Not Forgotten e Talk On Corners[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del 1995 i fratelli Corr, John Hughes e David Foster partono alla volta di Malibù, California, per registrare il primo album, Forgiven, Not Forgotten. Le registrazioni durano circa sei mesi e l'album viene pubblicato il 22 settembre, anticipato dal primo singolo Runaway.
Forgiven, Not Forgotten ottiene grande successo in Europa, Australia e Giappone, raggiungendo la prima posizione nelle classifiche di Irlanda, Australia e Nuova Zelanda. L'album ottiene il disco di platino in Irlanda, Spagna, Danimarca, Regno Unito, Australia e Nuova Zelanda, divenendo così uno degli album di debutto di maggior successo di una band irlandese.[13]

Nel frattempo Hughes, impegnato nella preparazione dell'imminente tour mondiale va alla ricerca di un bassista e di un chitarrista per completare la band. Tra i vari musicisti che contatta ci sono il bassista Keith Duffy, che aveva alle spalle collaborazioni con Andrew Strong, Clannad e The Commitments, e il chitarrista Anthony Drennan che aveva lavorato con Paul Brady e Clannad. I due superano i provini e diventano i nuovi membri aggiuntivi dei Corrs.

Pochi mesi più tardi i Corrs partono per il loro primo tour. Durante i primi mesi la band apre i concerti di Céline Dion e di Michael Bolton durante i loro tour americani,[13] e, dopo la loro performance ai Giochi della XXVI Olimpiade ad Atlanta,[13] fanno ritorno in Europa, precisamente in Irlanda. Il primo vero concerto del tour si svolge a Ennis nella Contea di Clare davanti ad un pubblico di circa 850 persone, mentre l'ultima tappa irlandese è Dublino davanti a 2500 persone. Lasciato il loro paese proseguono con le altre tappe europee prima di volare in Australia e in Giappone.[7]
Il Forgiven, Not Forgotten World Tour termina un anno e mezzo più tardi, periodo durante il quale i Corrs fanno per ben due volte il giro del mondo.[15]

Dopo una breve pausa i fratelli ritornano ai Chartmaker Studios a Malibù per registrare il secondo album, Talk On Corners. Anche con questo album i Corrs dimostrano la loro abilità nel fondere pop-rock e folk rock insieme ai suoni della musica tradizionale irlandese. Stavolta tra i brani dell'album sono presenti due cover: Dreams dei Fleetwood Mac (realizzata su richiesta dello stesso Mick Fleetwood per l'album tributo a Rumours)[15] e Little Wing di Jimi Hendrix, realizzata insieme ai Chieftains (che restituiscono il favore ai Corrs che avevano collaborato con loro nel brano I Know My Love).

Andrea Corr al Glastonbury Festival 1999

Talk On Corners viene pubblicato il 28 ottobre 1997 e ottiene ottimi consensi in Europa e in Australia. Subito dopo l'uscita dell'album parte il secondo tour. Nel tentativo di far sfondare i quattro fratelli anche in Gran Bretagna, John Hughes convince la BBC a trasmettere in televisione il concerto che la band avrebbe tenuto al Royal Albert Hall di Londra per il Saint Patrick's Day.[15] Al concerto prende parte come ospite speciale Mick Fleetwood, batterista dei Fleetwood Mac, che suona in Dreams e si esibisce in un energico duetto di batteria insieme a Caroline nei brani strumentali Haste To The Wedding e Toss The Feathers.[17]

Il concerto si rivela un successo sotto ogni punto di vista: oltre ad aver registrato il sold out, a partire dal giorno seguente le vendite di Talk On Corners risalgono improvvisamente.[15] Nel giro di nove mesi l'album scala le classifiche inglesi fino a piazzarsi al primo posto, divenendo l'album più venduto in Gran Bretagna nel 1998.[15] Nel frattempo anche Forgiven, Not Forgotten rientra in classifica e raggiunge la seconda posizione (impresa riuscita precedentemente solo ai Beatles).[10]

Nel contempo i Corrs continuano il loro tour e il 9 giugno si recano a Modena per partecipare al Pavarotti & Friends for the children of Liberia dove, oltre ad eseguire Dreams, cantano con Pavarotti in 'O surdato 'nnammurato e Andrea si esibisce con Céline Dion suonando il tin whistle in My Heart Will Go On.[18] Lasciata l'Italia ripartono in compagnia dei Rolling Stones per aprire i loro concerti durante il loro tour europeo.

Nel 1999 i Corrs vincono il BRIT Awards come miglior band internazionale[19] e per il concerto tenuto il 17 luglio dello stesso anno al Lansdowne Road di Dublino davanti a 45.000 fan si aggiudicano agli Hot Press Music Awards i premi per la miglior performance live in Irlanda e miglior band irlandese.

Il 5 ottobre agli Ardmore Studios, nella contea di Wicklow, si esibiscono all'MTV Unplugged[10] accompagnati da Mitchell Froom e dalla The Irish Film Orchestra, dove oltre a suonare i loro pezzi di maggior successo, eseguono Everybody Hurts dei R.E.M. e due nuove canzoni, Radio e At Your Side, che verranno successivamente inserite nel terzo album in studio, In Blue.[19]

Dopo i grandi successi raggiunti fino a quel momento, l'anno si chiude nel peggiore dei modi per i quattro fratelli: il 24 novembre la madre Jean, che da tempo soffriva di una malattia respiratoria, muore al Freeman Hospital di Newcastle upon Tyne mentre era in attesa di un trapianto.[20] Immediatamente tutte le esibizioni fissate per promuovere l'album Unplugged vengono cancellate.

Al funerale di Jean Corr, seppellita nel cimitero St. Patrick di Dundalk, prendono parte Bono, Larry Mullen, Brian Kennedy e Paul Brady.[20]

2000-2002: In Blue e l'apice del successo[modifica | modifica wikitesto]

Per registrare il loro terzo album in studio, In Blue, i Corrs scelgono di rimanere in Irlanda. L'album è dedicato alla madre, scomparsa pochi mesi prima. Tra i brani che compongono l'album è presente No More Cry, canzone scritta da Andrea e Caroline e dedicata al padre Gerry per aiutarlo a superare la perdita.

Con In Blue i fratelli si discostano dalle sonorità che li avevano contraddistinti nei primi due album, per abbracciare maggiormente il genere pop.[13] L'album esce nel luglio 2000 e ottiene un grandissimo successo anche grazie al primo singolo Breathless, canzone scritta da Andrea insieme a Mutt Lange che è anche il produttore dell'album.[13] In Blue scala le classifiche europee, americane e australiane, raggiungendo la prima posizione in 18 paesi, consacrandoli così a livello mondiale.[19] Anche in Irlanda raggiunge la prima posizione, divenendo il terzo album più venduto nella storia in Irlanda dopo The Best of 1980-1990 degli U2 e Be Here Now degli Oasis.[21] Tutto ciò però non li ripara dalle critiche dei fan che li accusano di aver adottato uno stile troppo commerciale.[22]

Dopo aver collaborato con Alejandro Sanz nei brani Una Noche (versione spagnola di One Night), Me Irè e The Hardest Day, inseriti nell'album di Sanz El Alma Al Aire, la band irlandese parte per il tour che termina esattamente un anno più tardi, nell'ottobre 2001.

Nel frattempo la band prepara una compilation per celebrare i primi dieci anni e per chiudere simbolicamente un capitolo della propria storia musicale e iniziarne un altro. Il 5 novembre 2001 esce così The Best of The Corrs che contiene, oltre ai brani di maggior successo, anche due inediti: il nuovo singolo Would You Be Happier? e Make You Mine, brano che originariamente doveva essere inserito in Talk On Corners.[14]

Dopo l'uscita della compilation i fratelli decidono di prendersi una pausa e collaborano con Josh Groban nel brano Canto alla vita (dove i Corr cantano per la seconda volta in italiano) inserito nell'album di debutto del giovane cantante statunitense.

Il 25 gennaio 2002 i Corrs ritornano agli Ardmore Studios (dove nel 1999 avevano registrato il concerto unplugged per MTV) e, accompagnati dalla The BBC Concert Orchestra, registrano un concerto per l'emittente televisiva VH1 a cui prendono parte come ospiti speciali Ronnie Wood che suona in Little Wing e Ruby Tuesday e Bono che duetta con Andrea in Summer Wine e When The Stars Go Blue. Del concerto viene realizzato l'album, The Corrs: Live in Dublin che esce il 12 marzo.[13]

2003-2004: Borrowed Heaven[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2003 i Corrs diventano ambasciatori della campagna 46664 di Nelson Mandela che si occupa della lotta contro l'AIDS in Africa[23] e il 29 novembre partecipano al primo concerto 46664 a Città del Capo che ha gli obiettivi di aumentare la consapevolezza degli africani riguardo all'HIV e di raccogliere denaro a favore della Nelson Mandela Foundation for Aids.[24]
Durante il concerto i Corrs si esibiscono insieme a Roger Taylor in Toss The Feathers e, su personale richiesta di Mandela, con il gruppo sud-africano Ladysmith Black Mambazo in Lelilungelo Elakho. Più tardi nel corso della serata , Andrea e Brian May interpretano Is This The World We Created?, brano dei Queen tratto dall'album The Works.

Sharon e Andrea in un concerto del Borrowed Heaven Tour

Nel frattempo i Corrs hanno già cominciato a scrivere i nuovi brani che andranno poi a comporre il nuovo album. Nonostante alcuni disaccordi con la casa discografica, dovuti anche al fatto che molte persone con cui avevano collaborato fino al 2001 erano state sostituite, dopo circa sei mesi i Corrs terminano di registrare a Dublino il quarto album in studio, Borrowed Heaven.[14]

Borrowed Heaven esce il 31 maggio 2004 e mostra l'evoluzione e la maturità artistica della band, oltre al riavvicinamento al loro sound.[25] Tra le dodici tracce che lo compongono (tredici se si tiene conto del bonus track Miracle inserito nell'edizione giapponese) ci sono: Goodbye e Angel dedicate a loro madre, Borrowed Heaven realizzata in collaborazione con i Ladysmith Black Mambazo e Time Enough For Tears scritta da Bono, Gavin Friday e Maurice Seezer per il film In America di Jim Sheridan.[26]

L'album, anche grazie al primo singolo Summer Sunshine, scala le classifiche europee e australiane ottenendo il disco di platino in Irlanda e Australia, il disco d'oro in Francia e Germania e il disco d'argento in Gran Bretagna.

Intanto, quando già si parlava del tour mondiale che avrebbe fatto seguito all'uscita dell'album, Caroline annuncia di essere incinta. I Corrs e John Hughes decidono di non cancellare il tour, ma per andare incontro alle esigenze della batterista l'iniziale tour mondiale previsto viene ridotto alla sola Europa e all'America.[27]
Il tour prende il via il 19 giugno a Bonn e si conclude il 2 dicembre a Londra. A causa della gravidanza, Caroline partecipa alla prima parte che si svolge in Europa, suonando il pianoforte e le percussioni, e per sostituirla alla batteria viene chiamato Jason Duffy, fratello del bassista Keith.[14] Oltre a Jason Duffy, i Corrs reclutano anche il tastierista Kieran Kiely in previsione dell'assenza di Caroline durante le tappe americane.[28]
Dopo la nascita della figlia in ottobre, Caroline si ricongiunge alla band per gli ultimi tre concerti del tour.[14]

2005: il ritorno alle origini[modifica | modifica wikitesto]

A neanche un anno di distanza dall'uscita del quarto album, i Corrs ritornano in studio per registrare il quinto. A differenza dei suoi predecessori si tratta di una raccolta di brani tradizionali irlandesi, riarrangiati dai quattro fratelli. In particolare i brani contenuti nell'album sono tutti ripresi da un quaderno che conteneva i testi delle canzoni preferite da loro madre.[29]

Oltre ad essere un omaggio a Jean Corr e ai fan,[29] l'album vuole essere anche un ritorno alle radici tradizionali irlandesi della band che Caroline desiderava realizzare e che aveva proposto ai fratelli già da diverso tempo.[18][30] A tal riguardo non è stato scelto a caso il titolo Home dato che, come ha voluto spiegare Andrea Corr, casa è il luogo dove tutto è cominciato.[14]

Essendo un album fortemente voluto dai quattro fratelli per motivi personali, Home esce il 26 settembre 2005 (esattamente a dieci anni di distanza da Forgiven, Not Forgotten) senza alcuna promozione.[14]
L'album raggiunge immediatamente la prima posizione in Irlanda, dove batte il record di un milione di copie vendute (precedentemente riuscito solo agli U2), e si posiziona tra le prime dieci nelle classifiche di Francia, Spagna, Regno Unito e Svizzera.
All'uscita di Home non fa seguito il consueto tour, dato che nel frattempo sia Sharon che Jim sono in attesa del primo figlio, ma una serie di sei concerti che si svolgono tra Francia, Germania, Svizzera, Principato di Monaco e Scozia.

A novembre, in riconoscimento del loro contributo in ambito musicale e nella beneficenza, i Corr diventano membri onorari dell'Ordine dell'Impero Britannico ricevendo le onorificenze dall'ambasciatore britannico a Dublino su concessione della Regina Elisabetta II.[31]
Nello stesso mese esce il DVD All The Way Home: A History of The Corrs, un documentario di circa tre ore nel quale i fratelli Corr, insieme al loro manager John Hughes, ripercorrono la loro storia, dall'infanzia fino all'uscita del quinto album in studio nel 2005.[32]

2006: la pausa e le carriere da solisti[modifica | modifica wikitesto]

All'inizio del 2006 i Corrs annunciano la loro seconda pausa per potersi dedicare alle rispettive famiglie e ai figli in arrivo.[33] Qualche mese più tardi, il 20 novembre, esce la seconda compilation dal titolo Dreams: The Ultimate Corrs Collection.

Sharon, Andrea e Jim in concerto nel 2016

Nel frattempo Andrea, che al contrario dei fratelli non vuole prendersi una pausa dalla musica, approfitta della proposta della casa discografica e del manager di pubblicare il primo album da solista e il 25 giugno 2007 esce Ten Feet High.[34] Tre anni più tardi anche Sharon segue l'esempio della sorella minore e il 10 settembre 2010 pubblica Dream of You.

Nonostante la lunga pausa e le carriere da soliste intraprese, Andrea e Sharon in alcune interviste affermano che i Corrs sono ancora uniti e ritorneranno fra qualche anno.[35]

2015-2016: la reunion e il nuovo album[modifica | modifica wikitesto]

Nel giugno 2015 Andrea Corr conferma che i Corrs sono tornati in studio per registrare un nuovo album e che la band si esibirà per la prima volta dopo dieci anni durante il BBC Radio 2 Live all'Hyde Park di Londra.

A conferma di quanto rivelato in estate, la band ufficializza il 27 novembre l'uscita del nuovo album di studio, White Light, prodotto da John Shanks e Chris Young, annunciando il conseguente tour a partire dalle date britanniche di gennaio 2016. Primo singolo uscito di recente nella radio BBC è Bring On The Night. La band intraprende in primavera e in estate un tour europeo, toccando, oltre al Regno Unito e Irlanda, anche Germania, Francia, Montecarlo, Svizzera, Austria, Danimarca, Belgio e Spagna.

2017: Jupiter Calling[modifica | modifica wikitesto]

Il 10 novembre 2017 esce il nuovo album Jupiter Calling, prodotto da T Bone Burnett.

Beneficenza[modifica | modifica wikitesto]

Da sempre i fratelli Corr sostengono e partecipano a varie attività benefiche.
Nel 1998 partecipano al Pavarotti & Friends for the Children of Liberia[36] che ha come obiettivo quello di raccogliere denaro per costruire un villaggio dove offrire rifugio agli orfani durante la guerra civile in Liberia.[37] L'anno successivo i Corrs, insieme a Sinéad O'Connor, Van Morrison, Enya, U2 e Boyzone, partecipano all'organizzazione del concerto benefico per la raccolta fondi a favore delle vittime della bomba di Omagh in Irlanda del Nord[38], e due anni dopo ne organizzano un altro per raccogliere fondi per il Freeman Hospital di Newcastle (ospedale in cui era ricoverata e successivamente muore la madre dei quattro fratelli).[39] Il denaro raccolto è stato poi utilizzato per ingrandire il Centro William Leech che si occupa di ricerche sul trattamento e la cura del polmone.[40] Per ringraziarli la città di Newcastle ha donato loro un dipinto della banchina di Tyneside in edizione limitata.[41]

Nel 2002 Caroline partecipa alla campagna Twelve Days of Christmas promossa dalla NSPCC (National Society for the Prevention of Cruelty to Children), associazione inglese che si occupa dei minori vittime di maltrattamenti.[42][43] Nello stesso anno Jim sale a bordo della nave Rainbow Warrior per seguire le attività dei volontari Greenpeace impegnati nella campagna per il disarmo nucleare.[8]

Nel 2003 la band prende parte agli Special Olympics World Summer Games[44] L'anno successivo partecipano al concerto benefico per il The Prince's Trust, charity creata da Carlo, principe di Galles che fornisce sostegno ai cittadini britannici di età compresa tra i 14 e i 30 anni.
I Corrs sono ambasciatori della campagna 46664 di Nelson Mandela nella lotta contro l'AIDS in Africa[23] e il 29 novembre 2003 partecipano al primo concerto 46664 a Città del Capo che ha gli obiettivi di aumentare la consapevolezza degli africani riguardo all'HIV e di raccogliere denaro a favore della Nelson Mandela Foundation for Aids.[24]

A seguito del maremoto che nel 2004 ha colpito il sud-est asiatico, Sharon collabora coi Devlins nel brano Love is Blindness, cover degli U2, inserito nel cd benefico Even Better Than The Real Thing, per raccogliere fondi per le vittime dello tsunami.

Il 6 luglio 2005 per il Live 8 a Edimburgo i Corrs si esibiscono con Bono per promuovere la campagna Make Poverty History.[45] Nel novembre dello stesso anno i Corrs, in riconoscimento del loro impegno nella beneficenza, diventano membri onorari dell'Ordine dell'Impero Britannico ricevendo le onorificenze dall'ambasciatore britannico a Dublino su concessione della Regina Elisabetta II.[31]

Dal 2006 Jim Corr collabora come pilota volontario con la Bubblegum Club, associazione irlandese che si occupa dei bambini gravemente malati, che ogni anno trasporta con 46 elicotteri 250 bambini ricoverati in vari ospedali sparsi per l'Irlanda a Blessington nella contea di Wicklow.[8] Due anni dopo Andrea, insieme ad altri famosi musicisti e cantanti irlandesi, prende parte alla realizzazione del brano tributo a Ronnie Drew, The Ballad of Ronnie Drew.[46] I soldi ricavati dalle vendite sono stati poi donati al The Irish Cancer Society.
Nel 2009 Jim partecipa alla campagna organizzata dalla ARAN per la protezione delle foche.[8]

Formazione[modifica | modifica wikitesto]

Attuale[modifica | modifica wikitesto]

Ex membri[modifica | modifica wikitesto]

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia dei The Corrs.

Album in studio[modifica | modifica wikitesto]

Album dal vivo[modifica | modifica wikitesto]

Raccolte[modifica | modifica wikitesto]

Collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia dei The Corrs § Collaborazioni.

Videografia[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Discografia dei The Corrs § Videografia.
  • 1998Live at The Royal Albert Hall
  • 1999Live at The Lansdowne Road
  • 2000Unplugged
  • 2001Live in London
  • 2002The Best Of The Corrs - The Videos
  • 2005All The Way Home - A History of The Corrs
  • 2005Live in Geneva

Altri video in cui compaiono i Corrs:

Tour[modifica | modifica wikitesto]

Premi e riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: Premi e riconoscimenti dei The Corrs.

Onorificenze[modifica | modifica wikitesto]

Membro dell'Ordine dell'Impero Britannico - nastrino per uniforme ordinaria
«Per il contributo reso alla musica e alla beneficenza»
— Dublino, 8 novembre 2005

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Hello! Magazine The Corrs Biography., 2007
  2. ^ Sharcon Corr Biography (archiviato dall'url originale il 16 luglio 2011).
  3. ^ Cosmopolis The Corrs Biography (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2009)., 1999
  4. ^ Enotes.com The Corrs Biography., 1º novembre 2007
  5. ^ Jane Cornwell, The Corrs, London, Virgin Publishing Ltd., 1999, ISBN 1-85227-840-4.
  6. ^ a b c d Absolute Divas The Corrs Biography (archiviato dall'url originale il 3 marzo 2016)., 2003
  7. ^ a b c Jane Cornwell, The Corrs, London, Virgin Publishing Ltd., 1999, pp. 99, ISBN 1-85227-840-4.
  8. ^ a b c d Totalement Corrs Jim Corr (archiviato dall'url originale il 17 luglio 2011)., 2011
  9. ^ Anne-Louise Foley, Sharon Corr Interview, «Irish Independent, 2002
  10. ^ a b c The Biography Channel The Corrs. URL consultato il 1º novembre 2017 (archiviato dall'url originale il 29 maggio 2007)., 2007
  11. ^ Planet Corr - Caroline Corr Biography (archiviato dall'url originale il 15 settembre 2010)., 2009
  12. ^ Modern Drummer Online - Caroline Corr Web Exclusive Interview by Billy Amendola (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007)., 3 febbraio 2006
  13. ^ a b c d e f g Msn Music The Corrs: Biography[collegamento interrotto]., 2006
  14. ^ a b c d e f g h All The Way Home: A History of The Corrs, 2005
  15. ^ a b c d e f Sing365 The Corrs Biography (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2011)., 2000
  16. ^ Ask Men The Corrs Pictures (archiviato dall'url originale il 7 luglio 2011)., 1999
  17. ^ The Corrs Online - The Corrs Biography (archiviato dall'url originale il 25 giugno 2007).
  18. ^ a b Warner Music Italy - Biografia The Corrs - Home (archiviato dall'url originale il 28 settembre 2007)., settembre 2005
  19. ^ a b c The Songs of The Corrs Biography., 2000
  20. ^ a b Independent Stars of music world gather to mourn with the Corr family., 28 novembre 1999
  21. ^ The Argus Corrs, tops in eight countries., 2000
  22. ^ Dave Fanning, The Corrs Portrait, RFM TV, 2001
  23. ^ a b South Africa 46664: 1 minute for Aids in Africa., 10 marzo 2011
  24. ^ a b BBC News 46664., 2005
  25. ^ Musical Discoveries Borrowed Heaven review., 20 ottobre 2004
  26. ^ MusicOMH Borrowed Heaven - Album reviews. URL consultato il 19 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2007)., 2004
  27. ^ Independent Caroline drums up delight over pregancy., 2004
  28. ^ Planet Corr The Band (archiviato dall'url originale il 10 ottobre 2007)., 2005
  29. ^ a b Planet Corr Home (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2009)., 2006
  30. ^ Fingal Independent Corrs make a return to fingal., 2005
  31. ^ a b RTÉ Entertainment - Honorary MBEs are awarded to Corrs., 7 novembre 2005
  32. ^ Amazon All The Way Home: a History of The Corrs., 2005
  33. ^ Digital Spy No New Material Planned for The Corrs., 2006
  34. ^ In The News Andrea Corr goes solo by Charlie Thomas (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2012)., 8 maggio 2007
  35. ^ Independent Woman The beautiful melancholy of Sharon Corr., 5 settembre 2010
  36. ^ Archivio Raiuno Pavarotti & Friends for Liberia (archiviato dall'url originale l'11 maggio 2010)., 1998
  37. ^ ArkivMusic Pavarotti & Friends For The Children Of Liberia. URL consultato il 12 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 19 agosto 2016)., 23 febbraio 2008
  38. ^ BBC News Corrs launch UK millennium festivities., 4 settembre 1999
  39. ^ Yahoo Music Play Benefit At Hospital That Cared For Their Mother (archiviato dall'url originale il 12 agosto 2011)., 12 gennaio 2001
  40. ^ Breaking News Corrs to perform concert in memory of dead mum (archiviato dall'url originale il 16 gennaio 2009)., 8 gennaio 2001
  41. ^ Independent City honours The Corrs., 13 aprile 2001
  42. ^ Brain Damage - Nick Mason joins "Twelve Drummers Drumming" for NSPCC., 3 novembre 2002
  43. ^ Ultimatequeen - 2002 Charity Christmas Cards., 2002
  44. ^ The Corrs Web Site - Sharon Corr joins Special Olympics Athletes to Encourage NI to 'Support an Athlete!' (archiviato dall'url originale il 18 agosto 2007)., 2003
  45. ^ Live 8 Concert Live 8 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2007)., 2 novembre 2007
  46. ^ Hot Press U2 and Kila collaborate on Ronnie Drew tribute., 17 gennaio 2008

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Mark Freeth. The Corrs - 21st Century Celts. Ozone Books, UK, 1998. ISBN 0-7119-7521-3
  • Jane Cornwell. The Corrs. Virgin Publishing Ltd, 1999. ISBN 1-85227-840-4
  • Mark Freeth. The Corrs - 21st Century Celts – New and Updated Edition. Ozone Books, UK, 1999. ISBN 0-7119-7741-0
  • Paul Gaster. The Corrs: Corner To Corner. Authorized Behind The Scenes Book. Andre Deutsch, 1999. ISBN 0-233-99634-6
  • The Corrs: The Best So Far. Warner Bros. Pubns; revised edition 2000. ISBN 0-7119-8756-4
  • Todd R. Nicholls. The Corrs - Their Music, Their Lives, Their Legacy. Blackhall Publishing, 2001. ISBN 1-84218-031-2
  • Alan Swan. From The Cradle To The Stage: A Complete History Of Irish Music. Poolbeg Press, UK, 2003. ISBN 1-84223-164-2

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN312592689 · ISNI (EN0000 0001 1956 5448 · LCCN (ENno98073806 · GND (DE5564432-6 · BNF (FRcb139863540 (data) · J9U (ENHE987007406885605171 · WorldCat Identities (ENlccn-no98073806
  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock