Teologia bahai

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La teologia bahá'í è incentrata sulla fede in un puro monoteismo in cui Dio è considerato come il creatore di tutte le cose e come: "Il più palese di quanti sono palesi e il più celato di quanti sono celati"[1], poiché tutte le meraviglie della creazione ci parlano del Creatore ma allo stesso tempo è assolutamente impossibile per un essere limitato come l'uomo anche vagamente immaginare un Essere "infinitamente eccelso" Eterno Creatore[2] di tutte le cose, di una creazione dinamica e infinita.

Dai bahá'í, Dio è considerato come personale, indescrivibile, onnisciente, onnipresente ed eterno.

I bahá'í credono inoltre che la volontà divina si sia manifestata nel corso della storia dell'umanità attraverso una serie di Manifestazioni di Dio o educatori divini. La teologia bahá'í è infatti basata sull'idea della rivelazione progressiva: tutte le religioni rivelate sono state fondate da Messaggeri di Dio, e ciascuno di Loro ha insegnato conformemente al luogo e al tempo della sua comparsa, in relazione alle capacità umane dell'epoca. Se non fosse stato per le limitazioni umane, ciascun Messaggero di Dio avrebbe potuto esprimere la volontà divina in modo totale; perciò per i bahá'í tutti i Messaggeri divini "sono assisi sullo stesso trono di gloria e dimorano nello stesso cielo".

La religione bahá'í è considerata la tappa attualmente focale o più recente della rivelazione divina — e quindi più adatta alla modernità —, ma lo stesso Bahá'u'lláh, specifica nelle sue scritture che le religioni sono tutte valide e vanno tutte rispettate, in quanto denigrandone anche una sola si denigrerebbe l'operato di Dio.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Preghiere Bahai - p. 208. Casa Editrice Baha'i - Nuova edizione 2022
  2. ^ Il concetto baha'i dell'inizio delle cose è intermedio fra quello di creazione ed emanazione. Si potrebbe parlare di creazione eterna, dato che i testi bahâ'î ci tengono a mantenere il termine khalq (creazione), ma nel contempo sostengono che, essendo l'attributo di khâliq (creatore) coeterno a Dio non v'è mai stato un tempo in cui non esisteva. Quindi anche il mondo è eterno (Laub-i Hikmat) (- Alessandro Bausani, Persia Religiosa, p. 470)

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Hasan M. Balyuzi, The Báb: The Herald of the Day of Days. Oxford, George Ronald 1973. ISBN 0853980489.
  • Hasan Balyuzi, Bahá'u'lláh, King of Glory. Oxford, UK, George Ronald, 2000. ISBN 0853983283.
  • Alessandro Bausani, ‘Abd-al-Bahā', Life and work, in Encyclopædia Iranica, 1989.
  • Shoghi Effendi, God Passes By. Wilmette, Bahá'í Publishing Trust, 1944. ISBN 0877430209.
  • John E. Esslemont, Bahá'u'lláh e la nuova era, Casa Ed. Baha'i. VII ed. 1998 - Tivoli, Grafiche Chicca & C. s.n.c.
  • Peter Smith, The Bábí & Bahá'í Religions From Messianic Shí'ism to a World Religion. Cambridge, The University Press 1987. ISBN 0521301289.
  • Adib Taherzadeh, The Revelation of Bahá'u'lláh. Baghdad 1853-63. Oxford, George Ronald 1976. ISBN 0853982708.
  • Preghiere Baha'i - Casa Editrice Baha'i Italia - Nuova edizione 2022 - ISBN 978-88-7214-224-0
  • Alessandro Bausani; Persia Religiosa; Lionello Giordano Editore - Cosenza, 1998

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