Suore compassioniste serve di Maria

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Le suore compassioniste serve di Maria sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio. Le appartenenti a questa congregazione pospongono al loro nome la sigla C.S.M.[1]

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le compassioniste vennero fondate a Scanzano, nei pressi di Castellammare di Stabia, da Costanza Starace (1845-1921) con l'approvazione del vescovo Francesco Petagna.[2]

Il 16 luglio 1869 la Starace prese l'abito del terz'ordine servita e iniziò a condurre vita comune insieme a quattro compagne, dando vita alla congregazione con il fine di assistere gli orfani: la nuova famiglia religiosa si sviluppò grazie al sostegno del vescovo Vincenzo Maria Sarnelli, successore di Petagna.[2]

La congregazione venne eretta in istituto religioso di diritto diocesano 27 maggio 1871 e venne aggregata all'ordine dei servi di Maria il 1º novembre 1893.[2]

L'istituto ricevette il pontificio decreto di lode il 7 settembre 1900;[2] le sue costituzioni, redatte con l'aiuto del terziario servita don Carlo Amirante, vennero approvate dalla Santa Sede il 10 luglio 1928 e definitivamente il 20 aprile 1936.[3]

La fondatrice, in religione madre Maria Maddalena della Passione, è stata beatificata a Castellammare il 15 aprile 2007 con l'approvazione di papa Benedetto XVI.[4]

Attività e diffusione[modifica | modifica wikitesto]

Le religiose gestiscono scuole per l'infanzia e primarie, pensionati per studenti e lavoratori, residenze e centri diurni per gli anziani e case famiglia; si dedicano anche alle opere di pastorale parrocchiale e giovanile.[5]

Oltre che in Italia, e compassioniste sono presenti nelle Americhe (Canada, Cile, Messico) e in Asia (Filippine, India, Indonesia):[6] la sede generalizia, dal 1962, è a Roma.[1]

Al 31 dicembre 2008 la congregazione contava 334 religiose in 37 case.[1]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b c Ann. Pont. 2010, p. 1525.
  2. ^ a b c d C. Semeraro, DIP, vol. VIII (1988), col. 1361.
  3. ^ C. Semeraro, DIP, vol. VIII (1988), col. 1362.
  4. ^ Riti di beatificazione approvati da Benedetto XVI, su vatican.va. URL consultato il 19-7-2010.
  5. ^ Compassioniste. Le nostre opere [collegamento interrotto], su compassioniste.org. URL consultato il 19-7-2010.
  6. ^ Compassioniste. Dove siamo, su compassioniste.org. URL consultato il 19-7-2010 (archiviato dall'url originale il 21 aprile 2016).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Annuario pontificio per l'anno 2010, Libreria editrice vaticana, Città del Vaticano 2010. ISBN 978-88-209-8355-0.
  • Guerrino Pelliccia e Giancarlo Rocca (curr.), Dizionario degli istituti di perfezione (DIP), 10 voll., Edizioni paoline, Milano 1974-2003.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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