Olimpia Teodora

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Olimpia Teodora
Pallavolo
Segni distintivi
Uniformi di gara
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Casa
Manica sinistra
Maglietta
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Trasferta
Nome sponsorizzato Olimpia Teodora Ravenna
Colori sociali Giallo e rosso
Dati societari
Città Ravenna
Nazione Bandiera dell'Italia Italia
Confederazione CEV
Federazione FIPAV
Campionato Serie B2
Fondazione 1965
Presidente Bandiera dell'Italia Giuseppe Poggi
Allenatore Bandiera dell'Italia Biagio Marone
Impianto PalaCosta
(1 000 posti)
Palmarès
10 scudettiScudetto
Scudetti 11
Trofei nazionali 6 Coppa Italia
Trofei internazionali 2 Coppa dei Campioni/Champions League
1 Coppa del mondo per club
Titoli giovanili 5 scudetti Under 18
3 scudetti Under 16
1 scudetto di Beach Volley
Si invita a seguire le direttive del Progetto Pallavolo

L'Olimpia Teodora è una società pallavolistica femminile italiana con sede a Ravenna: milita nel campionato di Serie B2.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Gli inizi[modifica | modifica wikitesto]

L'Olimpia per la prima volta campione d'Italia nella stagione 1980-81

L'Olimpia Ravenna nacque nel febbraio 1965 per iniziativa di una professoressa di educazione fisica, Alfa Casali-Garavini (1925-2022)[1]. Gli inizi furoni difficili, sia sul piano sportivo sia su quello personale, con Garavini che nei primi anni 70 rimase precocemente vedova del marito, primo sponsor della società[1].

Tuttavia di lì a breve arrivò la svolta per l'Olimpia, che iniziò a mietere i primi successi nei campionati giovanili[1]; ciò incoraggiò gli investimenti nella prima squadra, che approdò in Serie A nel campionato 1976-77, terminato al quinto posto finale. Con Sergio Guerra in panchina e una rosa composta prettamente da giocatrici di Ravenna e provincia, su tutte le pluripresenti Manuela Benelli, Liliana Bernardi e Patrizia Prati[2], la formazione romagnola s'impose all'attenzione del panorama pallavolistico italiano vincendo gli scudetti nelle stagioni 1980-81 e 1981-82.

Gli anni d'oro[modifica | modifica wikitesto]

L'Olimpia 1983-84 vincitrice dell'accoppiata scudetto-Coppa Italia

Nel 1983, l'entrata in società del gruppo Ferruzzi (successivamente attivo anche nel volley maschile con il Porto Ravenna) portò alla sponsorizzazione della squadra sotto il marchio Olio Teodora, fatto che comportò l'ulteriore cambio di colori sociali dagli originali bianco-celeste ai nuovi giallo-rosso.

Per tutti gli anni 80 l'Olimpia, presieduta da Garavini, allenata da Guerra e gestita dal direttore sportivo Giuseppe Brusi[2][3], primeggiò in Italia senza conoscere avversarie; neppure l'introduzione dei play-off dalla stagione 1983-84 riuscì a sovvertire le gerarchie nella massima serie femminile. Numerosi primati furono conquistati dalla squadra ravennate: tra questi, nel 1982 le ragazze del Messina furono battute con un triplo 15-0, mentre tra il 15 marzo 1985 e l'8 dicembre 1987 l'Olimpia inanellò ben 72 vittorie consecutive[2][4].

In questi anni giocatrici provenienti dal vivaio ravennate, come Benelli e Bernardi, seppero imporsi all'attenzione mondiale diventando punti fermi della nazionale italiana che proprio in quegli anni, grazie al serbatoio dell'Olimpia, cominciò a ottenere i primi risultati di rilievo della sua storia[2]. Ai successi nazionali delle giallorosse seguirono quelli internazionali[2], con la vittoria di due Coppe dei Campioni (1988 e 1992) e di un Campionato mondiale per club (1992).

L'Olimpia 1990-91 vincitrice dell'undicesimo e ultimo scudetto consecutivo

Dopo undici scudetti consecutivi — un primato ineguagliato nella storia dello sport italiano[2], nei primi anni 90 l'inevitabile ricambio generazionale, l'abbandono del gruppo Ferruzzi e l'ascesa di realtà pallavolistiche emergenti come Bergamo, Matera e Sirio Perugia eclissarono lentamente l'Olimpia che, nel frattempo rinominata Olimpia Teodora, e dopo un decennio piuttosto anonimo, al termine del campionato 2003-04 rinunciò a prendere parte al torneo successivo, cedendo i diritti al Robursport Pesaro e ripartendo dalla Serie B2.

Il declino[modifica | modifica wikitesto]

Il nuovo presidente del sodalizio, Maurizio Chiarucci[5], richiamò Guerra alla guida della squadra. Nel 2005-06 la Teodora salì in Serie B1, sfiorando la promozione in Serie A2 sia nel campionato 2006-07 che in quello 2007-08, uscendo ai play-off. All'inizio della stagione 2008-09 acquistò i diritti sportivi dall'AICS Forlì per partecipare al campionato di A2, a cui dovette però rinunciare per nuovi problemi finanziari. L'improvvisa decisione fece ripartire la squadra dalla Serie D, dove nel 2009 arrivò la vendita della società al Consorzio Pallavolo Ravenna, comportando un nuovo cambio di denominazione in Teodora Pallavolo Ravenna.

Nella stagione 2009-10 la Teodora vinse il campionato regionale di Serie C conseguendo la promozione in Serie B2, dove tuttavia rimase lo spazio di un campionato prima dell'immediata retrocessione. Nell'annata 2011-12 la società, volendo affidarsi esclusivamente alle atlete del proprio settore giovanile, rinunciò quindi alla Serie C ripartendo dal campionato di Serie D.

Anni recenti[modifica | modifica wikitesto]

Dopo varie stagioni nelle serie minori, al termine del campionato di Serie B1 2016-17 la formazione ravennate conquistò dopo tredici anni il ritorno in Serie A2[2][6]; nei mesi seguenti la società andò inoltre a fondersi con l'altra realtà cittadina dell'Olimpia Alfa Garavini Ravenna, anch'essa neopromossa in A2, tornando alla storica denominazione di Olimpia Teodora[7].

Dopo cinque stagioni nella serie cadetta, al termine della stagione 2021-22 rinunciò nuovamente all'iscrizione al campionato, cedendo i diritti all'Assitec e ripartendo dalla Serie B2[8].

Cronistoria[modifica | modifica wikitesto]

Cronistoria dell'Olimpia Teodora
  • 1965: Fondazione dell'Olimpia Ravenna con sede a Ravenna.




  • 2000-01: 2ª in Serie A1; semifinali play-off scudetto.
  • 2001-02: 5ª in Serie A1; quarti di finale play-off scudetto; vincitrice play-off Coppa CEV.
  • 2002-03: 9ª in Serie A1.
  • 2003-04: 9ª in Serie A1.
  • 2004: Cessione del titolo sportivo al Robursport Volley Pesaro; riparte dalla Serie B2.
  • 2004-05: 7ª in Serie B2 (girone E).
  • 2005: Ammessa in Serie B1.
  • 2005-06: 6ª in Serie B1 (girone B).
  • 2006-07: 2ª in Serie B1 (girone B); semifinali play-off promozione.
  • 2007-08: 2ª in Serie B1 (girone B); semifinali play-off promozione.
  • 2008: Acquisto del titolo sportivo dall'AICS Forlì.
Ammessa in Serie A2.
Rinuncia al titolo sportivo; riparte dalla Serie C.
  • 2008-09: ? in Serie D.
  • 2009: Cambiamento di denominazione in Teodora Pallavolo Ravenna; acquista i diritti a partecipare al campionato di Serie C.
  • 2009-10: ? in Serie C. Promossa in Serie B2.

  • 2010-11: ? in Serie B2. Retrocessa in Serie C.
  • 2011-12: ? in Serie C.
  • 2012-13: ? in Serie C.
  • 2013-14: ? in Serie C.
  • 2014-15: ?
  • 2015-16: ?
  • 2016-17: 2ª in Serie B1 (girone C). Promossa in Serie A2.
  • 2017: Cambiamento di denominazione in Olimpia Teodora.
  • 2017-18: 11ª in Serie A2.
  • 2018-19: 5ª in Serie A2; 9ª in pool promozione.
Ottavi di finale in Coppa Italia di Serie A2.
Semifinali in Coppa Italia di Serie A2.

  • 2020-21: 6ª in Serie A2 (girone est); 1ª in pool salvezza; semifinali play-off promozione.
  • 2021-22: 7ª in Serie A2 (girone A); ottavi di finale play-off promozione.
  • 2022: Cessione del titolo sportivo all'Assitec.
Ammessa in Serie B2.

Colori e simboli[modifica | modifica wikitesto]

Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
La prima divisa
Manica sinistra
Manica sinistra
Maglietta
Maglietta
Manica destra
Manica destra
Pantaloncini
Calzettoni
Anni 80

Pallavoliste[modifica | modifica wikitesto]

Le singole voci sono elencate nella Categoria:Pallavoliste dell'Olimpia Teodora.

Palmarès[modifica | modifica wikitesto]

L'Olimpia festeggia il suo sesto scudetto consecutivo al termine del campionato 1985-86
1980-81, 1981-82, 1982-83, 1983-84, 1984-85, 1985-86, 1986-87, 1987-88, 1988-89, 1989-90
1990-91
1979-80, 1980-81, 1983-84, 1984-85, 1986-87, 1990-91
1987-88, 1991-92
1992

Rosa 2021-2022[modifica | modifica wikitesto]

Nome Ruolo Data di nascita Nazionalità sportiva
1 Valentina Pomili S 21 ottobre 1994 Bandiera dell'Italia Italia
4 Chiara Salvatori C 7 marzo 2003 Bandiera dell'Italia Italia
5 Taylor Fricano O 4 febbraio 1995 Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
6 Sara Fontemaggi S 6 dicembre 2002 Bandiera dell'Italia Italia
7 Greta Monaco S 9 agosto 2001 Bandiera dell'Italia Italia
8 Alessandra Colzi C 1º maggio 1997 Bandiera dell'Italia Italia
9 Alice Torcolacci C 27 febbraio 2000 Bandiera dell'Italia Italia
10 Alessandra Guasti S 7 agosto 1996 Bandiera dell'Italia Italia
11 Natasha Spinello P 15 dicembre 1998 Bandiera dell'Italia Italia
12 Eleonora Sestini O 26 ottobre 2002 Bandiera dell'Italia Italia
13 Giulia Rocchi L 20 ottobre 1992 Bandiera dell'Italia Italia
17 Elena Foresi P 6 luglio 2000 Bandiera dell'Italia Italia
18 Katarina Bulović S 15 febbraio 2002 Bandiera dell'Italia Italia

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Alfa Garavini morta a Ravenna: fondò la grande Olimpia Teodora, su ilrestodelcarlino.it, 30 ottobre 2022.
  2. ^ a b c d e f g Alessandro Filippini, Volley: Ravenna in Serie A con due squadre. Grande futuro dietro le spalle, su gazzetta.it, 8 giugno 2017.
  3. ^ Giuseppe Brusi, su hall-of-fame.federvolley.it.
  4. ^ Volley, Conegliano batte Cuneo 3-2: record di 73 vittorie consecutive, su sport.sky.it, 14 novembre 2021.
  5. ^ Lorenzo Priviato, Maurizio Chiarucci morto a Ravenna, addio all’ex patron della Teodora, su ilrestodelcarlino.it, 1º dicembre 2021.
  6. ^ Alessandro Bongarzone, Grazie Ragazze!!! La Conad SiComputer Teodora conquista la promozione, su romagnapost.it, 22 maggio 2017.
  7. ^ Vincenzo Benini, Ecco la "nuova" Olimpia Teodora. «Sarà una società legata soprattutto al territorio», su ravennaedintorni.it, 4 ottobre 2017.
  8. ^ Si apre il sipario sulle attività di Olimpia Teodora per la stagione 2022/2023, su olimpiateodora.it, 7 luglio 2022. URL consultato il 18 settembre 2022.
  9. ^ Posizione in classifica al momento dell'interruzione del campionato a causa del diffondersi della pandemia di COVID-19 in Italia.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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