Susanna Hoffs

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Susanna Hoffs
Susanna Hoffs nel 2015
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereRock alternativo[1]
Pop rock[1]
Periodo di attività musicale1980 – in attività
Strumentochitarra
Gruppi attualiThe Bangles
Album pubblicati6
Studio6
Sito ufficiale
Susanna Hoffs con le The Bangles al Common Ground Festival di Lansing , Michigan 2006

Susanna Lee Hoffs (Los Angeles, 17 gennaio 1959) è una cantante, chitarrista e compositrice statunitense.

Biografia[modifica | modifica wikitesto]

Primi anni[modifica | modifica wikitesto]

Nata da una famiglia ebraica, sua madre è la regista Tamar Ruth, mentre suo padre, Joshua Allen Hoffs, è uno psicanalista. Ha iniziato a suonare la chitarra da adolescente. Si è diplomata alla Palisades High School nel 1976. Durante i suoi anni al college ha debuttato per la prima volta in TV con il film diretto da sua madre, Stony Island. Si è laureata all'Università di Berkeley nel 1980 con una laurea di primo livello in discipline umanistiche. Quando entrò a Berkeley era una fan dei gruppi di classic rock che suonavano nei grandi stadi, successivamente ha assistito al concerto finale dei Sex Pistols al Winterland Ballroom e ad un concerto di Patti Smith. L'interesse per il punk ha cambiato il suo obiettivo da diventare una ballerina a suonare in una band.[2] Infine si è unita a Vicki e Debbi Peterson che più tardi diventeranno le Bangles.

The Bangles[modifica | modifica wikitesto]

Lo stesso argomento in dettaglio: The Bangles.

Ispirata dai Ramones e altri gruppi punk, ha fondato una band con Vicki Peterson e Debbi Peterson chiamata The Bangs, ma dopo la registrazione del primo EP hanno dovuto cambiare il loro nome in The Bangles, poiché già esisteva una boy band sulla costa orientale con lo stesso nome.

La band ha pubblicato il suo primo album All Over the Place nel 1984 per la Columbia Records, contenente il singolo Hero Takes a Fall. Il loro vero lancio commerciale è stato con il successivo Different Light del 1986, da cui sono stati tratti i singoli di successo Manic Monday, If She Knew What She Wants e Walk like an Egyptian. Le Bangles hanno pubblicato il loro terzo album Everything nel 1988 che contiene due singoli cantati dalla Hoffs, In Your Room ed Eternal Flame, dei quali è anche co autrice.

La band si è sciolta nel 1989, ma alla fine degli anni '90 la Hoffs ha contattato gli altri membri nella speranza di una riunione. Hanno pubblicato il singolo Get the Girl per la colonna sonora del secondo film di Austin Powers nel 1999 e dopo la riunione ufficiale l'anno successivo, l'album Doll Revolution nel 2003.

Carriera da solista[modifica | modifica wikitesto]

Ha pubblicato il suo primo album da solista When You're a Boy nel 1991, che contiene il singolo My Side of the Bed che si è classificato al 30º posto nella Billboard Hot 100 negli Stati Uniti[3] e al 44º posto nella Official Singles Chart nel Regno Unito.[4]

La Hoffs ha registrato un nuovo album nel 1993-94, prima di lasciare la Columbia Records, che è stato pubblicato solo nel 1996 con il titolo Susanna Hoffs, che contiene il singolo All I Want cover dei Lightning Seeds che ha raggiunto il 33º posto nella classifica del Regno Unito.[4]

Susanna Hoffs che si esercita con la chitarra nel camerino, Australia 2008

Ha pubblicato il suo terzo album da solista Someday nel 2012 per la Vanguard Records, prodotto da Mitchell Froom ed influenzato dalla musica degli anni '60.[5]

Altre collaborazioni[modifica | modifica wikitesto]

Ha collaborato alla scrittura del brano I Need a Disguise per l'album Belinda di Belinda Carlisle, cantante delle The Go-Go's, nel 1986.

Con Mike Myers e Matthew Sweet la Hoffs ha formato la band Ming Tea, dopo la collaborazione di Mayers al Saturday Night Live nei primi anni '90. Tutti hanno adottato uno pseudonimo, Susanna ha usato "Gillian Shagwell" e Mayers quello di "Austin Powers". Il gruppo ha effettuato alcune esibizioni nei club e in TV.

Nel 2006 insieme all'ex compagno dei Ming Tea Matthew Sweet la Hoffs ha formato il duo Sid n Susie. Hanno registrato l'album Under the Covers, Vol. 1, per l'etichetta Shout! Factory, che contiene quindici cover di brani rock anni '60 e '70, seguito da Under the Covers, Vol. 2 nel 2009 che contiene brani degli anni '70 e Under the Covers, Vol. 3 nel 2012 con brani degli anni '80.

Recitazione[modifica | modifica wikitesto]

Nel 1987 ha recitato nel film Una notte da ricordare, titolo originale The Allnighter, diretto da sua madre Tamar Simon Hoffs, che tuttavia è stato stroncato dalla critica.[6]

Strumentazione[modifica | modifica wikitesto]

Susanna suona spesso chitarre vintage Rickenbacker e questo produttore le ha dedicato un modello autografo la 350 SH Limited edition nel 1989. Anche il produttore Taylor Guitars ha realizzato per lei un modello speciale di chitarra acustica in legno di koa la K22 SHSM.[7]

Vita privata[modifica | modifica wikitesto]

Di fede ebraica Susanna Hoffs è sposata dal 1993 con il regista Jay Roach, da cui ha avuto due figli, Jackson e Sam Rayfield.[8] Roach si è convertito al giudaismo al momento del matrimonio.

Susanna è vegetariana.

Discografia[modifica | modifica wikitesto]

Con le The Bangles[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio
EP
Singoli
Raccolte
  • 1990 – Greatest Hits
  • 2014 – Ladies and Gentlemen... The Bangles!

Da solista[modifica | modifica wikitesto]

Album in studio
EP
  • 2012 – Some Summer Days
  • 2012 – From Me to You
Singoli
  • 1991 – My Side of the Bed
  • 1991 – Unconditional Love
  • 1996 – All I Want

Filmografia[modifica | modifica wikitesto]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Mark Deming, Susanna Hoffs | Biography, Albums, Streaming Links | AllMusic, su AllMusic, All Media Network.
  2. ^ (EN) Mike Ragogna, Sweetheart Of The Sun & Modern Art: Chatting With The Bangles' Susanna Hoffs and Matthew Sweet, in Huffington Post, 26 settembre 2011. URL consultato l'8 ottobre 2011.
  3. ^ (EN) Susanna Hoffs | Billboard, su billboard.com. URL consultato il 6 maggio 2018.
  4. ^ a b (EN) SUSANNA HOFFS | full Official Chart Hystory | Official Charts Company, su officialcharts.com. URL consultato il 6 maggio 2018.
  5. ^ (EN) Susanna Hoffs « Vanguard Records Publicity, su publicity.vanguardrecords.com, 17 luglio 2012. URL consultato il 25 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 29 ottobre 2013).
  6. ^ (EN) Chris Hunt, Susanna Hoffs interview, su chrishunt.biz, 1991. URL consultato il 30 giugno 2014.
  7. ^ (EN) Kraig Sollenberger, Susanna Hoffs | Vintage Guitar® magazine, su vintageguitar.com, Vintage Guitar, Inc.. URL consultato il 5 aprile 2018.
  8. ^ (EN) No more manic Mondays, in The Sun-Herald, 5 settembre 2005. URL consultato il 15 agosto 2010.

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

Controllo di autoritàVIAF (EN87499593 · ISNI (EN0000 0001 1476 9791 · Europeana agent/base/68864 · LCCN (ENn91111239 · GND (DE13470939X · BNE (ESXX1727438 (data) · BNF (FRcb14027294j (data) · WorldCat Identities (ENlccn-n91111239