Strada statale 625 della Valle del Tammaro

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Strada statale 625
della Valle del Tammaro
Denominazioni successiveStrada provinciale 100 ex SS 625[1]
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
Regioni  Campania
Province  Benevento
Dati
ClassificazioneStrada statale
InizioColle Sannita
FineStazione di Pontelandolfo
Lunghezza22,720[2] km
Provvedimento di istituzioneD.M. 16/11/1970 - G.U. 29 del 04/02/1971[3]
GestoreANAS (1971-2001)
Provincia di Benevento (2001-)
Percorso
Località servitePontelandolfo, Campolattaro e lago, Circello, Colle Sannita
Principali intersezioniSS 87 Sannitica, SS 212 della Val Fortore

La strada statale 625 della Valle del Tammaro, ora strada provinciale 100 ex SS 625 (SP 100)[1], era una strada statale italiana, il cui percorso si snodava in Campania, interamente in provincia di Benevento. Attualmente è classificata come strada provinciale.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Già contemplata nel piano generale delle strade aventi i requisiti di statale del 1959[4], è solo col decreto del Ministro dei lavori pubblici del 16 novembre 1970 che viene elevata a rango di statale con i seguenti capisaldi d'itinerario: "Innesto strada statale n. 212 in località Cappella del Carmine presso Colle Sannita - Circello - innesto strada statale n. 88 a Campolattaro"[3].

Con il decreto del Ministro dei Lavori Pubblici del 7 ottobre 1977 concernente la classificazione come strada statale della strada a scorrimento veloce Fondo Valle del Tammaro, viene disposto il prolungamento dell'arteria per permettere l'innesto con il nuovo tracciato della strada statale 88 dei Due Principati; il caposaldo finale viene quindi modificato in "Innesto strada statale n. 88 presso la stazione di Pontelandolfo"[5].

In seguito al decreto legislativo n. 112 del 1998, dal 17 ottobre 2001 la gestione è passata dall'ANAS alla regione Campania, che nella stessa data ha poi ulteriormente devoluto le competenze alla provincia di Benevento[6].

Percorso[modifica | modifica wikitesto]

Il piano stradale nei pressi del lago di Campolattaro

Ha origine nella località Cappella del Carmine nel comune di Colle Sannita e dirigendosi verso sud-ovest, lambisce il centro abitato di Circello, supera il torrente Tammarecchia, per proseguire fino a Campolattaro. Da qui, prosegue per poche centinaia di metri verso ovest, salvo poi virare verso nord fino alla località di Pontelandolfo Scalo, superata la quale si innesta nella strada statale 87 Sannitica, nel tratto precedentemente classificato come strada statale 88 dei Due Principati.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b Piano Territoriale di Coordinamento Provinciale (Parte Strutturale - Quadro Conoscitivo Interpretativo) - Sezione A, Volume A4 - Allegato n. 3: Stradario della provincia di Benevento (PDF), su sannioeuropa.com, Provincia di Benevento, p. 134. URL consultato il 23 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 27 ottobre 2017).
  2. ^ Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 21 settembre 2001 - Modifiche al decreto legislativo 29 ottobre 1999, n. 461, che individua la rete autostradale e stradale nazionale, in attuazione dell'art. 20 della legge 24 novembre 2000, n. 340 - Allegato, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 226 del 28 settembre 2001.
  3. ^ a b Decreto Ministeriale del 16 novembre 1970 - Classificazione tra le statali di una strada in provincia di Benevento, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 1971.
  4. ^ Al numero 345 nel Decreto ministeriale 27 marzo 1959 - Approvazione del piano generale delle strade aventi i requisiti di statali, comprendente le strade già classificate statali e quelle da classificare tali, gradualmente, a norma della legge 12 febbraio 1958, n. 126, su gazzettaufficiale.it, Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale n. 181 del 30 luglio 1959.
  5. ^ Decreto ministeriale 7 ottobre 1977 - Classificazione tra le statali di una strada nelle province di Campobasso e di Benevento, su gazzettaufficiale.it, Gazzetta Ufficiale n. 260 del 24 ottobre 1977.
  6. ^ D.G.R. 2149 del 30/12/2005 (PDF), su sito.regione.campania.it, Regione Campania - B.U. 9 del 20/02/2006.

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