Tchéky Karyo

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Tchéky Karyo al Festival du film de Cabourg (2013)

Tchéky Karyo, nato Baruh Djaki Karyo (Istanbul, 4 ottobre 1953), è un attore francese.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Nato ad Istanbul, in Turchia, nel 1953 da padre turco di famiglia ebraica sefardita di remote origini spagnole e da madre greca di religione ortodossa[1], si trasferisce da bambino in Francia, a Parigi, dove cresce e frequenta le scuole. Studia recitazione al Cyrano Theatre e diventa membro della Daniel Sorano Company, frequentando inoltre il Teatro Nazionale di Strasburgo. Dopo aver debuttato nel 1983 nel film Il ritorno di Martin Guerre, nello stesso anno viene nominato ai César per la sua interpretazione ne La spiata. Nel 1986 vince il Premio Jean Gabin.

Negli anni seguenti si fa notare ne L'orso (1988) di Jean-Jacques Annaud e in Nikita (1990) di Luc Besson, grazie ai quali riesce a costruire una carriera negli Stati Uniti partecipando a super produzioni come 1492 - La conquista del paradiso (1992), diretto da Ridley Scott o GoldenEye (1995), ma anche a produzioni indipendenti come Crying Freeman (1995). Tra gli altri film a cui partecipa vi sono l'italiano Va dove ti porta il cuore (1996) e l'hollywoodiano Innamorati cronici (1997). Dopo aver preso parte a Il patriota (2000) e alla commedia di successo L'erba di Grace (2000) al fianco di Brenda Blethyn,[2][3] negli anni successivi ha recitato in Una lunga domenica di passioni (2004) e La masseria delle allodole (2007).

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Dopo esser stato sposato con l'attrice Isabelle Pasco, dalla quale ha avuto una figlia, successivamente è diventato il compagno dell'attrice Valérie Kéruzoré.

Filmografia parziale[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Tcheky Karyo: I was brought up with respect for my Jewish roots, su actuj.com. URL consultato il 20 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2017).
  2. ^ Saving Grace (2000) - Box Office Mojo, su boxofficemojo.com. URL consultato il 14 maggio 2019.
  3. ^ (EN) Saving Grace (2000). URL consultato il 14 maggio 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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