Stipettaio

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Un laboratorio di falegnameria in un'incisione del XVI secolo

Lo stipettaio è un mastro artigiano che produce manufatti in legno con intarsi, bassorilievi e combinazioni scultoree, con eventualmente altre lavorazioni artistico-artigianali.

Alcuni lavori possono essere sportelli, cassettoni, nicchie, scatole, arredamenti edili, nautici e aeronautici.

Lo stipettaio svolge un lavoro di falegname, con caratteristiche di carpentiere-ebanista e scultore-verniciatore.

Nicolò Tommaseo, riportando il Meini, lo compara col legnaiuolo e nota che lo stipettaio "fa stipi, forzieri e altri mobili di più costo", nonché "mense impiallacciate ed intarsiate"; tuttavia l'autore esprime aperta preferenza per il "rozzo legnajolo" e sulla differenza di effetti dei rispettivi prodotti osserva: "ivi mondezza senza ricercature; qui modi stomachevoli, sino al vaso per isciacquarsi la bocca, come tanti porci al trogolo, In presenza di tutti"[1].

Lo Janni attribuisce allo stipettaio una sorta di specializzazione nella giunzione a mortasa e tenone delle tavole del fasciame delle imbarcazioni dell'età antica[2].

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Nicolò Tommaseo, Nuovo dizionario dei sinonimi della lingua italiana, voc. 4289, Milano, 1859
  2. ^ Pietro Janni, Il mare degli antichi,Dedalo, 1996

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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