Stazione di Ploaghe

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Vai alla navigazione Vai alla ricerca
Ploaghe
stazione ferroviaria
Vista della stazione dall'ex area merci
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
LocalitàPloaghe
Coordinate40°39′40.85″N 8°43′41.01″E / 40.661347°N 8.728058°E40.661347; 8.728058
Altitudine337 m s.l.m.
Lineeferrovia Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima
Storia
Stato attualein uso
Attivazione1874
Caratteristiche
Tipostazione in superficie, passante
Binari3
GestoriRete Ferroviaria Italiana
Statistiche viaggiatori
al giornomeno di 400 (2022)
FonteRFI[1]

La stazione di Ploaghe è una stazione ferroviaria posta sulla linea Ozieri Chilivani-Porto Torres Marittima. Serve il centro abitato di Ploaghe.

Storia[modifica | modifica wikitesto]

Le origini dello scalo risalgono alla costruzione della ferrovia che avrebbe congiunto il Sassarese con Chilivani, area nel comune di Ozieri in cui era destinata a raggiungere i binari della Cagliari-Golfo Aranci. La stazione ploaghese, edificata come la linea ad opera della Compagnia Reale delle Ferrovie Sarde (che ne fu anche il primo gestore), venne attivata il 15 agosto 1874[2][3][4], contemporaneamente al tronco della ferrovia avente origine da Sassari. La linea dallo scalo di Ploaghe in direzione Chilivani venne in seguito ultimata e aperta al traffico pochi mesi dopo, il 6 dicembre 1874[2][3].

In seguito la stazione passò alla gestione delle Ferrovie dello Stato nel 1920, e da queste alla controllata RFI nel 2001.

Strutture e impianti[modifica | modifica wikitesto]

Il piazzale binari visto in direzione Chilivani

Lo scalo di Ploaghe è una stazione di tipo passante, ed è dotata complessivamente di tre binari, di cui il primo di corsa ed il secondo passante con estensioni tronche su ambo i lati, in uso per il servizio viaggiatori. Il terzo binario dell'impianto è un tronchino che, diramandosi dal secondo, si interrompe in direzione Porto Torres. Quest'ultimo binario è situato nell'area del dismesso scalo merci della stazione, di cui permane ancora il piano caricatore.

Il fabbricato viaggiatori della stazione

L'impianto è dotato di alcuni edifici, sebbene essi non siano accessibili al pubblico: il principale è il fabbricato viaggiatori, edificio a pianta rettangolare con sviluppo su due piani (più tetto a falde in laterizi), dotato di cinque luci di apertura sui lati maggiori; adiacente ad esso è situata la piccola costruzione delle ritirate.

La stazione è impresenziata ed il movimento nell'impianto è controllato in remoto dal DCO di Cagliari[5].

Movimento[modifica | modifica wikitesto]

Lo scalo è servito dai treni regionali di Trenitalia, che permettono il collegamento con Porto Torres, Sassari, Chilivani e con gli scali attivi lungo la ferrovia Cagliari-Golfo Aranci.

Servizi[modifica | modifica wikitesto]

In primo piano la banchina in uso per il binario due, con a sinistra la banchina del binario uno e, su questo binario, la passerella di collegamento

L'impianto dal punto di vista commerciale è classificato in categoria bronze da parte di RFI[6], ed è in grado di accogliere l'utenza afflitta da disabilità di tipo motorio[7].

L'accesso ai binari in uso per il servizio viaggiatori è garantito da due banchine, una dotata di pensilina attigua al fabbricato viaggiatori e utilizzata per il binario uno; l'altra posta tra il primo ed il secondo binario e collegata all'altra da una passerella sul binario uno.

Interscambi[modifica | modifica wikitesto]

All'altezza del bivio d'accesso alla stazione osservano fermata le autolinee interurbane dell'ARST

  • Fermata autobus Fermata autobus.

Note[modifica | modifica wikitesto]

  1. ^ Numero dei viaggiatori: dati di frequentazione, su www.rfi.it. URL consultato il 7 aprile 2024.
  2. ^ a b Ogliari, p. 331.
  3. ^ a b Altara, p. 137.
  4. ^ Corda, inserto grafico.
  5. ^ Fascicolo linea 162 (PDF), su donet.rfi.it, RFI Cagliari, pp. 53-54. URL consultato il 6 agosto 2015 (archiviato il 9 luglio 2015).
  6. ^ RFI, Classificazione delle stazioni - Compartimento di Cagliari (PDF), su rfi.it. URL consultato il 28 aprile 2011 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2011).
  7. ^ Allegato 2 - Caratteristiche impianti (PDF), su rfi.it, RFI, giugno 2014, p. 69. URL consultato il 5 agosto 2015 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2014).

Bibliografia[modifica | modifica wikitesto]

  • Edoardo Altara, Binari a Golfo Aranci - Ferrovie e treni in Sardegna dal 1874 ad oggi, Ermanno Albertelli Editore, 1992, ISBN 88-85909-31-0.
  • Elettrio Corda, Le contrastate vaporiere - 1864/1984: 120 anni di vicende delle strade ferrate sarde: dalle reali alle secondarie, dalle complementari alle statali, Chiarella, 1984.
  • Francesco Ogliari, La sospirata rete, Milano, Cavallotti Editori, 1978.
  • Rete Ferroviaria Italiana, Fascicolo Linea 162.

Voci correlate[modifica | modifica wikitesto]

Altri progetti[modifica | modifica wikitesto]