Tau Boötis

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Tau Boötis A / B
Una fotografia di Tau Boötis
Classificazionebianco-gialla nella sequenza principale
Classe spettraleF6 IV / M2 V
Tipo di variabilesospetta
Distanza dal Sole50,84 al (15,60 pc)
CostellazioneBoote
Redshift-15,60 ± 0,90
Coordinate
(all'epoca J2000.0)
Ascensione retta13h 47m 15,7429s
Declinazione+17° 27′ 24,862″
Lat. galattica+73,8890°
Long. galattica358,9368°
Dati fisici
Raggio medio1,41 R
Massa
1,30 / 0,4 M
Acceleraz. di gravità in superficie4,25 logg
Periodo di rotazione3,3
Temperatura
superficiale
6456,54 K (media)
Luminosità
3,4 L
Indice di colore (B-V)0,48
Metallicità210%
Età stimata1,3-2,0 miliardi di anni
Dati osservativi
Magnitudine app.4,50 / 11,0
Magnitudine ass.3,53 / 10,03
Parallasse64,12 ± 0,70 mas
Moto proprioAR: -480,34 ± 0,66 mas/anno
Dec: 54,18 ± 0,40 mas/anno
Velocità radiale-15,6 ± 0,9 km/s
Nomenclature alternative
4 Boötis, GJ 527, HR 5185, BD +18°2782, HD 120136, LTT 14021, GCTP 3144.00, SAO 100706, FK5 507, NSV 6444, HIP 67275, GC 18637, GSC 01460-00132, ADS 9025, CCDM 13473+1727

Coordinate: Carta celeste 13h 47m 15.7429s, +17° 27′ 24.862″

Tau Boötis (τ Boö / τ Boötis) è un sistema stellare binario nella costellazione del Boote.

Il sistema dista circa 51 anni luce dalla Terra ed è composto da due stelle, chiamate Tau Boötis A e Tau Boötis B. In buone condizioni meteo e sotto cieli scuri, la componente primaria è visibile anche ad occhio nudo.

Osservazione[modifica | modifica wikitesto]

Si tratta di una stella situata nell'emisfero celeste boreale; grazie alla sua posizione non fortemente boreale, può essere osservata dalla gran parte delle regioni della Terra, sebbene gli osservatori dell'emisfero nord siano più avvantaggiati. Nei pressi del circolo polare artico appare circumpolare, mentre resta sempre invisibile solo in prossimità dell'Antartide. La sua magnitudine pari a 4,5 fa sì che possa essere scorta solo con un cielo sufficientemente libero dagli effetti dell'inquinamento luminoso.

Il periodo migliore per la sua osservazione nel cielo serale ricade nei mesi compresi fra fine marzo e agosto; da entrambi gli emisferi il periodo di visibilità rimane indicativamente lo stesso, grazie alla posizione della stella non lontana dall'equatore celeste.

Componente A[modifica | modifica wikitesto]

Tau Boötis A è una nana bianco-gialla (tipo spettrale F7 V) della 4ª magnitudine. È il 20% più massiva del Sole e perciò è anche più luminosa e calda. Il suo raggio è pari a 1,9 volte quello del Sole, e la sua età stimata è di circa 1,3 miliardi di anni. Dato che è più massiva del Sole la sua vita media è più corta, circa 6 miliardi di anni.

Non mostra alcuna variabilità, anche se a volte viene inclusa tra le variabili sospette.

È stata la prima stella diversa dal Sole per cui sia stato determinata la durata del ciclo dell'attività magnetica: è stato stimato in circa 800 giorni.[1]

Componente B[modifica | modifica wikitesto]

Tau Boötis B è una debole nana rossa, tipo spettrale M2 V. Orbita la componente primaria a una distanza di 240 UA. Per compiere un'intera orbita attorno a Tau Boötis A impiega migliaia di anni.

Sistema planetario[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1996 è stato scoperto un pianeta extrasolare attorno alla componente primaria: Tau Boötis Ab. Il pianeta ha una massa di almeno 4 volte quella di Giove e orbita molto vicino alla stella, solo 0,0481 UA.

Ci sono alcune indicazioni su un possibile altro pianeta, più esterno, in orbita a Tau Boötis A, ma al momento la sua esistenza non è stata confermata.

Il pianeta e la stella si trovano in un'insolita configurazione, pare infatti che sia la stella ad essere in rotazione sincrona con l'orbita del pianeta, e non il contrario come sarebbe normale.[2]

Prospetto[modifica | modifica wikitesto]

Segue un prospetto del sistema planetario di Tau Boötis A.

PianetaTipoMassaPeriodo orb.Sem. maggioreEccentricitàScoperta
AbGigante gassoso>4,13 MJ3,312463 ± 0,000014 g0,0481 UA0,023 ± 0,0151996

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ J.-F. Donati, C. Moutou, R. Farès, D. Bohlender, C. Catala, M. Deleuil, E. Shkolnik, A. C. Cameron, M. M. Jardine, G. A. H. Walker, Magnetic cycles of the planet-hosting star τ Bootis, in Monthly Notices of the Royal Astronomical Society, n. 385, 2008, pp. 1179-1185, DOI:10.1111/J.1365-2966.2008.12946.X. URL consultato il 23 agosto 2015.
  2. ^ Space.com - Role Reversal: Planet Controls a Star
  • Butler et al., Three New 51 Pegasi Type Planets, in The Astrophysical Journal, vol. 474, 1997, pp. L115-L118. URL consultato il 10 dicembre 2007 (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2000).

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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