Kiyomizu-dera

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Kiyomizu-dera
StatoBandiera del Giappone Giappone
LocalitàKyoto
Coordinate34°59′41.39″N 135°47′06.01″E / 34.994831°N 135.785003°E34.994831; 135.785003
Religionebuddista
TitolareThousand-Armed Thousand-Eyed Avalokiteśvara
FondatoreEnchin, Gyōei e Sakanoue no Tamuramaro
Stile architettonicokakezukuri
Sito webwww.kiyomizudera.or.jp/
 Bene protetto dall'UNESCO
Monumenti storici dell'antica Kyoto (città di Kyoto, Uji e Otsu)
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturale
Criterio(ii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal1994
Scheda UNESCO(EN) Historic Monuments of Ancient Kyoto (Kyoto, Uji and Otsu Cities)
(FR) Scheda

Con Kiyomizudera o Kiyomizu-dera (in giapponese: 清水寺) ci si riferisce ad una serie di templi buddisti giapponesi, ma in particolare al tempio di Otowasan Kiyomizudera (音羽山清水寺?) nella città di Kyoto. È uno degli antichi monumenti della città, considerati patrimonio dell'umanità dall'UNESCO[1], e anche uno dei finalisti per le sette meraviglie del mondo moderno. Il tempio principale sorge sulle pendici ripide di un monte e si estende in una ampia terrazza costruita su palafitte che dipartono dalla valle sottostante.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Kiyomizu-dera venne fondato all'inizio del periodo Heian.[2] La costruzione fu iniziata nel 798, ma l'edificio attuale, costruito durante la restaurazione ordinata da Tokugawa Iemitsu, risale al 1633.[3] Per la sua costruzione non è stato usato un singolo chiodo. Il nome deriva dalla cascata presente all'interno del complesso, che scorre dalle colline vicine. Kiyomizu significa "acqua pulita", o "acqua pura".[4][5]

Originariamente era affiliato della vecchia e influente setta Hossō fin dall'epoca di Nara.[6] Comunque nel 1965 cessò l'affiliazione e i custodi attuali si definiscono membri della setta "Kitahossō".[7]

Nel padiglione principale, Hondō, è conservata la statua dorata di Juichimen Kannon, divinità simbolo di carità e di misericordia. Il viso della statua è contornato da 11 volti più piccoli che insieme rappresentano le molteplici incarnazioni di Buddha. Secondo la tradizione la statua protegge le partorienti e ha il potere di facilitare il parto [8].

Statua dorata di Buddha con 11 teste


Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Historic Monuments of Ancient Kyoto (Kyoto, Uji and Otsu Cities), su World Heritage Convention, UNESCO. URL consultato il 19 agosto 2011.
  2. ^ Ponsonby-Fane 1956, p. 111.
  3. ^ Graham 2007, p. 37.
  4. ^ Kiyomizu Temple, su pacificfriend.ca, 7 aprile 2007. URL consultato il 19 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 3 aprile 2009).
  5. ^ Kiyomizudera, Kyoto, su sacred-destinations.com, Sacred Destinations. URL consultato il 13 giugno 2011.
  6. ^ Graham 2007, p. 32.
  7. ^ (EN) Kiyomizu-dera temple, su kyoto.asanoxn.com. URL consultato il 19 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 15 novembre 2017).
  8. ^ Kazuo Inumaru, Kyoto città sacra, Novara, Istituto Geografico De Agostini, 1982.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Patricia J. Graham, Faith and Power in Japanese Buddhist Art, Honolulu, University of Hawaii Press, 2007, ISBN 978-0-8248-3126-4.
  • Richard Arthur Brabazon Ponsonby-Fane, Kyoto: The Old Capital of Japan, 794-1869, Kyoto, The Ponsonby Memorial Society, 1956.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (ENJA) Sito ufficiale, su kiyomizudera.or.jp. URL consultato l'8 giugno 2011 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2011).
  • (EN) Informazioni e foto, su japanwallpaper.flowersentence.com.
Controllo di autoritàVIAF (EN168014096 · LCCN (ENn82162130 · GND (DE6031824-7 · NDL (ENJA00410210 · WorldCat Identities (ENlccn-n82162130