Taylor Kinney

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Taylor Jacks Kinney

Taylor Jacks Kinney (Lancaster, 15 luglio 1981) è un attore e modello statunitense, noto soprattutto per il ruolo di tenente in comando della squadra di soccorso 3 Kelly Severide in Chicago Fire.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Cresciuto a Neffsville in Pennsylvania con i suoi tre fratelli e la madre single,[1] ha studiato direzione aziendale presso la West Virginia University prima di sviluppare un interesse per la carriera d'attore. È conosciuto per il ruolo di Glenn Morrison nella serie televisiva Trauma e per il ruolo di Mason Lockwood in The Vampire Diaries.[2]

Dal 2012 fa parte del cast della serie televisiva Chicago Fire,[1] ruolo che l'ha consacrato come attore, facendogli guadagnare una nomination ai People's Choice Awards nel 2015 e una vittoria al medesimo premio nel 2016 come miglior attore televisivo drammatico. Sempre nel 2016 partecipa al film drammatico Jukai - La foresta dei suicidi con Natalie Dormer.

Ha avuto un'importante relazione con la cantante Lady Gaga, conosciuta durante le riprese del video di Yoü and I (2011). La coppia si è separata nel 2016.[3]

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Cinema[modifica | modifica wikitesto]

Televisione[modifica | modifica wikitesto]

Videoclip[modifica | modifica wikitesto]

Riconoscimenti[modifica | modifica wikitesto]

People's Choice Awards[modifica | modifica wikitesto]

  • Nomination per Chicago Fire (2015)
  • Miglior attore in una serie tv drammatica, per Chicago Fire (2016)

Doppiatori italiani[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Lady Gaga e Taylor Kinney: chi è il pompiere di Chicago Fire che ha rubato il cuore alla popstar, su tvzap.kataweb.it, 25 febbraio 2015. URL consultato il 6 febbraio 2019.
  2. ^ Taylor Kinney in The Vampire Diaries, su comingsoon.it, 10 luglio 2010. URL consultato il 6 febbraio 2019.
  3. ^ Lady Gaga confessa le ragioni della sua separazione da Taylor Kinney, su foxlife.it, 12 settembre 2017. URL consultato il 6 febbraio 2019.

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Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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