Storia di Laura

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Storia di Laura
PaeseItalia
Anno2011
Formatofilm TV
Generedrammatico
Durata96 minuti
Lingua originaleItaliano
Crediti
RegiaAndrea Porporati
SoggettoIvan Cotroneo
SceneggiaturaIvan Cotroneo
Interpreti e personaggi
FotografiaAlessandro Pesci
MontaggioSimona Paggi
MusicheCarlo Crivelli
ScenografiaBeatrice Scarpato
CostumiMary Montalto
ProduttoreFanio Petrocchi
Casa di produzione11 Marzo Film per Rai Fiction
Prima visione
Data1º aprile 2011
Rete televisivaRai 1

Storia di Laura è un film per la televisione italiano del 2011, diretto da Andrea Porporati e con protagonista Isabella Ferrari. Nel cast, figurano inoltre Vincenzo Amato, Beatrice Galati, Lorenzo Orsini, Ivana Monti, Angela Baraldi e Andrea Gherpelli.[1][2][3][4][5][6]

La fiction, prodotta dalla 11 Marzo Film,[5][6][7] fu girata nel 2009[4][5][8][9] e presentata al Roma Fiction Fest.[4]

La messa in onda era stata prevista inizialmente per l'autunno del 2010,[5] ma è stata trasmessa per la prima volta da Rai 1 soltanto nel 2011 (nella prima serata di venerdì 1º aprile) a causa dei numerosi rinvii[5][6] dovuti ai temi trattati.[5][6][10]

Tale fiction è una sorta di remake dello sceneggiato di Salvatore Nocita Storia di Anna, con Laura Lattuada, trasmesso nel 1981 ed anch'esso incentrato sulla storia di una donna di ceto medio-alto caduta nel tunnel della droga (in quel caso eroina).

Trama[4][5][6][9][10][modifica | modifica wikitesto]

Laura è una giovane donna a cui apparentemente non manca nulla: ha una bella famiglia, con un marito che l'adora e due figli, vive in una bella casa e gestisce una gioielleria, conducendo una vita piuttosto agiata. Tuttavia, si insinua in lei un'inspiegabile insoddisfazione e una sorta di depressione che - con la complicità di conoscenze poco raccomandabili (in particolare, quella con Edo Martini) - la porta a far uso di cocaina.

Della tossicodipendenza di Laura rimangono all'oscuro sia il marito Luigi, sia la madre Luisa e la sorella Serena, fino a quando la donna non ha un incidente d'auto in cui rimane lievemente ferita insieme ai due figlioletti Giulia e Antonio.

Laura a quel punto viene cacciata di casa dal marito, che le impedisce anche di entrare in contatto con i figli. Così, dopo essere stata ospitata per un breve periodo dalla madre, decide di entrare in una comunità per disintossicarsi, con il fermo proposito di riconquistare la fiducia del marito e dei figli.

Produzione e backstage[modifica | modifica wikitesto]

  • Per realizzare il film TV, la troupe e la stessa Isabella Ferrari hanno dovuto frequentare un vero SERT, il Servizio per le tossicodipendenze[6][8]
  • Visti i continui rinvii a cui la fiction ha dovuto sottostare, la protagonista Isabella Ferrari dichiarò così in un'intervista[6]:

«Ho temuto che il film alla fine non andasse in onda per mancanza di coraggio rispetto a un tema scottante come la droga»

Ascolti[modifica | modifica wikitesto]

La messa in onda in prima TV su Rai 1 fece registrare una media di 4.641.000 spettatori, con uno share del 17,23%, che ne ha fatto diventare il secondo programma più visto della serata del 1º aprile 2011.[11]

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Storia di Laura - Sito ufficiale: Cast
  2. ^ IMDb: Storia di Laura - Cast e crediti completi
  3. ^ MyMovies: Storia di Laura - Cast
  4. ^ a b c d Storia di Laura su Film.tv.it
  5. ^ a b c d e f g STORIA DI LAURA: ISABELLA FERRARI PORTA SU RAI 1 IL DRAMMA DELLA COCAINA, in: Davide Maggio.it, 01-04-2011
  6. ^ a b c d e f g Storia di Laura Archiviato il 13 gennaio 2012 in Internet Archive. su Cinema e Viaggi, 30-03-2011
  7. ^ IMDb: Storia di Laura
  8. ^ a b Storia di Laura - Sito ufficiale: Note di regia, su storiadilaura.rai.it. URL consultato il 7 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 7 aprile 2011).
  9. ^ a b MyMovies: Storia di Laura
  10. ^ a b Storia di Laura - Sito ufficiale: Home, su storiadilaura.rai.it. URL consultato il 7 giugno 2013 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2013).
  11. ^ ASCOLTI TV 1 APRILE 2011 in: Il Sussidiario.net (URL consultato il 07-06-2013)

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

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