Suore dei poveri di San Pietro Claver

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Le Suore dei Poveri di San Pietro Claver (in spagnolo Hermanas de los Pobres de San Pedro Claver) sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: le suore di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla H.P.S.P.C.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La congregazione fu fondata da Luisa Aveledo Ostos ma le sue origini risalgono a quella delle Piccole Suore dei Poveri, fondate a Maiquetía dal parroco Santiago Florencio Machado e da Emilia Chapellín Istúriz.[2]

Nel 1899 la Aveledo Ostos entrò nelle Piccole Suore dei Poveri a Caracas, assumendo il nome di Marcellina di San Giuseppe, e nel 1909 fu eletta superiora della comunità di Barranquilla. Tra il 1911 e il 1912 l'istituto andò soggetto a una grave crisi che indusse quasi la metà delle suore a lasciare la congregazione.[2]

Anche Marcellina di San Giuseppe, inizialmente, abbandonò l'istituto: in seguito tornò a Barranquilla, dove fu nuovamente scelta come superiora e dove, con l'appoggio dell'arcivescovo di Cartagena, Pietro Adamo Brioschi, si impegnò a ridare vitalità all'istituto.[3]

Il 21 novembre 1913, ritenuto giorno della fondazione dell'istituto, papa Pio X consentì alla Aveledo Ostos e alle sue compagne di Barranquilla di riprendere la vita religiosa, ma cambiando abito e costituzioni per differenziarsi dalla congregazione di Maiquetía.[3]

L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode l'11 febbraio 1958 e l'approvazione definitiva della Santa Sede il 27 giugno 1964.[3]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le suore si dedicano all'istruzione e all'educazione cristiana della gioventù e all'assistenza agli ammalati.[3]

Sono presenti nelle Americhe (Colombia, Costa Rica, Ecuador, El Salvador, Nicaragua, Panama, Venezuela) e in Europa (Italia, Spagna, Svizzera);[4] la sede generalizia è a Bogotà.[1]

Alla fine del 2008 la congregazione contava 383 religiose in 60 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, pp. 1672-1673.
  2. ^ a b G. Pettinati, DIP, vol. I (1974), col. 1008.
  3. ^ a b c d G. Rocca, DIP, vol. VI (1980), col. 1647.
  4. ^ Radio Vaticana. Todo por Jesús [collegamento interrotto], su es.radiovaticana.va. URL consultato il 7 gennaio 2013.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario Pontificio per l'anno 2010, Libreria Editrice Vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli Istituti di Perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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