Stazione di Trenzano-Cossirano

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Trenzano-Cossirano
stazione ferroviaria
Stato attuale (2011)
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàTrenzano
Coordinate45°28′29.28″N 10°00′05.4″E / 45.4748°N 10.0015°E45.4748; 10.0015
Lineeferrovia Cremona-Iseo
Storia
Stato attualeDismessa
Attivazione1932
Soppressione1956
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante
OperatoriSocietà Nazionale Ferrovie e Tramvie

La stazione di Trenzano era posta lungo la linea Cremona-Iseo in concessione alla Società Nazionale Ferrovie e Tramvie, attivata per tratte a partire dal 1911 e soppressa nel 1956, a servizio dei centri abitati di Trenzano e Cossirano.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

La stazione fu aperta nel 1932, all'attivazione della tratta Soncino-Rovato, che completava la ferrovia Cremona-Iseo[1][2]. L'impianto era gestito dalla Società Nazionale Ferrovie e Tramvie (SNFT), concessionaria della linea.

In conseguenza del mutato clima politico del secondo dopoguerra, non favorevole agli investimenti nel trasporto su rotaia, per poter accedere ai finanziamenti statali[3] la società esercente si vide costretta a sopprimere la linea[4] nel 1956.

L'ex fabbricato viaggiatori venne in seguito trasformato in abitazione privata.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Bicchierai (1992), p. 12.
  2. ^ Albertini & Cerioli (1994), p. 149.
  3. ^ Legge n. 1221 del 2 agosto 1952.
  4. ^ M. Pennacchio, La meccanica viabilità, op. cit., pp. 266-268.

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Scuola media statale G. Verga Trenzano, "Il treno perduto: quando la ferrovia passava da Trenzano", Compagnia della stampa Massetti Rodella, 2004. ISBN 888486092X
  • Mario Albertini, Claudio Cerioli, Trasporti nella Provincia di Cremona - 100 anni di storia, 2ª ed., Cremona, Editrice Turris, 1994, ISBN 88-85635-89-X.
  • Mario Bicchierai, Quel treno in Valcamonica - La Brescia-Iseo-Edolo e le sue diramazioni, in Mondo ferroviario, vol. 67, gennaio 1992, pp. 6-73.
  • Mario Bicchierai, Da Brescia a Edolo da SNFT a FNME, in I quaderni di Mondo Ferroviario Viaggi, vol. 1, ottobre 2004, pp. 3-49.
  • Mauro Pennacchio, La meccanica viabilità - La ferrovia nella storia del lago d'Iseo e della Vallecamonica, Marone, Fdp Editore, 2006.. ISBN 889027140X.
  • Ennio Morando et al, Ricordi di rotaie. Volume terzo: linee soppresse, inutilizzate e riattivate, Milano, ExCogita editore, 2009.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

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