Terapia ormonale sostitutiva (menopausa)

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Terapia ormonale sostitutiva
Specialitàurologia
Classificazione e risorse esterne (EN)
ICD-9-CM627.2
ICD-10N95.0
MedlinePlus000894
eMedicine264088

La terapia ormonale sostitutiva in menopausa è un trattamento medico che si applica alle donne in menopausa chirurgica, in perimenopausa e in postmenopausa. Il suo obiettivo è quello di ridurre il disagio causato dalla diminuzione di ormoni estrogeno e progesterone circolanti nella menopausa. Una combinazione di questa terapia è spesso raccomandata in quanto diminuisce l'iperplasia endometriale e il rischio di tumore associato alla terapia di estrogeni non bilanciati.[1][2] I principali ormoni coinvolti sono gli estrogeni, il progesterone e progestinici. Alcune terapie recenti includono anche l'uso di androgeni pure.[3]

Indicazioni controverse[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2002 il National Institutes of Health e il Women's Health Initiative hanno raccolto risultati per tutte le cause di mortalità nelle donne che assumevano la terapia ormonale sostitutiva, non ritenendola più bassa di quando la terapia fosse stata iniziata in precedenza, tra i 50 e i 59 anni, ma più alta quando iniziata dopo i 60 anni. Nei pazienti più anziani, vi è stato un aumento dell'incidenza di tumore alla mammella, attacchi di cuore e ictus, anche se si è vista una ridotta incidenza di tumore del colon-retto e fratture ossee.[4] A seguito di questi risultati, il numero delle donne che assume la terapia ormonale è sceso precipitosamente.[5] Il Women's Health Initiative raccomanda che le donne con menopausa non chirurgica assumano la dose più bassa possibile di terapia ormonale sostitutiva per il più breve tempo possibile, al fine di ridurre al minimo i rischi associati.[4]

Le attuali indicazioni formulate dalla Food and Drug Administration includono il trattamento a breve termine dei sintomi della menopausa, come le vampate di calore o l'atrofia urogenitale e la prevenzione dell'osteoporosi.[6] Nel 2012, lo United States Preventive Services Task Force ha concluso che gli effetti nocivi della combinazione degli estrogeni e progestinici rischiano di superare, nella maggior parte delle donne, i benefici della prevenzione delle malattie.[7][8] Uno studio pubblicato dalla Endocrine Society ha dichiarato che se assunta durante la perimenopausa, o nei primi anni della menopausa, la terapia ormonale comporta significativamente meno rischi rispetto a quanto pubblicato in precedenza e riduce la mortalità per la maggior parte delle pazienti. L'American Association of Clinical Endocrinology anche rilasciato una dichiarazione di posizione, nel 2009, che approva la terapia ormonale sostitutiva in determinati scenari clinici

  • Quando è consigliata la TOS[9]? Non tutte le donne in menopausa hanno bisogno della TOS. Questa viene solitamente consigliata nei seguenti casi:
    • Menopausa precoce
    • Menopausa indotta o artificiale
    • Elevate difficoltà sessuali dovute all’atrofia e restringimento della vagina, con bruciori e dolori
    • Fragilità ossea elevata
    • Rischio osteoporosi
    • Rischio elevato di cardiopatia
    • Elevata frequenza e intensità delle vampate di calore, tanto da impedire ad una donna una vita normale
    • Alterazioni gravi dell’umore

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Lynne T. Shuster, Deborah J. Rhodes, Bobbie S. Gostout, Brandon R. Grossardt e Walter A. Rocca, Premature menopause or early menopause: Long-term health consequences, in Maturitas, vol. 65, n. 2, 2010, pp. 161–166, DOI:10.1016/j.maturitas.2009.08.003, ISSN 0378-5122 (WC · ACNP), PMC 2815011, PMID 19733988.
  2. ^ Eden, K.J., & Wylie, K.R. (2009). Quality of sexual life and menopause. Women's Health, 5 (4), 385-396. DOI10.2217/whe.09.24
  3. ^ Ziaei, S., Moghasemi, M., & Faghihzadeh, S. (2010). Comparative effects of conventional hormone replacement therapy and tibolone on climacteric symptoms and sexual dysfunction in postmenopausal women. Climateric, 13, 147-156. DOI10.1016/j.maturitas.2006.04.014
  4. ^ a b Writing Group for the Women's Health Initiative Investigators, Risks and Benefits of Estrogen Plus Progestin in Healthy Postmenopausal Women: Principal Results From the Women's Health Initiative Randomized Controlled Trial, in JAMA, vol. 288, n. 3, 2002, pp. 321–333, DOI:10.1001/jama.288.3.321, PMID 12117397.
  5. ^ RT Chlebowski, Kuller LH, Prentice RL, Stefanick ML, Manson JE, Gass M e et al., Breast cancer after use of estrogen plus progestin in postmenopausal women, in NEJM, vol. 360, n. 6, 2009, pp. 573–87, DOI:10.1056/NEJMoa0807684, PMID 19196674.
  6. ^ USPTF Consensus Statement, su uspreventiveservicestaskforce.org, 2012. URL consultato il 10 settembre 2015 (archiviato dall'url originale il 30 maggio 2013).
  7. ^ C. Kreatsoulas e S. S. Anand, Menopausal hormone therapy for the primary prevention of chronic conditions. U.S. Preventive Services Task Force Recommendation Statement (PDF), in Polskie Archiwum Medycyny Wewnetrznej, vol. 123, n. 3, 2013, pp. 112–117, PMID 23396275.
  8. ^ H. D. Nelson, M. Walker, B. Zakher e J. Mitchell, Menopausal hormone therapy for the primary prevention of chronic conditions: A systematic review to update the U.S. Preventive Services Task Force recommendations, in Annals of internal medicine, vol. 157, n. 2, 2012, pp. 104–113, DOI:10.7326/0003-4819-157-2-201207170-00466, PMID 22786830.
  9. ^ (EN) TOS: Terapia Ormonale Sostitutiva in menopausa | Menopausa.com, su menopausa.com. URL consultato il 29 agosto 2018.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Giuseppe Pescetto, Luigi De Cecco, Domenico Pecorari, Nicola Ragni, Ginecologia e ostetricia seconda ristampa, Roma, Società editrice universo, 2004, ISBN 88-87753-49-0.
  • Livio Zanolo, Barcellona Eliana, Zacchè Gabrio, Ginecologia e ostetricia con tavole di F.H. Netter, Milano, Elsevier Masson srl, 2007, ISBN 978-88-214-2730-5.
  • Research Laboratories Merck, The Merck Manual quinta edizione, Milano, Springer-Verlag, 2008, ISBN 978-88-470-0707-9.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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