Sébastien Buemi

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Sébastien Buemi
Nazionalità Bandiera della Svizzera Svizzera
Automobilismo
Categoria WEC, Formula E
Ranking Licenza FIA Platino
Ruolo Pilota
Squadra Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing (WEC)
Bandiera del Regno Unito Envision Racing (FE)
Carriera
Carriera in Formula 1
Esordio 29 marzo 2009
Stagioni 2009-2011
Scuderie Toro Rosso 2009-2011
Miglior risultato finale 15º (2011)
GP disputati 55
Punti ottenuti 29
Carriera in Formula E
Esordio 13 settembre 2014
Stagioni 2014-
Scuderie Bandiera della Francia Renault 2014-2018
Bandiera della Francia Nissan 2018-2022
Bandiera del Regno Unito Envision 2022-
Mondiali vinti 1 (2015-16)
GP disputati 115
GP vinti 13
Podi 31
Punti ottenuti 956
Pole position 16
Giri veloci 7
Maggior numero di vittorie (13).
Maggior numero di vittorie consecutive (3).
Maggior numero di vittorie in una stagione (6).
Statistiche aggiornate al E-Prix di Città del Messico 2024

Sébastien Olivier Buemi (Aigle, 31 ottobre 1988) è un pilota automobilistico svizzero, quattro volte campione del mondo Endurance (2014, 2018-2019, 2022 e 2023) con la Toyota Motorsport, campione di Formula E nel 2016 e quattro volte vincitore della 24 Ore di Le Mans, nel 2018, 2019, 2020 e 2022.

Ha corso tre stagioni, dal 2009 al 2011 in Formula 1 con il team Toro Rosso.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Il nonno paterno, Antonio, si è trasferito negli anni '50 dalla provincia di Siracusa in Svizzera, dove sono nati sia Sébastien che il padre[1].

Carriera[modifica | modifica wikitesto]

Formula BMW[modifica | modifica wikitesto]

Dopo l'inizi coi kart, Buemi corre nel 2004 e 2005 in Germania, nella Formula BMW, terminando terzo e secondo nelle due stagioni. Disputa inoltre nel 2005 le Formula BMW World Final.

Formula 3[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2005 fa l'esordio nella Formula 3 spagnola, per poi passare nel 2006 nella F3 Euro Series, finendo dodicesimo nel campionato. Rimase nello stesso campionato anche nella stagione 2007, terminando secondo. Disputò anche il Masters di Formula 3 e il Gran Premio di Macao.

A1 Grand Prix[modifica | modifica wikitesto]

Nell'inverno seguente partecipa alla A1 Grand Prix, correndo per il A1 Team Switzerland dividendo il volante con Neel Jani e Marcel Fässler. La squadra termina ottava in campionato.

GP2 Series[modifica | modifica wikitesto]

Buemi con una vettura dell'Arden International al Circuito di Silverstone in una gara della GP2 2008.

Buemi sostituisce l'infortunato Michael Ammermüller dell'ART Grand Prix per il weekend di gare sul Circuito di Monaco nella stagione 2007. Ottiene un buon risultato, qualificandosi quarto e terminando settimo. Con l'Arden International partecipa alla stagione 2008 della Gp2 Asia, terminando secondo, con una vittoria e quattro secondi posti.

Con lo stesso team partecipa alla stagione della serie principale del 2008.[2] Ottiene la prima affermazione nella sprint race in Francia, partendo ventunesimo (dopo un guaio tecnico nella gara lunga) utilizzando gomme da asciutto su pista umida e avvantaggiandosi del fatto di non dover cambiare pneumatici durante la gara. Nel corso della stagione vince ancora una volta e termina sesto in campionato.

Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

2009-2011: Toro Rosso[modifica | modifica wikitesto]

Il 9 gennaio 2009 Sebastien Buemi viene indicato come pilota ufficiale della Toro Rosso,[1] e, al suo fianco, successivamente, viene confermato il pilota titolare 2008, Sébastien Bourdais.

Buemi al Gran Premio del Canada 2010

In Australia, debutto stagionale, si qualifica con un buon 13º posto. In gara mantiene un buon ritmo e alla fine, grazie anche a qualche ritiro, finisce 7º conquistando i suoi primi 2 punti in Formula 1.[3] In Cina, invece, centra per la prima volta in stagione la Q3, partendo dalla 10º piazza e, dopo una gara sotto la pioggia battente, fermata solo da un tamponamento con Sebastian Vettel, conquista un meritato 8º posto, che gli vale un punto.[4] In Malesia ed in Bahrain non ottiene buoni risultati finendo la gara in coda al gruppo. In Spagna e a Monaco si ritira, in entrambi i casi per incidente (a Monaco poteva andare a punti ma per un classico errore da principiante va a muro). Non riesce a conquistare punti neanche in Turchia, Gran Bretagna, Germania e Ungheria, finendo la gara nelle ultime posizioni.

Nella parte finale della stagione c'è però un miglioramento, iniziato dal Gran Premio d'Europa nel quale finisce 15º in qualifica ma per un incidente causato da Glock non finisce la gara, ma il segnale di ripresa continua a Spa dove dal 16º posto arriva 12º. A Monza termina tredicesimo dopo una brutta qualifica mentre a Singapore si ritira per un guasto ai freni quando si trova vicino alla zona punti. A Suzuka ottiene una posizione di qualifica ottima posizionandosi decimo, non potendo però disputare la Q3 per un incidente.[5] In Brasile grazie a un miglioramento della vettura riesce a ottenere il 6º tempo in qualifica (suo miglior risultato) e settimo in gara, mentre ad Abu Dhabi, ottiene il decimo tempo in qualifica e termina ottavo in gara.

Buemi è stato confermato dalla Toro Rosso anche per la stagione 2010. Dopo un inizio di stagione sfortunata Buemi, al gran premio di Monaco, arrivò 10º conquistando il suo primo punto iridato dell'anno. In seguito ci fu un'altra gara incolore, quella della Turchia, ma nel gran premio seguente, (Canada), dove si qualifica 15º, a seguito di una grande gara, nella quale si trova anche per un giro in prima posizione, arriva 8º, superando con un ottimo attacco Michael Schumacher. Va bene anche a Valencia, dove riesce a combattere con piloti che hanno macchine più performanti della Toro Rosso, arrivando 8º, prima di venire retrocesso in nona posizione dai Commissari della FIA. Dopo Valencia, va a punti solamente a Yeongam, dove arriva decimo. Conclude il mondiale 16º con 8 punti.

Nel 2011 viene riconfermato insieme ad Alguersuari. Nella prima gara a Melbourne va subito a punti con un ottavo posto. Si ripete in Turchia (nono), Monaco e Canada (decimo), poi ripete il miglior risultato stagionale a Budapest (ottavo) e arriva decimo a Monza. Nella parte finale di campionato va a punti solo in Corea, dove è nono. Nel mondiale piloti è 15º (miglior posizione in carriera) con 15 punti.

2012-2015, 2018-2020: terzo pilota Red Bull[modifica | modifica wikitesto]

Il 5 gennaio 2012 viene nominato terzo pilota della Red Bull e, inoltre, può tornare alla guida della Toro Rosso qualora quest'ultima abbia necessità di un pilota.[6][7] Dal 2018 al 2020 viene di nuovo nominato terzo pilota della Red Bull.

Endurance[modifica | modifica wikitesto]

Esordio con la Toyota TS030 (2012-2013)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012 partecipa alla 24 Ore di Le Mans con la Toyota TS030, gara valida per il WEC, ma è costretto al ritiro all'ottantaduesimo giro[8][9]. Nel 2013 la Toyota lo riconferma suo pilota e partecipa a tutte e otto le gare di campionato con Stéphane Sarrazin e Anthony Davidson. A Le Mans sono secondi, e ottengono una sola vittoria nell'ultima gara in Bahrein. A fine anno, sono terzi nel mondiale piloti.

I successi con la Toyota TS040 Hybrid (2014-2020)[modifica | modifica wikitesto]

Buemi insieme agli altri piloti Toyota durante la presentazione della TS040 Hybrid al Paul Ricard

Nel 2014 cambiano i regolamenti e la Toyota schiera la ben più performante TS040 Hybrid, I suoi compagni di equipaggio sono Davidson e Nicolas Lapierre. L'anno inizia nel migliore dei modi per lo svizzero, che vince subito le prime due gare a Silverstone e Spa con i suoi compagni. A Le Mans, nonostante la Toyota sia la favorita, arrivano terzi a 6 giri dall'Audi R18 TDI guidata da Lotterer, Tréluyer e Fässler, vincitrice della corsa, poiché Lapierre viene coinvolto in un incidente dopo un'ora mezza di gara, mentre l'altra Toyota, la n. 7, si ritira durante la notte per un guasto elettrico, dopo che stava dominando la gara. Ad Austin Buemi e compagni partono in pole, ma Lapierre commette un errore mentre piove e sono ancora terzi. Al Fuji Buemi corre solo con Davidson e stravincono la gara davanti ai loro compagni sbaragliando la concorrenza di Porsche e Audi. Vincono anche nella successiva gara a Shanghai, mentre in Bahrein, dopo aver dominato la parte iniziale della corsa, perdono del tempo per un problema tecnico e arrivano solo ottavi, ma il piazzamento permette comunque di diventare campioni del mondo endurance con una gara d'anticipo[10]. Nell'ultima gara di Interlagos arrivano secondi dietro la Porsche n. 14 di Dumas-Jani-Lieb, con la Toyota che diventa campione del mondo costruttori.

Per il 2015 Lapierre viene sostituito da Kazuki Nakajima, mentre vengono confermati Buemi e Davidson[11]. Il team campione in carica non riesce ad assere competitivo, chiude solo in un'occasione a podio, nella 6 Ore di Silverstone, Buemi chiude cosi quinto in classifica con quasi 90 punti dalla Porsche 919 Hybrid guidata da Mark Webber, Brendon Hartley e Timo Bernhard[12]. La stagione 2016 è molto simile alla precedente: la Toyota deve subire la superiorità della Porsche e dell'Audi, Buemi conquista su solo podio nella 6 ore di Shanghai.

La Toyota TS050 Hybrid nel 2018

Il 2017 vede di nuovo la Toyota competitiva: Buemi, Nakajima e Davidson vincono ben cinque gare sulle nove in calendario ma non basta per battere la Porsche che vince per 25 punti[13]. Per la stagione 2018-2019 Davidson viene sostituito con il due volte campione del mondo di Formula 1, Fernando Alonso[14]. Il team domina, vince cinque gare tra cui due volte la 24 Ore di Le Mans, sia l'edizione del 2018 (prima vittoria per la Toyota)[15] che quella del 2019[16]. Buemi si laurea cosi campione del mondo endurance per la seconda volta[17].

Nella stagione 2019-2020 la Toyota domina la competizione, la lotta per la vittoria se la giocano le due vetture del costruttore nipponico e la Rebellion Racing. Buemi, affiancato da Kazuki Nakajima e Brendon Hartley, vince due gare tra cui la 24 Ore di Le Mans (terza vittoria consecutiva per Buemi)[18]. L'equipaggio chiude però al secondo posto dietro alla vettura gemella guidata da Mike Conway, Kamui Kobayashi e José María López[19].

La nuova sfida con la Toyota GR010 Hybrid (2021-)[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2021 cambiano i regolamenti, la classe LMP1 viene rinominata Hypercar. Il costruttore nipponico porta in pista la nuova Toyota GR010 Hybrid e conferma l'equipaggio dell'anno precedente[20]. Come nella stagione precedente Buemi si deve accontentare del secondo posto finale dietro all'altra Toyota.

Per la stagione 2022 Nakajima viene sostituito dal giovane Ryō Hirakawa[21][22]. Dopo aver chiuso secondo nella 1000 miglia di Sebring si ritira nella 6 Ore di Spa-Francorchamps. Il team si rialza vincendo la 24 Ore di Le Mans, la quarta per Buemi[23]. Nel resto della stagione vince la 6 Ore del Fuji e si laure campione nel mondiale per la terza volta[24].

Per la stagione 2023 Buemi viene confermato dalla Toyota insieme a Hartley e Hirakawa[25]. Dopo il secondo posto a Sebring il team torna alla vittoria durante la 6 Ore di Portimão[26][27].

Formula E[modifica | modifica wikitesto]

Renault-E.dams (2014-2018)[modifica | modifica wikitesto]

2014-2015[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato di Formula E 2014-2015.

Nel 2014, oltre a essere collaudatore Red Bull in Formula 1 e pilota Toyota nell'endurance, Buemi esordisce nella Formula E, campionato di monoposto totalmente elettriche, con il team e.dams Renault[28]. Alla prima gara di Pechino è costretto al ritiro mentre nella seconda gara a Putrajaya riesce a salire sul gradino più basso del podio, nella successiva corsa nel E-Prix di Punta del Este raggiunge la sua prima vittoria in Formula E[29]. Nel resto del campionato raggiunge altre due vittorie tra cui il primo E-Prix di Monaco[30]. Chiude la stagione al secondo posto a solo un punto dal vincitore Nelson Piquet Jr.[31].

2015-2016[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato di Formula E 2015-2016.
Buemi durante E-Prix di Berlino 2016

Nella seconda stagione viene confermato dalla Renault e.Dams insieme a Nicolas Prost. La stagione inizia molto bene con due vittorie nelle prime 3 gare della stagione, conquista la terza vittoria stagionale all'E-Prix di Berlino davanti a Daniel Abt[32]. Grazie a tre vittore e altri tre podi il 3 luglio del 2016 diventa per la prima volta campione del mondo di Formula E battendo per soli due punti Lucas Di Grassi.[33].

2016-2017[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato di Formula E 2016-2017.

Per la stagione successiva viene confermato dal team, Buemi ha una partenza perfetta, vincendo i primi tre E-Prix, in seguito vince per la seconda volta l'E-Prix di Monaco chiudendo davanti a Lucas Di Grassi e Nick Heidfeld arrivando a 10 vittorie in Formula E[34]. Il pilota svizzero deve saltare le due gara dell'E-Prix di New York 2017 dove viene sostituito da Pierre Gasly[35]. Chiude la stagione con sei vittorie ma non riesce a riconfermarsi campione, il titolo va a Di Grassi.

2017-2018[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato di Formula E 2017-2018.

Nella stagione 2017-2018 viene confermato dal team e.dams Renault insieme a Nicolas Prost per la sua quarta stagione nella categoria[36]. Al contrario delle stagioni precedenti non riesce ad ottenere nessuna vittoria, pur ottenendo tre pole e quattro podi. Termina la stagione al quarto posto in classifica generale con settanta punti in meno del campione Jean-Éric Vergne.

Nissan-e.dams (2018-2022)[modifica | modifica wikitesto]

2018-2019[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato di Formula E 2018-2019.
Buemi con la Nissan e.dams a Marrakesch

Nella quinta stagione della categoria viene nuovamente confermato insieme a Oliver Rowland dal team, passato nelle mani della Nissan dopo l'uscita di scena della Renault[37]. Inizia con un 6º posto a Riyadh. A Santiago parte in pole position ma va a sbattere e si ritira, mentre in Messico finisce l'energia all'ultimo giro e si ritira (viene classificato 21º). Anche a Berlino parte in pole ma non riesce a trovare la vittoria, chiude 2º dietro a Lucas Di Grassi; nell'E-Prix di Berna riesce a raggiungere il gradino più basso del podio. Nelle due gare finali di New York torna alla vittoria il sabato dopo esser partito dalla pole (tredicesima vittoria in Formula E), il giorno seguente finisce 3º[38]. Termina la stagione al 2º posto, diciassette punti dietro al campione Jean-Éric Vergne.

2019-2020[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato di Formula E 2019-2020.

Nissan conferma per la sesta stagione sia Buemi e Rowland[39]. Durante la stagione non riesce a ritrovare la vittoria, arriva una volta secondo (E-Prix di Berlino, gara 2) e tre volte terzo, chiude la stagione quarto con quasi la metà del punti del campione António Félix da Costa.

2020-2021[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato di Formula E 2020-2021.
Sébastien Buemi nel 2021 durante E-Prix di Berlino

La stagione 2020-2021 e la peggiore della carriera in Formula E di Buemi, sempre con il team Nissan e.dams[40]. Non raggiunge il podio in nessun E-Prix, viene squalificato sia nella prima gara del E-Prix di Puebla che nella prima del E-Prix di Londra. Come miglior risultato stagionale ottiene un quinto posto nella prima delle due gare dell'E-Prix di Roma, mentre nella seconda gara nella capitale italiana chiude decimo. Torna a punti nella prima gara dell'E-Prix di New York arrivando sesto. Chiude 21° in campionato con soli venti punti in classifica.

2021-2022[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula E 2021-2022.

Buemi viene confermato dalla Nissan e.dams per l'ottava stagione della Formula E insieme al suo nuovo compagno Maximilian Günther[41]. La stagione è molto complicata, la vettura non si dimostra all'altezza delle aspettative del pilota svizzero, che ottiene solo sei piazzamenti a punti con un quinto posto nella prima gara del E-Prix di New York 2022 come miglior risultato. Buemi chiude quindicesimo in classifica.

Envision Racing (2022-presente)[modifica | modifica wikitesto]

2022-2023[modifica | modifica wikitesto]
Lo stesso argomento in dettaglio: Campionato mondiale di Formula E 2022-2023.

Dopo 8 anni di permanenza nel team e.dams Buemi volta pagina e prosegue la sua avventura in Formula E con il colori del team Envision. Lo svizzero ha firmato un contratto pluriennale e sarà compagno di squadra di Nick Cassidy[42]. A Dirʿiyya torna a conquistare una pole position in categoria dopo 4 anni, finendo quarto in gara.

Risultati sportivi[modifica | modifica wikitesto]

F3 Euro Series[modifica | modifica wikitesto]

(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Gare in corsivo indicano Gpv)

Anno Team Telaio Motore 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 Punti Pos.
2006 Bandiera della Germania ASL Mücke Motorsport Dallara F305/011 Mercedes HOC
Bandiera della Germania
LAU
Bandiera della Germania
OSC
Bandiera della Germania
BRH
Bandiera del Regno Unito
NOR
Bandiera della Germania
NÜR
Bandiera della Germania
ZAN
Bandiera dei Paesi Bassi
CAT
Bandiera della Spagna
BUG
Bandiera della Francia
HOC
Bandiera della Germania
31 12º
19 14 Rit 12 7 1 21 16 7 11 4 8 Rit 8 7 5 SQ 11 2 3
2007 Bandiera della Germania ASL Mücke Motorsport Dallara F305/011 Mercedes HOC
Bandiera della Germania
BRH
Bandiera del Regno Unito
NOR
Bandiera della Germania
MAG
Bandiera della Francia
MUG
Bandiera dell'Italia
ZAN
Bandiera dei Paesi Bassi
NÜR
Bandiera della Germania
CAT
Bandiera della Spagna
NOG
Bandiera della Francia
HOC
Bandiera della Germania
95
1 3 7 2 2 2 3 19 3 5 3 2 2 3 Rit 6 4 1 5 1

A1 Grand Prix[modifica | modifica wikitesto]

(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Gare in corsivo indicano Gpv)

Anno Team 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 Punti Pos.
2006 Bandiera della Svizzera A1 Team Switzerland NED
Bandiera dei Paesi Bassi
CZE
Bandiera della Rep. Ceca
BEI
Bandiera della Cina
MYS
Bandiera della Malaysia
IDN
Bandiera dell'Indonesia
NZL
Bandiera della Nuova Zelanda
AUS
Bandiera dell'Australia
RSA
Bandiera del Sudafrica
MEX
Bandiera del Messico
SHA
Bandiera della Cina
GBR
Bandiera del Regno Unito
50
10 8 8 10 5 4 4 7 4 9 Rit SQ

GP2 Series[modifica | modifica wikitesto]

(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Gare in corsivo indicano Gpv)

Anno Team 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 Punti Pos.
2007 Bandiera della Francia ART Grand Prix BHR
Bandiera del Bahrein
CAT
Bandiera della Spagna
MON
Bandiera di Monaco
MAG
Bandiera della Francia
SIL
Bandiera del Regno Unito
NÜR
Bandiera della Germania
HUN
Bandiera dell'Ungheria
IST
Bandiera della Turchia
MNZ
Bandiera dell'Italia
SPA
Bandiera del Belgio
VAL
Bandiera della Spagna
6 21º
7 Rit 20 15 17 Rit 13 7 14 10 Rit
2008 Bandiera dei Paesi Bassi Trust Team Arden CAT
Bandiera della Spagna
IST
Bandiera della Turchia
MON
Bandiera di Monaco
MAG
Bandiera della Francia
SIL
Bandiera del Regno Unito
HOC
Bandiera della Germania
HUN
Bandiera dell'Ungheria
VAL
Bandiera della Spagna
SPA
Bandiera del Belgio
MNZ
Bandiera dell'Italia
50
7 2 6 3 Rit 11 Rit 1 4 NP Rit 8 7 1 6 Rit 5 4 3 7

GP2 Asia Series[modifica | modifica wikitesto]

(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Gare in corsivo indicano Gpv)

Anno Team 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Punti Pos.
2008 Bandiera dei Paesi Bassi Trust Team Arden DUB1
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti
SEN
Bandiera dell'Indonesia
SEP
Bandiera della Malaysia
BHR
Bandiera del Bahrein
DUB2
Bandiera degli Emirati Arabi Uniti
37
SQ Rit 1 7 Rit Rit 2 2 2 2

Formula 1[modifica | modifica wikitesto]

2009 Scuderia Vettura Punti Pos.
Toro Rosso STR4 7 16 8 17 Rit Rit 15 18 16 16 Rit 12 13 Rit Rit 7 8 6 16º
2010 Scuderia Vettura Punti Pos.
Toro Rosso STR5 16 Rit 11 Rit Rit 10 16 8 9 12 Rit 12 12 11 14 10 Rit 13 15 8 16º
2011 Scuderia Vettura Punti Pos.
Toro Rosso STR6 8 13 14 9 14 10 10 13 Rit 15 8 Rit 10 12 Rit 9 Rit Rit 12 15 15º
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti/Non class. Grassetto – Pole position
Corsivo – Giro più veloce
Squalificato Ritirato Non partito Non qualificato Solo prove/Terzo pilota

24 Ore di Le Mans[modifica | modifica wikitesto]

Anno Classe Gomme Vettura Squadra Co-piloti Giri Pos.
Assol.
Pos. di
Classe
2012 LMP1 8 M Toyota TS030 Hybrid
Toyota 3.4L V8 (Hybrid)
Bandiera del Giappone Toyota Racing Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson
Bandiera della Francia Stéphane Sarrazin
82 DNF DNF
2013 LMP1 8 M Toyota TS030 Hybrid
Toyota 3.4L V8 (Hybrid)
Bandiera del Giappone Toyota Racing Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson
Bandiera della Francia Stéphane Sarrazin
347
2014 LMP1-H 8 M Toyota TS040 Hybrid
Toyota 3.7L V8
Bandiera del Giappone Toyota Racing Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson
Bandiera della Francia Nicolas Lapierre
374
2015 LMP1 1 M Toyota TS040 Hybrid
Toyota 3.7L V8
Bandiera del Giappone Toyota Racing Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson
Bandiera del Giappone Kazuki Nakajima
386
2016 LMP1 5 M Toyota TS050 Hybrid
Toyota 2.4L Turbo V6
Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson
Bandiera del Giappone Kazuki Nakajima
384 NC NC
2017 LMP1 8 M Toyota TS050 Hybrid
Toyota 2.4L Turbo V6
Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Bandiera del Regno Unito Anthony Davidson
Bandiera del Giappone Kazuki Nakajima
358
2018 LMP1 8 M Toyota TS050 Hybrid
Toyota 2.4L Turbo V6
Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Bandiera della Spagna Fernando Alonso
Bandiera del Giappone Kazuki Nakajima
388
2019 LMP1 8 M Toyota TS050 Hybrid
Toyota 2.4L Turbo V6
Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Bandiera della Spagna Fernando Alonso
Bandiera del Giappone Kazuki Nakajima
385
2020 LMP1 8 M Toyota TS050 Hybrid
Toyota 2.4L Hybrid Turbo V6
Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Bandiera della Nuova Zelanda Brendon Hartley
Bandiera del Giappone Kazuki Nakajima
387
2021 Hypercar 8 M Toyota GR010 Hybrid
Toyota 3.5L V6 Twin-Turbo Hybrid
Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Bandiera del Giappone Kazuki Nakajima
Bandiera della Nuova Zelanda Brendon Hartley
369
2022 Hypercar 8 M Toyota GR010 Hybrid
Toyota 3.5 L V6 Twin-Turbo Hybrid
Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Bandiera del Giappone Ryō Hirakawa
Bandiera della Nuova Zelanda Brendon Hartley
380
2023 Hypercar 8 M Toyota GR010 Hybrid
Toyota 3.5 L V6 Twin-Turbo Hybrid
Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Bandiera del Giappone Ryō Hirakawa
Bandiera della Nuova Zelanda Brendon Hartley
342

Campionato del mondo endurance[modifica | modifica wikitesto]

Nel 2012 la Coppa del Mondo Endurance FIA è stata assegnata solo ai Costruttori; nel 2013 è stata istituita anche quella per i piloti.

Anno Squadra Classe Vettura Bandiera degli Stati Uniti SEB Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Bandiera del Regno Unito SIL Bandiera del Brasile SÃO Bandiera del Bahrein BHR Bandiera del Giappone FUJ Bandiera della Cina SHA Punti Pos.
2012 Bandiera del Giappone Toyota Racing LMP1 Toyota TS030 Hybrid Rit 0 NC
Anno Squadra Classe Vettura Bandiera del Regno Unito SIL Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Bandiera del Brasile SÃO Bandiera degli Stati Uniti COA Bandiera del Giappone FUJ Bandiera della Cina SHA Bandiera del Bahrein BHR Punti Pos.
2013 Bandiera del Giappone Toyota Racing LMP1 Toyota TS030 Hybrid 3 4 2 Rit 2 15 Rit 1 106,25
Anno Squadra Classe Vettura Bandiera del Regno Unito SIL Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Bandiera degli Stati Uniti COA Bandiera del Giappone FUJ Bandiera della Cina SHA Bandiera del Bahrein BHR Bandiera del Brasile SÃO Punti Pos.
2014 Bandiera del Giappone Toyota Racing LMP1-H Toyota TS040 Hybrid 1 1 3 3 1 1 10 2 166
Anno Squadra Classe Vettura Bandiera del Regno Unito SIL Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Bandiera della Germania NÜR Bandiera degli Stati Uniti COA Bandiera del Giappone FUJ Bandiera della Cina SHA Bandiera del Bahrein BHR Punti Pos.
2015 Bandiera del Giappone Toyota Racing LMP1 Toyota TS040 Hybrid 3 8 8 5 4 5 6 4 79
Anno Squadra Classe Vettura Bandiera del Regno Unito SIL Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Bandiera della Germania NÜR Bandiera del Messico MEX Bandiera degli Stati Uniti COA Bandiera del Giappone FUJ Bandiera della Cina SHA Bandiera del Bahrein BHR Punti Pos.
2016 Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing LMP1 Toyota TS050 Hybrid 16 27 NC 5 Rit 5 4 3 4 60
Anno Squadra Classe Vettura Bandiera del Regno Unito SIL Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Bandiera della Germania NÜR Bandiera del Messico MEX Bandiera degli Stati Uniti COA Bandiera del Giappone FUJ Bandiera della Cina SHA Bandiera del Bahrein BHR Punti Pos.
2017 Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing LMP1 Toyota TS050 Hybrid 1 1 6 4 3 3 1 1 1 183
Anno Squadra Classe Vettura Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Bandiera del Regno Unito SIL Bandiera del Giappone FUJ Bandiera della Cina SHA Bandiera degli Stati Uniti SEB Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Punti Pos.
2018-19 Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing LMP1 Toyota TS050 Hybrid 1 1 SQ 2 2 1 1 1 198
Anno Squadra Classe Vettura Bandiera del Regno Unito SIL Bandiera del Giappone FUJ Bandiera della Cina SHA Bandiera del Bahrein BHR Bandiera degli Stati Uniti COA Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Bandiera del Bahrein BHR Punti Pos.
2019-20 Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing LMP1 Toyota TS050 Hybrid 2 1 2 2 2 2 1 2 202
Anno Squadra Classe Vettura Bandiera del Belgio SPA Bandiera del Portogallo ALG Bandiera dell'Italia MON Bandiera della Francia LMS Bandiera del Bahrein BHR Bandiera del Bahrein BHR Punti Pos.
2021 Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Hypercar Toyota GR010 Hybrid 1 1 4 2 2 1 168
Anno Squadra Classe Vettura Bandiera degli Stati Uniti SEB Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Bandiera dell'Italia MON Bandiera del Giappone FUJ Bandiera del Bahrein BHR Punti Pos.
2022 Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Hypercar Toyota GR010 Hybrid 2 Rit 1 2 1 2 149
Anno Squadra Classe Vettura Bandiera degli Stati Uniti SEB Bandiera del Portogallo ALG Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Bandiera dell'Italia MON Bandiera del Giappone FUJ Bandiera del Bahrein BHR Punti Pos.
2023 Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Hypercar Toyota GR010 Hybrid 2 1 2 2 6 2 1 172
Anno Squadra Classe Vettura Bandiera del Qatar QAT Bandiera dell'Italia IMO Bandiera del Belgio SPA Bandiera della Francia LMS Bandiera del Brasile SÃO Bandiera degli Stati Uniti COA Bandiera del Giappone FUJ Bandiera del Bahrein BHR Punti Pos.
2024 Bandiera del Giappone Toyota Gazoo Racing Hypercar Toyota GR010 Hybrid 8 6*
Legenda

* Stagione in corso.

Campionato IMSA WeatherTech SportsCar[modifica | modifica wikitesto]

(legenda) (Le gare in grassetto indicano la pole position) (Gare in corsivo indicano Gpv)

Anno Squadra Classe Vettura 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 Punti Pos.
2017 Rebellion Racing P Oreca 07 DAY
8
SEB
9
LBH COA DET WGL MOS ELK LGA PET 45 26º

Formula E[modifica | modifica wikitesto]

Stagione Squadra Vettura 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 Punti Pos.
2014-15 Bandiera della Francia E.dams Renault Spark-Renault SRT_01E PEC
Rit
PUT
3
PDE
1
BNA
Rit
MIA
13
LBH
4
MON
1
BER
2
MOS
9
LON
1
LON
5
143
2015-16 Bandiera della Francia Renault E.dams Spark-Renault Z.E. 15 PEC
1
PUT
12
PDE
1
BNA
2
MEX
2
LHB
16
PAR
3
BER
1
LON
5
LON
15
155
2016-17 Bandiera della Francia Renault E.dams Spark-Renault Z.E. 16 HKG
1
MAR
1
BNA
1
MEX
13
MON
1
PAR
1
BER
SQ
BER
1
NYC NYC MTR
SQ
MTR
11
157
2017-18 Bandiera della Francia Renault-e.dams Spark-Renault Z.E. 17 HKG
11
HKG
10
MAR
2
SAN
3
MEX
3
PDE
Rit
ROM
6
PAR
5
BER
4
ZUR
5
NYC
3
NYC
4
125
2018-19 Bandiera del Giappone Nissan-e.dams Spark-Nissan IM01 DIR
6
MAR
8
SAN
Rit
MEX
21†
HKG
Rit
SAY
8
ROM
5
PAR
15
MON
5
BER
2
BRN
3
NYC
1
NYC
3
119
2019-20 Bandiera del Giappone Nissan-e.dams Spark-Nissan IM02 DIR
Rit
DIR
12
SAN
13
MEX
3
MAR
4
BER
7
BER
2G
BER
11
BER
3
BER
10
BER
3G
84
2020-21 Bandiera del Giappone Nissan-e.dams Spark-Nissan IM02
Spark-Nissan IM03[43]
DIR
13
DIR
Rit
ROM
5
ROM
10
VAL
Rit
VAL
11
MON
11
PUE
SQ
PUE
14
NYC
6G
NYC
15
LON
SQ
LON
13
BER
11
BER
14
20 21º
2021-22 Bandiera del Giappone Nissan-e.dams Spark-Nissan IM03 DIR
17
DIR
13
MEX
8
ROM
16
ROM
9
MON
8
BER
14
BER
14
GIA
11
MAR
16
NYC
5
NYC
13
LON
11
LON
16
SEO
Rit
SEO
9
30 15°
2022-23 Bandiera del Regno Unito Envision Racing Spark-Jaguar I-Type 6 MEX
6
DIR
4
DIR
6
HYD
15
CAP
5
SAP
10
BER
4
BER
20
MON
8
GIA
21
GIA
10
POR
5
ROM
Rit
ROM
5
LON
3
LON
6
105
2023-24 Bandiera del Regno Unito Envision Racing Spark-Jaguar I-Type 6 MEX
2
DIR
12
DIR
NP
SAP
10
TOY
13
MIS
12
MIS
Rit
MON BER BER SHA SHA POR LON LON 20*
Legenda 1º posto 2º posto 3º posto A punti Senza punti Grassetto=Pole position
Corsivo=Giro più veloce
Solo prove/Terzo pilota Non qualificato Ritirato/Non class. Squalificato Non partito
  • : Non ha terminato, ma è stato classificato in quanto aveva completato più del 90% della distanza di gara.
  • G: Pilota col giro più veloce nel gruppo di qualifica.
  • *: Fanboost.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Buemi riporta la Svizzera in F-1, su archiviostorico.gazzetta.it, 10 gennaio 2009. URL consultato il 23 febbraio 2009.
  2. ^ (EN) Arden target return to form in 2008, autosport.com, 10 gennaio 2007. URL consultato il 13 ottobre 2007.
  3. ^ Toro Rosso, l'Italia che ride Il «siciliano» Buemi da applausi, archiviostorico.gazzetta.it, 31 marzo 2009. URL consultato il 5 maggio 2009.
  4. ^ Un altro punto per i Tori in Cina, it.f1-live.com, 20 aprile 2009. URL consultato il 20 aprile 2009.
  5. ^ Francesco Buffa, Pole di Vettel in una sessione con diversi incidenti, in it.f1-live.com, 3 ottobre 2009. URL consultato il 3 ottobre 2009.
  6. ^ Red Bull Racing: è Buemi il terzo pilota [collegamento interrotto], in omnicorse.it, 5 gennaio 2012. URL consultato il 7 gennaio 2012.
  7. ^ Buemi nominato anche riserva della Toro Rosso [collegamento interrotto], in omnicorse.it, 6 gennaio 2012. URL consultato il 7 gennaio 2012.
  8. ^ Buemi alla 24 Ore con Toyota, su italiaracing.net, 23 gennaio 2012. URL consultato il 13 aprile 2022.
  9. ^ Matteo Nugnes, La Toyota ingaggia Buemi per la 24 Ore di Le Mans, su it.motorsport.com, 1º febbraio 2012. URL consultato il 13 aprile 2022.
  10. ^ Said Al-Muhral, Bahrain, gara: Buemi-Davidson mondialiIride e vittoria per Bruni-Vilander in GTE Pro, su italiaracing.net, 15 novembre 2014. URL consultato il 13 aprile 2022.
  11. ^ Marco Cortesi, Toyota annuncia gli equipaggi 2015. Conway impegnato a tempo pieno, su italiaracing.net, 3º gennaio 2015. URL consultato il 13 aprile 2022.
  12. ^ Jacopo Rubino, Shanghai - Gara Porsche vince il mondiale, su italiaracing.net, 1º novembre 2915. URL consultato il 13 aprile 2022.
  13. ^ Silvano Taormina, Shanghai - Gara - Vince la Toyota Porsche campione piloti e costruttori, su italiaracing.net, 5 novembre 2017. URL consultato il 13 aprile 2022.
  14. ^ Tutto pronto per il debutto di Alonso sulla Toyota LMP1, su italiaracing.net, 19 novembre 2017. URL consultato il 13 aprile 2022.
  15. ^ Marco Minghetti, Trionfo annunciato per Toyota e Alonso sorrisi anche per G-Drive e Porsche, su italiaracing.net, 17 giugno 2018. URL consultato il 13 aprile 2022.
  16. ^ Marco Cortesi, Le Mans - Gara Alonso-Nakajima-Buemi a sorpresa, su italiaracing.net, 16 giugno 2019. URL consultato il 13 aprile 2022.
  17. ^ Davide Reinato, Toyota al top: Alonso, Buemi e Nakajima campioni, su quattroruote.it, 16 giugno 2019. URL consultato il 13 aprile 2022.
  18. ^ Marco Cortesi, Finale - Terzo successo Toyota Aston Martin al top nelle classi GT, su italiaracing.net, 20 settembre 2020. URL consultato il 13 aprile 2022.
  19. ^ Maurizio Voltini, Sakhir - Gara Conway-Kobayashi-Lopez mondiali, su italiaracing.net, 14 novembre 2020. URL consultato il 13 aprile 2022.
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  32. ^ Formula E, Buemi (Renault) vince a Berlino e riapre il campionato. Di Grassi (Audi) resta 1°, su motori.ilgazzettino.it, 22 maggio 2016. URL consultato il 2 settembre 2021.
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  35. ^ Formula E, Buemi (Renault) e Lopez (Ds Virgin) assenti nel doppio e-Prix di New York, su motori.ilmessaggero.it, 14 luglio 2017. URL consultato il 15 dicembre 2017.
  36. ^ Formula E: l'elenco dei piloti iscritti alla stagione 2017-18, su autosprint.corrieredellosport.it, 5 novembre 2017. URL consultato il 15 dicembre 2017.
  37. ^ Formula E, Nissan sceglie Rowland accanto a Buemi, su autosprint.corrieredellosport.it, 30 novembre 2018. URL consultato l'11 dicembre 2018.
  38. ^ Buemi vince a New York, ma il disastro per il campione Vergne prolunga la lotta per il titolo, su fiaformulae.com, 19 luglio 2019. URL consultato il 2 settembre 2021 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2021).
  39. ^ (EN) Nissan e.dams retain Buemi and Rowland for 2019/20, su FIA Formula E. URL consultato il 5 settembre 2019.
  40. ^ Giada Di Somma, Formula E | Nissan conferma Buemi e Rowland, su F1inGenerale, 14 ottobre 2020. URL consultato il 14 ottobre 2020 (archiviato il 14 ottobre 2020).
  41. ^ Giada Di Somma, Formula E, Buemi e Günther in Nissan per la Season 8, su f1ingenerale.com, 2 settembre 2021. URL consultato il 2 settembre 2021.
  42. ^ Jake Boxall-Legge, Buemi firma un pluriennale con Envision, su it.motorsport.com, 4 ottobre 2022. URL consultato il 4 ottobre 2022.
  43. ^ A partire dall'E-Prix di Monaco

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