Telescopus fallax

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Serpente gatto europeo
Telescopus fallax
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
Dominio Eukaryota
Regno Animalia
Sottoregno Eumetazoa
Ramo Bilateria
Superphylum Deuterostomia
Phylum Chordata
(clade) Craniata
Subphylum Vertebrata
Infraphylum Gnathostomata
Superclasse Tetrapoda
Classe Reptilia
Sottoclasse Diapsida
Infraclasse Lepidosauromorpha
Superordine Lepidosauria
Ordine Squamata
Sottordine Serpentes
Superfamiglia Colubroidea
Famiglia Colubridae
Sottofamiglia Colubrinae
Genere Telescopus
Specie T. fallax
Nomenclatura binomiale
Telescopus fallax
(Fleischmann, 1831)

Il serpente gatto europeo (Telescopus fallax (Fleischmann, 1831)) è un serpente della famiglia Colubridae che vive principalmente nella parte orientale del bacino del Mediterraneo.[2]

Biologia[modifica | modifica wikitesto]

Il nome comune è dovuto alle strette pupille verticali dei suoi occhi, che possono ricordare quelle dei gatti. Il serpente è considerato una specie velenosa, ma non pericolosa per l'uomo perché ha i denti situati posteriormente e non ha la capacità di iniettare il veleno all'uomo. Però usa i denti appuntiti posti dietro alla mascella superiore per iniettare veleno sufficiente a uccidere le sue prede, principalmente gechi e piccole lucertole. Per catturare la preda, dopo avervi iniettato il veleno la lascia fuggire e morire; poi la segue e fiutando l'aria circostante trova la traccia che ha lasciato; quindi inghiotte la preda per intero, iniziando dalla testa.[senza fonte]

Distribuzione e habitat[modifica | modifica wikitesto]

L'areale di questa specie si estende dal nord-est dell'Italia sino all'Iran, comprendendo Slovenia, Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania, Grecia, Malta, Cipro, parte meridionale della Bulgaria, Caucaso, Armenia, Georgia, Azerbaigian, Turchia, Israele, Libano, Siria e Iraq.[1][2]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Aram Agasyan et al, 2009, Telescopus fallax, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ a b Telescopus fallax, in The Reptile Database. URL consultato il 22 luglio 2014.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  Portale Rettili: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rettili