Storia dell'animazione statunitense

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Lo sviluppo dell'animazione statunitense ebbe inizio con l'invenzione stessa del cinema. Inizialmente i cortometraggi animati, improntati a mimica e umorismo, erano trasmessi nei cinema; negli anni trenta si generò una forte influenza dovuta al successo di Walt Disney. Negli anni cinquanta i cartoni animati smisero di essere trasmessi nei cinema ed entrarono in televisione; negli anni sessanta si affermò la fascia oraria cosiddetta saturday morning cartoons, caratterizzata da disegni animati a basso costo e di bassa qualità (definiti in animazione limitata). Negli anni settanta la FCC (l'agenzia governativa statunitense per le comunicazioni) istituì delle leggi che censuravano i cartoni animati e più in generale la televisione, sanzionando ogni tipo di scena che potesse sembrare violenta. Negli anni ottanta si evidenziò un crescente gradimento del pubblico per anni. Negli anni novanta inoltre si affermarono numerose sitcom.

L'era del silenzio[modifica | modifica wikitesto]

Humorous Phases of Funny Faces (1906), il primo cartone animato "ufficiale" della storia
The Sinking of the Lusitania (cel firmato da Winsor McCay)

Il sonoro e la popolarità[modifica | modifica wikitesto]

L'industria cinematografica fu rivoluzionata dall'introduzione del suono sincronizzato. Il primo cartone animato sonoro fu My Old Kentucky Home di Max Fleischer nel 1926, seguito da Steamboat Willie di Walt Disney nel 1928 (con la terza apparizione di Topolino).

Film d'animazione[modifica | modifica wikitesto]

Il primo film d'animazione prodotto negli USA fu Biancaneve e i sette nani di Walt Disney nel 1937.

Serie animate[modifica | modifica wikitesto]

La prima serie animata prodotta negli USA fu The Puppetoon Show della Paramount nel 1949.

Studi di animazione[modifica | modifica wikitesto]

Dal 1921, fondano per la prima volta uno studio di animazione.

I principali studios dell'animazione statunitense sono:

L'avvento della televisione[modifica | modifica wikitesto]

Nonostante negli anni 50 debuttano i cartoni animati per la prima volta in televisione oltre che nei cinema, non solo i film d'animazione ma anche in particolare le serie animate, dagli anni 60 vengono spesso ad essere distribuiti successivamente anche nei Paesi europei, in particolare l'Italia, oltre che negli Stati Uniti.

I cartoon americani in Italia[modifica | modifica wikitesto]

Inizialmente la televisione pubblica italiana si limitava a trasmettere i cartoni animati in momenti specifici all'interno della fascia pomeridiana della TV dei ragazzi.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]