Stefan Grand Prix

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Stefan Grand Prix
SedeBandiera della Germania Germania
Colonia
Bandiera della Serbia Serbia
Belgrado
Categorie
Formula 1
Dati generali
Anni di attivitàdal 2009
FondatoreZoran Stefanović
DirettoreZoran Stefanović
Mike Coughlan

La Stefan Grand Prix, detta anche Stefan GP, è una scuderia automobilistica serba. Ha tentato, senza successo, di partecipare al campionato mondiale di Formula 1 2010 e al successivo bando indetto dalla FIA che prevedeva l'ingresso nel campionato 2015 o 2016.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Origini e primi tentativi[modifica | modifica wikitesto]

Sul finire degli anni 90', l'ingegnere e uomo d'affari di origine serba Zoran Stefanović proprietario dell'azienda serba AMCO, desideroso ad entrare nel mondo delle corse, nel 1996 attraverso la rivista sportiva britannica Autosport dichiarò che stava progettando di creare una propria scuderia e schierarla in Formula 1 con l'intenzione di partecipare al Campionato 1998, A tal fine, Stefanović aveva già iniziato ad assumere personale, tra cui George Ryton, ex direttore tecnico della Forti, affermando di essere riuscito a raccogliere il 65% del budget necessario per iniziare l'avventura nel Circus. L'anno successivo tentò di acquistare senza successo il materiale della defunta MasterCard Lola Formula One Racing Team[1] con i telai Lola T97/30, squadra che aveva partecipato al mondiale, ma a causa dei disastrosi risultati aveva chiuso i battenti prima della seconda gara stagionale ad Interlagos nella stagione 1997. Tuttavia, Bernie Ecclestone dopo vari messaggi e rumor non incontrò lo stesso Stefanović per parlare dell'inizio in F1 della sua scuderia, chiudendo di fatto le porte per l'ingresso nel campionato 1998.

Fondazione e tentativo del 2009[modifica | modifica wikitesto]

Stefanović dopo essere rimasto nell'ambiente nel corso degli anni, la Stefan GP è stata fondata nel 2009 dall'ingegnere serbo Zoran Stefanović per essere la prima scuderia serba di Formula 1. Nel 2009 la FIA aprì le iscrizioni per portare a 13 il numero di scuderie ammesse al campionato di F1, a partire dal 2010. Tra le nuove squadre vennero ammesse solo la Campos Grand Prix, il Team US F1, la Virgin Racing. La Stefan tentò di iscriversi ma la sua candidatura non venne accettata.[2]

Stefanović accusò la FIA di aver respinto il suo team in quanto non aveva scelto quale fornitore di motori la Cosworth. Per tale ragione fece ricorso anche alla Commissione europea.[3][4] Inoltre venne sottolineato come Virgin Racing, Campos e USF1 sarebbero state costrette ad assegnare a strutture esterne la progettazione della vettura mentre la Stefan Grand Prix, avendo il supporto della compagnia serba AMCO, avrebbe potuto costruire interamente in proprio la vettura. Questa osservazione venne supportata anche da un altro team non accettato, la Prodrive, anch'essa capace di costruire in proprio la vettura.[1]

Anche i ritiri di BMW e Toyota non permisero alla Stefan di ottenere l'iscrizione al campionato che invece venne garantita a Sauber[5] e Lotus.[6]

L'uscita della Toyota però dette la possibilità alla Stefan di acquisire il progetto per la vettura 2010 (la TF110) e parte della struttura tecnica del team nipponico.[7][8][9]

Pur non avendo ottenuto l'iscrizione al campionato, la scuderia serba annunciò di aver inviato al Circuito di Sakhir, dove si corse il primo gran premio della stagione 2010, tutta l'attrezzatura necessaria per competere, nel caso qualche team non fosse stato in grado di partecipare al mondiale.[10] A fine febbraio vi fu un tentativo di Chad Hurley di accordarsi con Zoran Stefanović per una fusione tra il Team US F1 e la Stefan Grand Prix, anche contro il parere di Anderson e Windsor, altri due responsabili del team nordamericano.[11] Stefanović ha successivamente confermato che il tentativo non è andato a buon fine.[12]

Il team serbo aveva anche previsto dei test da svolgersi a fine febbraio 2010 sul Autódromo Internacional do Algarve, in Portogallo. I test però non vennero effettuati per l'impossibilità di ottenere una fornitura di gomme da parte della Bridgestone, non essendo il team iscritto ufficialmente al campionato.[13]

Il 3 marzo 2010 è stata ufficializzata la rinuncia da parte del Team US F1 a prendere parte al campionato mondiale ma, al suo posto, non è stata selezionata nessuna scuderia, perciò il numero di squadre che partecipano al mondiale scende a 12, ponendo così termine alle speranze del team serbo di competere nel 2010.[14]

Successivamente, non avendo ottenuto il diritto a partecipare al campionato, il team rende noto di aver messo fine alla collaborazione con la Toyota.[15]

Il team ha comunque inviato richiesta per l'iscrizione al campionato 2011 e ha annunciato l'intenzione di creare una sede nella cittadina serba di Stara Pazova.[16]

Il secondo tentativo[modifica | modifica wikitesto]

Con la riapertura dei termini d'iscrizione al campionato il team ha provveduto a inviare una nuova richiesta nel gennaio 2014, successivamente poi ritirata. Stefanović ha inoltre reso noto di aver compiuto dei colloqui per l'acquisto della Marussia, squadra già presente nel campionato.[17]

Sviluppi futuri[modifica | modifica wikitesto]

Nel corso del weekend del Gran Premio d'Austria 2017 Stefanović ha annunciato di aver concluso un accordo per la creazione di un team, che avrà sede a Parma. L'ipotesi era quella di entrare nel campionato prima del 2020,[18] poi non concretizzatasi.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ a b (EN) Collantine, Keith; F1 Fanatic, Zoran Stefanovic explains his complaint to the EU about the FIA, 2 agosto 2009. URL consultato il 3 agosto 2009.
  2. ^ F1, vittoria totale della Fota: niente Mondiale alternativo, in tuttosport.com, 23 giugno 2009. URL consultato il 25 giugno 2009 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2009).
  3. ^ (EN) European Commission receives F1 complaint, in pitpass.com, Pitpass, 1º agosto 2009. URL consultato il 2 agosto 2009.
  4. ^ (EN) Sam Collins, Exclusive: Stefan Grand Prix owner speaks out on F1 selection row, in racecar-engineering.com, IPC Media, 5 agosto 2009. URL consultato il 3 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2009).
  5. ^ Sauber nel Mondiale-Adesso è ufficiale, in gazzetta.it, 3 dicembre 2009. URL consultato il 4 dicembre 2009.
  6. ^ Il ritorno della Lotus. Sarà il 13° team del 2010, in gazzetta.it, 15 settembre 2009. URL consultato il 15 settembre 2009.
  7. ^ (EN) Completed 2010 designs up for sale, in en.f1-live.com, 12-11-2009. URL consultato il 12-11-2009.
  8. ^ (EN) Despite no entry, Stefan GP working on TF110 car, in Motorsport.com, 16-12-2009. URL consultato il 18-12-2009 (archiviato dall'url originale l'8 giugno 2011).
  9. ^ (EN) Sam Collins, Stefan GP closing on Toyota collaboration, in Racecar Engineering, 27-12-2009. URL consultato il 01-01-2010 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2010).
  10. ^ (EN) Stefan GP plan tests and head to Bahrain, planet-f1.com, 3 febbraio 2010. URL consultato il 4 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 5 febbraio 2010).
  11. ^ (EN) Hurley, Stefan Talking USF1 Merger, in speedtv.com, Speed TV, 26 febbraio 2010. URL consultato il 26 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 2 marzo 2010).
  12. ^ (EN) Villeneuve set for Stefan seat fitting, in autosport.com, Haymarket Publications, 27 febbraio 2010. URL consultato il 27 febbraio 2010.
  13. ^ (EN) Jonathan Noble, Stefan GP cancels Portimao test, in Autosport.com, Haymarket Publications, 22-2-2010. URL consultato il 22-2-2010.
  14. ^ (EN) FIA Formula One World Championship, fia.com, 3 marzo 2010. URL consultato il 3 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 16 marzo 2010).
  15. ^ Diffusori da modificare per 4 team-Stefan GP saluta la Toyota, in italiaracing.net, 22 marzo 2010. URL consultato il 22 marzo 2010.
  16. ^ Stefan GP rilancia: iscrizione e circuito, in italiaracing.net, 24 aprile 2010. URL consultato il 26 aprile 2010.
  17. ^ (FR) Olivier Ferret, F1 - Stefanovic a considéré le rachat de Marussia, in motorsport.nextgen-auto.com, 24 marzo 2014. URL consultato il 26 marzo 2014.
  18. ^ Franco Nugnes, Nasce a Parma la quarta squadra di Formula 1 con sede in Italia?, su it.motorsport.com, 9 luglio 2017. URL consultato il 9 luglio 2017.

Collegamenti esterni[modifica | modifica wikitesto]

  • (EN) Sito ufficiale, su stefangp.com. URL consultato il 3 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 24 gennaio 2010).
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