Tea Party (movimento)

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Tea Party
Tea Party
Dimostranti del Tea Party riempiono il West Lawn del Campidoglio e il National Mall il 12 settembre 2009
Tipopolitica
Fondazione19 luglio 2010
Scopodifesa del libero mercato
Sede centraleBandiera degli Stati Uniti Washington DC
Lingua ufficialeinglese

Il Tea Party è un movimento politico schierato a difesa del libero mercato[1] e su posizioni conservatrici/libertarie,[2][3] emerso negli USA nel 2009 attraverso una serie di proteste locali coordinate a livello nazionale.[4][5][6] Viene comunemente classificato nell'area del cosiddetto populismo di destra.[1][7]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Il movimento è sorto coagulando le proteste popolari di quanti hanno deciso di reagire dinanzi a diverse decisioni (salvataggi di banche, statalizzazioni, ecc.) assunte a livello federale durante la presidenza di George W. Bush e, in seguito, nel corso della presidenza di Barack Obama: la legge di stabilizzazione economica di emergenza del 2008,[8] la legge di recupero e reinvestimento del 2009[9][10] e una serie di proposte di riforma sanitaria.[11]

Secondo l'American Enterprise Institute, vari sondaggi nel 2013 hanno stimato che poco più del 10 % degli americani si identificava come parte del movimento[12].

Il nome Tea Party deriva dal Boston Tea Party, un'azione di protesta dei coloni del Nord America contro le tasse inglesi, che ebbe luogo nel 1773.[13] Alcuni mesi dopo le prime proteste il nome è stato reinterpretato da alcuni organizzatori e opinionisti come sigla per "Taxed Enough Already" (già abbastanza tassati).[14]

Agenda politica[modifica | modifica wikitesto]

Il Tea Party non ha un'agenda politica uniforme. Il suo carattere decentralizzato, la sua mancanza di una vera e propria gerarchia o struttura, permette ad ogni gruppo autonomo di definire i propri obiettivi e le proprie priorità. È possibile che gli obiettivi di questi gruppi siano in conflitto, e le loro priorità sono spesso differenti. Molti organizzatori del Tea Party tendono a vedere ciò come una forza piuttosto che una debolezza, dal momento che questa decentralizzazione ha contribuito a rendere il Tea Party immune da tentativi di inglobamento da parte di altri movimenti e dalla corruzione al suo interno.[15]

Il Tea Party ha generalmente cercato di relegare in secondo piano le questioni sociali che tipicamente affrontano i conservatori. Organizzazioni a livello nazionale del Tea Party come i Tea Party Patriots e FreedomWorks hanno espresso la loro preoccupazione che interessarsi troppo alle questioni sociali avrebbe creato divisioni.[15] Essi hanno invece cercato di far distogliere agli attivisti lo sguardo dalle tematiche sociali e di far sì che si concentrassero su questioni economiche e specifiche questioni governative.[16][17] In ogni caso, molti gruppi come 9/12 Tea Parties di Glenn Beck, TeaParty.org, la sezione Tea Party dell'Iowa e le Delaware Patriot Organizations hanno dimostrato interesse attivo per questioni sociali come l'aborto, il possesso di armi, la preghiera a scuola e l'immigrazione clandestina.[16][17][18]

Il Tea Party concentra generalmente i suoi sforzi nell'ambito delle riforme amministrative, tra cui una significativa riduzione delle dimensioni e delle funzioni del governo. Di solito i membri del Tea Party sostengono il diritto per l'economia nazionale di operare senza la supervisione governativa.[19] Tra i suoi obiettivi ci sono quello di ridurre le dimensioni del governo federale, ridurre la spesa pubblica, abbassare il debito pubblico e mettere fine agli aumenti delle tasse[20]. Con questi intenti gruppi del Tea Party hanno protestato contro il Troubled Asset Relief Program (TARP, Programma d'aiuto che prevede l'acquisto di azioni (assets) di istituti finanziari in difficoltà), programmi di stimolo all'economia come il American Recovery and Reinvestment Act of 2009 (ARRA, comunemente noto come Stimulus o The Recovery Act), il cap and trade, riforme dell'assistenza sanitaria quali il Patient Protection and Affordable Care Act (PPACA, conosciuto anche semplicemente come Affordable Care Act o Obamacare), e infine contro attacchi percepiti ad opera del governo federale contro i diritti del Primo, Secondo, Quarto e Decimo Emendamento alla Costituzione americana.[21] Gruppi del Tea Party hanno anche manifestato il loro supporto per le leggi sul right to work ("diritto al lavoro", che negli Stati Uniti si riferisce anche al diritto personale di poter svolgere qualsiasi lavoro senza essere costretti a unirsi o pagare quote a dei sindacati) e per un più rigido controllo delle frontiere, e si sono opposti all'amnistia per gli immigrati clandestini.[22][23] Il Tea Party si batté a livello nazionale per invalidare la legge sulla riforma dell'assistenza sanitaria, dopo che il Partito Repubblicano perse seggi al congresso e la sfida per la Presidenza alle elezioni del 2012.[24][25] Dei gruppi si sono anche mobilizzati a livello locale contro l'Agenda 21 delle Nazioni Unite.[24][26] Hanno anche protestato contro l'IRS (agenzia delle entrate) per un controverso trattamento riservato ai gruppi che avevano "tea party" nel loro nome.[27] In campo politico, il Tea Party ha costituito dei Super PACs (un tipo di "comitato di azione politica") per sostenere dei candidati vicini ai propri obiettivi e si è d'altro canto opposto a certi candidati di quello che in varie occasioni ha definito "Establishment repubblicano". Come altre realtà di destra, specie statunitensi, il Tea Party ha assunto posizioni assimilabili alla negazione del cambiamento climatico.[28]

Nonostante quindi i gruppi abbiano un'ampia varietà di obiettivi diversi, il Tea Party mette alla base della sua agenda di riforme la Costituzione.[20][29][30] Esorta al ritorno ad un governo come lo avevano inteso i Padri Fondatori. Si è anche impegnato a insegnare la propria visione della Costituzione e di altri documenti fondamentali.[15] Gli studiosi hanno definito la sua interpretazione come "originalista" (nella volontà di adempiere al messaggio originario dei padri costituenti) o popolare,[31] o una peculiare combinazione di entrambi.[29][32] L'affidamento alla Costituzione è comunque selettivo e inconsistente: i membri la citano, ma più come un riferimento culturale che in un'ottica di adesione testuale. È infatti un testo che intendono modificare.[33][34][35][36][37] Alcuni tra gli esponenti del movimento hanno indicato diversi emendamenti costituzionali da abrogare in toto o in parte, ad esempio il 14°, il 16° ed il 17° emendamento; come detto sopra, poi, si è trovato un certo supporto per la proposta dell"Emendamento di Revoca", che permetterebbe ad una maggioranza di due terzi degli stati membri di abrogare le leggi federali; ed ancora, come già detto, si è sostenuto un eventuale Emendamento di Bilancio Equilibrato, che limiterebbe la spesa in deficit.[20]

Dal tentativo di creare una lista di ciò che i sostenitori del Tea Party volevano che il Congresso facesse, è nato il Contract from America (contratto americano). Si tratta di un'agenda legislativa prodotta dall'attivista conservatore Ryan Hecker con l'aiuto di Dick Armey di FreedomWorks (Armey era stato co-scrittore del precedente Contract with America, contratto con l'America, annunciato dal Partito Repubblicano durante le elezioni di metà termine del 1994). Un migliaio di idee che erano state ricevute vennero concentrate in 21 tematiche non sociali. Successivamente venne indetta una campagna online dove i partecipanti dovevano scegliere un certo numero di queste come punti fondamentali per una linea politica. L'esito fu una piattaforma elettorale del Tea Party in dieci punti.[38][39] Il Contract from America fu accolto con un certo favore all'interno del Partito Repubblicano, ma non ricevette ampio sostegno dalla leadership di partito, che in risposta pubblico il suo Pledge to America (promessa all'America)[39]

In seguito alle elezioni presidenziali del 2012, alcuni attivisti del Tea Party hanno assunto punti di vista ideologici più tradizionalmente populistici su certe questioni che divergono dalle vedute conservatrici di base. Esempi sono i diversi manifestanti del movimento che talvolta hanno espresso il loro sostegno alla riforma dell'immigrazione così come all'aumento del salario minimo.[40]

Politica estera[modifica | modifica wikitesto]

Lo storico e scrittore Walter Russell Mead analizza le posizioni in politica estera del Tea Party in un saggio del 2011 pubblicato su Foreign Affairs. Mead afferma che i populisti jacksoniani, come lo sono gli affiliati al Tea Party, uniscono una fiducia nell'eccezionalismo americano e il suo ruolo nel mondo allo scetticismo sulla "possibilità americana di creare un ordine mondiale liberale". Quando necessario, sostengono la guerra totale e la resa incondizionata su "guerre limitate per obiettivi limitati". Mead identifica due tendenze principali, una in qualche modo personificata da Ron Paul e l'altra da Sarah Palin. I "Pauliani" hanno un approccio jeffersoniano che cerca di evitare l'impegno militare all'estero. I "Paliniani", pur volendo evitare di essere coinvolti in conflitti non strettamente necessari, sono favorevoli a una risposta più aggressiva al fine di mantenere il primato americano nelle relazioni internazionali. Mead afferma che entrambi i gruppi condividono un'avversione per il "liberalismo internazionale".[41]

Alcuni repubblicani affiliati al Tea Party, tra cui Michele Bachmann, Jeff Duncan, Connie Mack IV, Jeff Flake, Tim Scott, Joe Walsh, Allen West, e Jason Chaffetz votarono a favore della mozione del membro del Congresso progressista Dennis Kucinich volta a ritirare le truppe americane dalla Libia.[42] Nel Senato, tre repubblicani supportati dal Tea Party, Jim DeMint, Mike Lee e Michael Crapo, votarono per limitare gli aiuti a Libia, Pakistan ed Egitto.[43] Affiliati al Tea Party di entrambe le camere del Congresso hanno espresso la volontà di tagliare gli aiuti esteri. La maggior parte delle figure di spicco del movimento, sia all'interno che all'esterno del Congresso, si opposero all'intervento militare in Siria[44][45][46]

Organizzazione[modifica | modifica wikitesto]

Il Tea Party è composto da un'affiliazione non rigida di gruppi locali e nazionali che determinano la loro propria piattaforma e agenda politica, senza una leadership centrale. Il movimento è stato citato come esempio di attività politica grassroots, anche se è stato pure descritto come un esempio di astroturfing finanziato da imprese.[47][48][49][50][51][52][53] Altri osservatori vedono un'organizzazione che ha i suoi elementi grassroots "amplificati dai media di destra", un'organizzazione finanziata da élite.[54]

Il Tea Party non è un partito politico nazionale; i sondaggi mostrano che la maggior parte dei suoi affiliati si considerano repubblicani,[55][56] e i suoi sostenitori hanno solitamente appoggiato candidati repubblicani.[57] I commentatori, tra cui il caporedattore di Gallup, Frank Newport, hanno suggerito che il movimento non è un nuovo gruppo politico ma semplicemente una rietichettatura dei tradizionali candidati e indirizzi politici repubblicani.[58][59] Un sondaggio dell'ottobre 2010 del Washington Post condotto tra gli organizzatori locali del Tea Party ha rilevato un 87% che affermava che "l'insoddisfazione verso i leader del partito repubblicano di prima punta" era "un fattore importante nel sostegno che il gruppo ha ricevuto sinora".

Membri importanti del Tea Party sono i politici repubblicani Sarah Palin, Dick Armey, Michele Bachmann, Marco Rubio, e Ted Cruz. A luglio 2010, Bachmann istituì il caucus congressuale (comitato di dirigenti) del Tea Party;[60] tuttavia, il caucus non esiste più dal luglio del 2012.[61] Un articolo di Politico riferì che molti attivisti del movimento erano scettici sul caucus, vedendolo come uno sforzo del Partito Repubblicano di dirottare il movimento. Il membro del congresso per lo Utah Jason Chaffetz si rifiutò di unirsi al caucus, sostenendo che

(EN)

«Structure and formality are the exact opposite of what the Tea Party is, and if there is an attempt to put structure and formality around it, or to co-opt it by Washington, D.C., it's going to take away from the free-flowing nature of the true tea party movement.»

(IT)

«La struttura e la formalità sono l'esatto opposto di quello che è il Tea Party, e se viene fatto un tentativo di organizzarlo nella struttura e nella formalità, o di co-optarlo a Washington D.C., questo sarà in contrasto con la natura di libero flusso del vero Tea Party.»

Il giornalista Joshua Green ha scritto sull'Atlantic che Ron Paul, pur non essendo il fondatore del Tea Party, o la sua voce culturalmente rappresentativa, è diventato il "padrino intellettuale" del movimento, dato che molti ora sono d'accordo con le sue idee di lunga data.[63]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b What's Behind The New Populism? NPR, 5 febbraio 2010
  2. ^ Si veda quanto segue per informazioni sul conservatorismo del movimento del Tea Party:
  3. ^ Dick Morris, "The New Republican Right," TheHill.com, 19 ottobre 2010
  4. ^ David Servatius, Anti-tax-and-spend group throws "tea party" at Capitol Archiviato il 13 giugno 2009 in Internet Archive., Deseret News, 6 marzo 2009. URL consultato il 16 giugno 2009
  5. ^ Anger Management, in The Economist, 5 marzo 2009. URL consultato il 25 aprile 2010.
  6. ^ Mark Tapscott, Tea parties are flash crowds Obama should fear, The San Francisco Examiner, 19 marzo 2009. URL consultato il 16 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 19 aprile 2009).
  7. ^ (EN) Howard Fineman, Party Time, su thedailybeast.com, Newsweek, 6 aprile 2010. URL consultato l'11 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 2 giugno 2012).
  8. ^ Tom Barnes, Harrisburg Tea Party protests ongoing bailout, in Local/State, Post-Gazette.com, 8 marzo 2009. URL consultato il 9 aprile 2010 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2009).
  9. ^ Peter Ferrara, The Tea Party Revolution, The American Spectator, 15 aprile 2009. URL consultato il 18 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 20 aprile 2009).
  10. ^ Jeff Seleny, Thousands Rally in Capital to Protest Big Government, in New York Times, 12 settembre 2009. URL consultato il 28 Sept 2009.
  11. ^ Evan McMorris-Santoro,"The Town Hall Dog That Didn't Bite", Talking Points Memo, DC, April 5, 2010.
  12. ^ Karlyn Bowman, Jennifer Marsico, Forbes, "As The Tea Party Turns Five, It Looks A Lot Like The Conservative Base", su forbes.com.
  13. ^ Lepore, pp. 77-79.
  14. ^ Anne Schroeder, T.E.A. = Taxed Enough Already, su politico.com, 8 aprile 2009. URL consultato il 1º agosto 2011.
  15. ^ a b c Group Think: Inside the Tea Party's Collective Brain"; National Journal; Jonathan Rauch; September 11, 2010
  16. ^ a b Tea Partiers shaking up races across country Archiviato il 21 febbraio 2014 in Internet Archive.; KTVB News; January 28, 2010
  17. ^ a b Zernike, Kate (2010-03-12)."Tea Party Avoids Divisive Social Issues". The New York Times.ISSN 0362-4331. Retrieved 2014-02-05.
  18. ^ Cohen, Julie Schumacher (2012-04-19). "The Role of Religion (or Not) in the Tea Party Movement: Current Debates & The Anti-Federalists*". CONCEPT 35 (0). Retrieved 2014-02-05.
  19. ^ "Economic Freedom | Tea Party Patriots." Tea Party Patriots. N.p., n.d. Web. 06 June 2014. < Copia archiviata, su teapartypatriots.org. URL consultato il 6 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 19 giugno 2014).>.
  20. ^ a b c Elizabeth Price Foley, professoressa di legge alla Florida International University, College of Law, scrivendo degli annunci del Tea Party in materia di Costituzione, ha osservato: "Tea Party opposition to bailouts, stimulus packages and health-care reform is reflected in various proposals to amend the Constitution, including proposals to require a balanced budget, repeal the Sixteenth and Seventeenth Amendments, and give states a veto power over federal laws (the so-called Repeal Amendment)." (Foley, Elizabeth Price. "Sovereignty, Rebalanced: The Tea Party and Constitutional Amendments."Tennessee Law Review, Vol. 78, p. 751. August 3, 2011.) Traduzione: "L'opposizione del Tea Party ai salvataggi statali, ai pacchetti legislativi di stimolo economico e alla riforma dell'assistenza sanitaria si riflette in diverse proposte di emendamento della Costituzione, tra cui proposte di istituire il pareggio di bilancio, di abrogare il Sedicesimo e il Diciassettesimo emendamento e di conferire agli stati il potere di veto sulle leggi federali (conosciuto anche come Emendamento di Revoca)".
  21. ^ Kate Zernike, corrispondente nazionale del New York Times, ha scritto: "It could be hard to define a Tea Party agenda; to some extent it depended on where you were. In the Northeast, groups mobilized against high taxes; in the Southwest, illegal immigration. Some Tea Partiers were clearer about what they didn't want than what they did. But the shared ideology — whether for young libertarians who came to the movement through Ron Paul or older 9/12ers who came to it through Glenn Beck — was the belief that a strict interpretation of the Constitution was the solution to government grown wild. [...] By getting back to what the founders intended, they believed they could right what was wrong with the country. Where in the Constitution, they asked, does it say that the federal government was supposed to run banks? Or car companies? Where does it say that people have to purchase health insurance? Was it so much to ask that officials honor the document they swear an oath to uphold?" (Zernike, Kate.Boiling Mad: Inside Tea Party America. New York: Times Books, 2010, pp.65-66.) Traduzione: "Potrebbe essere complicato definire un'agenda politica del Tea Party; in parte essa dipende da dove ci si trova. Nel nord-est, dei gruppi si sono mobilizzati contro le tasse elevate; nel sud-ovest, contro l'immigrazione clandestina. Alcuni esponenti del Tea Party si sono dimostrati più articolati su cosa non volessero che su cosa volessero. Ma l'ideologia comune - sia ai giovani liberali che si erano avvicinati al movimento grazie a Ron Paul, sia ai più attempati seguaci del 9/12 che vi si erano avvicinati grazie a Glenn Beck - era la convinzione che una stretta interpretazione della Costituzione fosse la soluzione per un governo che aveva perso il controllo. [...] Tornando indietro a ciò che intendevano i fondatori, loro credevano di poter mettere a posto ciò che non funzionava nel paese. Dov'è scritto nella Costituzione, hanno chiesto, che il governo federale doveva gestire delle banche? O delle case automobilistiche? Dov'è scritto che le persone sono costrette a comprare un'assicurazione sanitaria? Era chiedere troppo che i funzionari statali onorassero quel documento che sotto giuramento si impegnano a sostenere?".
  22. ^ Tea Party groups ramp up fight against immigration bill, as August recess looms; Fox News; July 5, 2013
  23. ^ Tea Party - vs - Immigration Reform; National Review; Betsy Woodruff; June 20, 2013
  24. ^ a b Gabriel, Trip (December 25, 2012). "Clout Diminished, Tea Party Turns to Narrower Issues". The New York Times.
  25. ^ The Tea Party's Next Move Archiviato il 28 settembre 2013 in Internet Archive.; National Journal; Jonathan Rauch;March 2, 2011
  26. ^ Carey, Nick (October 15, 2012)."Tea Party versus Agenda 21: Saving the U.S. or just irking it?" Archiviato il 24 settembre 2015 in Internet Archive.. Reuters.com.
  27. ^ Tea Party Protesters Rally Against IRS, Government; Wall Street Journal; Rebecca Ballhaus; June 19, 2013
  28. ^ John S. Dryzek, Richard B. Norgaard e David Schlosberg, The Oxford Handbook of Climate Change and Society, Oxford University Press, 2011, p. 154, ISBN 978-0-19-968342-0.
  29. ^ a b The Tea Party and the Constitution Archiviato il 17 giugno 2015 in Internet Archive.; Hastings Constitutional Law Quarterly; Christopher W. Schmidt; May 9, 2012
  30. ^ Tea-ing Up the Constitution; New York Times; Adam Liptak, March 13, 2010
  31. ^ The Tea Party Movement and Popular Constitutionalism; Northwestern University Law Review; Ilya Somin; December 6, 2011
  32. ^ Rebecca E. Zietlow, professoressa di legge alla University of Toledo, College of Law, definisce la posizione costituzionale del Tea Party come un'intersezione di due scuole di pensiero: l'originalismo e il costituzionalismo popolare. "Tea Party activists have invoked the Constitution as the foundation of their conservative political philosophy. These activists are engaged in 'popular originalism,' using popular constitutionalism — constitutional interpretation outside of the courts — to invoke originalism as interpretive method." (Zietlow, Rebecca E. "Popular Originalism? The Tea Party Movement and Constitutional Theory." Florida Law Review, Vol. 64, p. 483 (2012).0 -- Traduzione: "Gli attivisti del Tea Party hanno invocato la Costituzione come il fondamento della loro filosofia politica conservatrice. Costoro sono impegnati in un "originalismo popolare" nell'usare il costituzionalismo popolare - interpretare la costituzione fuori dalle sedi giudiziarie - per invocare l'originalismo come metodo interpretativo.
  33. ^ The Tea Party and the Remaking of Republican Conservatism; Theda Skocpol and Vanessa Williamson; Oxford University Press; 2012; Pgs. 50-51
  34. ^ Cultures of the Tea Party Archiviato il 30 aprile 2014 in Internet Archive.; Contexts May 2011 vol. 10 no. 2; Andrew J. Perrin, Stephen J. Tepper; Pgs. 7-8
  35. ^ Boiling Mad: Inside Tea Party America; Kate Zernike; Macmillan Publishers; 2010; Pages 67-68
  36. ^ Laying Claim to the Constitution: The Promise of New Textualism; Virginia Law Review; James E. Ryan; November 2011; Page 19-20
  37. ^ The Tea Party: A Brief History; Formisano, Ronald; The Johns Hopkins University Press; 2012; Page 52
  38. ^ Davis, Teddy (9 February 2010)."Tea Party Activists Craft 'Contract from America'". ABC News (American Broadcasting Company). Retrieved 18 September 2010.
  39. ^ a b Davis, Teddy (April 15, 2010)."Tea Party Activists Unveil 'Contract from America'". ABC News. Retrieved June 7, 2011.
  40. ^ Helling, Dave (May 17, 2014). "Tea party says it is winning the message war despite losing election battles" Archiviato il 21 maggio 2014 in Internet Archive. (Il Tea Party afferma che il suo messaggio sta vincendo nonostante si siano persi i confronti elettorali). Kansas City Star.
  41. ^ Walter Russell Mead, The Tea Party and American Foreign Policy: What Populism Means for Globalism, in Foreign Affairs, marzo–aprile 2011, pp. 28–44.
  42. ^ H.Con.Res. 51: Directing the President, pursuant to section 5(c) of the War ... (On the Resolution), su govtrack.us. URL consultato l'8 novembre 2012.
  43. ^ S. 3576: A bill to provide limitations on United States assistance, and ... (On Passage of the Bill), su govtrack.us. URL consultato l'8 novembre 2012.
  44. ^ Seth McLaughlin, Tea party-linked lawmakers shun strike on Syria, in Washington Times, 10 settembre 2013.
  45. ^ Tea Party takes lead on Syria, su thehill.com, TheHill, 23 giugno 2014. URL consultato il 10 agosto 2014.
  46. ^ Brian LaSorsa, The Tea Party goes to Syria, su dailycaller.com, The Daily Caller, 13 settembre 2013. URL consultato il 10 agosto 2014.
  47. ^ Formisano 2012, p. 8
  48. ^ Paul Krugman, Tea Parties Forever, in The New York Times, 12 aprile 2009. URL consultato il 24 aprile 2010.
  49. ^ Sean Hannity, Pelosi Backpedals on Tea Partiers, in Hannity's America, FOX News Network, 2 marzo 2010. URL consultato il 10 settembre 2014 (archiviato dall'url originale il 27 giugno 2013).
  50. ^ Pelosi: Tea parties are part of an 'astroturf' campaign by 'some of the wealthiest people in America.' ThinkProgress, Apr 15, 2009. Retrieved January 28, 2011.
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  53. ^ George Monbiot, The Tea Party movement: deluded and inspired by billionaires, in The Guardian, 25 ottobre 2010, ISSN 0261-3077 (WC · ACNP). URL consultato il 15 luglio 2014.
  54. ^ Elbert Ventura, The Tea Party Paradox: A democratic movement that is anti-democratic at heart, in Columbia Journalism Review, 11 gennaio 2012.
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  56. ^ The Fix – Tea Party = Republican party?, in Washington Post, The Washington Post, 6 luglio 2010. URL consultato il 24 novembre 2010.
  57. ^ Scott Rasmussen e Doug Schoen, Mad As Hell: How the Tea Party Movement Is Fundamentally Remaking Our Two-Party System, HarperCollins, 2010, p. 12, ISBN 978-0-06-199523-1.
  58. ^ The GOP Takes its Tea; Los Angeles Times; July 25, 2010
  59. ^ Five Myths About the Tea Party Slate; August 9, 2010
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  61. ^ Members of the Tea Party Caucus, su bachmann.house.gov. URL consultato il 4 agosto 2011 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2011).
  62. ^ Kenneth P. Vogel, Tea party vs. Tea Party Caucus, in Politico, 2 agosto 2010. URL consultato il 13 settembre 2010.
  63. ^ The Tea Party’s Brain – Magazine, su theatlantic.com, The Atlantic, 5 ottobre 2010. URL consultato il 1º agosto 2011.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

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