Testa di Elena

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Testa di Elena
AutoreAntonio Canova
Data1811
MaterialeMarmo bianco
Altezza64 cm
UbicazioneErmitage, San Pietroburgo

La Testa di Elena è una scultura in marmo eseguita da Antonio Canova nel 1811 e conservata all'Ermitage di San Pietroburgo. Il gesso di questo capolavoro viene conservato presso la Gipsoteca canoviana di Possagno.[1]

La storia[modifica | modifica wikitesto]

Donata dal Canova a Isabella Teotochi Albrizzi, autrice delle Opere di scultura e di plastica di Antonio Canova, fu oggetto di molteplici epigrammi e componimenti celebrativi.

«Perché quando, lasciò la greca riva
Pari non vide de' suoi teucri il danno,
l’ire d'Achille, di Sinon l'inganno,
lo stuol che armato dal cavallo usciva!

Ma se qual sculta in marmo era l'argiva,
mentre premea di Sparta il regio scanno
merta ei perdono del voluto affanno,
e di quei ceppi, che alla patria ordiva.

Perché, donna gentil, quella non ebbe
virtù pari a beltà! Ma se tal' era
forse Canova men famoso andrebbe.

E non tu stessa fra la dotta schiera
lieta del dono, che i tuoi fasti accrebbe,
Or gir potresti di quel pegno altera[2]

«Qui è sculta da Canova Elena bella
e van tutti dicendo ecco Isabella;
l'illusion però non tocca il segno
perché dato non è scolpir l'ingegno[3]»

(EN)

«In this beloved marble view,
Above the works and thoughts of man,
What nature could, but would not, do,
And Beauty and Canova can!
Beyond imagination's power,
Beyond the bard's defeated art,
With immortality her dower,
Behold the Helen of the heart![4]»

(IT)

«In questa diletta visione marmorea,
al di sopra delle opere e dei pensieri dell’uomo,
ciò che la natura avrebbe potuto ma non volle fare,
Bellezza e Canova possono!
Al di là della forza dell’immaginazione
al di là dell’arte sconfitta del bardo,
con l’immortalità sua dote,
guardate, ecco l’Elena del cuore![5]»

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Homepage, su Museo Gypsotheca Antonio Canova, 22 marzo 2023. URL consultato il 27 giugno 2023.
  2. ^ Il sonetto è citato da P. E. Visconti nella Biografia di Isabella Teotochi Albrizzi, Articolo estratto dall’Album, distribuzione 34 anno III, Roma, Tipografia delle Belle Arti, 1836.
  3. ^ Biblioteca Canoviana, ossia raccolta delle migliori prose e de' più scelti componimenti poetici, sulla vita, sulle opere e in morte di A. Canova, Venezia, Parolari, 1823, vol. II, p.87.
  4. ^ L’epigramma è citato in G. Pavanello, L’opera completa del Canova, p. 122. Per il testo originale e la grafica adottata faccio riferimento alla copia autografa conservata nella Biblioteca Comunale di Verona, Carteggi Albrizzi, b. 190, Poesie in onore della Testa d’Elena.
  5. ^ traduzione di J. Negro

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